Serie A
Simone Inzaghi: “Continuare assieme sarà una cosa naturale”
Dopo aver ricevuto il ‘Premio Bearzot’, Simone Inzaghi parla di Scudetto e futuro. Mentre Marotta si espone su Zhang: “Speriamo che possa andare avanti”.
Un pareggio che sposta poco gli equilibri quello avvenuto contro il Cagliari e una seconda stella da regalare all’Inter nel derby.
In più, un riconoscimento individuale: il ‘Premio Bearzot‘, che il tecnico nerazzurro ha ritirato al Salone d’Onore del CONI. Presente alla cerimonia, oltre a Simone Inzaghi, anche Beppe Marotta.
Ecco le dichiarazioni del mister e del direttore dell’Inter.
Indice
Inzaghi sullo Scudetto nel derby
“Sarebbe bellissimo, siamo vicini alla vetta ma ancora non ci siamo. Ci manca ancora qualche punto. Sappiamo che cosa rappresenti il derby per la nostra gente: affronteremo un’ottima squadra come il Milan, che proverà a fare del proprio meglio”.
Il futuro
“Alla fine della stagione ci incontreremo e ci confronteremo con la società. Con la famiglia Inter c’è una grandissima sinergia, dovremo sederci e parlarne, ma credo che continuare assieme sarà una cosa naturale”.
Marotta su Zhang
“Cosa succederà dopo il 20 maggio? Questa è una domanda a cui non so rispondere. Posso dire solo che ieri ho parlato con Steven Zhang, lo sentiamo ogni giorno, è il proprietario perfetto. La speranza è che possa andare avanti, i segnali positivi in questo senso ci sono. Noi siamo sereni, la situazione dal punto di vista economica è tranquilla”.
Sul futuro e sui rinnovi
“Il mio contratto scade nel 2027, avrò quasi 70 anni e farò le mie valutazioni. Magari potrei provare un’altra esperienza. Intanto proviamo a ottenere altri successi, poi vedremo cosa potrà succedere.
E sui rinnovi si espone così:
“L’allenatore che stiamo cercando per il futuro è Simone Inzaghi. E Lautaro Martinez rinnova certamente”.
Serie A
Bologna, dubbi in difesa per Motta
Il Bologna è già in Europa ed il sogno può cominciare
La sfida in trasferta contro il Torino può anche ammettere passi falsi. I felsinei sono ormai proiettati alla qualificazione europea e contro la matematica nulla si può fare. Il cammino splendido dei rossoblu è stato accompagnato con passione da tutti i tifosi e gran parte del merito va ad un Thiago Motta che è riuscito a trovare la svolta tattica in campo. Per la partita contro i granata i dubbi maggiori riguardano la difesa con Riccardo Calafiori certo della maglia da titolare al centro della difesa ma il suo compagno sarà uno tra Lucumi, Beukema e Kristiansen.
Il pacchetto arretrato è stato uno dei punti di forza della squadra e la compattezza è stata unita alla costanza del rendimento di tutti quanti. Altro nodo importante il trequartista dietro Zirkzee; El Azzouzi è in vantaggio su Fabbian ma verosimilmente ci sarà una staffetta tra i due per provare a mischiare le carte in tavola e mettere ancora più in difficoltà Ivan Juric ed il Torino tutto.
Serie A
Torino, una sfida per il futuro
Il Torino studia da grande e Ivan Juric vuole fare risultato in casa
L’anticipo casalingo contro il Bologna di Thiago Motta è l’occasione perfetta per vedere a che punto sia il processo di crescita dei granata. Il tecnico ha in mente un 3-4-1-2 solido in grado di colpire la retroguardia dei felsinei. Lovato, Buongiorno e Rodriguez sarà il pacchetto arretrato davanti Milinkovic-Savic. Ilic e Ricci agiranno in cabina di regia con Bellanova e Vojvoda pronti ad agire tutta fascia sia in fase di ripiego che in quella di offesa. La chiave di volta potrebbe essere la densità a centrocampo con uno dei tre in difesa pronto a salire a metà campo per dare una mano ed interrompere la manovra del Bologna.
In avanti il solito ballottaggio tra Sanabria e Okereke per affiancare Duvan Zapata; sulla trequarti Vlasic proverà a trasformare i palloni in vere e proprie mine vaganti. Ivan Juric, dunque, sta provando a costruire una compagine ambiziosa per trasformare i piemontesi in vera e propria outsider nella prossima stagione. Le difficoltà maggiori sono in fase realizzativa con appena 31 gol fatti in 34 partite giocate.
Serie A
Sassuolo, il nome per la panchina anche in caso di B
Il Sassuolo comincia a guardarsi attorno per la prossima stagione. Anche in caso di Serie B il nome dovrebbe essere comunque lo stesso. Ecco chi è.
Sassuolo, il nome per la rivoluzione
Carnevali sta già lavorando per ricostruire la rosa in vista della prossima stagione, indipendentemente dalla categoria. Perciò la rivoluzione partirebbe dalla panchina, infatti con Ballardini sarà addio a giugno visto che l’opzione per il rinnovo riguarda la salvezza.
L’idea della dirigenza è rappresentata da un allenatore rivelazione di questa stagione di Serie B e che attualmente si trova in lotta per un posto nei playoff promozione. Si tratta di Vincenzo Vivarini, allenatore del Catanzaro.
L’intenzione del Sassuolo sarebbe quella di ripartire da un tecnico relativamente neofita nel panorama della Serie A, che propone un gioco frizzantino e spumeggiante. Il contratto coi calabresi potrebbe scadere a giugno in caso di mancata promozione o rinnovarsi automaticamente fino al 2025 in caso di salto di categoria. I contatti proseguono.
-
Calciomercato7 giorni fa
Fiorentina, contatto in Bundesliga
-
Notizie6 giorni fa
Milan, perché Furlani non vuole Conte
-
Notizie6 giorni fa
Clamoroso Milan, per Repubblica Cardinale non è il proprietario
-
Notizie24 ore fa
Antonio Conte, una voce clamorosa:” È del Milan dall’arrivo di Ibrahimovic”
-
Notizie6 giorni fa
Svolta sulla panchina, una voce clamorosa:” Conte è già del Milan”
-
Calciomercato2 giorni fa
Ultim’ora Milan, ai dettagli per Zirkzee: si vuole chiudere subito
-
Calciomercato4 giorni fa
Ultim’ora Milan, la cassa sorride con Saelemaekers: il Bologna riscatta il belga
-
Notizie6 giorni fa
Milan, primi contrasti con Calabria: la dirigenza non ci sta