Serie A
Atalanta, Gasperini: “Mi preoccupano gli acciacchi. Di Bello spesso arbitra in B dopo aver fatto disastri…”
Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida interna contro l’Empoli.
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Gewiss Stadium contro l’Empoli di Nicola, in programma domenica alle ore 18:00.
L’Atalanta arriva in uno stato di forma ottimale, dopo aver conquistato la finale di Coppa Italia e la semifinale di Europa League, battendo il tanto più quotato Liverpool di Kloop.
Atalanta, le parole di Gasperini
Scalvini e Kolasinac come stanno?
“Oggi proviamo, ma ieri abbiamo avuto dei buoni riscontri, c’è fiducia. L’arrivo di Kolasinac è stato provvidenziale per noi, ha alzato il livello difensivo, è un giocatore che si è inserito subito. Incarna quelli che sono i nostri valori, da subito è diventato un giocatore importante, è stato un rinforzo fondamentale. Visto che era in scadenza, è stato un grande colpo a parametro zero di D’Amico”.
Quali possono essere le insidie contro l’Empoli?
“Abbiamo la scottatura col Verona in casa, vincevamo 2-0, poi è arrivato un pareggio. Sono stati due punti lasciati così per strada, abbiamo bisogno di vincere questa gara per staccare quelli dietro e avvicinarci il più possibile a quelle davanti”.
Questa è la sua Atalanta che col tempo è cresciuta meglio?
“Difficile fare una classifica, sono squadre globalmente diverse. In questa squadra ci sono meno giovani dietro, nelle seconde linee, ma sono tutte squadre diverse, con una composizione differente”.
Il suo rapporto con Nicola?
“È un allenatore che stimo molto, negli ultimi anni ha fatto dei risultati incredibili come quella col Crotone. Ha fatto un percorso incredibile in bici per soddisfare questo voto che aveva fatto (ride, ndr). Sta facendo una cosa incredibile anche quest’anno, per loro domani è una partita importantissima per motivi differenti dai nostri, ma questi testacoda hanno sempre dato problemi a tutti. Sarà sicuramente una partita difficile, dovremo fare un’ottima gara per cercare di vincere”.
Domani vedremo dal primo minuto Touré?
“A Monza ha fatto un’ottima gara, in attacco è fondamentale avere il rendimento da parte di tutti gli attaccanti, lì è dove possiamo fare la differenza. Abbiamo Scamacca, De Ketelaere, Miranchuk…non è mai questione di un giocatore solo, bisogna avere un attacco prolifico che possa realizzare, a turno sono tutti in grado di darci un contributo. In pochi giorni giocheremo tante partite importanti, se devo chiedere qualcosa in questo momento è non perdere giocatori, speriamo di continuare così, gli infortuni nell’ultimo periodo sono stati ridotti”.
Che consigli dà a De Ketelaere?
“Ha tantissimi margini di miglioramento, sui consigli me li chiederà, ora abbiamo altri pensieri e altri obiettivi da raggiungere”.
Palomino?
“Sono settimane che non si allena con noi e che non fa parte della rosa, è stato un peccato perché avrebbe avuto la possibilità di essere utile a questa squadra”.
Toloi e Holm possono recuperare per lo sprint finale?
“Più probabile recuperare Toloi, per Holm è un po’ più difficile”.
È preoccupato dal punto di vista fisico visti i tanti impegni?
“Mi preoccupano gli eventuali acciacchi, è l’unico rischio che si corre quando si gioca spesso. Ma il fatto dei cinque cambi aiuta molto, abbiamo trovato una buona continuità e una buona possibilità di variare. Non credo ci siano fatiche fisiche da recuperare, ma più quelle nervose. Ora abbiamo la spinta da parte di tutti i tifosi. La squadra ha sempre avuto un buon atteggiamento, ma globalmente i ragazzi hanno sempre avuto un atteggiamento molto positivo e hanno sempre dato il loro contributo, ma ha sempre avuto l’apprezzamento del pubblico, la gente ha sempre capito che non è mai mancato l’impegno.
Nei giudizi quando l’Atalanta non fa risultato c’è una critica molto pesante, ma per fortuna non sono state molte le partite, ma siamo anche in buona compagnia, tutte le squadre possono recriminare punti persi. Questa è la difficoltà del campionato, ma la stagione fino ad adesso è molto positiva. Difficile commentarla fino a questo momento, ma è pur vero che il mio giudizio non è in base al risultato, a volte sembra che si aspetti la caduta dell’Atalanta per dare certi giudizi”.
Quanto ha sofferto a stare in tribuna?
“Mi è dispiaciuto perché le semifinale di Coppa Italia non le vivi ogni anno, mi è dispiaciuto perché è avvenuto dopo un richiamo al Var e un doppio trauma cranico. Dopo aver fatto abbastanza disastri in campionato quell’arbitro ora arbitra spesso in Serie B, almeno un po’ di giustizia c’è stata”.
Serie A
Inter, dominio in trasferta. Pokerissimo d’autore
L’Inter ha vinto contro il Frosinone in trasferta ed ha messo a tacere la polemiche
I nerazzurri hanno sconfitto i ciociari senza lasciare spazio ad interpretazioni varie. Il Biscione campione d’Italia ha dimostrato di essere nuovamente la squadra da battere e, seppur con lo scudetto in tasca, non ha fatto un passo indietro in trasferta. Il pokerissimo messo a segno dai ragazzi guidati da Simone Inzaghi ha messo in luce tutti i calciatori della squadra di Milano. Dai titolarissimi come Lautaro Martinez e Marcus Thuram a chi ha vestito la maglia nerazzurra per un’avventura meravigliosa – leggasi Marko Arnautovic. Davide Frattesi non ha mai smesso di credere nel progetto ed è stato proprio lui l’autore del primo gol. Gioia anche per chi ha giocato molto poco come Tajon Buchanan.
Serie A
Alessandro Gabrielloni (Como) celebrato con la Pizza Gabri-Gol
La Pizza Gabri-Gol in menù. Un’idea stuzzicante per celebrare al meglio la grande scalata di Alessandro Gabrielloni, il bomber del Como per antonomasia. Tra le tante storie di successo che girano intorno al trionfo del Como, promosso venerdì sera in Serie A, merita indubbiamente particolare attenzione quella di Alessandro “San” Gabrielloni. Un ‘fuoriclasse’ ormai bandiera a tutti gli effetti del club lariano. Partito dalla Juniores Jesina (2010), Gabrielloni è riuscito a diventare, ora più che mai, un emblema di sacrificio e successo nel calcio italiano. Dalla Lega Pro alla Serie A col Como, promozioni a suon di gol e prestazioni anno dopo anno. E adesso arriva il massimo campionato: “Serie A emozione unica, per ora non ci penso. Ma spero già di realizzare qualche gol…”, ci ha detto Gabrielloni in queste ore.
Dopo aver completato la scalata fino alla Serie A, partono i festeggiamenti anche nella sua terra natale, le Marche. A Porto Recanati il Ristorante Zia Emilia (che ai Mondiali Qatar 2022 aveva lanciato la pizza che celebrava il bomber di Loreto Walid Cheddira) ha messo in menù la pizza Gabri-Gol proprio per celebrare Gabrielloni e l’eccellenza Made in Marche. Insomma, la festa in riva al lago (e non soltanto) può continuare ancora per molto tempo, convinti come siamo che Gabri-Gol potrà fare bene anche in Serie A.
Sotto la pizza ideata dal giornalista di Jesi Daniele Bartocci, ex addetto stampa del club dove giocava Gabrielloni.
Le interviste
Atalanta-Juventus, Fabrizio Corona: “Juve squadra di M”
Fabrizio Corona senza filtri sabato pomeriggio in Riviera Romagnola, direzione Lido Adriano (Ravenna). In queste ore è terminata la presentazione del libro delle Signore Apostoli Monti a Lido Adriano. Il libro, presentato presso Grand Hotel Azzurra, si intitola “Mamma giustizia sa quello che fa”, con la prefazione proprio di Fabrizio Corona. “Se diamo via anche Thuram e prendiamo Zirkzee, bomber del Bologna, saremmo forti uguali“, scherza il “Re dei Paparazzi” in Riviera Romagnola. Sulla sua Inter: “Difesa e centrocampo, per ora sono soddisfatto della rosa attuale. Milan? Se fossi un tifoso rossonero terrei Stefano Pioli. Mourinho? Lo vedo bene al cinema”.
FABRIZIO CORONA: “SE FOSSI TIFOSO DEL MILAN TERREI STEFANO PIOLI”
Passando a Milan e Juventus Corona si è espresso così: “Se fossi un tifoso del Milan terrei Stefano Pioli. Juve? Una squadra di M…”. Tra il serio e il faceto Corona ha poi detto la sua sul Napoli e su Spalletti. “Luciano Spalletti sapeva che non avrebbe retto tutta la stagione, altrimenti sarebbe rimasto. E’ sicuramente difficile, occorre rivoluzionare un po’ il tutto. Al Napoli ci vorrebbe un allenatore come Antonio Conte ma a mio avviso non andrà mai in una piazza come Napoli. Piazza in cui ci vuole tempo per vincere. E Conte non vuole essere un perdente”. Infine un suo pronostico su Euro 2024: “L’Italia di Spalletti potrebbe essere la sorpresa“. Corona è rimasto sabato pomeriggio al Grand Hotel Azzurra di Lido Adriano, alla presentazione del libro, fino alle ore 17 circa.
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