Europei
Italia, Capello: “Il divario con la Spagna nasce da lontano”
Fabio Capello ha commentato la brutta sconfitta dell’Italia contro la Spagna. Si è focalizzato su un problema che riguarda proprio il nostro paese.
In un’intervista rilasciata per La Gazzetta dello Sport, Capello è andato a fondo nell’analisi di Spagna – Italia, non concentrandosi unicamente sulla partita ma considerando tematiche che differenziano i due paesi nell’intendere il calcio.
Ha parlato dei limiti delle scuole calcio in Italia e del continuo tentativo di emulare le idee di Guardiola, non considerando il fatto che il tecnico spagnolo ha sviluppato i suoi principi adattandosi ai club e all’evoluzione del calcio.
Di seguito le parole di Capello.
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Capello sulla partita
“Senza troppi giri di parole: con la Spagna è stata una brutta caduta. Ma possiamo rialzarci. La qualificazione agli ottavi è lì, a un punto, e la Croazia lunedì ci offrirà l’occasione del riscatto. La missione è alla nostra portata, a patto di tenere a mente un paio di concetti emersi dal ko di Gelsenkirchen”.
Sul divario tra Italia e Spagna
“Il divario nasce da lontano, perché nel nostro Paese non si coltiva più la qualità: nelle scuole calcio si insegna la tattica ma non la tecnica e il risultato nel lungo termine è questo”.
Sulla sua esperienza in Spagna
“Ho allenato a Madrid, conosco bene il modo in cui si insegna e si vive il calcio in Spagna: il momento più bello dell’allenamento è il rondo, il torello, e non perché si scherza e ci si rilassa, ma perché la sfida è sbagliare il meno possibile e la tecnica comanda”.
Su Guardiola e l’equivoco che ci ha penalizzati
“In Italia, in questi anni, in tanti hanno preso a modello Guardiola, ma il Guardiola di dieci anni fa, mentre lo stesso Pep si evolveva e guardava avanti – prosegue Capello – l’equivoco ha portato ai limiti di oggi: i nostri calciatori non si prendono quasi mai la responsabilità di giocare la palla in avanti o di rischiare un dribbling. Abbiamo finito per confondere il bel gioco con lo sterile possesso palla. Il bel gioco invece è quello della Spagna attuale, ecco il modello da seguire. Un modello in cui Nico Williams, a 21 anni, spiega che punta sempre l’avversario perché ‘è il c.t. a chiedermelo”.
Europei
Euro 2024, tutti gli squalificati per gli ottavi: due in Svizzera-Italia
Sabato 29 giugno avrà inizio la fase finale di Euro 2024 e ci saranno assenze pesanti. Ben 10 i calciatori che non giocheranno gli ottavi per squalifica.
L’ultima giornata dei gironi di Euro 2024 ha regalato un susseguirsi di colpi di scena ed emozioni. Il dispendio di energie fisiche e mentali è stato senz’altro elevato e diversi giocatori hanno speso cartellini che li obbligheranno a dare forfait agli ottavi di finale.
Tra le assenze più illustri c’è l’uomo che ha servito l’assist decisivo per Zaccagni al 98esimo, Riccardo Calafiori, che era diffidato ed è stato ammonito proprio contro la Croazia, rimediando la squalifica.
Neanche Jonathan Tah prenderà parte agli ottavi della competizione, che vedranno la sua Germania battersi con la Danimarca. Il centrale di difesa era anch’esso diffidato ed è stato ammonito contro la Svizzera.
La squalifica più pesante è sicuramente quella di Hakan Chalanoglu, il capitano della Turchia lascerà una lacuna importante nel centrocampo di Montella, che dovrà essere bravo a porre rimedio in vista della gara con l’Austria.
Tutti i giocatori squalificati per gli ottavi di Euro 2024
Svizzera – Italia: Silvan Widmer e Riccardo Calafiori
Germania-Danimarca: Jonathan Tah e Morten Hjulmand
Inghilterra-Slovacchia: nessuno
Spagna-Georgia: Anzor Mekvabishvili
Francia-Belgio: nessuno
Portogallo-Slovenia: Erik Janza
Romania-Paesi Bassi: Nicusor Bancu
Austria-Turchia: Patrick Wimmer, Hakan Çalhanoglu e Samet Akaydin
Europei
Zaccagni e quel gol a 40 secondi dall’oblio
L’Italia è agli ottavi di finale di Euro2024 e affronterà la Svizzera, sabato 29 Giugno alle ore 21:00, ma la storia avrebbe potuto prendere una piega diversa..
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L’Italia (quasi) fuori dall’Europeo
Immaginate se Calafiori non avesse arpionato quel pallone. Immaginate se non avesse tentato quella cavalcata della speranza, per poi girare palla a Zaccagni. Probabilmente avremmo dovuto scrivere di un diverso epilogo.
Sbattuti fuori dall’Europeo con soli 3 punti, che la maggior parte dei media italiani considerava la nostra ancora di salvezza per accedere alle fasi finali di Euro 2024. Con una differenza reti di meno uno, saremmo stati infatti scavalcati dalla Slovenia: che avrebbe chiuso il proprio girone a 3 punti, ma con una differenza reti migliore.
Zaccagni, un gol “alla Del Piero“
Siamo usciti da un incubo grazie alla giocata che più caratterizza la nostra nazionale. Il tiro a giro, nostro marchio di fabbrica. Il più celebre è sicuramente quello di Alex Del Piero in semifinale dei Mondiali 2006 contro la Germania, passando per Chiesa e Insigne a Euro 2020.
Deus Ex Machina
Il termine “Deus Ex Machina” deriva dal latino e significa letteralmente “Dio dalla macchina”. Nell’antico teatro greco era un espediente narrativo, in cui una Divinità arrivava senza preavviso per risolvere una situazione complicata. In senso figurato, si riferisce a un intervento improvviso e risolutore in una trama; come il gol di Zaccagni, che ha cambiato il destino dell’Italia a Euro 2024. Il gol allo scadere dell’ottavo e ultimo minuto di recupero ci ha consegnato la gioia della qualificazione alle fasi a eliminazione diretta come una manna dal cielo.
Un vero e proprio finale carico di pathos. Questa svolta drammatica ha permesso agli Azzurri di avanzare, tenendo vivo il sogno di conquistare il torneo. La qualificazione è arrivata in extremis, proprio quando tutto sembrava perduto. Grazie a questa rete, l’Italia può continuare la sua corsa e sperare di ottenere nuovi successi nel torneo.
Gaetano Vernile
Europei
Panucci: “Italia, fuori l’orgoglio. Su Chiesa e Zaccagni…”
Christian Panucci ha parlato del percorso ad Euro 2024 dell’Italia e di ciò che si aspetta di vedere dagli azzurri sabato, contro la Svizzera.
Ai microfoni di Sky Sport, Panucci si è espresso sull’andamento degli azzurri ad Euro 2024. L’ex giocatore della Roma confida di vedere qualcosa di diverso contro la Svizzera, anche per quanto concerne le scelte di Spalletti.
Inoltre, si aspetta dal primo minuto Chiesa e Zaccagni, i giocatori che più di tutti hanno dimostrato di potersi accendere all’improvviso, trovando la giocata che può cambiare la partita.
Di seguito le parole di Panucci.
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Panucci sulla gara con la Svizzera
“Sarà una partita difficile, complicata, ma siamo l’Italia e dobbiamo crederci tirando fuori l’orgoglio. Abbiamo sempre sofferto nei primi turni, speriamo dia di buon auspicio”.
Sul tabellone
“Poi se dovessimo passare vediamo, Inghilterra e Olanda sono forti e forse soffriamo di più gli orange, anche perché gli inglesi a fine stagione sono sempre poco brillanti. Ma intanto pensiamo alla Svizzera”.
Sul cammino dell’Italia ad Euro 2024 fino ad ora
“Abbiamo sofferto molto con la Spagna e anche nella altre partite non c’è stato calcio spettacolo. Non abbiamo fuoriclasse, ma un buon gruppo di ragazzi feriti – prosegue Panucci – gli altri poi, escludendo la Spagna, non mi hanno entusiasmato”.
Su Chiesa e Zaccagni
“Mi è sembrata una squadra un po’ piatta fino ad ora, penso metterà dentro Chiesa e Zaccagni, i giocatori che possono rompere le partite“.
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