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Italia, Darmian: “Siamo un pò delusi. Contro la Croazia non giocheremo per il pari”

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Darmian

Il difensore dell’Inter e della Nazionale Italiana, Matteo Darmian, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla sfida decisiva contro la Croazia.

Matteo Darmian, difensore della Nazionale Italiana e dell’Inter, è intervenuto da Casa Azzurri in conferenza stampa a due giorni dall’importante sfida contro la Croazia, ultima gara decisiva per approdare alla fase finale di Euro2024.

L’ex Manchester United ha collezionato solamente 7 minuti nelle prime due gare degli azzurri ma contro Modric e compagni dovrebbe prendere il posto di Giovanni Di Lorenzo, in difficoltà più totale contro la Spagna, sulla fascia destra. Appuntamento a lunedì 24 giugno alle ore 21:00.

Inter Darmian

Italia, le parole di Darmian

L’altra sera il CT a caldo ha detto che contro la Spagna avete accusato anche un problema di condizione. E’ vero? Cosa vi ha detto ieri

“In questi giorni stiamo analizzando quanto fatto nella partita scorsa per non ripetere gli errori commessi e per preparare la gara contro la Croazia nel migliore dei modi. Per quanto riguarda la condizione fisica posso dire che stiamo bene e ci prepareremo a questa gara con la giusta voglia e determinazione”.

La Croazia è diversa dalla Spagna, non hanno la stessa intensità. Questo può essere un vantaggio per aggredirli?

“Noi cercheremo di fare la nostra partita, di mettere in campo le nostre qualità. L’avversario di lunedì è molto forte e ha esperienza, hanno giocatori di qualità e sono molto forti. Bisognerà stare attenti, però allo stesso tempo servirà fare la nostra partita con le nostre armi, sono sicuro che potremo metterli in difficoltà”.

Che aria c’era nello spogliatoio dopo la gara contro la Spagna?

“E’ normale che dopo una sconfitta ci sia sempre un po’ di delusione, di rammarico. Volevamo fare meglio, ma avevamo contro una squadra molto forte che ci ha messo in difficoltà. Dalle sconfitte si può imparare molto, dovremo essere bravi a non ripetere gli stessi errori e andare in campo con la giusta voglia e determinazione”.

Può essere penalizzante per te avere un blocco Inter, ma con giocatori che non giocano nello stesso ruolo?

“Non credo sia un problema, tutti i miei compagni credo abbiano qualità importanti. Non conta tanto il modulo, conta ciò che chiede il mister e cerchiamo di trasferirlo in campo mettendo dentro tutto ciò che ci viene chiesto da parte sua”.

Dal punto di vista emotivo cosa vi ha tolto questa sfida contro la Spagna?

“Credo ci voglia sempre un po’ di equilibrio, dopo una vittoria non bisogna comunque esaltarsi troppo così come dopo una sconfitta non è tutto da buttare. Dobbiamo essere più equilibrati, dobbiamo imparare dagli errori e trasferire in campo la delusione per giocare al meglio contro la Croazia”.

Cosa vi ha detto Spalletti nel suo discorso? Che Nazionale vi sentite?

“Il mister ci ha trasmesso e detto ciò che pensava, è stata una sconfitta arrivata dopo una gara non giocata come volevamo ma dobbiamo anche essere consapevoli della nostra forza e dimostrarla già dalla partita contro la Croazia. Altre nazionali possono avere qualità individuali maggiori delle nostre, ma noi a livello di gruppo abbiamo valori importanti e lo vogliamo dimostrare”.

Ha l’impressione che l’infortunio di Acerbi possa averla penalizzata visto che in difesa è venuto meno il blocco Inter?

“No, perché le scelte spettano al mister e noi siamo a disposizione, cerchiamo sempre di fare del nostro meglio. E’ normale che un giocatore come Francesco, per le qualità che ha, possa far comodo. Ma ci sono altrettanti ragazzi bravi pronti a sostituirlo e a dimostrare di poterci stare in questa Nazionale”.

Il fatto di poter anche pareggiare quanto può essere pericoloso? Quanto parlate di possibili incroci agli ottavi in ritiro?

“Questi discorsi non si stanno ancora facendo in questo gruppo, è presto. E’ sbagliato pensare di avere due risultati su tre a disposizione, scenderemo in campo solo per la vittoria”.

Pensa di poter giocare contro la Croazia?

“Sono scelte che spettano al mister, le scelte che farà saranno per il bene della squadra e della nostra Nazionale. Io come ho sempre fatto sono a disposizione e se verrò chiamato in causa cercherò di dare il mio contributo per avanzare in questo Europeo”.

La Croazia in questi cinque giorni si sta caricando per non uscire dall’Europeo. A voi contro la Spagna è mancata un po’ di questa ferocia?

“La loro voglia, la loro rabbia deve essere anche la nostra. Dovremo avere il giusto atteggiamento, la giusta voglia e determinazione per metterli in difficoltà. Abbiamo le carte in regola per farlo e vogliamo andare avanti a tutti i costi”.

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Italia, Tardelli: “Metterei Fagioli per Jorginho, può dare una scintilla a questa squadra”

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Italia

L’ex calciatore italiano della Juventus Marco Tardelli ha parlato ai microfoni de la Gazzetta Dello Sport, in vista del match di sabato contro la Svizzera.

Italia, le parole di Tardelli

Juventus, le parole di Tardelli

Di seguito le parole dell’ex calciatore della Juventus e della nazionale italiana Marco Tardelli, rilasciate ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport e relative alla nazionale di Spalletti in vista del match contro la Svizzera: in programma sabato alle 18:00.

Partiamo dal sistema di gioco

“Quello usato contro la Croazia ha quasi funzionato, anche se qualche rischio c’è stato. Nel complesso Spalletti ha trovato un equilibrio con due esterni così, ma è un equilibrio più difensivo che offensivo

Meglio con Chiesa?

Un po’ meglio: qualche strappo in più, non molti. Forse, a vedere come sta lui, c’è anche da rivedere qualcosa a livello di condizione, però quella di solito cambia nel corso del torneo.

Prima però vedo altre urgenze, almeno due. Serve più determinazione. Non ne ho vista nelle prime tre partite. La seconda: mi è sembrato un centrocampo un po’ assente: di idee e qualità.

Azzardrebbe Fagioli al posto di Jorginho?

D’istinto dico sì: se è stato convocato, rinunciando a Locatelli, c’è uno scopo dietro. Mi incuriosisce, potrebbe essere la scintilla giusta, perché una scintilla serve”.

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Nazionale

Italia, El Shaarawy: “Gli Azzurri non muoiono mai. Rimpianti? Sì, ne ho”

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Italia, El Shaarawy

L’attaccante della Roma e dell’Italia, Stephan El Shaarawy, ha parlato in conferenza stampa a quattro giorni dalla sfida contro l’Austria.

Stephan El Shaarawy, attaccante dell’Italia e della Roma, è intervenuto in conferenza stampa direttamente da Casa Azzurri soffermandosi sull’ottavo di finale di Euro2024 contro l’Austria, in programma sabato 29 alle ore 18 a Berlino.

Quest’oggi è iniziata la preparazione della Nazionale di Luciano Spalletti per la supersfida di sabato.

Italia, El Shaarawy

STEPHAN EL SHAARAWY SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Italia, le parole di El Shaarawy

Cosa vi ha regalato il finale di Lipsia?

“Sicuramente una grande emozione, un gol al 98esimo di dà una grande gioia. Ci ha dato consapevolezza sul fatto che questa squadra non muore mai, fare gol nel recupero non è una fortuna, ma è una qualità da squadra che ci crede fino all’ultimo. Quella di lunedì non è stata una gara eccezionale dal punto di vista della qualità a differenza di quella con l’Albania, ma c’è stato grande impegno e la qualificazione a mio avviso è meritata”.

Buffon ha detto all’inizio che ci hanno sottostimato, Gravina che siamo una squadra normale. Voi cosa credete?

“Credo ci sia grande aspettativa e pressione perché siamo una squadra forte che può arrivare fino in fondo, l’Italia è campione in carica e ci sono grandi aspettative e pressione. Questa squadra è composta da grandi giocatori e grandi uomini, che sanno fare gruppo, soffrire e gioire insieme. Siamo una squadra di grande qualità che può fare bene. L’abbiamo dimostrato nella prima partita, nelle altre due potevamo fare meglio in termini di qualità e coraggio, ma questa squadra può dire la sua. Dobbiamo avere l’ambizione di poter dire la nostra in questo torneo”.

Perché con la Spagna e con la Croazia abbiamo assistito a momenti in cui sembriamo contratti?

“Secondo me in alcune circostanze abbiamo avuto poco l’ambizione di giocare. Ma questa è una squadra di grande qualità, siamo mancati un po’ nel coraggio e nell’ambizione di andare a far male gli avversari. Spalletti ci chiede un calcio offensivo, propositivo, sono un po’ mancati questi aspetti e su questo dobbiamo un po’ migliorare”.

Che tipo di squadra è questa Italia?

“Ciò che ci chiede il mister è cercare molto il palleggio, fraseggiare con gli interni di centrocampo e poi andare sugli esterni. Contro la Croazia c’è un po’ mancato e magari con un passaggio in meno potevamo ricercare subito gli esterni. Cerchiamo di fare ciò che ci chiede, a volte è venuta meno ma l’idea è quella. Io sono sempre pronto per fare tutto, il mister mi ha provato esterno alto a sinistra e a destra, quarto di centrocampo e anche quinto. Mi adatto alle sue esigenze ma so che anche giocando poco posso risultare decisivo come è capitato a Zaccagni. Dobbiamo farci trovare pronti e con la coscienza sono apposto perché sto facendo il massimo”.

Spalletti ha detto che errori basici avvengono per troppo attaccamento, tu come lo spieghi?

“Da un lato è anche positivo, quando un giocatore indossa questa maglia vuole strafare e fare il meglio per questa Nazionale. A volte si cade nella foga di voler fare troppo e si è poco lucidi, a livello qualitativo non è nemmeno semplice, ma dal punto di vista dell’impegno e della disponibilità c’è stato tutto. Poi è chiaro che si può migliorare, questa è una squadra di giocatori seri che si stanno allenando al massimo”.

Yakin ha detto che non è preoccupato per l’Italia, cosa pensi delle sue parole? Chi deve essere preoccupato?

“Nessuna squadra è contenta di giocare contro l’Italia, abbiamo una grande storia calcistica e non è mai semplice giocare contro di noi. L’abbiamo dimostrato anche con la Croazia, questa è una squadra che non molla e cerca di fare gol. Anche con la Spagna abbiamo provato a giocare a viso aperto e loro sono stati più bravi, ma l’ambizione deve essere quella, abbiamo le possibilità per farlo. Cercheremo di proporre un calcio offensivo e propositivo anche con la Svizzera, vogliamo arrivare in fondo perché vincere è il nostro obiettivo”.

Spalletti ti sembra più teso del solito? Preferite giocare a tre?

“A tre o a quattro per me cambia poco. Nascendo esterno, io mi trovo meglio nel 4-3-3. La squadra ha detto a Spalletti che si trova meglio a tre? Più del modulo, bisogna parlare di come ci approcciamo la gara, secondo me possiamo migliorare molto nei duelli, nell’uno contro uno. Spalletti lo vedo carico nel modo giusto, esigente sicuramente perché pretende, ma positivo in quello che è il nostro percorso. E’ fiducioso per quella che è la squadra e quello che noi possiamo dare a lui”.

Come blocco Roma siete secondi, però a eccezione di Pellegrini state trovando poco spazio. Come lo state vivendo? Ha rinnovato De Rossi con la Roma, cosa ne pensi?

“Sono molto contento del rinnovo di De Rossi, con lui ci siamo trovati subito bene e come allenatore s’è dimostrato immediatamente molto competente e capace. Noi la stiamo vivendo bene, siamo veramente un bel gruppo che si diverte e sa stare insieme. Pensavate di giocare un po’ di più? Sono scelte che fa il mister, Mancini è stato abituato a giocare sempre con la Roma, come Bryan e Lorenzo, e tutti si allenano a mille. Le scelte sono del mister, noi ci stiamo allenando forte in attesa della chiamata. Questo è un gruppo molto serio e professionale”.

Metà squadra della Svizzera gioca in Italia, è un vantaggio per loro o per voi? Che gara ti aspetti sabato?

“Mi aspetto un ritmo molto alto, lo hanno dimostrato con la Germania. Sono andati tanto forte, hanno giocatori di gamba e grande qualità. Poi sono ottavi di finale, è sempre una gare tosta e servirà attenzione ai dettagli. Nei video vediamo che tanta differenza la fanno i particolari, le scalate e i metri che fai per recuperare palla. Siamo pronti a questo”.

Avete buttato un occhio sul lato del tabellone? Il percorso sembra interessante

“Sì interessante, ma difficile. Anche le squadre meno di nome hanno dimostrato di essere molto organizzate, di riuscire a far male alle favorite. Non ci sono partite semplici, a partire dalla gara contro la Svizzera. L’Albania fino a pochi minuti dalla fine era dentro il girone, non è mai semplice a questo livello perché ci sono ritmi sempre molto elevati. Ma questo è, siamo pronti per affrontare qualsiasi tipo di gara”.

Hai esordito in Nazionale dodici anni fa. Hai qualche rimpianto per non essere tra i top vista la tecnica che hai?

“Ognuno di noi punta sempre al massimo. Ho qualche rimpianto, potevo fare qualcosa in più, ma ho sempre cercato di dare il massimo per quello che era nelle mie possibilità. Essere qui oggi è sicuramente un grande privilegio: volevo esserci e ci sono riuscito, anche se non sto giocando. E’ una grande soddisfazione essere presente nella squadra e sono contento di questo”.

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Nazionale

Italia, Fagioli: “Questa è la mia rivincita, e sulla Svizzera…”

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Italia

Il calciatore della nazionale italiana e della Juventus Fagioli ha parlato in zona mista dopo il pari nel match di ieri tra Croazia e Italia.

Italia, le parole di Fagioli

Fagioli

Di seguito le parole del calciatore della nazionale italiana e della Juventus, rilasciate in zona mista dopo il match di ieri sera tra Italia e Croazia terminata 1-1 che ha mandato il club azzurro agli ottavi di finale dell’Europeo:

IL TUO INGRESSO IN CAMPO

“Personalmente ho vissuto un momento stupendo, l’esordio all’Europeo è stato bellissimo. Entrare sotto di un gol e riuscire e pareggiarla grazie a un bellissimo gol di Zaccagni è stato straordinario, una emozione indescrivibile”.

PARTITA CON LA SVIZZERA

“Tra cinque giorni saremo a Berlino per sfidare la Svizzera. Per la squadra la stessa cosa: siamo passati da un momento bellissimo contro l’Albania, a uno meno bello con la Spagna e ora la sfida contro la Croazia“.

È UNA RIVINCITA

“Sì, sicuramente. E’ la mia rivincita”.

PARTITA CON LA CROAZIA

“Dovevamo solo pensare a portare a casa il risultato e in questo caso era il pareggio perché fino al 90esimo eravamo sotto.

Dovevamo solo riprenderci dalla sfida contro la Spagna perché con l’Albania abbiamo disputato un’ottima partita. Si può sbagliare, l’importante è reagire come abbiamo fatto”.

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