Serie A
Fiorentina-Atalanta 2-3: troppa Dea per la Viola. Le pagelle gigliate
L’Atalanta vince 3-2 nel posticipo a Firenze e resta in scia Champions, alla Viola non basta un moto d’orgoglio nella ripresa.
I Viola perdono in casa al termine di una partita che li ha visti soccombere nel gioco, nella fantasia, nell’organizzazione tattica, ma dopo un primo tempo indecoroso in balia delle folate bergamasche, nella ripresa reagisce e illude di poter portare a casa almeno un preziossissimo punto. Non accade perché l’Atalanta seppur in difficoltà per qualche tratto di gara dimostra di essere superiore e vince.
Alla doppietta di Zapata nel primo tempo, nella ripresa risponde con due gol Vlahovic: partita poi chiusa sa un rigore di Iicic.
Le pagelle viola
DRAGOWSKI 7,5: Un portiere che prende tre gol ed è il migliore dei suoi non è un fatto che accade spesso, ma stasera il portiere polacco tiene i viola in corsa.
MILENKOVIC 5,5 Un primo tempo in cui la difesa viola balla tanto, troppo. Un po’ meglio nella ripresa.
PEZZELLA 5,5 Le azioni più pericolose dell’Atalanta sono soprattutto nelle imbucate centrali. Difesa in sofferenza.
QUARTA 5 Partita in costante ritardo sugli avversari, qualche falletto dispensato qua e là e rigore causato. dal 75 VENUTI
CACERES 6 Gosens è un cliente scomodo e lo soffre, ma si fa vedere molto bene in avanti: serve anche l’assist dell’1-2.
AMRABAT 5. Se doveva far ricredere i tecnici per le ultime panchine non c’è riuscito. dal 65′ BORJA VALERO, qualche tocco, ma non determina.
CASTROVILLI 6 L’unico del centrocampo che prova a dare qualche strappo anche nel primo tempo, ma predica nel deserto. dal 65′ EYSSERIC, non arriva nessuna giocata che qualche spazio pretendeva
BIRAGHI 5,5 Rientro difficile anche per lui dal primo minuto, qualche azione in avanti non compensa qualche errore in fase difensiva.
BONAVENTURA 5. Il solito impegno, abnegazione. Ma non riesce a creare niente di particolarmente interessante. Dal 75′ CALLEJON.
KOUAME 5,5 Mezzo voto in più per l’assist del secondo gol a Vlahovic. Solo quello però, troppo poco.
VLAHOVIC 7,5. Oramai è il trascinatore in campo per i viola, non solo per i gol. Se fosse per il suo impegno, il suo crescendo la Viola sarebbe già fuori dai guai.
Serie A
Fabio Capello: “Atalanta? Vincere ti fa cambiare mentalità”
Capello ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport dell’attuale classifica di Serie A: “Inzaghi resta in pole per lo scudetto. La Juve non ha convinto”.
L’ex allenatore Fabio Capello ha letto l’attuale classifica di Serie A e ha rilasciato un suo commento alla Gazzetta dello Sport, concentrandosi in particolare su Atalanta, Napoli, Inter e Juventus. Alla 17° giornata ormai il campionato ha cominciato ad avere una sua forma ed identità ed è tempo di fare i primi bilanci, positivi o negativi che essi siano. La lotta scudetto sembra essere a tre squadre, e nessuno ha intenzione di lasciare punti per strada.
Capello sulla giornata di Serie A
Fabio Capello ha iniziato la sua intervista analizzando le sfide giocate e vinte dalle squadre che si trovano in cima alla classifica: “Bisogna precisare però che tutte le squadre di testa hanno vinto sì, ma faticando parecchio. Anche l’Atalanta contro l’Empoli. Il Napoli ha fatto un ottimo primo tempo, poi nella ripresa è stato decisivo Meret, altrimenti niente tre punti. Sono comunque segnali importanti, perché vincere quando l’avversario ti mette alle corde dà morale e compattezza al gruppo.
L’Inter non è stata brillantissima e cattiva come altre volte, ma alla fine il successo è legittimo. Anche se Lautaro continua a non segnare, Inzaghi resta in pole per lo scudetto. Dopo aver alzato l’Europa League, la Dea sembra avere un altro spirito, un’altra forza nell’andare a prendersi i tre punti. Vincere ti fa cambiare mentalità”.
La perplessità sulla Juventus
Successivamente, Capello ha espresso tutta la sua perplessità in merito al lavoro di Thiago Motta svolto fin qui sulla panchina della Juventus: “A Monza finalmente è riuscita a vincere, ma a me non ha convinto ancora fino in fondo. Buon primo tempo, in controllo, con Koopmeiners bene in mediana, poi negli ultimi 20-25′ ha pensato a difendersi e basta, retrocedendo nella propria area di rigore, quasi fosse un po’ sulle gambe. Mi aspettavo un calcio un po’ diverso”.
Serie A
Milan: Musah tra i convocati per la Roma
Infortunio Musah, a sopresa l’americano potrebbe rientrare domenica in vista della sfida contro la Roma. Cosa filtra sul suo recupero
A causa di un affaticamento muscolare, si credeva che il 2024 di Yunus Musah fosse già giunto al termine. Tuttavia, nella giornata di oggi Tuttosport ha comunicato un importante aggiornamento riguardo le condizioni dell’americano: su cui filtra un importante ottimismo.
Milan, come sta Musah: le sue condizioni
Il giocatore che fino ad ora è sembrato una delle poche note di gioia della stagione dei rossoneri, con l’acuto raggiunto nel turno di Champions League vinto contro il Real Madrid, potrebbe finalmente tornare a disposizione in campionato, dopo essere stato assente contro il Genoa e nella vittoria contro l’Hellas Verona di venerdì sera.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno alla ripresa degli allenamenti il 26 dicembre, tappa fondamentale per chiarire definitivamente le condizioni dell’ex centrocampista del Valencia. In alternativa il giocatore potrebbe tornare a disposizione a gennaio in vista della Supercoppa italiana.
Serie A
Immobile: “Avevo capito di aver finito il mio ciclo alla Lazio. I tifosi…”
L’ex attaccante della Lazio ora in forza al Besiktas Ciro Immobile ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport in merito al suo addio ai biancocelesti.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Immobile e l’addio alla Lazio
“I tifosi biancocelesti mi hanno amato alla follia. Io ho amato loro allo stesso modo, ma stava diventando un amore solo per quanto fatto e non per quello che potevo ancora dare. È quasi facile segnare 20 gol in una stagione, non lo è farlo per 5-6 volte di fila: si stava creando quasi una punta di scetticismo nei miei confronti.”
Quali sono state le sue difficoltà?
“Dopo l’addio di Sarri ho vissuto un periodo davvero molto tosto. Da capitano mi sono accollato delle responsabilità che nemmeno pensavo di avere: non ero pronto e sono finito in un vortice più grande di me. Se non sei lucido di testa, le gambe non girano e ti fai male, esattamente come mi è successo. Tutte queste cose mi hanno portato a decidere di lasciare. Mi è stata molto di aiuto anche mia moglie Jessica: aveva visto un Ciro cambiato, io avevo capito di essere alla fine di un ciclo.”
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, dall’Uruguay: preso Agustin Canobbio
-
Serie A4 giorni fa
Milan, ora è UFFICIALE: accordo da 170 milioni tra RedBird ed Elliot
-
Serie A1 giorno fa
Milan, tensione tra Fonseca e Theo Hernandez
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, rivoluzione totale: sei giocatori in partenza
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, Jacobone svela l’acquisto a centrocampo per gennaio
-
Serie A3 giorni fa
Milan, gli esiti degli esami di Leao: Fonseca aveva ragione?
-
Calciomercato6 giorni fa
Calciomercato Napoli, svincolato e pronto all’uso: ecco il difensore
-
Calciomercato9 ore fa
Roma il Milan fa il prezzo per Saelemaekers