Serie A
Milan-Roma, quando il cambio di allenatore è determinante
L’esito della partita Milan-Roma non fa che rinforzare questa intuizione: il cambio di allenatore giova e può avere un fortissimo impatto sulla stagione.
De Rossi docet: cambiare allenatore può dare uno sprint totalmente diverso alla squadra e sovvertire l’andamento della stagione. Sta accadendo alla Roma, si sta vedendo al Napoli e si inizia a capire alla Lazio: sono queste le tre squadre in cui il cambio di guida ha avuto un forte impatto.
Milan-Roma, l’impatto dell’arrivo di De Rossi
Per la Roma, l’arrivo di Daniele De Rossi al posto di Jose Mourinho ha portato un cambio netto nello stile di gioco, con una maggiore spinta offensiva, difesa a quattro e più libertà per i giocatori. Il risultato? Il rendimento di vari giocatori è migliorato, incluso quello del capitano Lorenzo Pellegrini.
Questo malgrado il fatto che una delle stelle della squadra, Romelu Lukaku, stia deludendo sotto la gestione di De Rossi, fornendo prestazioni inferiori alle aspettative. Per lui oggi si prospetta il ritorno al Chelsea.
La squadra che fu battuta 1-3 dal Milan nella fatidica partita del 14 gennaio che comportò l’esonero di Mourinho ha cambiato totalmente registro. E contro quel Milan, nella complicata cornice del Giuseppe Meazza, ha riconquistato una vittoria che mancava dal 2017.
Napoli ha vissuto un valzer di allenatori, culminando con Francesco Calzona. La sua gestione ha riportato al centro del gioco giocatori come Stanislav Lobotka, mentre Piotr Zielinski e Victor Osimhen potrebbero lasciare il club a fine stagione a causa di prestazioni deludenti.
Infine, alla Lazio, l’arrivo di Igor Tudor ha portato un cambio di mentalità verso una maggiore concretezza e equilibrio. Questo ha favorito giocatori come Adam Marusic, il cui gol contro la Juventus è stato emblematico. Tuttavia, Ciro Immobile ha mostrato segni di declino, mentre Luis Alberto ha visto ridursi il suo ruolo in campo, portando ad incertezze sul suo futuro nel club.
In tutti i casi, il cambiamento ha portato con sé freschezza e risultati brillanti: un effetto che, a sole 6 giornate complessive dalla fine del campionato, vale oro.
Serie A
Bologna, dubbi in difesa per Motta
Il Bologna è già in Europa ed il sogno può cominciare
La sfida in trasferta contro il Torino può anche ammettere passi falsi. I felsinei sono ormai proiettati alla qualificazione europea e contro la matematica nulla si può fare. Il cammino splendido dei rossoblu è stato accompagnato con passione da tutti i tifosi e gran parte del merito va ad un Thiago Motta che è riuscito a trovare la svolta tattica in campo. Per la partita contro i granata i dubbi maggiori riguardano la difesa con Riccardo Calafiori certo della maglia da titolare al centro della difesa ma il suo compagno sarà uno tra Lucumi, Beukema e Kristiansen.
Il pacchetto arretrato è stato uno dei punti di forza della squadra e la compattezza è stata unita alla costanza del rendimento di tutti quanti. Altro nodo importante il trequartista dietro Zirkzee; El Azzouzi è in vantaggio su Fabbian ma verosimilmente ci sarà una staffetta tra i due per provare a mischiare le carte in tavola e mettere ancora più in difficoltà Ivan Juric ed il Torino tutto.
Serie A
Torino, una sfida per il futuro
Il Torino studia da grande e Ivan Juric vuole fare risultato in casa
L’anticipo casalingo contro il Bologna di Thiago Motta è l’occasione perfetta per vedere a che punto sia il processo di crescita dei granata. Il tecnico ha in mente un 3-4-1-2 solido in grado di colpire la retroguardia dei felsinei. Lovato, Buongiorno e Rodriguez sarà il pacchetto arretrato davanti Milinkovic-Savic. Ilic e Ricci agiranno in cabina di regia con Bellanova e Vojvoda pronti ad agire tutta fascia sia in fase di ripiego che in quella di offesa. La chiave di volta potrebbe essere la densità a centrocampo con uno dei tre in difesa pronto a salire a metà campo per dare una mano ed interrompere la manovra del Bologna.
In avanti il solito ballottaggio tra Sanabria e Okereke per affiancare Duvan Zapata; sulla trequarti Vlasic proverà a trasformare i palloni in vere e proprie mine vaganti. Ivan Juric, dunque, sta provando a costruire una compagine ambiziosa per trasformare i piemontesi in vera e propria outsider nella prossima stagione. Le difficoltà maggiori sono in fase realizzativa con appena 31 gol fatti in 34 partite giocate.
Serie A
Sassuolo, il nome per la panchina anche in caso di B
Il Sassuolo comincia a guardarsi attorno per la prossima stagione. Anche in caso di Serie B il nome dovrebbe essere comunque lo stesso. Ecco chi è.
Sassuolo, il nome per la rivoluzione
Carnevali sta già lavorando per ricostruire la rosa in vista della prossima stagione, indipendentemente dalla categoria. Perciò la rivoluzione partirebbe dalla panchina, infatti con Ballardini sarà addio a giugno visto che l’opzione per il rinnovo riguarda la salvezza.
L’idea della dirigenza è rappresentata da un allenatore rivelazione di questa stagione di Serie B e che attualmente si trova in lotta per un posto nei playoff promozione. Si tratta di Vincenzo Vivarini, allenatore del Catanzaro.
L’intenzione del Sassuolo sarebbe quella di ripartire da un tecnico relativamente neofita nel panorama della Serie A, che propone un gioco frizzantino e spumeggiante. Il contratto coi calabresi potrebbe scadere a giugno in caso di mancata promozione o rinnovarsi automaticamente fino al 2025 in caso di salto di categoria. I contatti proseguono.
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