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Kean, dichiarazioni importanti dello juventino
Moise Kean è tornato in Italia. La Juve lo ha riportato a casa, e Roberto Mancini lo ha rilanciato subito anche in Nazionale
Lui lo ha ripagato con una doppietta e una prestazione maiuscola. Adesso Massimiliano Allegri spera che il ragazzo possa esplodere anche nella sua Juventus. Al momento Moise, Morata e Dybala, rappresentano i tre giocatori più avanzati della squadra della Juve. Sarà compito di Allegri, quello di provare a far esplodere un talento come quello del ragazzo di Vercelli. Kean ha 21 anni ed il futuro è ancora tutto da scoprire e costruire con forza, convinzione e tanta, tanta testa.
Kean: la dichiarazione, segno di nuova maturità
Ai microfoni della Rai, Moise ha dichiarato: “Sono tornato in Italia e sono contento di essere ancora alla Juventus”. Poi ha proseguito: “Stavolta però, sono cresciuto, e sto lavorando molto sulla testa. So che in passato ho fatto delle cose sbagliate”. L’attaccante ha voluto anche precisare, quello che è il suo primo obiettivo. “Ho capito, ed ora voglio continuare a maturare e migliorare, non solo tecnicamente, ma soprattutto sulla testa“. Il bianconero ha anche detto che ha visto i campionati europei ed ha tifato Italia. Ha aggiunto però che gli è dispiaciuto non essere tra i protagonisti. Insomma, il ragazzo di Vercelli ha il destino tra le sue mani.
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Lazio, trasferta ad Amsterdam vietata ai tifosi: la nota del club
Durissima presa di posizione da parte della Lazio in merito al divieto di trasferta per i propri tifosi imposto dalle autorità di pubblica sicurezza olandesi.
La Lazio, attraverso un lungo comunicato sul sito, ha risposto a quanto successo nei giorni scorsi e al divieto emesso da parte dell’amministrazione della città di Amsterdam nei confronti dei tifosi biancocelesti per la trasferta europea contro l’Ajax in programma giovedì 12 dicembre, valevole per la sesta giornata di Europa League.
Di seguito il comunicato del club
Lazio, la nota del club sulla trasferta vietata
“La società ha notificato al Sindaco di Amsterdam e al Presidente dell`UEFA la comunicazione che segue:
Ci riferiamo alla gara in oggetto indicata e alla nota trasmessa dal Sindaco di Amsterdam nella giornata di ieri 26/11/2024.
Scriviamo formalmente per contestare e condannare l’inquietante lettera a firma del Sindaco di Amsterdam che lede l’onore e l’immagine della comunità che rappresentiamo.
Pur comprendendo la particolare situazione in cui versano i Paesi Bassi, nazione vittima di intollerabili violenze perpetratesi in occasione della gara tra Ajax e Maccabi Tel-Aviv, siamo obbligati a reagire all’altrettanto intollerabile presa di posizione delle autorità olandesi”.
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Serie A, il 9 dicembre l’assemblea elettiva per il nuovo presidente
In Serie A è tempo di nuove elezioni. L’assemblea per l’elezione è poi prevista in seconda data il 10 gennaio e poi 20 gennaio in terza convocazione.
È stata anticipata al 9 dicembre la prima assemblea elettiva della Lega di Serie A che dovra’ rinnovare tutte le cariche, presidente, ad e consiglieri. È questo l’esito, come riporta l’ANSA, dell’assemblea ordinaria dei club svolta oggi in teleconferenza; la decisione è stata presa per andare incontro al fitto di calendario di eventi sportivi, tra Supercoppa italiana, impegni europei e festività natalizie. In precedenza l’assemblea elettiva era stata fissata in prima data al 16 dicembre.
Di seguito il comunicato
Serie A, il comunicato della Lega Serie A sulla nuova data
“Le Società di A, riunite oggi in Assemblea in videoconferenza, hanno deliberato all’unanimità di fissare a lunedì 9 dicembre, con inizio alle ore 11.00, l’Assemblea elettiva per il rinnovo di tutte le cariche istituzionali della Lega. La data è stata indicata da tutti i Club per rispettare le scadenze elettorali considerando anche i numerosi impegni sportivi (EA SPORTS FC SUPERCUP in Arabia Saudita e competizioni europee) e le festività natalizie”.
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Rafael Leao, bastone e carota: quale è servito di più secondo Fonseca
Rafael Leao, un vero e proprio talento la cui gestione può apparire piuttosto complessa. Ne sa sicuramente qualcosa il tecnico rossonero Paulo Fonseca.
Non è stato facile, quantomeno inizialmente, gestire un profilo come Rafael Leao. Andato via Stefano Pioli, arriva Paulo Fonseca e iniziano i problemi. Se prima il tecnico parmense era solito coccolare il suo talento, con Fonseca tutto ciò non ha funzionato.
L’allenatore portoghese infatti ha voluto inizialmente proseguire sulla falsariga del suo predecessore senza tuttavia riscontrare gli stessi effetti. Leao infatti appariva eccessivamente svogliato, molle e forse demotivato.
E allora è scattata la fase due, quella del bastone che si è quindi trasformata in qualche panchina di troppo, certamente mal digerita dal giocatore. Ma la reazione è stata quella sperata. Questa, in estrema sintesi, la gestione Leao più volte spiegata anche dallo stesso allenatore, non ultimo in conferenza stampa pochi minuti fa.
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