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Lopetegui, niente Milan: è fatta con il West Ham

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Milan, opzione Lopetegui

Julen Lopetegui, stando a quanto riportato oltremanica, avrebbe trovato l’accordo con il West Ham per la prossima stagione.

Lopetegui al West Ham: i dettagli

Julen Lopetegui è pronto a tornare in Inghilterra dopo la fugace esperienza semestrale al Wolverhampton.

E’ infatti di oggi la notizia secondo la quale il tecnico spagnolo avrebbe trovato un accordo per allenare il West Ham nella prossima stagione. Gli hammers saluteranno David Moyes (il cui contratto scadrà il prossimo 30 Giugno) a fine stagione e si sta muovendo oramai da settimane per individuare il profilo del suo successore.

Negli scorsi giorni sembrava fatta per l’arrivo di Ruben Amorim, con tanto di viaggio oltremanica documentato del tecnico portoghese, ma la possibilità di arrivare a un allenatore pluridecorato come l’ex-Real Madrid era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare.

L’ostacolo principale nella trattativa che avrebbe dovuto portare l’attuale tecnico dello Sporting Lisbona a Londra sarebbe la presenza nel suo contratto di una clausola rescissoria da 15 milioni di euro.

Troppi per il West Ham, che (come confermato anche da Fabrizio Romano) avrebbe virato su profilo libero da oneri contrattuali. Lopetegui era stato accostato con forza anche al Milan, ma i dubbi in seno alla dirigenza e una protesta incomprensibile da parte della tifoseria hanno spinto il Diavolo a fare un brusco passo indietro.

Amorim, all’indomani del campionato vinto, ha fatto sapere che rimarrà il tecnico dei lusitani anche nella prossima stagione per giocare la Champions League. Invece, per quanto concerne la panchina dei rossoneri, nelle ultime ore è balzato in pole l’ex-Roma Paulo Fonseca: conteso anche dal Marsiglia.

Lopetegui

Premier League

All Eyes On Me – il focus sul 38° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentottesima ed ultima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentottesimo turno: Manchester City ancora campione, Arsenal e Liverpool chiudono con una vittoria. Il Luton raggiunge Burnley e Sheffield United in Championship.

All Eyes On Me

MANCHESTER CITY 3-1 WEST HAM (2′, 18′ Foden, 42′ Kudus, 59′ Rodri)

Cambiano gli interpreti, passano le stagioni, ma il copione resta lo stesso: il trofeo della Premier League viene sollevato sotto gli occhi di un Etihad Stadium in festa.

Capitan Walker, che ha raccolto in questa stagione la pesante eredità di Gundogan, alza al cielo il quarto titolo consecutivo del Manchester City, mai nessuno ci era riuscito in 135 anni, alla sua presenza numero 300 con la maglia degli Sky Blues, dopo aver sconfitto per 3-1 il West Ham nel segno del neo eletto “Player Of The Season” Phil Foden.

Il numero 47, che si appresta a vivere anche un Europeo da protagonista con l’Inghilterra, firma una pregevole doppietta nei primi diciotto minuti mettendo la gara in discesa, arrivando a toccare quota 27 centri stagionali frantumando il suo precedente record personale di 16 risalente alla stagione 2020-21.

La fantastica rovesciata di Kudus nel finale del primo tempo fa aumentare l’apprensione, ma la stoccata di Rodri (50esima gara di campionato senza sconfitta per lui) con il solito piattone destro dal limite mette la definitiva ipoteca sul decimo titolo nazionale complessivo dei Citizens che scavalcano l’Everton nell’albo d’oro portandosi in solitaria in quarta posizione alle spalle di Arsenal (13), Liverpool (19) e Manchester United (20).

Guardiola solleva, così, la sua sesta Premier League in otto stagioni raggiungendo un’icona come Bob Paisley al secondo posto nella classifica degli allenatori più vincenti nella storia del campionato inglese dietro il solo ed inarrivabile Ferguson fermo a quota tredici.

Il tecnico catalano mette in bacheca il trofeo numero 17 alla guida del Manchester City (con annessi record tra cui i 100 punti della stagione 17-18, il treble domestico della stagione 18-19 a cui va aggiunto il Community Shield, le quattro Coppe di Lega consecutive tra il 2018 ed il 2021, il treble dello scorso anno ed i 90 e più punti raccolti in quattro degli otto campionati disputati), ed il numero 38 in appena quindici anni di carriera da manager (secondo nella graduatoria dei più vincenti di sempre anche qui alle spalle di Ferguson con 49), cifra che potrebbe essere ritoccata sabato nella finale di FA Cup contro il Manchester United nel remake della scorsa stagione.

Festeggia anche la proprietà emiratina al suo successo numero 23 dall’ormai lontano 2008, anno in cui hanno rilevato la società.

ARSENAL 2-1 EVERTON (40′ Gueye, 43′ Tomiyasu, 89′ Havertz)

Non basta, invece, all’Arsenal la vittoria negli ultimi minuti contro l’Everton in un Emirates ricolmo di gratitudine nei confronti di una squadra che ha conteso il titolo fino allo strenuo delle forze ad una corazzata incantando le platee con il suo calcio verticale e sfiorando il record di punti della propria storia fissato a quota 90 dagli invincibili del 2004.

I Gunners vanno sotto al 40′ con la punizione di Gueye deviata da Rice, ma la raddrizzano dopo appena tre giri di lancetta con il secondo centro in campionato di Tomiyasu, potenziale perno per le stagioni a venire. Il solito dominio post pareggio viene concretizzato dalla stoccata di Havertz, nuovamente schierato come riferimento offensivo centrale, che arriva a toccare quota 14 realizzazioni stagionali (miglior stagione da quando è in Inghilterra al pari del 2021-22 con la maglia del Chelsea).

La squadra di Arteta chiude con la miglior difesa del torneo (appena 29 reti incassate), il secondo miglior attacco (91 gol contro i 96 del City), la vittoria numero 28 nelle 38 giornate disputate (questo si, record domestico) e la forte consapevolezza di aver messo delle solide basi per dare nuovamente battaglia ai campioni il prossimo anno.

L’Everton, da par sua, festeggia una larga salvezza con un’altra buona prova che certifica l’ottimo lavoro tattico e psicologico di Dyche nonostante gli 8 punti di penalizzazione.

LIVERPOOL 2-0 WOLVERHAMPTON (34′ Mac Allister, 40′ Quansah)

Il Liverpool saluta Klopp (insieme a Thiago Alcantara e Matip) con una vittoria, la numero 299 in 491 uscite, prima di sciogliersi nel più caloroso degli addii.

Le ultime due reti della quasi decennale gestione del tecnico tedesco portano la firma di due nuovi arrivati: Mac Allister, quinto centro in campionato, e Quansah, classe 2003 cresciuto nel settore giovanile dei Reds e lanciato proprio dal mister tedesco nel corso di questa stagione. Nella ripresa Luis Diaz e Salah sfiorano il 3-0 con il Wolverhampton ridotto in dieci uomini dal 28′ per il rosso diretto sventolato in faccia a Semedo post revisione al Var per un brutto intervento proprio sul 10 argentino.

Jurgen Klopp, dunque, lascia dopo ben nove stagioni, lasso di tempo in cui è riuscito a rialzare e rilanciare le sorti del Liverpool sia in campo nazionale, vincendo il titolo dopo ben 30 anni d’astinenza, che internazionale, portando in dote la Champions League e la Coppa del Mondo per Club dopo 14 stagioni d’attesa.

L’avventura dell’ex Mainz e Borussia Dortmund si conclude con un totale di otto trofei tra cui, oltre quelli già citati, due Coppe di Lega (l’ultima conquistata lo scorso febbraio contro il Chelsea) una FA Cup, un Community Shield ed una Supercoppa Europea, senza contare le tre finali complessive di Champions League ottenute e le stupende battaglie punto a punto con il Manchester City per il titolo. Lascerà spazio ad Arne Slot.

CRYSTAL PALACE 5-0 ASTON VILLA (9′, 39′, 63′ Mateta, 54′, 69′ Eze)

Si chiude con un sonoro 5-0 incassato una stagione che comunque ha garantito all’Aston Villa l’accesso alla prossima Champions League dopo 41 lunghissimi anni.

A Selhurst Park c’è solo una squadra in campo ed è il Crystal Palace che certifica lo straripante stato di forma con una prestazione monstre di tutto il reparto offensivo che vale il decimo posto finale, nonché il sesto successo nelle ultime sette gare di campionato.

L’infermabile Mateta mette a referto la sua prima tripletta in carriera in Premier League facendo registrare un dato impressionante: 14 marcature nelle ultime 16 partite giocate, a fronte delle sole 2 siglate nella prima parte della stagione, che portano il suo bottino stagionale a quota 19 (miglior rendimento realizzativo eccezion fatta per la stagione in Ligue 2 con il Le Havre nel 2017-18).

Ad irrobustire ulteriormente il risultato ci pensa Eze con una doppietta grazie a cui riesce a tagliare il traguardo della doppia cifra in termini di marcature per la seconda stagione consecutiva. La sensazione, però, è che le Eagles potrebbero perdere a fronte di una cospicua offerta sia lui che Olise, destinati a tracciare un importante solco anche in palcoscenici ancor più prestigiosi, nel prossimo mercato.

I Villans chiudono, invece, al quarto posto stabilendo il record di punti interno (68), con il miglior assist-man del torneo (Watkins con 13), ma con solamente una vittoria nelle ultime otto uscite complessive tra campionato e coppa. Ad Emery resta, certamente, il rammarico legato all’eliminazione in Conference League, ma con qualche ulteriore buon innesto potrà togliersi delle soddisfazioni anche il prossimo anno.

SHEFFIELD UNITED 0-3 TOTTENHAM (14′, 65′ Kulusevski, 59′ Pedro Porro)

Il Tottenham chiude con il sorriso la propria stagione blindando il quinto posto e tornando conseguentemente in Europa dopo un anno di purgatorio.

Gli Spurs sbrigano agevolmente la pratica Sheffield United grazie alla seconda doppietta in carriera in Premier League di Kulusevski (l’altra è datata 22 maggio 2022 contro il Norwich, sempre all’ultima giornata) che rompe un digiuno da gol che durava dallo scorso 17 febbraio, e al terzo centro in campionato, il primo fuori casa, di Pedro Porro che pareggia il conto realizzativo con la passata stagione in cui comunque era arrivato nel mercato di gennaio.

Con la ventesima vittoria nel torneo i bianchi di Londra concludono a quota 66 punti e andranno a disputare l’Europa League che potrebbe vederli protagonisti, specie se Postecoglou ed il suo staff riusciranno a limitare gli infortuni muscolari (vera spada di Damocle stagionale) con una preparazione adeguata e se i nuovi acquisti riusciranno ad essere ben integrati.

Le Blades, invece, stabiliscono un nuovo record negativo: nessuno prima d’ora aveva mai incassato 104 reti in un campionato. Superato lo Swindon stagione 1993-94 che si fermò a quota 100. Sventato, quantomeno, il record negativo di punti appartenente al Derby County stagione 2007-08 pari a 11 punti.

CHELSEA 2-1 BOURNEMOUTH (17′ Caicedo, 48′ Sterling, 49′ (aut.) Badiashile)

Quinta vittoria consecutiva del Chelsea che ottiene il sesto posto al termine di un’encomiabile rincorsa e, proprio come il Tottenham, tornerà in Europa dopo un anno senza coppe, considerato il dodicesimo posto della scorsa stagione.

Al contrario degli Spurs, però, i Blues dovranno attendere la finale di FA Cup tra Man City e Man United per capire a cosa equivarrà questa sesta posizione: in caso di successo dei Citizens sarà Europa League, mentre in caso di vittoria dei Red Devils sarà Conference League.

Il 2-1 sul Bournemouth è la ciliegina sulla torta di un ottimo finale di stagione che lascia ben sperare in vista della prossima, considerata la sola, per quanto sonora, sconfitta con l’Arsenal per 5-0 nelle ultime quindici di campionato. L’ultima uscita a Stamford Bridge porta in dote una clamorosa rete di Caicedo (la prima con la sua nuova maglia) che da centrocampo si inventa uno splendido arcobaleno atto a punire la sventurata uscita fuori area di Neto, ed il ritorno al gol in casa di Sterling, a secco davanti ai propri tifosi in campionato addirittura dal 12 novembre.

Utile solo per le statistiche l’autogol di Badiashile sul tentativo di Enes Unal che rimette in partita un Bournemouth comunque coriaceo e certamente appagato dalla miglior stagione mai disputata in Premier League in termini di punti.

Al termine della sfida tifosi, calciatori, allenatore e staff hanno dedicato il loro saluto a Thiago Silva, vincitore di una Champions League nel 2021 con i Blues, che farà ritorno al Fluminense. Inevitabile nota di merito per Cole Palmer che, oltre ad esser stato premiato come miglior giovane della stagione, chiude con numeri irreali, specie se si pensa che questa è stata la prima annata da titolare in Premier League: 22 gol (2° posto dietro Haaland con 27), e 11 assist (2° posto dietro Watkins).

BRENTFORD 2-4 NEWCASTLE (21′ Barnes, 36′ Murphy, 38′ Isak, 48′ Janelt, 70′ Wissa, 77′ B. Guimaraes)

Termina con una vittoria anche il Newcastle che protegge il settimo posto dall’attacco dello United e, così come il Chelsea, dovrà attendere l’esito della finale di FA Cup per capire se il prossimo anno giocherà la Conference League o meno.

I Magpies ne rifilano quattro a domicilio al Brentford, di cui tre nel primo tempo con Barnes, Murphy (entrambe a secco da marzo) e Isak che si porta a quota 21 centri in campionato completando il podio della classifica marcatori. A chiudere i giochi, dopo le reti di Janelt e Wissa che rimettono in discussione il risultato, ci pensa Bruno Guimaraes, alla sua miglior stagione in carriera con 7 reti ed 8 assist all’attivo ed unico, vero perno (37 presenze da titolare su 38) di un centrocampo che è andato sfaldandosi tra gli infortuni di Joelinton e Longstaff e la lunga squalifica inferta a Tonali.

Come per il Tottenham le tantissime e prolungate defezioni hanno condizionato la stagione del grande ritorno in Champions League, ma il lavoro di Howe ha comunque dimostrato di saper pagare bene, considerati anche gli 85 gol messi a referto che fanno dei bianconeri il quarto miglior attacco del torneo alle spalle di Liverpool (86), Arsenal e Manchester City, certamente tre squadre di una caratura superiore.

Se il giovane tecnico inglese resterà siamo certi che il Newcastle continuerà a far bene. Discorso analogo per Frank, mister delle Bees, in grado di ottenere tre salvezze tranquille consecutive, che, però, dovrà probabilmente prepararsi a perdere Ivan Toney.

BRIGHTON 0-2 MANCHESTER UNITED (73′ Dalot, 88′ Hojlund)

Vince il Manchester United sul campo del Brighton, ma non basta per superare il Newcastle: ora i Red Devils dovranno fare all-in sulla FA Cup per riscattare una stagione deludente (mai prima d’ora erano arrivate 14 sconfitte in un singolo campionato, di cui 6 in casa), ed entrare in Europa.

All’American Express Stadium gli uomini di Ten Hag rischiano di andar sotto in più di un’occasione ma un po’ per i riflessi di Onana e un po’ per la scarsa precisione di Adingra e Joao Pedro la fanno franca, per poi mettere la freccia al 73′ con il secondo centro, il primo nel 2024 in Premier League, di Diogo Dalot che prima di questa sfida aveva segnato sul campo dello Sheffield United e su quello del Wigan in FA Cup.

Ipoteca la vittoria il decimo acuto in campionato di Hojlund, il terzo nell’ultimo mese, forse eccessivamente criticato nel corso della stagione. Si concluderà, probabilmente, sabato l’avventura di Ten Hag a Manchester: il tecnico olandese non è riuscito a dare continuità alla prima, buona stagione conclusa con un terzo posto, una Coppa di Lega ed una finale di FA Cup persa 2-1.

Discorso analogo per De Zerbi che termina all’undicesimo posto, anche a causa della scarsa abitudine da parte della squadra ad affrontare il doppio impegno settimanale, e lascia il Brighton dopo un anno e mezzo con l’ovazione di tutto lo stadio.

LUTON 2-4 FULHAM (43′ A. Traoré, 46’pt (rig.) Morris, 48’pt, 49′ R. Jimenez, 55′ Doughty, 68′ Wilson)

Si conclude con una sconfitta interna l’avventura della favola Luton in Premier League, la sesta nelle ultime nove, la ventiquattresima complessiva, davvero troppe per sperare in una salvezza che sembrava complicata già ai blocchi di partenza.

A Kenilworth Road non bastano l’undicesimo centro di Morris ed il secondo di Doughty (che potrebbe avere un buon mercato in estate) contro un Fulham a cui la vittoria mancava dallo scorso 14 aprile e le quattro reti in trasferta dall’8 marzo 2022 data dell’1-5 inferto allo Swansea in Championship.

Marco Silva può sorridere per il ritorno al gol di Raul Jimenez, a secco dal 31 dicembre, oltre che per il pregevole acuto di Adama Traoré ed il conseguente tredicesimo posto con ben 47 punti all’attivo.

Per gli Hatters ci auguriamo che sia un arrivederci alla Premier League, con la consapevolezza che mister Edwards difficilmente avrebbe potuto fare di più con l’organico a disposizione.

BURNLEY 1-2 NOTTINGHAM FOREST (2′, 14′ Wood, 72′ Cullen)

Il Nottingham festeggia la seconda salvezza consecutiva, ottenuta meritatamente nonostante la penalizzazione di quattro punti ed il cambio di guida tecnica in corsa, espugnando Turf Moor centrando il quarto successo esterno del campionato.

Il Forest chiude i giochi già nel primo quarto d’ora con la seconda doppietta stagionale di Chris Wood, assoluto protagonista della permanenza in Premier League con i suoi 14 gol in campionato. I due centri ravvicinati del neozelandese permettono ad Espirito Santo di toccare quota 22 punti ottenuti sotto la sua gestione in 21 gare a confronto dei 14 nelle prime 17 uscite.

I Clarets di Kompany, invece, fanno ritorno in Championship dopo appena un anno così come Sheffield United e Luton con soli 10 punti ottenuti tra le mura amiche (peggior rendimento interno al pari delle Blades). Sicuramente in virtù del dominio dello scorso anno nella seconda lega inglese ci si aspettava qualcosa in più.

Classifica finale

1

Manchester City

91 38 28 7 3 96:34 +62
2 Arsenal 89 38 28 5 5 91:29 +62
3

Liverpool

82 38 24 10 4 86:41 +45
4

Aston Villa

68 38 20 8 10 76:61 +15
5

Tottenham

66 38 20 6 12 74:61 +13
6

Chelsea

63 38 18 9 11 77:63 +14
7 Newcastle 60 38 18 6 14 85:62 +23
8

Manchester United

60 38 18 6 14 57:58  -1
9 West Ham 52 38 14 10 14 60:74 -14
10 Crystal Palace 49 38 13 10 15 57:58 -1
11 Brighton 48 38 12 12 14 55:62 -7
12

Bournemouth

48 38 13 9 16 54:67 -13
13

Fulham

47 38 13 8 17 55:61 -6
14

Wolverhampton

46 38 13 7 18 50:65 -15
15

Everton

40 38 13 9 16 40:51 -11
16

Brentford

39 38 10 9 19 56:65 -9
17

Nottingham Forest

32 38 9 9 20 49:67 -18
18

Luton Town

26 38 6 8 24 52:85 -33
19

Burnley

24 38 5 9 24 41:78 -37
20

Sheffield United

16 38 3 7 28 35:104 -69

– Everton 8 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

 

Ringrazio tutti i lettori a nome mio e dell’intera redazione di Calcio Style. L’appuntamento con “All Eyes On Me” e la Premier League è per sabato 17 agosto. A presto!

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Premier League

Il Manchester City è campione d’Inghilterra! Tutti i verdetti della Premier League

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Manchester City

Il Manchester City è campione d’Inghilterra per la decima volta, ma non solo: tutti i verdetti dell’ultimo turno di Premier League.

Indice

Manchester City campione, battuto l’Arsenal al fotofinish

Il Manchester City vince la Premier League per la decima volta nella sua storia, l’ottava negli ultimi dodici anni. La squadra di Guardiola era padrona del proprio destino, in quanto gli bastava una vittoria a Etihad contro il West Ham per festeggiare. Partita indirizzata quasi subito, grazie alla doppietta di Foden in avvio di partita.

Nemmeno venti minuti e i Citizens si sentono già campioni. Forse per questo abbassano un filo la tensione e, alla fine del primo tempo, incassano la rete di Kudus (splendida rovesciata in mischia su sviluppo di calcio d’angolo) che riapre la partita. Le speranze dell’Arsenal vengono frustrate quasi subito. La rete di Rodri, che buca le mani di Areola con un gran destro dal limite dell’area di rigore, chiude la contesa al quarto d’ora del secondo tempo.

Vittoria di pirro invece per i Gunners, che vanno sotto alla fine del primo tempo. Gueye realizza (con evidente deviazione della barriera) su calcio di punizione, ma, due minuti dopo, la squadra di Arteta pareggia subito con la rete di Tomiyasu: appoggio preciso su servizio di Odegaard. L’Arsenal trova anche, nel finale di partita, la vittoria grazie alla rete di Havertz, ma non serve per evitare l’ennesima delusione.

La corsa all’Europa premia Chelsea e Newcastle, ma…

Il Chelsea batte il Bournemouth ed è certo di tornare a giocare le coppe europee dopo un anno di assenza. A stabilire quale sarà il derby di Manchester nella finale di F.A. Cup, che potrebbe ribaltare la classifica. Il gran gol da centrocampo di Caicedo apre le marcature a metà del primo tempo, poi la rete di Sterling a inizio secondo tempo sembrava averla chiusa ma un minuto dopo l’autorete di Badiashille regala patemi inattesi.

I Blues chiudono comunque al sesto posto in classifica, che varrà i preliminari di Conference League in caso di vittoria del Manchester United in finale di F.A. Cup. Red Devils che hanno vinto due a zero sul campo del Brighton, con le reti di Dalot e dell’ex-Atalanta Hojlund. La squadra di Erik ten Hag finisce il campionato all’ottavo posto in classifica, dato che ha vinto anche il Newcastle sul campo del Brentford.

I Magpies partono benissimo, trovandosi avanti di tre reti alla fine del primo tempo, ma le Bees, sostenute dal proprio encomiabile pubblico, vanno a un passo dal pareggiarla. Janelt accorcia subito le distanze a inizio secondo tempo, poi Wissa rimette tutto in discussione prima del rigore guadagnato da Lewis Hall. Il VAR cancella il penalty, in quanto il contatto si materializza al di fuori dell’area di rigore, ma il Newcastle trova comunque la rete del definitivo 4-2. Bruno Guimaraes sfrutta una respinta incerta di Flekken con un tap-in a porta vuota.

Manchester City

Tutti i verdetti della stagione di Premier League

Nessun altro verdetto è stato emesso questa giornata, con Liverpool e Aston Villa già certi di giocare in Champions League il prossimo anno. Tottenham certo dell’Europa League, mentre retrocedono le tre squadre che erano state promosse: ovvero lo Sheffield United, il Luton Town e il Burnley.

L’ultimo appuntamento stagionale del calcio inglese è la finale di F.A. Cup, che si giocherà settimana prossima a Wembley, e che potrebbe rivedere le graduatorie della zona europea. Un’eventuale vittoria del City libererebbe il settimo posto, con l’effetto di qualificare il Newcastle ai preliminari di Conference League e di “promuovere” il Chelsea (che altrimenti giocherebbe i preliminari di Conference) direttamente in Europa League.

La vincente della F.A. Cup si qualifica direttamente per l’Europa e per questo motivo l’eventuale vittoria di una squadra già qualificata (come il City) genera uno slot supplementare. In caso di vittoria dello United, che invece è ottavo in classifica e fuori da tutto, i Diavoli Rossi si qualificherebbero per la prossima Europa League. A rimanere fuori da tutto sarebbe il Newcastle, con il Chelsea che manterrebbe il suo posto in Conference.

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Premier League

Liverpool, Klopp: “Prenderò una lunga pausa. Sulla Premier League…”

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Liverpool

Il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp, ha salutato il club inglese dopo il suo addio e ha rilasciato delle dichiarazioni, su quale sarà il suo futuro.

Klopp, Liverpool

Di seguito le parole di Jurgen Klopp rilasciate dopo aver salutato il Liverpool, che abbandonerà a fine stagione, di cui è stato una vera e propria bandiera, relative al suo futuro:

Sarà sicuramente una lunga pausa. Potrebbe anche essere così.

Il mio periodo in Inghilterra è definitivamente finito perché non allenerò un’altra squadra qui“.

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