Serie A
Inter: turnover che scopre un grande Lautaro Martinez
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7 anni fail

Quando in estate l’Inter ha operato sul mercato in maniera corposa tutti abbiamo apprezzato le operazioni che Ausilio e la dirigenza interista sono riusciti a concludere, rinforzando la rosa in ogni settore, con un esborso economico a dire il vero contenuto per via dei paletti del fair play finanziario imposti dalla Uefa.
Ciò ha permesso ai nerazzuri di presentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione con due giocatori per ruolo e di poter disporre di ricambi all’altezza cosi come è avvenuto ieri sera nella gara interna contro il Cagliari.
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Un mercato che comincia a dare i suoi frutti
Spalletti ha cambiato ben 6 giocatori dell’undici iniziale che aveva battuto la Fiorentina nel turno infrasettimanale e le risposte sono state tutte all’altezza della situazione, la squadra ha giocato senza scompensi e ha dimostrato che il progetto tecnico di Spalletti può considerarsi arrivato a buon punto, intercambiando giocatori e disposizione in campo degli stessi.
Grande prestazione di ‘El Toro’ Martinez
Tornando al massiccio rinforzamento della rosa non si può non mettere in risalto l’acquisto di Lautaro Martinez. Un operazione realizzata anzitempo, condotta sottotraccia direttamente dal vicepresidente Javier Zanetti che, approfittando dei buoni rapporti con l’entourage del club argentino di provenienza del giocatore (il Racing Club) e della presenza all’interno dello staff dirigenziale del club di Diego Milito, ha da subito utilizzato la corsia preferenziale e imbastito una trattativa già nel mese di Gennaio scorso, portando a conclusione in tempi rapidi un accordo con un vero raid di mercato, strappando il giocatore alla concorrenza agguerita di due club prestigiosi come l’ Atletico Madrid ed il Manchester United dei due ex Simeone e Mourinho.
Le sue credenziali già ottime, sono state da subito confermate durante il ritiro estivo e nelle gare di precampionato, dove il giocatore si è distinto per il facile ambientamento alla nuova realtà e per le doti tecniche, fisiche, caratteriali e di grinta che sono emerse.
Ieri sera, schierato nel ruolo di punta, ha sfoderato una prestazione eccellente. Punto di riferimento costante, ha svariato per tutto il fronte di attacco, non lesinando energie, sempre pronto alla lotta, e a venir incontro al gioco della squadra, a difendere palla a metà campo e a smistarlo indietro ai compagni a supporto, a fare a sportellate con i difensori avversari e, dulcis in fundo, a concludere in maniera vincente in rete alla prima vera opportunità con un bel colpo di testa su assist di Dalbert.
Un campione di presente e futuro
Insomma un crack che era anche atteso ma che, per scaramanzia, si evitava di mettere sotto la luce dei riflettori, dopo il caso Gabigol anche lui arrivato a Milano con tante belle premesse e poi finito ai margini del progetto Inter.
Questo atleta è di tutt’altra pasta e si intravedono tutti i segnali del campione, del lottatore e di colui che sa dove vuole arrivare. Sicuramente sarà un pilastro su cui fondare il presente e il futuro dei nerazzurri. Se lo augurano in primis la società, che per lui ha fatto un investimento economico importante e, in secondo piano ma altrettanto importante, i tifosi che ieri in visibilio per la marcatura, incitavano a gran voce il suo nome affinchè spingesse l’inter alla vittoria. Grande segnale di fiducia dei tifosi che sentono che in questo caso la stessa fiducia riposta ha ottime possibilità di essere ricambiata a suon di goal e prestazioni.
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Venezia si tingerà con i colori dei suoi tifosi, tutti a sventolare bandiere e sciarpe per sostenere la squadra cittadina che dovrà cercare la vittoria contro i diavoli rossoneri galvanizzati
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Il Venezia ci crede perché i veneti, si sa, sono un popolo fiero e questa è un’occasione per mostrare quanto possano fare la differenza il sostegno del proprio pubblico.
La prossima partita di Campionato (Venezia – Milan), valida per il 35esimo turno di Serie A, verrà disputata domenica il 27 aprile alle ore 12:30. Un evento particolarmente sentito nel capoluogo veneto poiché ha già segnato un traguardo importante: è sold out ( resta solo qualche biglietto per i settori distinti e tribuna!).
Già, domenica saranno comodamente seduti (almeno fino al fischio d’inizio!) ben 12.048 tifosi che sosterranno le loro squadre e che riempiranno lo Stadio Pier Luigi Penzo (storico stadio cittadino che è ubicato nell’Isola di sant’Elena, a Venezia).
Cosa aspettarsi da Venezia – Milan?
La vendita dei biglietti è stata letteralmente presa di mira e sono stati venduti tutti i posti disponibili in pochissimo tempo; basta considerare (per esempio) che i biglietti del settore ospite erano state aperte a partire delle 15:00 di martedì 22 aprile e sarebbero rimaste aperte fino alle 19:00 di sabato 26 aprile ma, ad oggi, sono esaurite! Per poter acquistare il biglietto, il canale ufficiale è stato il sito venezia.vivaticket.it oppure nei rivenditori autorizzati.
L’allenatore Eusebio Di Francesco e tutta la sua squadra devono sperare che proprio il tifo di casa possa essere il valore aggiunto che possa mettere il turbo ai propri giocatori e, magari, ottenere i tre punti. Una vittoria preziosissima per il club dell’ex repubblica marinara perché dovrà ricambiare l’entusiasmo del proprio tifo, nonostante la retrocessione sia certa.
E per il Milan? La situazione del club rossonero è diversa perché i rossoneri stanno cercando di risalire una classifica che è stata molto faticosa: con soli 51 punti (-20 rispetto alle capoliste Inter e Napoli) e una mezza classifica troppo poco gratificante. Deve dimostrare di che pasta è fatta e lo sta facendo, a partire dalla sua ultima vittoria in Coppa Italia contro i nerazzurri.
Ma anche i tifosi milanisti non sono da meno: infatti, va ricordata la tassa extra che toccherà ai non residenti (10 €) che andranno ad aggiungersi al costo del biglietto del match; c’è solo un modo per essere esenti dal ticket in questione ed è quello di accedere allo stadio direttamente dai vaporetti.
Curiosità: lo stadio Penzo ha visto solo un altro sold out in questa stagione contro l’Inter!

Domenica si gioca Inter-Roma, un altra sfida classica degli anni ’90, soprattutto il match del 5 gennaio 1997, con la mitica rovesciata di Youri Djorkaeff.
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Domenica si gioca Inter-Roma, una sfida classica anche negli anni’90, soprattutto quella che si giocò nella stagione 1996/97, il 5 gennaio 1997 a San Siro, con vittoria nerazzurra per 3 a 1 con uno splendido gol in rovesciata da parte di Youri Djorkaeff.
Inter-Roma 1996/97, vittoria nerazzurra per 3 a 1 con il splendido gol in rovesciata di Youri Djorkaeff
Domenica pomeriggio si gioca Inter-Roma, la sfida di San Siro era una classica anche negli anni ’90, soprattutto nella seconda metà quando nei giallorossi iniziava giocare in pianta stabile un certo Francesco Totti e nei nerazzurri sarebbe di li poco arrivato un certo Ronaldo. Ma la sfida che andremo rivivere il Fenomeno non c’era, infatti è quella della stagione 1996/97, precisamente il 5 gennaio 1997. Il brasiliano allora militava in Spagna nel Barcellona, ma i nerazzurri erano lo stesso forti, con gente come Pagliuca, Bergomi, Zanetti, Ince, Zamorano e il francese Youri Djorkaeff, che grazie alla sentenza Bosman sugli stranieri era arrivato in estate a Milano.
I nerazzurri partirono subito forte in quel match, trovando il vantaggio già al 11′ minuto con il mitico Maurizio Ganz: ” El segna semper Lu” non si fece pregare nel battere il portiere romanista Sterchele, dimostrando ancora una volta di essere un bomber di razza. Ma poi proprio al 40′ minuto avviene una magia che rimarrà negli occhi di tutti, sia di quelli che erano presenti al Meazza si di chi vedeva il match a casa, ed era anche la prima stagione della pay-tv in Italia: dopo un tiro di Ganz respinto da Sterchele, il difensore giallorosso Petruzzi svirgolò un pallone che si alzò in aria, Djorkaeff da posizione quasi impossibile tentò una rovesciata volante, che si infilò imparabilmente in porta. 2 a 0 ed applausi da parte di tutto il Meazza per la prodezza della mezzala francese.
Poi, il secondo tempo vide la Roma accorciare le distanze al 48′ minuto con un gol di Delvecchio, ma l’Inter chiuse i conti al 69′ minuto con una rete di Fresi che fissò il risultato sul 3 a 1. Grande vittoria nerazzurra, che riscattava la rocambolesca sconfitta patita a fine 1996 dalla Sampdoria di Mancini, quella stagione terminò con la sconfitta nella doppia finale di Coppa UEFA, persa ai rigori contro i tedeschi dello Schalke 04, ma resterà per sempre quella magica rovesciata di Djorkaeff, uno dei gol ancora più cliccati e cercati nel web.

Oggi, 3 anni fa, il Napoli ospitava l’Empoli per la 34a giornata della Serie A 2021/22. Un pomeriggio di ordinaria follia per la squadra partenopea.
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La prima stagione di Spalletti alla guida dei Partenopei si può considerare nel complesso positiva, visto il ritorno in Champions dopo 2 anni. Non manca però il rammarico per aver buttato uno Scudetto che si poteva vincere, ma i punti persi per strada sono troppi.
Possono venire in mente i pareggi esterni con Sassuolo e Cagliari, oppure le sconfitte interne con Fiorentina, Empoli e Spezia.
Una partita in particolare ha dimostrato la fragilità degli azzurri, estromettendoli definitivamente dalla lotta Scudetto.

L’URLO DI VICTOR OSIMHEN CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Empoli-Napoli, 24 aprile 2022
Gli uomini di Spalletti vogliono tornare alla vittoria dopo la sconfitta con la Fiorentina ed il pareggio con la Roma. L’Empoli invece è ancora a caccia della prima vittoria del 2022 (l’ultima nel dicembre 2021, proprio contro gli azzurri).
Il primo tempo vede i padroni di casa dominare quasi tutto il tempo, ma la poca precisione non aiuta. E infatti sono gli ospiti a sbloccarla, sugli sgoccioli del primo tempo, con Mertens (44′).
Nella ripresa, gli uomini di Spalletti prendono coraggio e raddoppiano con Insigne (53′). L’Empoli però continua ad attaccare senza però creare particolari problemi: ma negli ultimi 10 minuti, cambia tutto.
I padroni di casa approfittano di un errore in difesa di Malcuit e segnano con Henderson (80′) riaprendo la partita. L’Empoli prende coraggio e, poco dopo, Meret si fa rubare palla da Pinamonti, che deve solo appoggiare in rete per il 2-2 (83′). Ma non è finita qui.
All’87’ Bajrami riparte in contropiede, mette la palla dentro e Pinamonti, in spaccata, anticipa Malcuit firmando il definitivo 3-2.
L’Empoli torna alla vittoria dopo 4 mesi, mentre per gli uomini di Spalletti iniziano un periodo di contestazione nonostante le vittorie nelle ultime 4 partite.
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