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Milan, le prime parole di Morata [DIRETTA]

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Milan, Alvaro Morata

Il nuovo attaccante del Milan, Alvaro Morata, parla in conferenza stampa per la prima volta da calciatore rossonero. Segui con noi le sue dichiarazioni!

L’operazione firmata Furlani-Moncada si è chiusa sulla base di un trasferimento a titolo definitivo per circa 13 milioni di euro, corrispondenti alla clausola rescissoria.

morata milan

Indice

Milan, le parole di Morata

Prende parola Ibrahimovic:

Perchè il Milan ha puntato su Morata: anche per le doti umane?

“Prima di tutto voglio dare il benvenuto al capitano dei Campioni d’Europa. Quello che cercavamo era un attaccante completo, presente in campo e fuori. Morata è un esempio perfetto per noi: la squadra è più giovane dell’anno scorso. Alvaro avrà anche questo ruolo fuori campo, lo aiuteremo a prendere questa responsabilità.

Quando uno è nuovo non conosce squadra e club ma non sono preoccupato. All’Europeo era capitano e una guida, è un vincente e un campione non solo in nazionale e anche nei club. Ha vinto non poco, ma tanto. In campo tutti conosciamo Alvaro e con il nuovo allenatore, con il gioco più offensivo.

Quando ho parlato con Alvaro gli ho detto che in questa squadra la posizione migliore è per l’attaccante. Gli ho solo detto che deve solo stare concentrato. Siamo molto contenti. Ieri era animale e oggi è il bello. Andrà bene. Nella prima conferenza stampa Dio ha creato il mondo in sette giorni: questo è il giorno quattro. Siamo molto carichi”.

ZLATAN IBRAHIMOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

È sempre stata un’idea? 

“Alvaro è se stesso. Sono sicuro che farà bene come i nomi del passato. Quando abbiamo visto la possibilità abbiamo attaccato subito. Per convincerlo ho detto che gli avrei portato la felicità: so che se stai bene fuori campo, stai bene in campo.

Non voglio avere una squadra troppo buona. Alvaro in questo gruppo entrerà facilmente, so che tutti lo aspettano: sanno chi è e aspettano di conoscerlo e allenarsi con lui. Non è un calciatore che deve crescere, Alvaro è già al top e completo. Con più esperienza avrà più facilità per giocare ma siamo 200% sicuri che entrerà molto bene nella squadra.

L’anno scorso i dirigenti hanno portato la base, quest’estate parliamo dei dettagli: Alvaro era uno di questi. Vogliamo creare squadra competitiva: Alvaro ha DNA del Milan ed è vincente. Voglio ringraziare anche gli agenti di Alvaro”.

 A che punto è il Milan?

La squadra sta reagendo bene al lavoro che sta facendo. Un nuovo allenatore, un nuovo staff… Però lavorano bene, poi ovvio ogni giorno che passa entra l’identità di Fonseca che non ha avuto tutti i giocatori dal primo giorno.

Al Berlusconi sarà un’altra possibilità per formare la squadra. Alvaro l’ho già visto in forma. Piano piano la squadra sarà completa. Dopo tre partite in America con un mix di squadra tra giovani e giocatori rientrati ho visto bene il Milan. Ma i risultati non significano niente. Con pazienza sono sicuro che andrà tutto bene. Il 17 inizia tutto“.

Cosa dobbiamo aspettarci dal mercato?

Vediamo, stiamo lavorando. Stiamo seguendo la strategia messa dall’inizio. Se ti dico tutto non è una sorpresa. Con l’ambizione che abbiamo puntiamo in alto e vogliamo arrivare. Stiamo lavorando tanto ma siamo tutti carichi”

PARLA MORATA

ALVARO MORATA GUARDA AVANTI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Ringrazio tutti per avermi portato qua, avevo diverse possibilità di tornare in Italia in questi anni, ma appena Zlatan mi ha chiamato, poi ho parlato coi dirigenti e l’allenatore, non ho pensato più a niente. E’ la squadra che mi ha voluto di più, hanno messo impegno.

Agli Europei sembrava già che fossi un giocatore del Milan. Io ho bisogno delle sensazioni a pelle e della fiducia, non ho problemi a sentirmi dire le cose. Se un giorno Ibra mi prende e mi dice che sto facendo cagare, spero di no, non avrò problemi. Mi hanno mostrato fiducia, tante volte ho sentito dire che il Milan è il Milan, da quando sono arrivato qua è stato tutto incredibile.

Difficile trovare una società con questa organizzazione, non vedo l’ora di scendere in campo. Non posso promettere titoli, ma prometto che correrò come un cane anche per pressare. Voglio essere un leader per spingere anche gli altri al massimo”.

In passato c’era stata l’idea del Milan? Chi ti ispira del Milan? “Ibra è uno dei miei più grandi idoli, sempre tramite gli amici gli chiedevo tutto. MI fa sognare stare accanto a lui. Ho sentito Kakà, ho parlato con Sheva, Pato e David Beckham: mi ha detto che si vede che c’è qualcosa di diverso nel Milan. Nella storia del calcio una grande parte è stata scritta qua”.

Arrivi dalla miglior stagione realizzativa e dall’Europeo. Cosa ti aspetti dal punto di vista personale?

“Vincere. Di fare 50 o 60 gol non me ne frega niente. Ci sono giocatori che fanno milioni di gol ma poi non vincono niente. Bisogna vincere. Siamo in un gioco di squadra e ci sono tantissimi giocatori forti in questa squadra. Ieri quando sono entrato a Milanello ho capito cosa si respira e ti posso assicurare che posso solo andare meglio. Ma fare gol non è la cosa che mi preoccupa. Voglio portare la seconda stella e fare la storia. So che sono ultimi anni della carriera ma i migliori”.

Morata, Milan

ALVARO MORATA FA IL SEGNO OK ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Miglior Morata della carriera? 

“Senza dubbio. Non è il mio carattere normalmente ma sono molto contento e felice, anche al Milan lo vedranno che è stato un buon acquisto prendere Morata“.

Che campionato ritrovi?

Campionato che è cresciuto molto, ogni anno è più bello da vedere. Dieci anni fa era molto diverso, più tattico e meno gol. Adesso ogni squadra è preparata bene e allenata bene. Inter eliminato in Champions? Una bella soddisfazione”.

Calciomercato Juventus, Morata

Come ritrovi la Juve? 

Sono grato e li ringrazio per quello che hanno fatto per me. Gli amici sono amici ma per andare a cena, ci si saluta dopo le partite: a volte no perché sei incazzato perché hai perso. Ora sono un giocatore del Milan. Adesso è un’altra avventura“.

Questo Milan somiglia alla Spagna? 

Ci sono giocatori molto simili. Ce ne sono alcuni che possono diventare tra i migliori del mondo, se non già lo sono. L’allenatore è molto simile all’idea di gioco. Importante per me è inserirmi bene nel gruppo e i compagni capiranno chi sono io. Non voglio gol e protagonismo, voglio vincere”

Su Theo Hernandez, come lo hai trovato adesso e cosa ti ha detto del Milan?

Con Theo ho avuto sempre un rapporto bellissimo: persona divertente, aperta. Sono stato in vacanza con lui, due o tre giorni. Spero che abbia messo benzina per il motorino perché è fondamentale per questa squadra. Anche lui può fare l’ultimo salto di qualità. Ha caratteristiche e potenzialità per essere il migliore terzino del mondo e cercherò di ricordarglielo ogni mattina”.

Fiorentina-Milan, Theo Hernandez assente per squalifica

Theo Hernandez

Che idea ti sei fatto di Fonseca? Hai sentito Allegri? 

“Con il mister ho parlato diverse volte, anche a lungo. Non servivano tante info in più per prendere la decisione. La sua idea è molto simile a quella che piace a me e in cui so che posso dare il meglio. Con Max non ho parlato, quando lo vedrò sarà divertente perché mi ha sempre aiutato tanto”.

Come sarà il ritorno contro la Juventus? 

“Questa è parte del calcio: se vai a un teatro e non è bello quello che vedi… I fischi vanno bene quando te li meriti, gli insulti delle squadre avversarie sono normali. Mai mi è capitato di andare in un posto in Italia e di avere una mancanza di rispetto quando ero con la famiglia”.

Quanto potrà aiutarti il Milan ha emozionarti ancora con il calcio? 

“Se sono qua, sono sincero, è per questo. Un’emozione che ti chiami il Milan, che ti chiami Ibrahimovic. Potevo andare a prendere soldi o rilassarmi. Sono nel posto perfetto, all’età perfetta: per fare 5 o 6 anni per fare bene e per vincere”.

Roma, UEFA

Rome, Italy 01.09.2023: Olivier Giroud of Milan, Chris Smalling of Roma in action during the Italy Serie A TIM 2023-2024 football match day 3, between AS Roma vs AC Milan at Olympic Stadium in Rome.

Quanto è un peso la 7 e l’eredità di Giroud? 

“Al peso non ci devo pensare. Da quando metti il piede a Milanello… Olivier è stato compagno al Chelsea e ho avuto modo di imparare da lui e condividere con lui delle cose. Quando è stato quasi tutto fatto, Ibra mi ha mandato un video e avevo la pelle d’oca con tutti i gol dei migliori giocatori, molti dei quali hanno giocato nel Milan“.

La tua esperienza può dare un fattore in più al Milan e allo spogliatoio?

“Devo avere voglia di vincere e sapere come si fa. Gli ultimi Europei ci dicevano che eravamo giovanissimi e che era impossibile: alla fine bisogna crederci e lavorare duro. Con tutto questo si può arrivare ovunque. Per questo non vedo l’ora di inserirmi nel gruppo e ricordare a ognuno quanto vale, ogni mattina. Mi piace vedere gli altri che lavorano, che sognano, felici“.

Che tipo di squadra fa giocare bene Morata? 

Sicuramente una che vada convinta con le sue idee. Penso che con la qualità che c’è in questa squadra, dobbiamo togliere l’area alle altre squadre: se pressiamo con dieci giocatori, penso che sarà molto difficile per gli altri. Quando pressi e pressi, è molto difficile da giocare per gli altri. Senza palla bisogna mettere il vestito da lavoratore”.

Sei il giocatore che tutti vogliono allenare? 

“Non sono una persona egoista: porto sempre una dinamica positiva. Gioco attaccante centrale e quando mi cambiano per un giocatore sono il primo ad abbracciarlo. Mi piace vincere e godersi il momento con i compagni che vedo tutti i giorni: si crea una famiglia”.

Camarda

Su Francesco Camarda: 

“L’ho incontrato oggi. Ho guardato partite sue: ha fatto molti più gol rispetto a quando ero io nelle giovanili del Real. Voglio solo aiutarlo, farlo crescere: sarà il futuro, o forse il presente, nel calcio non si sa mai. Magari faccio panchina per lui. Voglio solo aiutare i ragazzi: sono uno che scherza con i giovani ma anche che si arrabbia se non fanno le cose bene”.

Serie A

Parma, intervento riuscito per Kowalski: i tempi di recupero

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parma pecchia

Dopo il grave infortunio rimediato in nazionale, l’attaccante del Parma ha subito un delicato intervento per ricostruire il legamento crociato.

Attraverso una nota, il club ha comunicato le sue condizioni e i prossimi step che comprenderanno la riabilitazione, con il ritorno in campo previsto per il 2025.

Parma, Pecchia perde Kowalski: quando tornerà

Questo quanto riportato dallo staff medico gialloblu:

“Lo staff medico del Parma Calcio comunica che, questa mattina alla Casa di Cura Città di Parma, è stato eseguito l’intervento di ricostruzione del legamento crociato destro a Mateusz Kowalski. L’operazione, eseguita dal professor Paolo Adravanti, è perfettamente riuscita e l’attaccante polacco nei prossimi giorni comincerà l’iter riabilitativo”

parma

Dunque si prospetta un lungo recupero per il polacco, che ha rimediato l’infortunio proprio con la maglia della nazionale durante un allenamento. I tempi di recupero stimati sono di circa 6-8 mesi, perciò prima di marzo/aprile sarà difficile rivederlo in campo.

In questa stagione era sceso in campo sia in Serie A (all’esordio assoluto) e in Coppa Italia, per un totale di 2 presenze. La scorsa stagione invece ha collezionato 10 goal 3 assist con la Primavera emiliana.

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Serie A

Inter, Inzaghi sorride: rientrano due nazionali

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L’Inter è pronta a ripartire dopo la sosta per affrontare il tour de force imminente. Inzaghi ritrova due giocatori fondamentali per il proprio scacchiere.

I nerazzurri devono dare continuità alle vittorie contro Lecce Atalanta per poter puntare nuovamente al titolo. Prossima tappa sarà Monza poi visita a Guardiola.

Inter, Barella e Zielinski in gruppo: la situazione

Con un comunicato sul proprio sito ufficiale, il club nerazzurro ha annunciato il ritorno in campo degli uomini di Inzaghi per questa nuova settimana di allenamenti:

Comincia una nuova settimana di lavoro al BPER Training Centre: i nerazzurri hanno svolto una sessione d’allenamento nel pomeriggio di martedì agli ordini di Simone Inzaghi e del suo staff. Terminati gli impegni con la propria Nazionale è rientrato ad Appiano Gentile anche Piotr Zielinski. I nerazzurri viaggiano spediti verso la prima gara di campionato in programma alla ripresa della Serie A: Monza-Inter si giocherà domenica 15 settembre alle ore 20:45″. Di seguito le immagini della seduta postate dal club nerazzurro.

Italia-Spagna Inter

NICOLO BARELLA ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Non menzionato, ma comunque rientrato, Nicolò Barella che dopo l’intervento al naso e il forzato forfait dalla nazionale è rientrato in anticipo ad Appiano Gentile.

Agli ordini di Inzaghi anche il polacco ex Napoli, rientrato per primo dagli impegni con la nazionale. Il suo apporto sarà fondamentale soprattutto in chiave turnover.

Per il Monza l’allenatore piacentino dovrebbe avere a disposizione tutta la rosa. Vincere all’U-Power significherebbe raggiungere la doppia cifra di punti per la prima volta in questa stagione.

L’obiettivo però è prepararsi al meglio in vista della trasferta di Manchester contro il City di Haaland Guardiola, in programma mercoledì 18 settembre alle 21.00.

Manchester City

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Serie A

Hellas Verona, oggi è storia: nasce “Hellas Sports Center”

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Hellas Verona "Hellas Sport Center"

Giornata storica in casa Hellas Verona. Il club ha inaugurato in mattinata il nuovo centro sportivo del settore giovanile, locato presso l’ex Bottagisio.

Qualche mese fa il presidente Maurizio Setti si era accaparrato l’intero terreno, strappandolo di fatto alla vecchia proprietà del Chievo Verona.

Hellas Verona, da oggi è operativo l’Hellas Sports Center

Questo pomeriggio il club ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un post che di fatto ufficializza l’insediamento all’ex Bottagisio. Simbolo principale è l’insegna che riporta la dicitura “Hellas Sports Center”.

Questa sarà quindi la nuova casa delle giovanili gialloblu, che potranno usufruire di 2 campi a 112 campi a 8 divisibili per permettere allenamenti di diverse categorie nello stesso orario.

Iniziano ufficialmente gli allenamenti all’Hellas Sports Center 💪🟨🟦

Hellas verona "hellas sport center"

La spesa di circa 3,3 milioni di euro comprende anche uffici, bar/ristorante e anche una palestra. Da oggi alcune squadre del settore giovanile hanno cominciato ad allenarsi.

Il numero uno gialloblu ha conquistato uno dei centri più funzionali e polivalenti dell’intero territorio veronese.

Un investimento che ha anche un valore altamente simbolico, dato che fino a qualche anno fa era di proprietà di Luca Campedelli (ex presidente del ChievoVerona). Inoltre, la locazione è situata proprio nel quartiere Chievo.

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