Esteri
Il calcio negli States al tempo del Covid
Il Covid ha di fatto sancito, almeno per il momento, la chiusura degli stadi. Il calcio, lo sport più bello del mondo ne sta pagando le conseguenze, soprattutto in termini economici per i club europei. Giocare senza pubblico è come calciare un rigore senza portiere. Tristezza infinita. Ma si continua a giocare. Si parla di distanze, mascherine, esultanze, ma non è più la stessa cosa.
Il pubblico, i tifosi che stanno lì ad incitare, urlare, ora invece devono farlo seduti comodamente su una poltrona di casa. Si spera che tutto ciò abbia una fine e tutto torni alla completa normalità. E se nel nostro Continente si è a lungo discusso se iniziare la nuova stagione regolarmente o interromperla, negli Stati Uniti hanno optato per un’ altra scelta.
Giocare si, ma rispettando le normative Covid anche in campo. Hanno di fatto modificato regole di gioco, e alla fine ci si accorge che calcio non è. Nel Massachusetts, cuore del New England, durante le partite di deve rispettare la mera distanza di 1,8 mt, i corner calciati con avversari distanti almeno 3 mt con il divieto di colpi di testa, e addirittura giocare e correre con la mascherina. Vietato ogni tipo di contatto dunque. Niente scivolate nè contatti aerei e nei calci piazzati non esiste più la barriera.
E’ dunque un’ altro sport e non il calcio, quello vero, quello che piace, quello per cui ci si sgola in continuazione, per cui si soffre e si gioisce. E di certo noi non siamo abituati a questo. E allora se mai ciò dovesse avvenire anche nel nostro Continente, saremmo ben contenti di bloccare il prosieguo dei nostri campionati. Il calcio va vissuto, il calcio va giocato.
Ligue 1
PSG, Luis Enrique: “Dembele? Sono qui per creare una squadra, non per fare telenovele. Se non s’impegna…”
Luis Enrique parla di Ousmane Dembele. Esterno d’attacco classe 97′, in questa stagione con la maglia del PSG ha collezionato 7 presenze con 4 gol.
Arrivato a Parigi nella scorsa stagione per 50 milioni di euro dal Barcellona, dal suo ritorno in patria si è dimostrato un calciatore fondamentale per la squadra di mister Luis Enrique.
Nonostante un grande inizio di stagione, nelle ultime ore è scoppiato in casa PSG un caso Dembele: con l’ex Barcellona e Borussia Dortmund escluso dalla partita contro l’Arsenal di Champions League.
Estero, Luis Enrique parla della situazione Dembele
Il tecnico della squadra parigina in conferenza stampa pre Arsenal ha spiegato alla stampa la scelta di escludere l’attaccante dalla partita, ecco le sue parole:
“Se qualcuno non rispetta gli obblighi della verso la squadra e non è pronto…ritengo che questa settimana sia importante e voglio che i miei calciatori siano pronti e nella migliore condizione possibile.
Sono qui per creare una squadra, non voglio che si crei una telenovela, non c’è stato nessun litigio, è completamente falso. C’è un problema d’impegno del giocatore nei confronti della squadra, ma non c’è un problema tra giocatore e allenatore.”
Ligue 1
Esordio amaro per Rabiot. Marsiglia k.o. a Strasburgo, De Zerbi già nel mirino della stampa francese
Il primo k.o. del Marsiglia (1-0) sul campo dello Strasburgo sta già facendo discutere in Francia. I media locali puntano il dito contro De Zerbi.
In Francia a Roberto De Zerbi non lo hanno mai realmente amato. Oltre le Alpi gli strombettii degli zerbini non arrivano e allora la stampa sportiva si comporta come tale. Guarda le partite, fa analisi e critica.
Marsiglia k.o. in Alsazia, le reazioni della stampa francese
Ieri sera il Marsiglia aveva l’occasione di rimanere aggrappato al treno di PSG e Monaco, ma ha miseramente fallito. Nessun dramma, visto che siamo appena alla sesta giornata di campionato, ma la prestazione dell’OM è stata troppo brutta per essere vera. L’OM è parso sterile con il pallone fra i piedi e disastroso senza.
Una performance talmente opaca che la stampa locale, da sempre molto critica nei confronti del tecnico ex-Brighton, non ha potuto fare a meno di scagliarsi contro di lui. Nel mirino della critica transalpina, infatti, è finito principalmente lo stile di gioco della sua squadra, mai realmente digerito dall’opinione pubblica.
Queste le parole rilasciate da Daniel Riolo, editorialista per conto di RMC Sport.
“Ci sono diversi limiti nella squadra di De Zerbi. Il tecnico, infatti, pare non sia ancora riuscito a imporre le sue tattiche ai giocatori. Non è che il Marsiglia non sia una buona squadra, ma si sono fatti fregare perché non sono riusciti a mantenere il livello di gioco alto per tutta la partita. A volte il loro ‘bel gioco’ non si concretizza, neanche una reazione al gol dello Strasburgo. Ci sono ancora delle domande da porsi su questa squadra, ma l’unica cosa certa è che del “De Zerbi-ball” ancora non v’é traccia: non si vede nulla”.
Ancor più lapidario Chemssdine Belgacem, che su FootMercato titola: “Terribile ritorno sulla terra per De Zerbi e i suoi calciatori“. Il giornalista transalpino rincara la dose, affermando come “il Marsiglia sia incappato in una sconfitta senza appello” e parla di un “Marsiglia disilluso dopo la vittoria eroica sul campo del Lione“.
🎙️ @DanielRiolo : “L’OM qui se fait marcher dessus ce soir, ça pose question. il faudra du temps pour voir le ‘De Zerbi Ball’. Pour l’instant, on ne l’a pas vu” pic.twitter.com/ZftJpWjvTr
— After Foot RMC (@AfterRMC) September 29, 2024
De Zerbi, che il Marsiglia non diventi un esercizio di stile
Allego qui un estratto del mio recap settimanale sulla Ligue 1, ovvero quello relativo alla sconfitta dell’OM.
“Il Marsiglia, al contrario, gioca la classica partita “alla De Zerbi”. Tanto possesso palla da parte degli ospiti ma sterile e fine a sé stesso, con un tasso di pericolosità praticamente nullo. Appena tre tiri nello specchio in 97 minuti, con un xG di 0,50. La speranza di tutti gli appassionati di Ligue 1 (oltreché, ovviamente, degli stessi tifosi dell’OM) è che il Marsiglia smetta di essere un filosofico esercizio di stile del suo allenatore.
Difficile capacitarsi del perché De Zerbi abbia scientemente silurato Gigot (oramai ex-capitano della squadra e beniamino della tifoseria) e ostracizzato Mbemba, rimasto a Marsiglia da emarginato e trattato come un appestato senza apparenti ragioni, per poi ridursi a schierare una coppia difensiva improvvisata come quella composta da Cornelius e Kondogbia. Per non parlare di Murillo, nominato (suo malgrado) erede di Clauss.
Il tallone d’Achille del Marsiglia, la vera grande differenza che resiste con il PSG nonostante una campagna acquisti faraonica, sembra proprio la difesa, nonostante a fare impressione sia stata la facilità con la quale lo Strasburgo abbia disinnescato il suo stellare attacco. Di occasioni gli alsaziani ne hanno avute (e tante) ma paradossalmente questo non sembra essere il grattacapo principale in casa OM.
Nel secondo tempo ha fatto il suo esordio anche Adrien Rabiot, ma è una magra consolazione. La speranza è che i suoi tempi in inserimento, la sua gamba e le sue progressioni palla al piede possano regolare dinamismo a una squadra apparsa troppo spesso dall’encefalogramma piatto: appiattita da uno stile di gioco invecchiato prematuramente e che ora pare addirittura vetusto, per non dire anacronistico.”
Liga
Real Madrid, tegola Courtois: out 2-3 settimane
Doppia beffa per il Real Madrid nel derby di ieri sera: da un lato il gol subito da Correa al 96°, poi l’infortunio di Courtois.
Le smorfie di dolore di Courtois nei minuti finali del derby di Madrid avevano allarmato i tifosi e Ancelotti. Stamattina l’esito degli esami.
Courtois: ennesimo stop
Nel convulso derby di Madrid di eri sera, terminato 1-1, un altro motivo di preoccupazione che ha tenuto in ansia l’ambiente blancos sono state le condizioni di Thibaut Courtois. Il portiere belga, apparso visibilmente sofferente, ha lasciato tutti con il fiato sospeso.
Carlo Ancelotti, nel post partita, aveva confermato i propri timori dichiarando: “Courtois ha un problema muscolare, domani (lunedì) faremo un test.”
La diagnosi è arrivata in mattinata e ha confermato una lesione all’adduttore che terrà Courtois lontano dal campo per almeno 2-3 settimane.
Il comunicato del Real Madrid: “Dopo gli accertamenti effettuati oggi dal Servizio Medico del Real Madrid al nostro giocatore Thibaut Courtois, gli è stato diagnosticato un infortunio all’adduttore della gamba sinistra.”
Courtois, già protagonista di tensioni con i tifosi dell’Atletico Madrid durante il match, dovrà ora concentrarsi sulla riabilitazione sperando di essere pronto per il grande appuntamento della stagione. Questo infortunio porterà il portiere belga a saltare degli impegni importanti come la sfida di Champions League contro il Lille e quella di Liga contro il Villarreal. Tuttavia, i medici del Real Madrid sono fiduciosi che il belga possa recuperare in tempo per il Clásico contro il Barcellona, previsto per il 26 ottobre al Bernabeu.
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