Serie A
Milan-Fiorentina: le probabili formazioni e dove vederla
Domenica 29 novembre andrà in scena la sfida tra Milan e Fiorentina nel palcoscenico dello stadio San Siro, fischio d’inizio alle ore 15. I padroni di casa arrivano dal pareggio di ieri sera in terra francese contro il Lille per 1-1, secondi nel girone H di Europa League ed in testa alla classifica del nostro campionato. Di fronte la Fiorentina di Prandelli tornato in viola dopo Iachini e con una gran voglia di dimostrare cose positive dopo la sventurata sconfitta contro il Benevento.
Rebic prima punta
Il tecnico Stefano Pioli dovrà rinunciare ad Ibrahimovic fuori per un infortunio al flessore della coscia sinistra, al suo posto Ante Rebic nel ruolo di punta unica. Difesa schierata a quattro con Calabria e Theo Hernandez sulle corsie esterne, centrali Romagnoli e Kjaer. In mediana Kessiè e Bennacer a supporto del reparto avanzato composto da Castillejo sulla destra, Brahim Diaz in ballottaggio con Hauge sulla destra e sulla trequarti Calhanoglu.
Fuori Ribery
Prandelli non potrà contare su Ribery, dura perdita per la sua Fiorentina che dovrà fare di necessità virtù. Nel suo consueto 4-4-3 troveranno quindi spazio in attacco Castrovilli, Kouamè e Vlahovic. Davanti all’estremo difensore Dragowski, difesa a quattro schierata con Milenkovic, Pezzella, Igor e Biraghi. Centrocampo invece schierato con Amrabat, Duncan e Callejon.
Le probabili formazioni
Milan (4-2-3-1): Donnarumma, Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez, Kessiè, Bennacer, Castillejo, Calhanoglu, Brahim Diaz, Rebic. Allenatore: Daniele Bonera.
Fiorentina (4-3-3): Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Igor, Biraghi, Amrabat, Duncan, Callejon, Castrovilli, Kouamè, Vlahovic. Allenatore: Cesare Prandelli.
I precedenti
Milan e Fiorentina si sono affrontate in totale 160 volte in Serie A, il bilancio è nettamente favorevole ai padroni di casa con 72 vittorie, 44 pareggi e 44 sconfitte ad opera dei viola. Negli ultimi anni la Fiorentina ha saputo mettere i bastoni tra le ruote al Diavolo, nelle ultime 18 partite sono infatti 7 le vittorie della squadra viola con 6 pareggi e 5 successi dei rossoneri.
Arbitro della gara sarà Rosario Abisso con il quale la Fiorentina può vantare un bilancio positivo fatto da 6 vittorie ed un pareggio in 7 gare giocate, l’ultima è stata la partita vinta contro il Torino alla prima di campionato. Bilancio tutto sommato positivo anche per il Milan che in sei occasioni con Abisso ha vinto 4 volte con un pareggio ed una sconfitta.
Dove vederla
La sfida tra Milan e Fiorentina sarà trasmessa su Dazn a partire dalle ore 15. Come di consueto la gara potrà essere seguita anche in streaming su pc, smartphone e tablet tramite il sito ufficiale di Dazn ed attraverso l’app scaricabile per i dispositivi Ios ed Android.
Serie A
Inter, da Asllani a Zielinski: Inzaghi attende risposte dalle seconde linee
Inter, contro il Venezia il centrocampo sarà del tutto inedito. Fuori Calhanoglu e (forse) Mkhitaryan, Inzaghi testa le alternative.
Sarà un centrocampo pieno di cerotti, quello dell’Inter, in quel di Venezia.
Il forfait sicuro di Calhanoglu, e quello probabile di Mkhitaryan, costringono Simone Inzaghi a modificare due terzi del nucleo della mediana.
Nella settimana del caso Frattesi, i nerazzurri poggeranno la regia su Kristian Asllani, uno dei più deludenti della finale di Supercoppa.
Per l’albanese i bonus sono finiti, e solo una prestazione positiva potrebbe riabilitare il giocatore agli occhi del tecnico piacentino.
In luogo di Mkhitaryan, invece, dovrebbe agire Zielinski, altro giocatore che, a Riyadh, ha lasciato molto a desiderare.
Chi potrebbe non disputare nemmeno un minuto, invece, e’ Davide Frattesi, l’uomo del momento in causa nerazzurro.
Il ragazzo ex Sassuolo non e’ al meglio, e avrebbe potuto avere una maglia da titolare se fosse stato bene.
Forse, per meglio dire, avrebbe avuto l’occasione di rispondere sul campo alla prova opaca esibita contro il Milan.
Senza dimenticare che, sullo sfondo, c’è il mercato, variabile che, in questo momento storico, e’ forse ciò che occupa di più la mente del numero 16 nerazzurro.
Serie A
Como, Fabregas sfiora il colpaccio ma dall’Olimpico esce una grande squadra
Como, i lariani strappano un prezioso 1-1 in casa della Lazio, andando anche vicini a vincere. Cesco Fabregas può essere soddisfatto di una prestazione di alto valore.
Alla vigilia aveva promesso battaglia, e così e’ stato. Il Como conquista un ottimo punto in casa di una Lazio forse troppo timida.
Atteggiamento troppo remissivo degli uomini di Baroni? Non e’ da escludere, sta di fatto i lariani risultano, occasioni alla mano, i più pericolosi.
Grazie alla grande fantasia e al gas di Nico Paz, infatti, nel primo tempo i blu sfiorano più volte il gol del vantaggio, salvo poi subire la rete di Dia che gela Cesc Fabregas.
Nella ripresa, anche condizionati dal rosso di Tchouna, che lascia la Lazio in dieci, il Como trova il meritato pareggio con un’incornata di Patrick Cutrone.
Il pareggio fa felici, seppur con un po’ di rimpianti, i lariani. Ad offuscare l’umore della truppa, però, e’ l’infortunio patito da Nico Paz al 20′ per un duro intervento di Gigot.
Serie A
Inter, Acerbi è pronto a tornare: Inzaghi è chiamato a una gestione oculata
Inter, Francesco Acerbi può considerarsi a tutti gli effetti recuperato. Contro il Venezia, tuttavia, Simone Inzaghi userà prudenza, così come avverrà di qui alla fine della stagione.
Dopo mesi di buio totale, o quasi, Francesco Acerbi è pronto a riprendersi l’Inter. Il giocatore, out da ottobre, è in rampa di lancio per tornare a disposizione dopo Venezia.
Niente trasferta al Penzo, quindi, per l’ex Sassuolo, anche se la sua uscita definitiva dall’infermeria nerazzurra è ormai cosa fatta.
La luce in fondo al tunnel, quindi, è ormai arrivata, e dalla prossima sfida di campionato il suo nome tornerà a comparire nella lista dei convocati.
Seppur la guarigione sia effettiva, tuttavia, anche alla luce delle sue 36 primavere, il tecnico piacentino opterà per la leva della gestione. Niente titolarità fissa, quindi, ma una più probabile alternanza con Stefan De Vrij.
In queste settimane, infatti, l’olandese è tornato al top, mostrando la sua affidabilità e giocando un ruolo fondamentale nel ricompattare la difesa nel suo momento più fragile, che ha trovato l’apice nel 4-4 contro la Juventus.
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