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Milan, da bomber a bomber: Vieri “Giroud è quello che serviva”

È un Christian Vieri solare e comunicativo quello intervistato dalla Gazzetta dello Sport. I suoi giudizi, soprattutto sul reparto offensivo, sono sempre influenti, andiamo a leggere cosa ha detto in merito del neo acquisto Olivier Giroud.
Milan, l’arrivo in rossonero di Olivier Giroud fino a questo momento è stato devastante. Protagonista del precampionato con gol e prestazioni convincenti, positivo è stato il suo approccio alla Serie A con due reti contro il Cagliari nella partita vinta per 4-1. Una rete su perfetta imbeccata di Brahim Diaz ed una su calcio di rigore che fanno 2 in 2 giornate, numeri di certo incoraggianti.
A tal proposito è stato chiesto il giudizio ad uno che di bomber se ne intende, essendo lui stesso appartenente a questa categoria, ci riferiamo ovviamente all’ex rossonero Christian Vieri che ha rilasciato una lunga intervista per la Gazzetta dello Sport.
Da bomber a bomber, ecco le sue dichiarazioni sul reparto offensivo dei rossoneri e sull’attaccante francese:”Le qualità migliori di Giroud? Mestiere, lavora per la squadra e fa gol, proprio quello che serviva al Milan. I commenti sui suoi 34 anni sono roba che si sente solo in Italia. Lui ed Ibrahimovic insieme? Ibra se sta bene gioca, dunque nel caso il Milan giocherà in maniera diversa. Poi bisognerà vedere quante partite riuscirà a fare, ha pur sempre 40 anni. Si deve gestire, non può giocare ogni tre giorni, l’importante però che quando lo fa possa dare il massimo. Non dimentichiamo però una cosa, la svolta del Milan è avvenuta grazie ai gol, all’esperienza ed alla personalità di Ibra”.
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CONI, l’iniziativa per onorare la memoria di Papa Francesco

Il CONI invita a sospendere le attività sportive odierne e a osservare un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco.
CONI, un gesto di rispetto e solidarietà
Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) ha emanato un comunicato ufficiale invitando tutte le Federazioni, le Discipline Associate e gli Enti di Promozione a sospendere le attività sportive previste per oggi. Questa decisione è stata presa in segno di rispetto e solidarietà per onorare la memoria di Papa Francesco. Durante la settimana, in tutte le manifestazioni sportive programmate in Italia, verrà osservato un minuto di silenzio.
L’importanza del minuto di silenzio
Il minuto di silenzio rappresenta un momento di raccoglimento e riflessione, un gesto simbolico che unisce il mondo dello sport in un momento di lutto e commemorazione. Il CONI si è fatto promotore di questa iniziativa per sottolineare l’importanza di valori come il rispetto e la solidarietà all’interno della comunità sportiva.
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Fonte: l’account X di Schira
Il #CONI invita le Federazioni, le Discipline Associate e gli Enti di Promozione a sospendere tutte le attività sportive previste oggi e a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni in programma in Italia durante la settimana per onorare la memoria di #PapaFrancesco
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 21, 2025
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Moussa Dembele diventa imprenditore: acquisisce l’FK Minija

Moussa Dembele diventa il nuovo proprietario del club lituano FK Minija, segnando un passo importante nella sua carriera fuori dal campo.
Un Nuovo Capitolo per FK Minija
Moussa Dembele, noto per la sua carriera calcistica, ha recentemente firmato come nuovo proprietario del club lituano FK Minija. Questa mossa è stata compiuta tramite il suo gruppo d’investimento, Triple M, che già possiede il club AS Mansa in Mali. L’acquisizione rappresenta un passo significativo per Dembele nel mondo degli affari sportivi. La scelta di investire nel calcio lituano potrebbe portare nuove opportunità e sviluppi per il FK Minija, posizionandolo meglio sullo scenario calcistico europeo.
Gli Obiettivi di Moussa Dembele
Il gruppo d’investimento Triple M, di cui Dembele è una figura chiave, continua a espandere il suo portfolio nel mondo del calcio. Con l’acquisizione del FK Minija, Triple M mira a sviluppare talenti locali e a migliorare le infrastrutture del club. Questo approccio non solo aiuterà a crescere il club, ma contribuirà anche a rafforzare il panorama calcistico in Lituania. Dembele, con la sua esperienza nel calcio professionistico, potrà offrire una visione unica e strategica per guidare il club verso il successo.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🇱🇹 Moussa Dembele signs in as the new owner of Lithuanian club FK Minija.
Dembele has signed all documents via his investment group called Triple M which also owns AS Mansa in Mali. pic.twitter.com/lmklVsN9CX
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 21, 2025
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Juventus sul mercato: pochi colpi ma mirati e di qualità

Alla Juventus il mantra è ormai chiaro: “pochi innesti, ma mirati e di qualità”. Ma, come ben ricostruito da Romeo Agresti, non bisogna farsi ingannare dalla sobrietà apparente di questa linea.
Perché se è vero che la Juventus non vuole più spendere in modo disordinato, è altrettanto vero che il mercato estivo si preannuncia tutt’altro che minimale, anche grazie alla finestra anticipata dal 1° giugno in vista del Mondiale per Club.
L’attacco: rivoluzione (quasi) certa
Il reparto più esposto a cambiamenti è l’attacco, dove Vlahovic sembra sempre più vicino all’addio (rinnovo difficile, sirene estere forti) e Kolo Muani non dà garanzie totali di permanenza. Serve almeno una punta di livello, ma se partono entrambi si aprirà una vera e propria rivoluzione. E qui entra in gioco anche il possibile investimento su Francisco Conceição, nome che stuzzica parecchio ma che richiede un investimento significativo, segnale che il club è pronto a muoversi in grande, se necessario.
Difesa: da blindare (e ricostruire)
Non meno rilevante la situazione difensiva: tutto ruota attorno a chi sarà l’allenatore, ma se si proseguirà col modulo a tre, saranno necessari innesti strutturali. L’eventuale partenza di Renato Veiga (già in bilico) complicherebbe ulteriormente le cose. Qui servono giocatori pronti, esperti, ma anche in linea con il nuovo corso economico.
Juventus, Giuntoli al lavoro
Cristiano Giuntoli, come sempre, si muove in anticipo. I primi contatti con agenti e intermediari sono già in corso, con un occhio anche alle occasioni a parametro zero, che restano sempre parte integrante del modello Juve. Ma tutto – davvero tutto – dipende dalla qualificazione alla Champions League.
Il nodo Yildiz

IGOR TUDOR CARICA KENAN YILDIZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Simbolo perfetto del futuro bianconero, Kenan Yildiz è il gioiello da proteggere. Il turco classe 2005 ha detto più volte di voler restare, ma le big europee stanno già bussando. Trattenerlo sarà possibile solo con un progetto forte, visibile, competitivo. In sintesi: serve la Champions, altrimenti sarà difficile difendersi da offerte a nove zeri.
La Juve non farà fuochi d’artificio tanto per farli, ma non resterà a guardare. Il mercato sarà intelligente, ambizioso e guidato da una visione precisa, con l’obiettivo di tornare subito a vincere.
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