Serie B
Serie B, il Venezia rimonta e tiene il passo del Como | Pari nel derby ligure
Serie B, alle 16.15 si sono giocate le restanti partite del 34esimo turno. Paura Venezia, la vittoria che arriva di rimonta.
Il trend dei pareggi si conferma anche nelle partite delle ore 16.15 in serie B.
Solo Lecco-Venezia, infatti, termina con un risultato diverso. I lagunari, dopo lo svantaggio iniziale, rimontano e piegano i brianzoli.
Senza reti, invece, Sudtirol-Cittadella e Catanzaro-Cremonese.
Stesso identico risultato, e zero gol, anche bel derby ligure tra Spezia e Sampdoria.
I risultati
Catanzaro-Cremonese 0-0
Lecco-Venezia 1-2 (22′ Buso (L); 58′ Pohjanpalo (V), Busio (V)
Spezia-Sampdoria 0-0
Sudtirol-Cittadella 0-0
La classifica
Parma 70, Como 67, Venezia 64, Cremonese 60, Como 56, Palermo 52, Brescia 46, Sampdoria 45, Pisa e Cittadella 44, Sudtirol 43, Modena e Reggiana 40, Cosenza 39, Ternana 37, Bari e Spezia 36, Ascoli 34, Feralpi Salò 31, Lecco 26.
Serie B
Parma, Pederzoli: “La Serie A è solo l’inizio, nel calcio di oggi manca uno come Baggio”
Il DS del Parma Mauro Pederzoli ha parlato a La Repubblica in merito alla promozione del club emiliano nella massima serie italiana.
Parma: le parole di Pederzoli
Di seguito le parole del DS del Parma Mauro Pederzoli rilasciate a La Repubblica relative a la promozione del club crociato in Serie A:
Da squadra con più italiani a quella con meno in Serie B?
“Abbiamo un’ottima struttura di scouting. Il nostro obiettivo è cercare il giocatore giusto, al giusto prezzo. Quale passaporto abbia in tasca, non ci interessa. Continueremo su questa linea. Intanto ci godiamo la festa”.
Momento più bello?
“Il rientro in città dopo il pari promozione a Bari. A mezzanotte c’erano migliaia di tifosi ad aspettarci, sotto il diluvio. In aeroporto, in piazza Garibaldi. Il
pubblico merita la Serie A“.
Quando hai capito che ce l’avete fatta?
“Siamo stati in testa dall’inizio del campionato, la speranza c’è sempre stata. Ma sono andati tutti forte, da una vita non si vedeva una B così. Ce la siamo dovuta sudare”.
Presidente Krause
“A Bari era il più felice di tutti. Il cammino non è stato facile ma ci ha creduto sempre. Ama il Parma e ama questo sport”
Lo chiama football o soccer?
“Né football, né soccer. Ha imparato a chiamarlo calcio. Non è solo una parola, si porta dietro una cultura”
“Ha un’idea di gioco che può funzionare in ogni situazione. È moderno, sa gestire un gruppo giovane e multiculturale”.
Cosa manca alla rosa per la Serie A?
“Qualche ritocco andrà fatto, ma la base è buona. L’importante sarà tenere i migliori, sapendo che hanno tanti occhi addosso”.
Errori da non commettere?
“Rivoluzionare un gruppo che funziona può essere un errore. Ma
anche non capire che una squadra che vince in B possa non funzionare in A. Non è facile”
Mercato?
“Quello che abbiamo avuto finora. Bernabé è arrivato a zero dal Manchester City. Benedyczak lo abbiamo preso dallo Stettino in Polonia, ed è costato poco.
Circati è un prodotto del vivaio. Sohm e Mihaila erano già qui quando il Parma è retrocesso. Il monte stipendi si riduce e i risultati migliorano”.
Esperienza in Cina?
“Dal punto di vista personale è stato stimolante. A livello professionale, complicato. Lì il calcio è gestito a livello centrale, c’è una regia statale. Ma non si è mai creata la base degli appassionati”.
MLS?
“Ormai è una top league per strutture, stadi, centri sportivi. Dal punto di vista tecnico è in crescita. Hanno programmazione, convinzione e idee. A Miami mi ha portato Paolo Maldini, gliene sarò sempre grato”.
Guardiola al Brescia?
“Aveva una personalità incredibile, sapeva relazionarsi con chiunque. La sua passione smisurata per il calcio era quasi un’ossessione. Non è mai stato solo un calciatore.
Bastava sentirlo parlare per capire che vedeva cose che gli altri non vedevano. Come capitano del dream team, il Barcellona di Cruyff, già ragionava da tecnico”.
Pirlo allenatore?
“Andrea è intelligente e l’intelligenza nel calcio serve, come in ogni ambito. Dietro all’aspetto tranquillo, nasconde una personalità forte. Le carriere, tranne rari casi, non sono lineari. Si è messo in gioco.
Dopo la Juve è andato in Turchia, poi alla Samp. Sta costruendo un percorso importante. Non è facile calarsi in altri ruoli, dopo essere stati campioni in campo”.
Quanto manca Baggio al calcio?
“Tanto, ed è un peccato. Aveva un talento incredibile. È una persona perbene, un grande professionista. Ha valori umani e intuizioni che
potrebbero essere utili a chiunque, nel calcio e non solo”.
Quanto le manca Mazzone?
«Tantissimo. Ho fatto le prime esperienze come direttore
sportivo con lui a Brescia. Subito dopo il presidente Corioni, è la persona a cui devo di più».
Professionista senza un passato da calciatore
«Non ero abbastanza bravo. L’ho capito in fretta, ed è stata una fortuna. Per chi non ha una carriera da atleta alle spalle, riuscire a stare in questo mondo è una grande soddisfazione. Sacchi dice che per fare il fantino non è necessario essere stato un cavallo: una frase bellissima»
Serie B
Venezia, Pohjanpalo e’ nella storia del club, a prescindere dagli ultimi 90′
Venezia, Joel Pohjanpalo proverà fino all’ultimo a regalare ai lagunari la promozione diretta. Intanto, però, si e’ preso un record storico tra i bomber dei veneti.
Gli ultimi 90′ di campionato stabiliranno se il Venezia potrà ambire a superare il Como e aggiudicarsi il secondo posto utile per la serie A.
Se i lagunari possono giocarsi la promozione diretta fino all’ultimo, molto del merito e’ di Joel Pohjanpalo.
L’attaccante finlandese, con i due gol alla Feralpi Salò, ha toccato quota 22 stagionali, portandosi a un passo dalla corona della classifica generale.
Già ora, però, Pohjanpalo può considerarsi a tutti gli effetti nella storia del club. Mai nessuno, infatti, tra i bomber del Venezia, ha toccato le 22 realizzazioni nell’arco di una sola stagione.
Con 20 gol nella stagione 1996/97, Claudio Bellucci si posiziona al secondo posto di questa speciale classifica.
L’ex attaccante di Bologna e Sampdoria e’ stato staccato dal Pohjanpalo proprio grazie alla doppietta di domenica.
Serie B
Cosenza, Tutino al centro del mercato | C’è la deadline per il riscatto
Cosenza, in attesa degli ultimi minuti di campionato, i calabresi riflettono sul futuro di Gennaro Tutino. Per esercitare il diritto di riscatto dal Parma c’è una scadenza.
Il Cosenza affronterà l’ultima partita di questo campionato di serie B in totale serenità. I Lupi, infatti, sono matematicamente salvi e ormai troppo lontani dalle posizioni playoff.
A prescindere da questo, però, il club calabrese ha già iniziato a ragionare sul futuro del suo bomber, Gennaro Tutino.
Autore di 19 gol fino adesso, il ragazzo di Napoli e’ in prestito con diritto di riscatto dal Parma.
Il giocatore diventerà totalmente rossoblù se, entro il 15 giugno, il Cosenza sborserà una cifra superiore ai 2 milioni di euro.
Passata tale data, e decaduta l’opzione, il Parma ascolterà offerte anche da altri club per quello che e’ il miglior bomber italiano tra serie A e B.
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