Serie A
Udinese-Fiorentina 1-0: la Viola si fa beffare nel finale
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L’Udinese batte la Fiorentina 1-0 al termine di una gara soporifera destinata al pareggio, ma uno svarione di Milenkovic a tre minuti dal 90′ regala a Nestorowski la palla della vittoria, che il macedone non sbaglia.
Altra prova fragile, modesta, mediocre della Fiorentina. I Viola affrontavano una formazione con molte assenze e come dichiarato da Gotti con due giocatori in campo che non stavano bene. Prandelli per scelta tecnica, o meglio per punizione, lascia fuori dagli undici Amrabat. La squadra gigliata pur gestendo il gioco per tutta la gara manca di grinta, determinazione, voglia di affondare il colpo. Il pareggio non avrebbe fatto morti e sarebbe stato utile, e pare che la squadra giocasse per questo. Un errore di posizione a pochi minuti dalla fine di Milenkovic su cross di De Paul consente a Nestorowski di punire la Viola, e con la vittoria del Cagliari a Crotone la classifica si fa sempre più pericolosa…
Le pagelle viola
Dragowski 6: Chiamato solo una volta nel primo tempo su Stryger Larsen e si fa trovare pronto. Poi ordinaria amministrazione fino a che raccoglie il pallone in rete.
Milenkovic 5: Questa volta l’errore decisivo, la frittata, la compie lui. Si fa trovare fuori posizione e l’Udinese non perdona. Prima non aveva sbagliato nulla.
Pezzella 6: A parte uno svarione nei minuti iniziale, dirige bene la difesa viola fino al patatrac. (Dall’87 Borja Valero S.V.).
Quarta 6,5: Un acquisto azzeccato. In questo momento è il più in forma della squadra.
Malcuit 6: Una buona gara quella del francese, visto che da titolare non giocava dalla fine del 2019. (Dal 79′ Caceres s.v).
Eysseric 5,5: Scelta a sorpresa di Prandelli al posto di Ambarat, il tocco c’è, ma in mezzo la Viola pecca di dinamismo. (Dall’87 Montiel S.V.).
Pulgar 6,5: In crescendo di condizione, una buona prova spesa soprattutto in fase di copertura.
Castrovilli 5: Qulache sprazzo, ma non riesce mai a rendersi pericoloso nell’area bianconera. Passo indietro netto rispetto alla scorsa settimana (Dal 79′ Amrabat s.v: Non gli diamo il voto, ma non entra in campo sereno).
Biraghi 6: La sufficienza è esclusivamente per la volontà nel proporsi, la delusione è sempre nel passaggio finale sempre poco lucido.
Ribery 5,5: Con lui in campo, i compagni si affidano forse un po’ troppo a lui. Offre un bel pallone a Vlahovic nella ripresa. Esce esausto (Dal 68′ Kokorin 4,5: Imbarazzante. Il voto è per chi lo ha scelto e per chi lo ha avallato. La Fiorentina aveva bisogno, vista la classifica di giocatori pronti, e invece si è preso un giocatore assolutamente fuori condizione).
Vlahovic 6: Si sbatte da solo in mezzo ai tre centrali avversari, solo una volta è messo davanti al portiere. E Musso lo ipnotizza.
Serie A
Genoa-Empoli, le ultimissime sulle formazioni
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Genoa-Empoli, incontro valido per la 27^ giornata del campionato di Serie A: le probabili scelte di Patrick Vieira e Roberto D’Aversa.
Alle ore 15:00 a Marassi Genoa–Empoli si affronteranno nel match che vale il ventisettesimo turno di Serie A.
Dopo la sconfitta esterna contro l’Inter i rossoblù vogliono far tornare a valere il fattore campo del proprio stadio, dove non perdono da dicembre. Dall’altra parte i toscani sono sulle ali dell’entusiasmo dopo la storica qualificazione alle semifinali di Coppa Italia ottenuta ai danni della Juventus e vogliono portare quest’entusiasmo anche in campionato.
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.
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ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: MASSA
ASSISTENTI: MONDIN – LUCIANI
IV: PRONTERA
VAR: SOZZA
AVAR: MARINI
Genoa-Empoli, le ultimissime sulle formazioni
GENOA (4-3-3): Leali; De Winter, Bani, Vasquez, Martin; Masini, Frendrup, Miretti; Messias, Pinamonti, Cornet. All. Vieira.
EMPOLI (3-4-2-1): Silvestri; Marianucci, Ismajli, Pezzella; Gyasi, Henderson, Grassi, Maleh, Cacace; Esposito, Colombo. All. D’Aversa.
Serie A
Udinese, terza vittoria di fila e salvezza in cassaforte
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Udinese, contro il Parma Thauvin è stato decisivo dal dischetto. Ora si guarda avanti dopo il caso Lucca contro il Lecce.
L’Udinese centra il terzo successo consecutivo battendo il Parma 1-0 grazie a un rigore trasformato da Florian Thauvin. Un risultato che porta i friulani a quota 39 punti, mettendo praticamente in cassaforte la salvezza e permettendo alla squadra di Runjaic di guardare con ambizione al finale di stagione. L’ultima volta che i bianconeri avevano ottenuto 39 punti in 27 partite correva la stagione 2012-13 e in quell’occasione la squadra friuliana arrivò al quinto posto.
Udinese, l’equilibrio ritrovato
Attualmente, il l tecnico sembra aver trovato le giuste gerarchie nel suo 4-4-2, riproponendo in attacco la coppia Thauvin-Lucca, mentre in difesa Padelli ha preso il posto dell’infortunato Sava tra i pali. La squadra ha mostrato solidità difensiva con Bijol e Solet, ma davanti serve più concretezza dopo le troppe le occasioni sprecate contro il Parma.
Runjaic invita alla calma, ma con diversi scontri diretti ancora da giocare, l’Udinese può sognare qualcosa di più della semplice permanenza in Serie A. Allo stato attuale delle cose, infatti, la zona delle coppe europee dista appena 5 punti…
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Florian Thauvin ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
La Juventus va in ritiro, tra i confronti col gruppo e la contestazione
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La Juventus si trova a un bivio in questa stagione, con molteplici difficoltà da superare, ma anche con segnali di ripresa.
Nonostante la delusione per la sconfitta contro l’Empoli e l’uscita anticipata dalle competizioni europee e nazionali, la squadra sta cercando di riorganizzarsi.
L’intervento di Thiago Motta, che ha voluto confrontarsi apertamente con il gruppo, potrebbe essere il primo passo verso una ritrovata coesione e una reazione sul campo.
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THIAGO MOTTA PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il tecnico, infatti, è convinto che la solidità e l’unità della squadra siano fondamentali per risollevare le sorti di un campionato che, sorprendentemente, offre ancora opportunità.
La contestazione dei tifosi, unita a un cambio di logistica, segna un altro capitolo difficile per il club. L’eliminazione dalle competizioni internazionali, pur essendo un fallimento sul piano sportivo, offre a Thiago Motta la possibilità di lavorare più a lungo con la squadra, preparando al meglio ogni incontro senza le distrazioni degli impegni infrasettimanali.
Questo potrebbe rivelarsi un vantaggio significativo, permettendo all’allenatore di perfezionare la strategia, recuperare i giocatori e sfruttare al meglio il calendario del campionato.
Il ritorno al ritiro serale, una misura non punitiva ma organizzativa, evidenzia la determinazione della Juventus a trovare la giusta strada, sfruttando al massimo il tempo a disposizione.
Resta da vedere se questa nuova impostazione, insieme a un gruppo più coeso, riuscirà a portare la squadra a chiudere la stagione con risultati positivi.
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