Serie A
Hellas Verona-Udinese, le formazioni ufficiali
Hellas Verona-Udinese è il Saturday Night della 33esima giornata di Serie A e uno spareggio importantissimo in ottica salvezza.
A cinque giornate dal termine ogni punto pesa e tutte le partite sono importanti. Gli scontri diretti, che arrivano a ridosso dell’epilogo della stagione, ancor di più. Hellas Verona-Udinese mette di fronte due squadre con gli stessi punti (28) ma che occupano due posizioni di classifica differenti per via della differenza reti.
Gli scaligeri hanno un punto in più del Frosinone terzultimo e sono quindi 17esimi, mentre i friulani hanno un più rassicurante spot al 15esimo posto. Una differenza minima in termini di goal difference (-17 per l’Udinese e -14 per il Verona) che rende questa partita un crocevia fondamentale anche dal punto di vista degli equilibri.
Due squadre che, spesso e volentieri, vengono deprivate del loro talento in fase di mercato e questo le costringe ad affannose rincorse che assumono i connotati del miracolo sportivo. E’ successo questa estate all’Udinese, che ha perso Beto e Becao oltre a Deulofeu per infortunio, ma è andata addirittura peggio al Verona, che fra la fase invernale di mercato e quella estiva ha perso ben dieci giocatori.
Due squadre molto simili, quindi, anche sotto il punto di vista della proposta calcistica. Due squadre pratiche, che puntano tutto (o quasi) sulla solidità difensiva e sulle verticalizzazioni immediate. E non potrebbe essere altrimenti, vista la penuria di scelte di cui dispongono i due allenatori. Non è tuttavia scontato che un tecnico, specialmente se votato a un certo tipo di filosofia, abbia l’intelligenza e l’umiltà di capire quando è (o non è) il caso di predicare un certo tipo di calcio in contesti come quelli di provincia.
Basti pensare negli anni a squadre come il Lecce di Liverani, il Benevento di De Zerbi o, gli esempi più recenti di tutti, il Frosinone di Di Francesco o il Sassuolo di Dionisi. Sottil, seppur bravo e preparato, questo non lo ha capito ed è stato sostituito da un allenatore (Cioffi) altrettanto bravo ma con la giusta conoscenza dell’ambiente in cui lavora. Da canto suo, Baroni l’anno scorso ha salvato il Lecce con il possesso palla medio più basso della Serie A e ora vuole ripetere quell’impresa con un Hellas depauperato dalle cessioni.
Hellas Verona-Udinese, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
VERONA (4-2-3-1): Montipò; Centonze, Magnani, Coppola, Cabal; Serdar, Dani Silva; Mitrovic, Folorunsho, Lazovic; Noslin. Allenatore: Baroni.
UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Samardzic, Walace, Payero, Kamara; Pereyra; Lucca. Allenatore: Cioffi.
Serie A
Napoli, la trattativa per Kvara si fa bollente
Al Napoli, la trattativa per il rinnovo del contratto di Khvicha Kvaratskhelia entra nella sua fase più calda: ecco cosa filtra.
Da una parte il Napoli, dall’altra Khvicha Kvaratskhelia. L’oggetto del dialogo è il rinnovo del contratto dell’attaccante georgiano con il club azzurro.
Dopo un incontro avvenuto tra il presidente Aurelio De Laurentiis, l’agente Mamuka Jugeli e il giocatore stesso, si è deciso di affrontare la questione a fine campionato per definire il contratto e soprattutto l’ingaggio, che attualmente si aggira intorno al milione e mezzo a stagione.
Nonostante la scadenza del contratto sia nel 2027, c’è il desiderio di un aumento della cifra di ingaggio. Anche se pare che Kvaratskhelia si mostri soddisfatto, si vuole rivalutare la situazione alla fine dell’anno sportivo, considerando anche gli impegni con l’Europeo.
Nel frattempo, ci sono voci di interesse da parte del Barcellona, ma la situazione finanziaria del club potrebbe rendere difficile l’acquisto. De Laurentiis non è incline a cederlo facilmente, considerandolo una parte fondamentale del progetto del Napoli.
Si sta anche valutando l’inserimento di una clausola nel contratto, simile a quella di Osimhen. Si prevede un altro incontro entro la fine di maggio per definire la situazione prima dell’Europeo e dell’inizio della ricostruzione.
Serie A
Roma-Juventus: probabili formazioni e dove vederla
Come stanno le due squadre alla vigilia del big match di domenica sera allo Stadio Olimpico? Ecco gli ultimi aggiornamenti su Roma e Juventus.
Il posticipo della 35esima giornata di Serie A prevede uno scontro diretto che dirà molto sulla corsa Champions. Domenica sera allo Stadio Olimpico scenderanno in campo Roma e Juventus, per un big match che darà o toglierà punti pesanti in classifica a entrambe in base all’esito. Come arrivano a questa sfida giallorossi e bianconeri?
Indice
Qui Roma
La sconfitta di giovedì sera in Europa League pone un dilemma a Daniele De Rossi: puntare tutto sul campionato o centellinare le forze per tentare l’impresa nella gara di ritorno contro il Bayer Leverkusen? In difesa si rivedranno sicuramente Celik e N’Dicka: da valutare Mancini, alle prese con la solita pubalgia. Centrocampo pronto al tour de force: Pellegrini, Cristante e Paredes dovrebbero partire dall’inizio. Davanti i dilemmi principali sono su Dybala e, soprattutto, Lukaku. Contro i tedeschi il belga non è sembrato in forma smagliante: in caso di turnover è pronto uno tra Abraham e Azmoun.
Qui Juventus
Massimiliano Allegri non vuole sbagliare questo scontro diretto che potrebbe dire molto sulla classifica finale dei bianconeri, e per farlo punterà sulle certezze: davanti a Szczsney sono pronti Danilo, Bremer e Gatti. Sulla linea di centrocampo Locatelli e Rabiot in mediana, mentre sugli esterni rimane vivo il ballottaggio tra Weah e e McKennie. Resta un opzione più che valida l’ipotesi di Cambiaso spostato a mezzala. Davanti Kostic e Chiesa saranno i laterali d’attacco, con Vlahovic centravanti.
Probabili formazioni di Roma-Juventus
Roma (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, N’Dicka, Angelino; Cristante, Paredes, De Rossi; Dybala, Lukaku, El Shaarawy. All.: De Rossi.
Juventus (3-5-2): Szczsney; Danilo, Bremer, Gatti; Weah, Cambiaso, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Vlahovic. All.: Allegri.
Dove vedere Roma-Juventus
La gara tra Roma e Juventus sarà visibile su DAZN, anche tramite app.
Serie A
Roma, De Rossi: “Coppa o campionato? Non molliamo nulla. Dybala? Finché…”
Le parole dell’allenatore giallorosso alla vigilia dello scontro diretto per la corsa Champions tra Roma e Juventus di domenica sera allo Stadio Olimpico.
Dopo l’amarezza per la sconfitta nella gara d’andata delle semifinali di Europa League contro il Bayer Leverkusen la Roma deve riconcentrarsi sul campionato. Domenica sera allo Stadio Olimpico arriva la Juventus, per una sfida che dirà molto sulla stagione di entrambe le compagini. Ecco le parole di Daniele De Rossi alla vigilia del posticipo della 35esima giornata di Serie A.
Come sta la fisicamente la squadra? “Oggi dovremo analizzare la condizione fisica e qualche problemino. Giocando giovedì e domenica diventa tosta preparare una sfida tatticamente e fisicamente. Ma questa è una squadra abituata, dobbiamo essere pronti a fare altre grandi partite: è il brutto e il bello di arrivare in Europa. Oggi valuteremo questo. Il giorno dopo senti sempre qualche dolorino, ma non credo ci siano infortuni veri e propri.”
Come si affronta la Juventus di Allegri? “Per Allegri nutro grande simpatia: mio padre giocava con lui e me lo ha raccontato. Non esiste un discorso tra giochisti e risultatisti: vincere una partita è difficile. Non potrei non avere rispetto per allenatori come lui, Ancellotti o Mourinho. La Juventus non ha avuto un buon periodo di risultati, ma vorranno chiudere il discorso per la Champions. Noi abbiamo bisogno del supporto del nostro pubblico per queste ultime partite, ed arriveremo fino in fondo spalla a spalla con loro.”
Le condizioni di Dybala? “Sono abituato a nascondermi, ma oggi veramente non saprei cosa rispondere: vedrò i ragazzi tra qualche ora e parlerò con loro. Oggi faremo un allenamento non eccessivamente pesante, e domani sistemeremo le ultime cose prima della gara. Dybala è un ex, ma sta benissimo. Ha avuto prestazioni importanti dal punto di vista fisico che mi hanno impressionato in queste ultime gare, e tecnicamente sappiamo tutti cosa è in grado di fare.”
La gestione dei calciatori obbliga a scegliere tra campionato e coppa? “Sarà un impresa difficile. E’ una squadra che non perde da 47 partite, ma ci proveremo. Vedendo la partita d’andata se qualche episodio fosse stato a nostro favore, la partita sarebbe andata in un altro modo. Nel calcio non si può mai dire. Per noi e per i tifosi è un sogno, ma dobbiamo gestire le forze. Non possono giocare gli stessi 11 di giovedì, ma non molliamo nessuno dei due obiettivi.”
Quali ricordi ha della Juventus da giocatore? “Non mi aspettavo questa domanda, ma ne ho giocate tante. Ricordo un gol di Zebina al Delle Alpi negli ultimi minuti, e anche una vittoria in Coppa Italia sotto la neve. Negativamente mi ricordo la sconfitta all’Olimpico che costò il posto a Spalletti, anche se in quell’occasione feci gol. Sarà bello sfidare la Juventus all’Olimpico con i nostri tifosi, perchè la posta in palio è altissima.”
Si è detto che Xabi Alonso abbia dato una lezione di calcio. Come la vede lei? “Ho letto che io avevo dato una lezione di calcio a Pioli nella gara d’andata con il Milan, ma è stata una gara equilibratissima. Ho letto che avevo ammazzato tatticamente De Zerbi, anche se dopo la gara avevo detto che non c’era tutta questa differenza. Questo lavoro non mi cambierà perché non mi tesso le lodi da solo. Io non sono uno scienziato: la verità è che il risultato di una gara spesso sposta i giudizi o da l’assist ad un giornalista per dire quello che vuole. Il Bayer è più forte, ma nella prima mezz’ora ho visto meglio la mia squadra. Dobbiamo lavorare, ma io sono orgoglioso di tutti, anche di chi ha sbagliato.”
Ci sono alternative per valutare l’ipotesi di un turnover in attacco? “Abbiamo la possibilità di cambiare, anche se non abbiamo dei giocatori devastanti nell’uno contro uno. Dybala finché sta in piedi gioca. Può creare un gol in un centimetro quadrato. Non voglio dire che le riserve non siano all’altezza, ma ci sono giocatori talmente forti che voglio insistere in questa direzione. Vedremo dopo se le mie scelte saranno giuste oppure no.”
Il Bayer Leverkusen può essere un modello per voi? “Assolutamente sì, quella parola è la stessa che ho usato io. Anche se negli anni precedenti non aveva vinto niente ha sempre continuato a lavorare verso una direzione precisa. Quando parlo di modello parlo anche di caratteristiche tecniche e fisiche, che possono essere cose che chiederò a giugno. Porto sempre Joao Costa della primavera della Roma con me perché mi piace la sua sfrontatezza: punta tutti e calcia. I miei mi hanno portato qui, facendo cose clamorose che non dimentico. Non solo io, ma tutti gli allenatori che vanno a programmare una stagione chiedono determinate qualità sul campo.”
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