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I 10 migliori portieri al mondo secondo ESPN: Alisson primo, ci sono tre “italiani”…

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ESPN ha stilato la lista dei 100 migliori giocatori al mondo. In questo primo appuntamento vedremo i dieci migliori portieri.

I 10 migliori portieri del mondo secondo ESPN

La nota emittente televisiva ESPN ha stilato la lista dei 100 migliori giocatori al mondo, suddividendoli in quattro differenti categorie. Portieri; difensori; centrocampisti e attaccanti. Nella TOP 10 dei portieri figura un solo giocatore italiano e due attualmente militanti in Serie A. Anche il primo, ovvero Alisson, ha giocato in Italia.

Nonostante un paio di stagioni non totalmente esenti da errori, il brasiliano continua a essere considerato il miglior portiere del mondo. La sua percentuale di parate è la seconda più alta della Premier League (10,49) e questo dato è stato esemplificato dal quarto di finale d’andata di Europa League contro l’Atalanta, in cui il suo sostituto (Kelleher) ha contribuito attivamente almeno due dei tre gol della formazione orobica.

Il secondo della lista gioca anch’egli in Inghilterra ed è l’unico ad aver registrato una percentuale di parate (11,49) superiore a quella di Alisson, ovvero Emiliano Martinez. Il portiere campione del mondo con l’Argentina si appresta a giocare (per la prima volta in carriera) la Champions League il prossimo anno, ma dovrà ancora attendere per vincere il suo trofeo a livello di club dato che i Villans sono stati eliminati in semifinale di Conference League dall’Olympiakos: poi vittorioso nella finale di Atene contro la Fiorentina.

ESPN

Ci sono Maignan, Sommer e…Donnarumma

Chiude il podio Ederson, che ha una media di 0,83 gol subiti per partita nelle ultime tre stagioni. Meglio di chiunque altro (fra quelli che hanno giocato almeno 15 partite) in Premier League. Cucchiaio di legno per Jan Oblak, che è il sesto per clean sheet nella storia de La Liga: solo Zubizarret; Buyo; Casillas; Víctor Valdés e Cañizares hanno fatto meglio di lui.

Marc Andrè ter Stegen ha vinto il Premio Zamora nella scorsa stagione, dopo aver collezionato il maggior numero di clean sheet (26) in una singola stagione nella storia del campionato spagnolo. Trova posto ancora Manuel Neuer, che ha il maggior numero di clean sheet nella storia di Bundesliga e Champions League.

Il primo portiere militante in Italia è Mike Maignan. Il portiere del Milan si assesta al settimo posto con 34 cross intercettati nel corso di questa stagione: terzo in assoluto in questa speciale classifica nella stagione di Serie A. Il suo omologo dell’altra sponda del naviglio, ovvero Yann Sommer, ha il maggior numero di clean sheet (19) nei TOP 5 Campionati Europei.

Lucas Hradecky ha una media di 0,73 reti subite per partita. Il secondo miglior dato nei TOP 5 Campionati Europei, fra quei portieri che hanno giocato almeno 20 partite. Chiude la classifica di ESPN Gianluigi Donnarumma, che, nonostante le critiche feroci della stampa francese, ha fatto registrare una media di 0,83 reti subite per partita: il miglior dato nella stagione di Ligue 1 appena conclusasi.

La classifica completa:

  1. Alisson
  2. Martinez
  3. Ederson
  4. Oblak
  5. ter Stegen
  6. Neuer
  7. Maignan
  8. Sommer
  9. Hradecky
  10. Donnarumma

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Genoa – Sampdoria: leggenda e dietrologia dello ‘striscione a testa in giù’

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genoa
Derby Genoa – Sampdoria: leggenda e dietrologia dello striscione a testa in giù, emblema di supremazia e rivalità tra tifoserie, che trascende il campo di gioco

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Genoa – Sampdoria, il derby della lanterna e quell’aria pesante

L’eco degli scontri tra Genoa e Sampdoria risuonavano nell’aria già da tempo. Con le due fazioni rivali pronte a giocarsi la stracittadina non solo sul rettangolo di gioco, ma anche per le strade di Genova. Qui, la rivalità scorre di soppiatto, silenziosa tra i vicoli, pronta a esplodere nel giorno della partita. Dato che le due compagini non si affrontavano da anni, ci si aspettava uno scenario di forte tensione, che nell’arco della giornata è però degenerato, portando a circa 15 arresti tra genoani e doriani.

Il punto di non ritorno

Nei giorni scorsi, i tifosi rossoblù avrebbero sottratto degli striscioni alla tifoseria avversaria durante un blitz – se così può essere definito – nella sede degli Ultras Tito Cucchiaroni.

Climax di violenze

Il “bottino di guerra” è stato poi esibito durante il match, scatenando la furia dei tifosi genoani, che hanno risposto prontamente con contro-striscioni preparati per l’occasione.

Il tentativo della questura

La questura aveva cercato sin dall’inizio di impedire l’ingresso degli striscioni rubati, nel tentativo di evitare l’uso di materiale potenzialmente pericoloso, in grado di surriscaldare ulteriormente gli animi già ampiamente accesi.

Genoa – Sampdoria, le origini dello striscione a testa in giù

Esiste un codice non scritto delle frange più estremiste del tifo organizzato: il furto dello striscione della fazione avversaria rappresenta uno dei gesti più importanti e clamorosi. Tale gesto segna la “vittoria” sul campo di una determinata frangia a discapito di un’altra. Il vessillo avversario “rubato” esposto al contrario, costituisce a tutti gli effetti un bottino di guerra.

Il codice ultras

Negli anni ’80 e ’90, il fenomeno ultras in Italia raggiunse il massimo apice, trasformandosi in una sorta di culto urbano in cui il calcio diveniva identità, appartenenza e, soprattutto lotta. In questo mondo fatto di codici non scritti e valori propri, rubare una bandiera o uno striscione avversario significa molto più di una semplice bravata, una vera e propria dichiarazione di guerra, un trofeo che segna la superiorità di un gruppo sull’altro.

Ciò che è accaduto in Genoa – Sampdoria ne è la conferma. Come gli antichi guerrieri che si contendevano il dominio dei campi di battaglia, gli ultras si scontrano negli stadi e fuori da essi, su autostrade, nei pressi delle stazioni ferroviarie o negli autogrill. Ogni striscione rubato non rappresenta solo un pezzo di stoffa, ma l’essenza stessa, l’anima del gruppo avversario. Sottrarre quel vessillo significa infliggere un’umiliazione tale che, secondo il codice d’onore ultras, può portare allo scioglimento del gruppo sconfitto. Come accadeva per i guerrieri antichi, perdere la propria bandiera significava perdere il proprio onore.

Il vessillo rubato come bottino di guerra

Questa dinamica affonda le sue radici in antiche pratiche belliche. Già i Vichinghi, durante le loro incursioni in Europa, erano soliti rubare le bandiere nemiche e issarle a testa in giù, un chiaro segnale di scherno e sottomissione. Per loro, la bandiera rappresentava molto più di un semplice simbolo: era l’essenza stessa del nemico, un trofeo di guerra da esporre come segno di vittoria​.

genoa - sampdoria

Persino i Romani consideravano la perdita delle insegne legionarie una vergogna inaccettabile, lanciandosi in spedizioni disperate ai fini di riconquistarle

Nel mondo ultras, questi rituali guerrieri si ripetono acquisendo una simbologia che riporta alla mente antiche battaglie per il controllo dei territori. Sottrarre una bandiera, uno striscione, significa anche marcare il confine tra chi domina e chi viene sconfitto. La bandiera rovesciata diventa il segno tangibile di una vittoria morale, di un’umiliazione inflitta agli avversari.

Ciò che è accaduto in Genoa – Sampdoria è solo la punta di un iceberg. In un contesto fatto di simbologie e codici, la bandiera non è solo appartenenza, ma una vera e propria arma di guerra psicologica. E come in tutte le guerre, l’onore e la sopravvivenza del gruppo dipendono dalla capacità di difendere i propri colori e, quando possibile, sfilare quelli degli avversari.

 

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Empoli-Fiorentina come non l’avete mai vista

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Ricco di rivalità e tradizione, il derby tra Empoli-Fiorentina è una delle sfide più affascinanti del calcio toscano. Questa volta sarà ancora più speciale.

Il primo incontro risale alla stagione 1985-86, nei quarti di finale di Coppa Italia, dove la Fiorentina ribaltò la sconfitta dell’andata per 3-2 con un netto 3-0 al ritorno, grazie alla doppietta di Monelli e al gol di Oriali.

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Empoli-Fiorentina, i primi confronti in campionato

La prima sfida in Serie A tra EmpoliFiorentina si giocò nella stagione successiva, 1986-87, e terminò 1-1, con i gol di Antognoni per la Fiorentina e Casaroli per l’Empoli​.

Batistuta con la maglia della Fiorentina

Nei due campionati successivi le partite terminarono in pareggio a reti inviolate e ci volle un decennio prima che le due squadre si ritrovassero di nuovo; nella stagione 1997-98. In quell’occasione l’Empoli ottenne una vittoria storica al Franchi per 2-1 con le reti di Tonetto e Martusciello, ribaltando il vantaggio iniziale dei viola firmato da Batistuta.

Keyword: equilibrio totale

Il derby toscano è una gara di totale equilibrio, le statistiche non mentono. Le due formazioni si sono incontrate 26 volte dal 1997 ad oggi. Nelle ultime 20 partite 5 sono finite a favore degli azzurri, 9 a favore dei viola e 6 match sono terminati in pareggio.

L’1-1 è il risultato più frequente tra le due squadre in Serie A, ma ha avuto luogo soltanto due volte al Castellani negli ultimi anni. L’ultima volta è stata nella scorsa stagione. Per trovare un altro pareggio con lo stesso punteggio in casa dell’Empoli bisogna tornare indietro al dicembre 2005, quando Pazzini e Vannucchi furono i marcatori del match. Questi dati sottolineano l’imprevedibilità di una sfida che, storicamente, ha sempre riservato sorprese.

Empoli-Fiorentina, gli anni recenti e l’inversione di marcia

Più recentemente, Fiorentina ed Empoli hanno continuato a sfidarsi regolarmente: con la viola che spesso ha mantenuto una posizione di predominio sia sul campo che in classifica. Tuttavia, ci sono stati episodi significativi in cui l’Empoli ha saputo imporsi. Uno degli esempi più eclatanti è la vittoria del 2021-2022, quando gli azzurri si imposero per 2-1 in rimonta con i gol di Bandinelli e Pinamonti.

Altra curiosità sul match sta negli ultimi score degli azzurri, i quali non perdono un derby dal lontano 2022: in quell’occasione la Fiorentina vinse grazie ad un gol dell’ormai ex Nico Gonzalez.​

Empoli imbattuto: un record storico

Inusuale per gli ultimi anni, l’Empoli si presenterà al prossimo derby contro la Fiorentina occupando una posizione migliore in classifica rispetto ai gigliati. Un altro fatto significativo che sottolinea il momento d’oro dell’Empoli è che, per la prima volta nella sua storia, la squadra è riuscita a restare imbattuta nei primi cinque turni di campionato​.

Empoli-Fiorentina

Questo risultato, insieme alla sorprendente posizione in classifica, evidenzia il buon lavoro fatto dalla squadra azzurra e prepara il terreno per un derby toscano ancora più inedito, combattuto e spettacolare. Un confronto tra passato e presente, proiettato verso il futuro.

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Milan, tanti auguri Thiago Silva: “O Monstro” fa 40

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thiago silva milan

Giornata speciale per la leggenda rossonera Thiago Silva. Il brasiliano compie 39 anni e riceve gli auguri direttamente dal Milan. È ancora in attività.

Nel giorno del Derby di Milano valevole per la 5° giornata di Serie A, il club rossonero ha deciso di celebrare sui social il compleanno dell’ex difensore.

Milan, Thiago Silva compie 40 anni

Una storia che parte da lontano, più precisamente nel gennaio del 2009, quando il Milan di Leonardo, di Beckham, di Inzaghi e di Ronaldinho è alla ricerca di un nuovo difensore centrale per il futuro.

I nomi sono tanti ma alla fine, durante il mercato di gennaio, Adriano Galliani riesce a portare a Milano, per circa 10 milioni di euro, un brasiliano di nome Thiago Silva.

Chelsea

Nella sua precedente squadra, il Fluminense, era soprannominato O Monstro per le sue straordinarie doti da difensore. L’esperienza in Europa con le maglie di Dinamo Mosca Porto influisce positivamente sulla sua scelta.

L’esordio in rossonero arriva però ad agosto del 2009, durante un Siena-Milan in Serie A. Per l’esordio in Champions League invece si dovrà attendere fino a settembre, nella gara contro il Marsiglia.

Quella stagione si concluderà con un 3° posto e l’uscita anticipata dalla competizione europea. L’anno successivo invece con l’arrivo di Massimiliano Allegri, Thiago diventa un pilastro fisso della difesa rossonera, fino a condurre la squadra allo Scudetto del 2011.

Durante il calciomercato successivo il giocatore è conteso da tantissime big europee ma il contratto coi rossoneri ha la priorità e la cessione viene rimandata. Nel 2012 il Paris Saint Germain si presenta alla porta del club con 42 milioni di euro per il brasiliano, offerta irrinunciabile.

Thiago Silva

Thiago Silva #6 of Chelsea in action during the Premier League match Nottingham Forest vs Chelsea at City Ground, Nottingham, United Kingdom, 1st January 2023
(Photo by Craig Thomas/News Images)

Parigi collezionerà il doppio delle presenze fatte con il Milan, oltre 300 segnando anche 17 goal. Vincerà 7 Ligue 15 Coppe di Francia, altrettante Coppe di Lega oltre a diverse Supercoppe. La Champions League però resta un miraggio.

Terminato il contratto coi francesi, si accasa al Chelsea dove finalmente centra il grande obiettivo. La cavalcata che porta i blues alla finale di Oporto contro il Manchester City presenta anche la sua firma in calce, rendendolo uno dei giocatori più titolati del mondo.

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