Europei
Di Michele: “L’Italia non mi è piaciuta per niente. Spalletti? Lo conosco bene e…”
L’ex attaccante di Udinese e Lecce, tra le altre, David Di Michele ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com. Di seguito un estratto delle sue parole.
Le parole di Di Michele
David Di Michele, che Italia hai visto?
“Non mi è per nulla piaciuta. Detto ciò, la Spagna è composta da giocatori giovani e importanti che già da un paio di anni fanno parte di questo gruppo, da ragazzi che nei rispettivi club giocano con continuità. Noi questo cambio generazionale l’abbiamo fatto troppo in ritardo e oggi ci troviamo una Nazionale con giocatori buoni ma che non hanno grande esperienza. E’ un periodo di transizione, Spalletti non può fare più di ciò che sta facendo.”
Che allenatore è Spalletti dopo le sconfitte?
“Ai miei tempi difficilmente parlava subito, dovevano succedere cose davvero eclatanti per prendere la parola negli spogliatoi nel post-gara. Sono passati 18 anni, una vita, ma ricordo che io non sempre digerivo le sostituzione e a volte mi lamentavo, qualcun altro faceva le boccacce al cambio… Ma lui non si faceva condizionare dal momento, aspettava sempre il giorno dopo per essere più lucido e oggettivo nella sua analisi.”
Ci sarà rivoluzione contro la Croazia?
“Non più di uno-due cambi. Sapevo che contro la Spagna avrebbe riproposto la stessa formazione di cinque giorni prima per lanciare un messaggio, per dare continuità e non bocciare nessuno. E credo che anche lunedì andrà avanti nel segno della continuità.”
Europei
Spagna-Germania, la UEFA ammette: “Manca un rigore”
Clamorosa ammissione della UEFA a distanza di mesi dalla partita Spagna-Germania di Euro 2024. Riferimento diretto a un errore arbitrale contro i tedeschi.
L’organo che controlla il calcio europeo ha pubblicato sul proprio sito un comunicato in cui c’è l’ammissione per un errore durante quella partita.
Clamoroso UEFA, l’ammissione: “Era rigore in Spagna-Germania”
Tramite un documento ufficiale, l’organizzazione ha ammesso e riconosciuto un clamoroso errore, che avrebbe potuto cambiare l’esito della competizione:
“L’errore riguarda sia l’arbitraggio in campo, che non ha assegnato il rigore dopo il fallo di mano dello spagnolo, sia il VAR, che non è intervenuto in un’azione che avrebbe dovuto concludersi con un rigore, come ha richiesto la squadra tedesca. Seguendo le ultime linee guida della UEFA, il contatto con la palla che interrompe un tiro in porta dovrebbe essere sanzionato più severamente, e nella maggior parte dei casi dovrebbe portare all’assegnazione di un calcio di rigore, a meno che il braccio del difensore non sia molto vicino al corpo.”
L’arbitro in questione è il chiacchierato Taylor, protagonista delle polemiche anche in occasione di Siviglia-Roma di qualche anno fa. In questo caso c’è anche una citazione più specifica al regolamento sui tocchi con il braccio all’interno dell’area di rigore.
Quel “dovrebbe essere sanzionato più severamente” non farà che far infuriare i tifosi tedeschi, usciti dalla competizione ai quarti di finale a causa di un goal al 119′, da nazione ospitante. Le polemiche non si placano nemmeno a distanza di mesi.
Europei
Euro 2032, l’Italia si prepara per un evento storico: tra sfide e opportunità
L’Italia ospiterà EURO 2032 insieme alla Turchia, ma il paese è in ritardo sulla preparazione degli stadi. Scopri le sfide infrastrutturali e le proposte UEFA.
Nel 2032, l’Italia tornerà ad essere protagonista di un importante evento calcistico: ospitando l’Europeo. Una competizione continentale che la UEFA ha assegnato in co-organizzazione con la Turchia. Il paese può vantare stadi già pronti per accogliere partite di livello internazionale, con l’Ataturk di Istanbul come gioiello principale, mentre l’Italia si trova in una situazione ben più arretrata.
Indice
Stadi Italia EURO 2032: la Situazione attuale e le parole di Uva
Questo ritardo è il risultato di una politica sulle infrastrutture sportive antiquata e complicata, che nel corso degli anni ha ostacolato la realizzazione di nuovi progetti per gli stadi. Michele Uva, dirigente UEFA responsabile della Sostenibilità, ha confermato la situazione critica. Queste dichiarazioni sono state riportate nell’edizione odierna di Tuttosport.
«Per EURO 2032 servono cinque stadi conformi alle normative, con progetti già approvati e finanziati. Attualmente, solo uno è pronto, lo Stadium di Torino. L’Olimpico di Roma necessita di pochi interventi, mentre la situazione di San Siro è più complessa. È passato un anno dall’assegnazione, ma non sono stati fatti grandi progressi. Non bastano solo cinque stadi, perché concentrarsi esclusivamente su questi rischia di ampliare ulteriormente il divario strutturale. Sarebbe necessario investire anche in impianti di medie e piccole dimensioni, con una politica più lungimirante. In Turchia, negli ultimi anni, sono stati costruiti 13 nuovi stadi, non solo quelli destinati all’Europeo».
Il Futuro di San Siro e il Confronto con Altri Iconici Stadi
Parlando specificamente di San Siro, Uva ha aggiunto: «Gli inglesi hanno demolito Wembley, i brasiliani il Maracanà, nonostante fossero considerati templi del calcio. Ci si affeziona a questi stadi, ma non possiamo pensare che siano eterni. San Siro è splendido, è un monumento, ma le due squadre milanesi, considerando il loro ruolo e la loro storia, dovrebbero avere ciascuna uno stadio moderno e capace di generare risorse, cosa che l’attuale struttura di San Siro non consente».
La Sfida delle Seconde Squadre e il Ruolo della UEFA
Riferendosi all’introduzione delle seconde squadre in Italia, Uva ha osservato: «Quando in Italia sono state introdotte le seconde squadre, ci sono state molte resistenze per il timore che scomparissero alcune realtà locali. Ora, però, è evidente quanto siano funzionali, come già accade in Germania, Spagna, Francia, e in modo diverso anche in Inghilterra. Purtroppo, la UEFA può fare poco, poiché la decisione finale spetta alla FIFA, e su certe questioni c’è poco margine d’azione. Negli ultimi otto anni, comunque, abbiamo reso i calendari più razionali e la UEFA sta promuovendo la sensibilizzazione su questo tema, anche se l’ultima parola rimane alla FIFA».
Europei
Euro 2024, Grealish: “Esclusione? Mi ha spezzato il cuore”
Jack Grealish è tornato a parlare di Euro 2024 e di come abbia appreso la notizia della sua esclusione dalle convocazioni di Southgate. Le parole dell’inglese.
L’ala del Manchester City è stata una dei grandi esclusi dell’ultima competizione europea per nazionali. Il giocatore è tornato a parlarne in un’intervista alla BBC.
Euro 2024, le parole di Grealish
“È stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto affrontare in termini di carriera” ha detto l’ex Aston Villa mentre rispondeva alla domanda su come avesse preso l’esclusione dalla rosa dell’Inghilterra.
Ha anche aggiunto: “Quando sei in vacanza, ogni volta che accendi il telefono o la TV lo vedi, quindi è stato difficile non vederlo. Mi si è spezzato il cuore“. A dimostrazione del come Grealish si aspettasse una convocazione da parte del C.T. per la spedizione in Germania, terminata con la sconfitta di Berlino contro la Spagna.
La stagione dell’inglese era stata caratterizzata da 36 presenze, 3 goal e 3 assist tra tutte le competizioni. Di certo non il miglior rendimento da quando veste la maglia dei Citizens. Ne è la prova il confronto con la stagione precedente, nella quale ha accumulato ben 50 presenze.
In nazionale invece, conta ben 36 gettoni, dall’esordio a Euro 2020 fino a oggi. Dunque la scelta di Southgate si è basata quasi esclusivamente sul rendimento stagionale, e non sull’esperienza in nazionale.
Infine, ha fatto capire di volersi rimboccare le maniche per conquistare una convocazione in futuro: “Per me stesso, ora, devo cercare di usare questo fatto come motivazione per la stagione in corso“.
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