Serie A
Sassuolo-Milan: le ultimissime
Milan di scena al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo: tutte le ultime novità sulle formazioni di Ballardini e Pioli.
Dopo la sconfitta di misura nella gara d’andata dei Quarti di Finale di Europa League contro la Roma, il Milan si risintonizza sul campionato con l’obiettivo di blindare il secondo posto.
Rossoneri di scena a Reggio Emilia dove affrontano un Sassuolo pienamente invischiato nella lotta per non retrocedere.
Le ultimissime
In casa neroverde, Pinamonti guida l’attacco, sorretto dal trio Defrel-Thorstvedt-Laurienté. In mediana Racic o Boloca con Matheus Henrique. Difesa a quattro con Erlic e Ferrari al centro, Toljan e Doig sulle fasce. Consigli tra i pali.
Sul fronte rossonero, Pioli si affiderà a un turnover ragionato in vista del ritorno contro la Roma. In difesa giocano Florenzi e Kjaer, a centrocampo tocca a Musha e Adli mentre in attacco c’è una nuova occasione per Jovic e Chukwueze. Maignan è out per un affaticamento muscolare, al suo posto Sportiello. Niente riposo per Theo Hernandez, Rafa Leao e Loftus-Cheek.
Le probabili formazioni
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Ferrari, Erlic, Doig; Racic, Matheus Henrique; Defrel, Thorstvedt, Laurienté; Pinamonti.
MILAN (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi, Kjaer, Thiaw, Theo Hernandez; Musah, Adli; Chukwueze, Loftus-Cheek, Leao; Jovic.
Serie A
Fiorentina, sfida decisiva: torna Commisso
Fiorentina: entro giovedì è atteso il ritorno del presidente viola per stare vicino ai ragazzi in un momento importante e per programmare il futuro
Il numero uno viola sta tornando in Italia, il presidente Rocco Commisso è atteso a Firenze entro giovedì, giorno del match di Conference League contro il Club Brugge.
Il presidente viola vuole assistere alla partita più importante della stagione per stare insieme alla squadra e ai suoi tifosi in una sfida complicata e ottenere un buon risultato per rendere la sfida di ritorno una pratica più semplice.
Rocco Commisso a fine stagione sarà chiamato a decidere il futuro della squadra toscana a lungo termine e per chiarire le idee a tutti con una riunione generale.
Serie A
Juventus, Rabiot sì o no? C’è una deadline
In ottica calciomercato estivo si prevedono grandi manovre in casa Juventus, soprattutto in un centrocampo individuato come anello debole della rosa bianconera.
Juventus, la permanenza di Rabiot resta un nodo da sciogliere. Si decide entro l’inizio degli Europei
Uno dei reparti che necessita di maggior attenzione in fase di mercato estivo è senza dubbio il centrocampo. La Juventus infatti concentrerà le proprie forze sul rinforzare la propria mediana, anche in base agli addii.
Il caso più importante ma anche il più controverso è quello di Adrien Rabiot, con cui la dirigenza bianconera si è incontrata sabato scorso dopo il match col Milan.
Il tema dell’incontro è stato ovviamente l’eventuale rinnovo, senza escludere la possibilità di salutarsi.
Non sono emersi dettagli che lascino pensare ad un’opzione piuttosto che un’altra, ma la novità è che Rabiot e la madre agente Veronique avrebbero comunicato allo staff dirigenziale della Juve una data di scadenza, entro la quale sarà sciolto ogni dubbio sul futuro del francese.
Il 14 giugno, non a caso il giorno in cui avranno inizio gli Europei 2024 in cui Rabiot sarà impegnato con la sua Francia, sarà la deadline.
Dopo il rinnovo annuale dello scorso anno, la sensazione è che le strade si possano dividere soprattutto perché il giocatore vorrebbe un contratto lungo con adeguamento rispetto ai 7,5 milioni di euro/annuali attualmente percepiti e la Juventus non sembra poterlo accontentare.
Tutto resta in stand-by quindi, serve un’apertura da parte di Rabiot a rinunciare all’adeguamento e solo in quel caso la dirigenza bianconera presenterà un’offerta di prolungamento.
Nel frattempo Manchester United e Bayern Monaco restano alla finestra.
Serie A
Juventus, le seconde palle non sono il tuo forte: il dato
La Juventus è una delle squadre che attacca meno sulle seconde palle, una strategia tattica che potrebbe invece migliorare le prestazioni della squadra.
Juventus, il dato dell’attacco sulle seconde palle fa riflettere
Che la Juve non esprime un gioco spumeggiante è appurato da diversi mesi, tuttavia, difensivamente parlando. si tratta di una squadra capace di temporeggiare e recuperare il pallone in modo efficace. La caratteristica che però ai bianconeri manca evidentemente è l’attacco sulle seconde palle.
Infatti, prendendo come riferimento la partita disputata all’Unipol Domus contro il Cagliari, si nota come il dato riguardante le seconde palle vinte sia significativamente basso. Ragion per cui la difesa tende a schiacciarsi in seguito a un lancio lungo dando così vita a situazioni pericolose in area di rigore.
Rigore, appunto, come i due causati nel primo tempo della sfida contro i sardi che hanno portato a un doppio svantaggio, poi annullato grazie a Vlahovic e l’autogol di Dossena. Di seguito il grafico che dimostra la carenza bianconera in questo ambito.
Non è una questione di chi vince il duello aereo, ma del contesto che lo circonda.
Se la squadra non accompagna compatta, se non è abituata a riaggredire, se gli spazi tra le linee sono ampi, la ricerca continua di seconde palle non fa altro che renderti vulnerabile.
Ne ho…
— Calcio Datato (@CalcioDatato) April 30, 2024
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