Serie A
Juventus, la società ha deciso: Allegri out
La Juventus sembra aver delineato il futuro della propria panchina, dopo settimane di tira e molla la società ha preso una decisione che pare definitiva.
Juventus, la società esce allo scoperto. Non sarà Allegri l’allenatore per la prossima stagione
Non è passato molto tempo da quando Cristiano Giuntoli ds della Juventus, attraverso alcune dichiarazioni blindava in un certo senso, Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera.
Dichiarazioni di facciata o parole di circostanza, chiamatele come volete, fatto sta che a distanza di qualche settimana la situazione sembra essersi completamente ribaltata.
Poco dopo il termine della partita tra Juventus e Milan infatti, Gianluca Di Marzio ha fatto trapelare una svolta clamorosa.
La Juventus ha deciso, Allegri non sarà più la guida tecnica nella prossima stagione e a questo punto pare ininfluente anche l’esito della finale di Coppa Italia che vedrà i bianconeri affrontare l’Atalanta di Gasperini.
A prescindere quindi da come si concluderà la stagione in corso, la società ha altri piani.
I piani in questione hanno un nome e un cognome ben precisi, il prescelto per il futuro della panchina è l’attuale tecnico del Bologna: Thiago Motta.
Individuato da settimane come uno dei principali candidati alla panchina juventina, il suo profilo aveva perso quota in seguito alle parole di Giuntoli che aprivano spiragli ad una permanenza dell’allenatore toscano.
Ad oggi Motta è individuato da Giuntoli come unica opzione e lo stesso tecnico italo-brasiliano avrebbe già dato il suo placet per approdare in bianconero.
Serie A
Roma: con l’ Atalanta Abraham in dubbio. Out Sanches.
La Roma è partita per Bergamo con il centravanti inglese, ma difficilmente sarà della partita. Ancora problemi fisici per il centrocampista portoghese.
Continua l’emergenza infortuni in casa Roma. A poche ore dallo scontro diretto con l’Atalanta di questa sera l’allenatore giallorosso Daniele De Rossi deve fare i conti con i problemi fisici di alcuni suoi uomini.
L’ultimo ad aggiungersi a questa lista è stato Tammy Abraham. L’attaccante ex Chelsea ha accusato un problema muscolare nelle prime ore successive alla gara contro il Bayer Leverkusen. Nonostante sia partito ieri pomeriggio con la squadra, la sua presenza in campo è fortemente a rischio. Affianco a Lukaku, o come primo cambio, è pronto Sardar Azmoun.
Chi sicuramente non sarà della partita è invece Renato Sanches, alle prese con l’ennesimo problema fisico della stagione. Salvo improbabili e clamorosi ripensamenti, tra tre partite il centrocampista portoghese saluterà la capitale.
De Rossi dovrà fare a meno anche di Paulo Dybala e Leonardo Spinazzola. L’argentino non ha ancora recuperato dai problemi muscolari accusati all’intervallo contro la Juventus, mentre per il terzino la stagione di Serie A potrebbe essere già terminata
Serie A
Gravina cambia l’AIA: tutte le novità
La FIGC sta proponendo una rivoluzione nella gestione dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), con il presidente Gabriele Gravina che vuole cambiare le modalità di elezione del capo arbitrale.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’idea di Gravina è quella di abbandonare la scelta politica dei dirigenti di sezioni e introdurre un suffragio universale tra tutti gli associati maggiorenni, coinvolgendo così più di 30.000 persone votanti.
Questa proposta mira a contrastare la crescente politicizzazione all’interno dell’AIA, che è stata soggetta a pressioni da parte dei club e ha vissuto lotte interne accentuate da recenti scandali.
Questa proposta, parte di un più ampio progetto di riforma federale già approvato in fase di pianificazione economica e finanziaria, sarà discussa dal consiglio federale la prossima settimana.
Sebbene si preveda un’ampia approvazione, sta già suscitando opposizioni all’interno dell’AIA e potrebbe creare tensioni con la Serie A, che sta considerando un progetto di autonomia e ha richiesto l’uscita dell’AIA dal sistema federale.
Inoltre, un altro aspetto significativo della proposta è l’estensione a due anni del mandato degli organi tecnici a partire dal 2025-26.
Ad esempio, il designatore della CAN avrà un mandato di due stagioni anziché uno, consentendo una programmazione a medio termine del lavoro e riducendo la pressione costante su chi ricopre questa posizione.
Serie A
Bologna: una serata da Champions League
A tre giornate dal termine della Serie A, il Bologna può raggiungere il sogno Champions League: la qualificazione è nelle mani della squadra di Thiago Motta.
Pochissime persone avrebbero pronosticato, ad inizio stagione, un Bologna in lotta per la Champions League. Invece, é tutto vero: i ragazzi di Thiago Motta possono partecipare per la prima volta alla moderna coppa.
Dopo aver giocato la Coppa dei Campioni decenni fa, ora il Bologna sogna di entrare a far parte della rinnovata Champions League targata 2024/2025.
La qualificazione alla Coppa dalle ‘Grandi Orecchie’ coronerebbe un’annata da sogno per i rossoblù e per tutti i tifosi del Dall’Ara.
Indice
Bologna in Champions League se…
Il Bologna si qualifica alla prossima Champions League se arriva tra i primi 5 posti della Serie A, visto che l’Italia ha chiuso al primo/secondo posto del Ranking UEFA nel 2023/2024.
Quanti punti mancano ai rossoblù per il sogno?
Il Bologna ragiona sul quarto posto di Serie A. Juventus, rossoblù, Atalanta e Roma si giocano attualmente i 2 posti dietro all’Inter e Milan .
Attualmente il Bologna è certo di giocare la Champions conquistando 2 punti nelle ultime 2 giornate che lo vedranno affrontare Juventus e Genoa: questa sera, infatti, c’é lo scontro diretto tra Atalanta e Roma, con una delle due squadre che perderà sicuramente punti.
Nel caso in cui i giallorossi non dovessero vincere, il Bologna sarebbe matematicamente in Champions senza giocare.
L’ultima partecipazione alla Champions League
Il Bologna ha preso parte alla Coppa dei Campioni nel 1964, dopo aver vinto lo Scudetto. Una stagione ben nota per i tifosi rossoblù, considerando come l’eliminazione del primo turno arrivò dopo il lancio della moneta.
Bologna e Anderlecht avevano di fatto pareggiato 0-0 lo spareggio, rendendo necessario il lancio della moneta come metodo finale per decidere la qualificata al secondo turno.
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