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Cannavaro: “La mia Juve era fortissima. Al Real non è permesso sbagliare nulla”
Fabio Cannavaro ha parlato ai microfoni di Radio Serie A soffermandosi in particolare sulle avventure con le maglie di Juventus e Real Madrid.
Fabio Cannavaro, leggenda del calcio italiano, è intervenuto ai microfoni di Radio Serie A ricordando i tempi dell’esperienze con le maglie di Juventus e Real Madrid.
Le parole di Cannavaro
“Dopo l’Inter trascorsi due anni a Torino dove i tifosi mi ritennero da subito ai livelli di Buffon e Del Piero, anche perché sul campo ho sempre garantito prestazioni importanti. Lì sono stato bene, ci hanno annullato due campionati ma la realtà è che quella era una Juve fortissima. Poi nel 2006 la società mi fece capire che c’era la necessità di cedere qualcuno e mi avvertirono della trattativa con il Real Madrid. Quando arrivi lì e visiti la sala trofei del club ti rendi conto che con quella maglia addosso non è permesso sbagliare nulla”
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Ibrahimovic:” Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare”
Ibrahimovic, il dirigente rossonero parla a 360 gradi al podcast AB Talks e si sofferma in particolar modo sulla sua vita attuale lontana dal calcio giocato. Leggiamo le sue parole qui di seguito.
Uno Zlatan Ibrahimovic sereno. Lo svedese racconta la sua nuova vita lontana dal calcio giocato e nell’attuale ruolo da dirigente di un club di calcio.
Ecco le sue parole:” Sto bene, la vita è bella, mi tratta bene. Ho smesso di giocare a calcio 8 mesi fa, ora ho una vita diversa. Ho accettato di smettere di giocare a calcio ed è stata una scelta difficile per il mio ego. Io penso di essere il migliore, sono ancora il migliore, potrei continuare…ma ho scelto di fermarmi. Voglio una bella vita con la mia famiglia, volevo fare delle cose coi miei figli. Così ho accettato. Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare. Ho iniziato a lavorare con il Milan e sono al Milan da tre o quattro mesi, sto andando bene, devo dire”.
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L’abitro Volpi mette il fischietto al chiodo: 20 direzioni in A e dimissioni via social
Dopo ben 20 anni l’arbitro Manuel Volpi appende il fischietto al chiodo e conclude la sua carriera. Anche 20 direzioni in Serie A per lui.
Il fischietto Manuel Volpi dice basta. L’arbitro di Città della Pieve ha deciso di terminare all’improvviso la sua carriera dopo aver diretto (e le massicce critiche ricevute) la gara di Serie B tra Cremonese e Pisa, terminata 2-1 per i grigiorossi.
Volpi in carriera ha diretto un totale di 218 match, di cui 20 in Serie A. L’oramai ex arbitro ha annunciato l’addio all’associazione tramite il proprio account Instagram.
Volpi, le parole d’addio
“La chiudo qui insieme al più forte di tutti ad uomo che mi è stato accanto nel momento più difficile della mia vita… Lascio l’arbitraggio e qualsiasi altro ruolo all’interno della mia amata associazione. Finisce dopo 20 anni un percorso che mi ha reso l’uomo e il babbo che sono adesso. Ringrazio tutti i miei colleghi dal Presidente ai ragazzi che sognano di arrivare in serie A. Ringrazio tutti i Presidenti, i direttori sportivi i dirigenti e gli allenatori da Spalletti fino ai primi 2 della mia prima gara di esordienti. Ringrazio i calciatori dai fuoriclasse che ho avuto l’onore di conoscere ai bambini che sperano di diventarci… Ricordatevi TUTTI che NOI siamo sempre più dispiaciuti di voi quando sbagliamo perché il nostro unico scopo è quello di dare il miglior sevizio al CALCIO…
Ringrazio tutti i giocatori di oggi che hanno avuto i soliti comportamenti esemplari nei miei confronti e a fine gara hanno accettato tutto quello che gli ho spiegato sul mio operato… è stato meraviglioso far parte di questo mondo che mi ha portato dai bambini a SAN SIRO. Un ringraziamento a: ROCCHI, RIZZOLI, MORGANTI, GIANNOCCARO, TREFOLONI, STEFANI, GAVA, PACIFICI, BRIGHI, DAMATO E GERVASONI che mi hanno accompagnato nel mio percorso dai dilettanti alla serie A. GRAZIE DI CUORE a tutti VOI.
Manu”.
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Ronaldo è Fenomeno anche da presidente ma si ritira: “Sarò più responsabile”
Ronaldo detto il Fenomeno è pronto a dare addio alla carriera di presidente. Il brasiliano ha posseduto il Cruzeiro e controlla tutt’ora il Valladolid.
Ronaldo cede il Cruzeiro: “Il prossimo è il Valladolid”
L’asso brasiliano ha annunciato attraverso i canali del club di aver ceduto il 90% delle quote societarie alla BPW Sports per una cifra intorno ai 109 milioni di euro. Esce così di scena uno dei migliori presidenti della storia del club secondo i tifosi. Infatti, l’intervento di Ronaldo nel 2021 ha scongiurato il fallimento del club che in quel momento registrava circa 73 milioni di euro di debiti e militava in Serie B.
Dopo 3 anni i debiti sono praticamente tutti estinti e la squadra si trova in pianta stabile in Serie A. L’amore del Fenomeno verso il suo club di origine l’ha portato a compiere un atto di puro amore, impiegando parecchio denaro per risollevarne le sorti.
Inoltre, in quel momento era anche proprietario del Real Valladolid, squadra spagnola che naviga tra LaLiga e LaLiga2, acquistata nel 2018. In questa stagione la promozione nel massimo campionato è molto vicina visto il secondo posto attuale. Insomma, ovunque è andato ha fatto bene.
Un Fenomeno anche da presidente che però ha parlato anche del suo futuro: “È probabile che in futuro farò qualcosa legato al settore calcio, ma cercherò di essere più responsabile d’ora in poi nei miei progetti. Intanto ho compiuto la mia missione, che era quella di risanare il Cruzeiro”.
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