Esteri
Maresca sfiduciato dal Leicester: solo una promozione immeritata può salvargli la panchina
Il Leicester è in crisi e soltanto una serie di circostanze fortunose tengono la squadra di Maresca aggrappata alla promozione.
Negli ultimi 15 anni a Leicester non si era mai visto un allenatore in grado di mettere d’accordo l’interezza della tifoseria sulla propria incapacità. Il pubblico delle foxes è fra i più pazienti e comprensivi d’Europa.
In certi casi anche troppo comprensivo, come dimostra il colpevole ritardo con il quale ha deciso di far traboccare il vaso della pazienza nei confronti dell’oramai ex-tecnico della Blue Army Brendan Rodgers.
Sin qui l’unico allenatore a ricevere una contestazione ad personam era stato Claude Puel, ma Enzo Maresca è molto vicino a ripercorrere le sue orme. Il feeling fra il tecnico italiano e il pubblico della Blue Army non è mai realmente sbocciato. L’ex-tecnico del Parma è stato da subito ribattezzato Boring Enzo, a causa di uno stile di gioco che ricalca pedissequamente quello proposto dal suo mentore: ovvero Pep Guardiola.
Maresca-Leicester, un amore mai sbocciato
Maresca a Leicester non è mai stato apprezzato né tantomeno amato. Semplicemente veniva sopportato perché la sua squadra vinceva, anzi stravinceva. Tuttavia, il dissenso malcelato nei confronti della sua proposta di gioco è sempre stato latente.
Basti pensare a come Hermansen, portiere danese voluto fortemente da Maresca proprio per la sua capacità di giocare con i piedi, venga letteralmente subissato di fischi da un intero settore della curva ogni volta che il Leicester costruisce dal basso. Il King Power Stadium, quasi nella sua interezza, esulta (in maniera ovviamente ironica e provocatoria) ogni volta che la squadra lancia lungo anziché provare a uscire dal basso.
Sintomatico di un profondo rigetto nei confronti della filosofia che Maresca protegge acriticamente e che predica come un dogma. Un credo che non viene scalfito nemmeno da una preoccupante emorragia di risultati, che sta mettendo a serio rischio il ritorno immediato in Premier League delle foxes.
Media punti da incubo nel girone di ritorno
La spaccatura fra la tifoseria e il proprio allenatore è evidente e potrebbe diventare insanabile qualora il Leicester riuscisse nell’impresa di non vincere un campionato che ha dominato per tre quarti di stagione. Lo stesso Maresca é consapevole di essere inviso a buona parte della tifoseria e in questa stagione non ha lesinato di togliersi dei sassolini dalla scarpa dopo una vittoria, affermando che “il mio stile di gioco è questo e non cambia. Quando capirò che la mia filosofia non piace alla gente, allora me ne andrò“.
Una frase che in molti, dopo l’umiliante sconfitta in casa di un Plymouth che all’Home Park non vinceva dal 20 Gennaio, gli hanno caldamente rinfacciato invitandolo alle dimissioni. Attualmente il Leicester è al secondo posto del campionato di Championship con 88 punti. Gli stessi dell’Ipswich, che però sono avanti per una migliore differenza reti. A tre giornate dalla fine del campionato, e con la partita contro il Southampton da recuperare, la promozione sembrerebbe, nonostante tutto, ampiamente alla portata.
Il problema è che la media punti del Leicester nel girone di ritorno è da incubo. 30 punti conquistati in 19 giornate, frutto di 9 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte e una media di circa 1,5 punti a partita. Per fortuna del Pep Pretender le sue dirette concorrenti sembrano volersi impegnare per mandare comunque in Premier League il peggior Leicester dell’ultima decade. Una promozione che sarebbe fra le più immeritate degli ultimi anni.
MLS
Inter Miami: Messi punta a fare la storia!
Lionel Messi, con l’Inter Miami, è destinato a superare diversi primati già alla sua prima stagione completa negli Stati Uniti.
Quando Lionel Messi saluterà il calcio giocato, lo farà dopo aver scritto pagine indelebili all’interno dei record del calcio mondiale.
L’argentino ha già stracciato tutto ciò che lo ha preceduto durante la sua permanenza al Barcellona, tanto che ora in molti parlano di due epoche differenti: quella del pre-Messi e quella del post-Messi.
I record della MLS e dell’Inter Miami sono molto più recenti: infatti il campionato americano è ancora agli albori rispetto a quelli europei e la storia USA non può essere paragonata, di certo, a quella del blaugrana.
A meno di un anno dalla sua avventura a Miami, Messi ha già iniziato a fare collezione di primati e non ha alcuna intenzione di fermarsi: tantè che il fuoriclasse argentino riscriverà diversi record.
Indice
Inizio con il botto
Messi ha saltato circa 30 giorni di partite in questa stagione (causa infortunio), ma se si vanno a guardare le statistiche della MLS è quasi impossibile rendersene conto.
Da quanto é rientrato, in 7 partite (delle quali 6 da titolare) ha contribuito a mettere a referto qualcosa come 16 goal. Tutto questo in appena 585’ in campo, con una media di un goal o un assist ogni 36,5’.
Nove sono stati quelli segnati da lui direttamente e in sole quattro occasioni non è entrato direttamente in un’azione da rete. A questo va aggiunto che con Messi in campo l’Inter Miami ha perso solo 4 punti in 7 partite.
Tutto questo anche se ha saltato ben quattro gare.
Costanza da urlo
Oltre al numero di goal segnati incredibile, è la costanza con la quale incide: infatti, quando Messi è in campo, l’Inter Miami parte già da una situazione di vantaggio.
Nelle sue 7 presenze stagionali in MLS, Messi ha sempre contribuito a segnare più di un goal a partita.
I riconoscimenti da parte della MLS
Lunedì è arrivata, anche, l’ufficialità che tutti si aspettavano: Messi è stato nominato miglior giocatore di giornata e la cosa gli è riuscita per la seconda volta negli ultimi 21 giorni.
Messi raggiunge quindi Luis Suarez che ha fatto per 2 volte sue il riconoscimento in questo inizio di stagione.
Sotto questo aspetto, per trovare una similitudine nelle prime 11 giornate di MLS, bisogna tornare ai tempi di Landon Donovan e David Beckham quando vestivano la maglia dei LA Galaxy.
L’Inter Miami è diventata la prima squadra, dal 2021, a vedere i suoi giocatori premiati 4 volte nei primi dieci turni del torneo con il Play of the Matchday.
I record dell’Inter Miami
L’Inter Miami è una delle squadre più giovani della MLS e, ad oggi, tutto fa pensare che molte delle pagine del libro saranno dedicate proprio a Messi.
Fin qui, è Gonzalo Higuain il miglior marcatore della storia del club con 29 goal segnati in 70 partite.
Alle spalle dell’ex Napoli e Juventus c’è Leonardo Campana con 25 reti, seguito proprio da Messi a 22. Questo dato certifica che è a 7 goal dal record assoluto del suo ex compagno di Nazionale: con quasi 50 partite in meno giocate rispetto al ‘Pipita’.
Una cosa é certa: Messi diventerà inevitabilmente il miglior marcatore di sempre dell’Inter Miami.
Liga
Real Madrid, Arda Guler: “Molti club erano interessati a me, ma…”
Il giocatore del Real Madrid Arda Guler ha parlato ai microfoni di Kafa Sports in merito al suo trasferimento in Spagna. Di seguito un estratto delle sue parole.
Le parole di Arda Guler
“Essere un giocatore del Real Madrid è una cosa molto bella Mi viene ancora la pelle d’oca. È il club più grande del mondo, giocare qui era il mio sogno più grande fin da quando ero piccolo. Sono molto contento.
C’erano offerte da PSG, Bayern, Barcellona, Inter, Milan…Quando mio padre mi ha chiamato e mi ha detto che il Real Madrid era interessato, mi sono emozionato, ero molto felice. Fin da piccoli molti bambini sognano di giocare nel Madrid, il club più grande del mondo. Sono come una famiglia e mi hanno proposto un progetto a lungo termine. Appena ci siamo seduti al tavolo, abbiamo deciso velocemente. Il Real Madrid mi ha detto che Modric mi avrebbe aiutato: sono rimasto molto colpito, perché è un giocatore incredibile ed è ancora molto importante. Cerco di imparare più che posso.“
Premier League
Manchester United, Rashford ai saluti? La situazione
In una stagione che può diventare meno amara in caso di vittoria dell’FA Cup, lo United fa i conti con le possibili partenze. Rashford può essere una di queste.
Manchester United, addio Rashford? Cosa filtra
L’attaccante inglese non sarebbe in buoni rapporti con l’allenatore Ten Haag e per questo il suo futuro a Old Trafford non sarebbe così certo. La stagione dei Red Devils si concluderà senza raggiungere gli obiettivi prestabiliti, eccezione fatta per la finale di FA Cup da giocare contro il Manchester City.
Diversi elementi della rosa lasceranno il club tra cui Varane e Casemiro ma non è escluso che possano arrivare altri addii. In particolare, il giocatore più rappresentativo del club di Manchester, ovvero Marcus Rashford, starebbe seriamente valutando la sua permanenza. L’arrivo imminente di Dan Ashworth nel ruolo di DS potrebbe cambiare le carte in tavola.
L’idea per l’estate è quella di una svendita quasi totale per allestire una squadra competitiva in Europa ma soprattutto in Premier League. Ma tornando a Rashford, il club ascolterà solo offerte ritenute “irrinunciabili” che dunque superino i 60/70 milioni di sterline.
Il club più interessato è il Paris Saint Germain che dovrà necessariamente sopperire l’addio di Mbappé e uno dei candidati è proprio l’inglese, gemello del francese in termini di caratteristiche tecniche e ruoli interpretabili in campo.
-
Notizie6 giorni fa
Ibrahimovic a Casa Milan:” Voglio Conte”
-
Calciomercato5 giorni fa
Fiorentina, contatto in Bundesliga
-
Notizie5 giorni fa
Milan, perché Furlani non vuole Conte
-
Notizie5 giorni fa
Clamoroso Milan, per Repubblica Cardinale non è il proprietario
-
Notizie4 giorni fa
Svolta sulla panchina, una voce clamorosa:” Conte è già del Milan”
-
Calciomercato19 ore fa
Ultim’ora Milan, ai dettagli per Zirkzee: si vuole chiudere subito
-
Calciomercato3 giorni fa
Ultim’ora Milan, la cassa sorride con Saelemaekers: il Bologna riscatta il belga
-
Notizie5 giorni fa
Milan, primi contrasti con Calabria: la dirigenza non ci sta