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ESCLUSIVA – Bazzani: “Immobile può decidere la partita per questo motivo”

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Fabio Bazzani, allenatore di calcio ed ex attaccante che tra le altre ha vestito la maglia di LazioSampdoria è stato raggiunto dai microfoni di CalcioStyle per parlare della finalissima di Euro 2020 e della compagine biancoceleste alla cui guida adesso c’è Maurizio Sarri.

Face to face to con Fabio Bazzani

Salve Fabio, quale sarà la chiave tattica della finalissima tra Italia ed Inghilterra?

“La chiave tattica in una finale è difficile da individuare. Credo che alla fine la spunterà la squadra che gestirà meglio le pressioni in campo. L‘Inghilterra, a mio avviso, giocando in casa e non avendo mai vinto un Europeo vivrà questo momento con tante tensioni e l‘Italia dovrà essere brava a togliere il pallino del gioco agli inglesi e quindi l’entusiasmo che si è venuto a creare intorno a questa squadra”.

Tra Sterling ed Harry Kane chi la preoccupa di più?

“Harry Kane è un grandissimo centravanti, però Bonucci e Chiellini hanno dimostrato che quando hanno un centravanti di riferimento sono puntuali a controllarlo. Sterling invece è un calciatore molto forte nell’uno contro uno, imprevedibile e non mi stupirei se fosse lui a dare maggiori problemi alla retroguardia azzurra”.

Tra i nostri, invece Ciro Immobile soffre di astinenza da goal. Secondo lei perchè Ciro segna poco in Nazionale?

“Il sistema di gioco della nostra Nazionale è diverso rispetto a quello della Lazio. Ciro in Nazionale lavora davvero tanto per la squadra e quindi credo che più che altro sia questo. Nella Lazio, almeno fino all’ultima stagione giocava con un altro attaccante vicino a lui e quindi giocava con più sicurezza. Con Mancini invece fa un lavoro diverso ed è meno efficiente sotto porta. Però mai dire mai, magari potrebbe decidere la finale”.

Da quando abbiamo superato la fase a gironi dell’Europeo abbiamo avuto difficoltà a trovare la vittoria nei tempi regolamentari. É sorpreso che l’Italia sia arrivata in finale data questa premessa?

“Quando arrivano le partite ad eliminazione diretta si alza la tensione, l’equilibrio sale e l’Italia ha mantenuto sempre una certa identità, tranne con la Spagna dove ha sofferto tanto il palleggio della Roja. Gli uomini di Mancini sono stati belli in certi momenti, mentre hanno saputo soffrire in altri: la finale è meritatissima”. 

Nel corso della sua carriera ha giocato anche contro Buffon, ha fatto bene ad approdare al Parma?

“Se Buffon ha fatto questa scelta vuol dire che è stato il cuore a suggerirglielo. Il ritorno a Parma è stato un ritorno nella squadra che lo ha visto crescere e diventare campione. Gigi sarà il leader dei gialloblù dentro e fuori dal campo”.

Gigi può ancora essere il migliore e puntare al Mondiale in Qatar nel 2022?

“Sarà un anno lungo e Gigi sicuramente vorrà dimostrare a Mancini di essere ancora il top player di sempre. La concorrenza di Donnarumma sarà difficile da battere ma Buffon saprà mettere in difficoltà Mancini e potrebbe tornare ad essere il numero uno della Nazionale”.

La Lazio con Sarri, la Roma con Mourinho, che derby si aspetta il prossimo anno?

“Un derby con due allenatori sicuramente importanti, che possiedono grande esperienza e grande personalità. Sarà come sempre un derby sentitissimo, però quest’anno la rivalità cittadina potrebbe accentuarsi ulteriormente. Le due squadre partono con due allenatori nuovi, di grande personalità, di grande curriculum e quindi sarà bello vedere come i due si affronteranno sotto l’aspetto tattico. La Lazio sicuramente è quella che cambierà di più, dato il modo di giocare di Sarri completamente diverso da quello del suo predecessore”.

Secondo te, la Lazio può ambire allo scudetto con Sarri?

“Lo scudetto mi sembra un obiettivo abbastanza alto per la Lazio. Tutto può succedere, però ad oggi le favorite restano sempre la Juventus e l’Inter”. 

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ESCLUSIVA CS – Mark Iuliano: “Conte è l’uomo giusto per tutte le squadre. Bremer è uno dei miglior difensori al mondo e su Motta…”

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Biasin sulla Juventus

Il calciatore ex Juventus Mark Iuliano ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Calciostyle, relative ad alcuni temi legati ai bianconeri e non solo

L’ex calciatore della Juventus, Mark Iuliano, che ha collezionato nella sua carriera in bianconero 187 presenze e messo a referto 3 goal, ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Calciostyle, relative ad alcuni tematiche legate al club bianconero e non solo.

Le parole di Mark Iuliano

 Iuliano

Di seguito le dichiarazioni dell’ex calciatore della Juventus Mark Iuliano rilasciate in esclusiva ai microfoni di Calciostyle:

Un giudizio sull’operato di Thiago Motta

“È un giudizio estremamente positivo, Thiago Motta sta portando alla Juventus nuove idee e sta rivalutando tanti giocatori. Sicuramente questa squadra sul piano dei risultati dovrà migliorare visto che è rimasta un pò indietro e qualche punto è stato lasciato un per strada.”

Vista i tanti infortunati in casa Juventus, in particolar modo in difesa, quale potrebbe essere un nome da acquistare nel mercato invernale?

“Fare nomi in questo momento non è facile perchè non c’è molta scelta in giro, è vero che in questo momento si sono fatti tanti nomi ma penso che la società abbia le idee molto chiare e nel mercato invernale sicuramente interverrà”.

In questa Juventus quanto pesa l’infortunio di Bremer?

“Moltissimo, perchè secondo me è uno dei difensori migliori del mondo e lo ha dimostrato nell’uno contro uno ed è poi un ottimo insegnante per gli altri giovani che stanno crescendo, è una grossa perdita. Fortunatamente la Juve si sta salvando con l’acquisto di Kalulu che sta giocando un ottimo campionato, ma sicuramente bisognerà intervenire sul mercato.”

Antonio Conte, che lei ha avuto come compagno di squadra, è l’uomo giusto per questo Napoli? Può portare il Napoli allo scudetto?

Antonio Conte è l’uomo giusto per tutte le squadre. È un grande allenatore, una grandissima persona, un amico e soprattutto è un persona con le idee molto chiare che riesce a far rendere i suoi giocatori al massimo. Il Napoli è fortunato ad avere un tecnico così”.

Un altro suo compagno di squadra era l’attuale tecnico del Parma Fabio Pecchia, come giudica il suo operato fino a questo momento?

“Lo giudico sicuramente in maniera positiva, Fabio è una persona squisita ed un ottimo allenatore. È un tecnico che ha fatto una gavetta importante e le sue squadre sono riconoscibili perchè giocano un bel calcio, il Parma è fortunato ad avere un tecnico del genere”

Cosa ha significato per lei giocare in quella Juventus ricca di cosi tanti giocatori di talento come Conte, Del Piero, Deschamps e Vieri?

“Per me che sono nato juventino è stato un onore giocare in quella squadra, con quella maglia addosso ho sempre cercato di dare il massimo e spero di esserci riuscito. È vero che abbiamo vinto tanto ma abbiamo anche perso qualche match importante ma per me è stato comunque un sogno giocare tanti anni con la squadra del cuore”.

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Esclusiva CS, Bernardo Corradi: “Bisogna insegnare ai giovani a conoscere il proprio corpo. Su Vieri ed Euro2004…”

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L’ex-attaccante italiano, Bernardo Corradi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di CS nel corso del “Soccer Football Summit 2024”.

Il 19 e il 20 di Novembre è andato in scena, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento “The Future of Football is Here“, presso il Soccer Football Summit 2024. Fra gli ospiti l’ex-attaccante (fra le altre) di Lazio e Udinese Bernardo Corradi, che ha parlato ai nostri microfoni della sua esperienza da tecnico dell’U20 italiana.

Le parole di Corradi a Calcio Style

Corradi ha parlato anzitutto dei suoi ricordi legati agli Europei del 2024, dove venne chiamato inizialmente per sostituire l’infortunato Vieri. Alla fine il centravanti prese regolarmente parte alla competizione e i due finirono per contendersi una maglia. Corradi giocò da titolare l’ultima del girone: la vittoria (2-1) contro la Bulgaria.

Quando arrivi in pre-raduno, dove hai 24 calciatori, sai che dovrai dire a 4 di loro che non parteciperanno alla fase finale della competizione. Siccome ci sono stato dall’altra parte, mi metto nei loro panni. Ai miei tempi vivevo le cose in maniera molto serena. Ero pronto a tornare a casa dopo la partita, poi Maurizio Manzini (storico team manager della Lazio) mi ha detto che Vieri aveva avuto un problema al ginocchio e che sarei rimasto in ritiro. Eravamo tre esordienti: io, Miccoli e Camoranesi. Ero già contento di far parte della spedizione, poi il mister mi prese da una parte e mi disse: ‘Giochi dall’inizio’. Adesso, con l’età, riesci a vedere da un’altra prospettiva tutto quello che ti è successo. Mi emoziono sempre a ricordare certi momenti.”

Corradi ha poi parlato del suo percorso da allenatore, che lo ha portato a essere selezionatore di tutte le nazionali giovanili italiane. Ha poi parlato anche del suo approccio con i giovani calciatori, della disciplina che intende dare loro e soprattutto delle regole vigenti all’interno degli spogliatoi da lui presidiati.

Sono stato assistente dell’U19. Poi ho fatto il primo allenatore nell’U16 all’U19, passando anche per l’U17 e l’U18. Sono abbastanza ferrato su questo argomento. Ho notato che chi effettua tutto il percorso generazionale, vale a dire dall’U15 sino all’U20, certi tipi di regole non c’è nemmeno più bisogno di metterle perché le fanno in automatico. I nuovi, invece, seguono la buona strada di chi dà l’esempio. Il gruppo si autoregola, poi un minimo di regole alla base ci vogliono sempre ma gli va data la libertà di sbagliare. Vanno ripresi a volte perché è giusto, l’ultima volta l’ho fatto due giorni fa, perché bisogna alzare il livello d’attenzione. In U15 sono piccoli e quindi sei ‘obbligato’ a dare delle regole rigide, come la sveglia alle 8:30 e la colazione alle 9, perché alcuni sono indisciplinati. 5 minuti prima dell’appuntamento devono essere davanti alla sala della colazione e il capitano deve assicurarsi che siano tutti presenti. Se qualcuno manca allora devono iniziare ad aiutarsi perché poi lo faranno anche in campo, magari quando qualcuno sbaglia una diagonale. In U20 è diverso perché inizi ad avere contezza del tuo fisico. Se uno è abituato a svegliarsi alle 9:30 glielo lascio fare, mentre chi è abituato a svegliarsi presto si sveglia presto. Ora non sto mettendo la sveglia, perché l’impostazione si costruisce così.”

Corradi

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ESCLUSIVA – Lino Banfi sulla Roma: “Nessuno avrebbe commesso errori simili. Ranieri…”

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Esclusiva Calciostyle – Il noto attore comico e grande tifoso della Roma Lino Banfi ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.

Di seguito la sua opinione sul momento della squadra giallorossa.

Banfi sulla Roma

Banfi

“Siamo tutti arrabbiati, persino i tifosi delle altre squadre. Neanche un neonato avrebbe commesso errori del genere. Una serie di “americanate” senza senso. Il presidente della Roma dovrebbe essere romano. Comprendo e condivido la frustrazione del tifo giallorosso che spesso fa dei sacrifici senza venire ripagato.”

Su Ranieri: “E’ un validissimo allenatore. Un profilo completo, diciamo. Sono sicuro che anche in questa sua terza esperienza alla Roma farà benissimo. Poi di romanisti come lui ce ne sono pochi, era l’unico da cui si poteva ripartire. Ora sarà importante partire bene nelle prime sfide, anche per placare gli animi di piazza e stampa.

Non ho mai avuto la fortuna di approfondire la conoscenza con lui, ci siamo solamente incrociati durante qualche premiazione, ma sono certo che sia una bravissima persona.”

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