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Cristiano Ronaldo e la pioggia di critiche con la speranza (delle rivali) che lasci la Juve a fine stagione

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Cristiano Ronaldo

L’esultanza polemica a Cagliari, le voci sempre più insistenti dalla Spagna, la conferma di Zidane: oggi il ritorno al Real di Ronaldo a fine stagione appare quasi inevitabile: davvero la Juventus non lo rimpiangerà?

Le critiche dopo l’eliminazione dalla Champions lo avranno sicuramente infastidito, forse non tanto quelle di parte dei tifosi dettate dalla delusione post gara, ma quanto quelle di molte testate giornalistiche, che si sono letteralmente accanite sul portoghese.

I numeri di Ronaldo in bianconero

Eppure, ad analizzare i dati in bianconero, appare difficile criticare un campione del genere: statistiche personali in crescita per il terzo anno di fila, 95 gol fatti che, con tutta probabilità supereranno i 100 gol in soli 3 anni e trascineranno il portoghese in prossimità della top ten all time della storia della Juventus. C’è di più: Cristiano è primo in tutta la storia della Juventus per la media gol realizzati a partita: più di Del Piero, di Trezeguet, di Sivori, Bettega e Boniperti, mentre in Europa occorre ricordare che nei primi 2 anni della Juventus è stato l’unico a segnare in Champions dopo la fase a gironi.

Certo, le due partite contro il Porto non sono certo state esaltanti, ma occorre anche tener conto di un arbitraggio non all’altezza, quantomeno in occasione degli episodi sui rigori non fischiati proprio su due interventi sul portoghese (all’andata nel recupero e al ritorno nei supplementari), che sicuramente avrebbero cambiato le sorti del match.

E’ vero che il Porto non può essere considerata al livello della Juventus, ma la coppa non è il campionato: è fatta di episodi, è imprevedibile e, talvolta, è necessario un pizzico di fortuna, magari anche nella correttezza arbitrale.

Lo stipendio “insostenibile”

Allora perché critiche tanto feroci a colui che oggi, insieme a Messi, può essere considerato il giocatore in attività più forte di sempre? Tutto sembra ruotare inesorabilmente intorno allo stipendio del portoghese e all’equazione assurda, quanto impossibile “stipendio alto = vittoria Champions”; con titoli ad effetto sui quotidiani come “Ronaldo costosissimo flop europeo”, conditi da commenti sull’insostenibilità dei costi del portoghese per il bilancio;

Qui sono però necessarie due considerazioni: primo, oggi non può esistere anche una sola squadra in Europa che inizia la stagione con l’obiettivo della Champions – secondo, per quanto sia innegabile l’impatto della voce Cristiano Ronaldo sul bilancio, è tuttavia curioso come, dopo decenni di acquisti delle milanesi, dopo operazioni di Società effettuate grazie al supporto di fidejussioni bancarie o di dilazioni con il fisco, all’improvviso tutti si riscoprano Commercialisti ed Esperti Contabili.

L’importanza di essere Cristiano Ronaldo

Allora se proprio si vuole guardare oltre l’aspetto calcistico, occorre tener conto dell’effetto Cristiano nel suo complesso: solo nel primo anno di Ronaldo, la Juventus ha registrato un aumento dell’81% dei ricavi da merchandising e di oltre il 41% dei ricavi da sponsor, grazie al rinnovo con Adidas. La popolarità della Juventus nel mondo è cresciuta con una velocità incredibile e oggi la Società conta oltre 100 milioni di followers sui Social, passando, solo su Instagram, da 10 milioni a quasi 50 milioni di followers, rendendo così la Juventus la squadra più seguita al mondo dopo Real Madrid e Barcellona.

Insomma, se dobbiamo fare un’analisi basandoci sullo stipendio, allora per correttezza devono essere considerati tutti i numeri: Cristiano può avere sbagliato una o più partite, ma è necessario essere obiettivi prima di sparare a zero, soprattutto se l’obiettivo è quello di destabilizzare un ambiente, soprattutto se entrano in gioco rivalità nazionali, perché Cristiano Ronaldo ha contribuito in maniera determinante ai successi di questi ultimi 3 anni ed è quasi tutto merito suo se la Juventus è oggi una delle squadre più popolari al mondo.

Serie A

Hellas Verona, 2024 tra alti e bassi: tutti i numeri

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Hellas Verona

Con la vittoria sul Bologna, l’Hellas Verona ha chiuso il suo 2024. Un anno complicato per certi versi ma comunque positivo per la salvezza in A.

I gialloblu guidati da Baroni prima e Zanetti poi hanno espresso un buon calcio ma soprattutto si sono alternati momenti molto negativi ad altri piuttosto positivi. Ecco alcuni dati.

Hellas Verona, tra goal subiti e vittorie al cardiopalma: i numeri del 2024

Tra i dati più significativi dell’anno appena trascorso saltano subito all’occhio quelli relativi alle sconfitte totali (20 su 38 partite), che rende la squadra scaligera la più perdente, e alle reti subite (69, che ne fa la difesa più battuta dell’anno).

In termini di punti invece, sono 42 quelli totali divisi tra i 24 della stagione scorsa e i 18 di quella attuale. Per quanto riguarda invece le reti realizzate si contano 46 centri che portano la firma di tanti singoli diversi, compresi tanti difensori.

Hellas Verona

Tra le mura amiche invece i gialloblu hanno costruito la salvezza durante la scorsa stagione. Infatti, le vittorie al Bentegodi sono state ben su 10 (a partire da gennaio 2024) che unite a quelle raccolte durante l’annata attuale raggiungono quota 7.

Il rendimento in trasferta invece segue uno schema inverso, con la stagione 2024/2025 che conta già le stesse vittorie raccolte durante quella 2023/2024 (3) e il totale che tocca quota 6.

Solo 2 allenatori si sono succeduti sulla panchina scaligera, che rispondono ai nomi di Baroni Zanetti, e la media punti a partita quasi coincide (1,2 vs 1).

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Serie A

Torino, Masina scalpita: vicino un record personale

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Esclusiva

Torino: nella sfida contro il Parma, mister Vanoli potrebbe recuperare Adam Masina, assente nell’ultima sfida. Il difensore scalpita, volenteroso di tagliare un traguardo importante.

Difatti, qualora l’ex Udinese dovesse scendere in campo contro i crociati, raggiungerebbe le 150 presenze in Serie A. Il suo esordio avvenne il 22 agosto 2015, nel Bologna, nella sfida contro la Lazio.

Con i rossoblù le gare totali in massima serie diverranno 99, a cui si aggiungono le 18 con i friulani e le 32 ottenute, fino ad ora, con i granata.

Torino Masina

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Serie A

Empoli, D’Aversa: “Fazzini? Non è convocato perché questa mattina…”

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Il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Venezia. Tiene banco il caso Fazzini.

Il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Venezia. Tra i temi, il caso Fazzini, non convocato, e la sfida con il Venezia.

Empoli, D'Aversa ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Venezia

Robarto D’aversa coach of Sampdoria, during the match of the Italian SerieA championship between Salernitana vs Sampdoria, final result 0-2, match played at the Arechi stadium in Salerno. Salerno, Italy, November 21, 2021.

Empoli, D’Aversa: “Dobbiamo ragionare sul fatto che la gara è importante per noi quanto lo è per loro”

Il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Venezia. Tra i temi, tiene banco il caso di  Fazzini , non convocato per la sfida contro il Venezia.

Fazzini? Jacopo non è convocato perché questa mattina

Fazzini? Jacopo non è convocato perché questa mattina e durante la settimana ha mostrato perplessità e non convinzione per la partita di domani. Per questo si è deciso con la società di non convocarlo anche per sua stessa volontà. Per quanto mi riguarda ho bisogno di calciatori che siano convinti per ottenere un risultato positivo a Venezia.”.

Dobbiamo ragionare sul fatto che la gara è importante per noi quanto lo è per loro

“Dobbiamo ragionare sul fatto che la gara è importante per noi quanto lo è per loro: è uno scontro diretto. Per noi conta tenerli ancora più distanti e magari allontanarsi ulteriormente da quella zona pericolante che fino ad oggi non abbiamo mai occupato. Dobbiamo continuare a lavorare sui nostri principi, senza cambiare il nostro modo di andare in campo ma solo in maniera più determinata e meno leziosa. Mi riferisco soprattutto alle ultime prestazioni. Vogliamo ripartire con un risultato positivo, dovremo andare in campo con la massima determinazione.”.

Queste tre sconfitte ci fanno affrontare la partita di domani in maniera ancora più determinata

“Serve sempre equilibrio, veniamo da tre sconfitte consecutive in gare che potevano sicuramente avere esito diverso per quello che si è fatto in campo. Abbiamo analizzato gli errori commessi, come facciamo ogni settimana, per far sì che tali prestazioni combacino con un risultato positivo. Queste tre sconfitte ci fanno affrontare la partita di domani in maniera ancora più determinata e con la volontà di conquistare un risultato positivo. Abbiamo l’occasione di chiudere il girone di andata in bellezza. E questo dipende da noi.”.

Nelle ultime partite abbiamo creato tante occasioni per fare gol

“Nelle ultime partite abbiamo creato tante occasioni per fare gol, senza contare il rigore perché i rigori si possono sbagliare. Soprattutto sul gol preso con il Genoa abbiamo concesso qualcosa noi. Prendo spunto da questa gara perché mi piacerebbe fare anche una vittoria sporca, sarebbe sintomo di maturità. Pur essendo una squadra giovane dobbiamo maturare il più rapidamente possibile.”.

 

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