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Milan, Ibrahimovic ancora out: col Verona non ci sarà | i dettagli
Milan, continuano i problemi per Zlatan Ibrahimovic. Il forte attaccante rossonero dovrà nuovamente rinunciare a scendere in campo. Andiamo a vedere la situazione aggiornata.
Milan, Zlatan Ibrahimovic non è ancora disponibile per la gara contro il Verona di sabato alle ore 20,45. Lo svedese continua nel suo periodo sfortunato, durante l’attuale stagione è infatti sceso in campo solamente in uno spezzone di partita, quella contro la Lazio siglando il secondo gol. Da allora il problema al tendine d’Achille gli ha impedito di giocare, per lui solo allenamenti in palestra.
C’era stato un velato ottimismo qualche giorno fa in base al quale sembrava che Ibra potesse scendere in campo sabato sera ed invece la nuova doccia fredda. Probabilmente il classe 1981 non siederà nemmeno in panchina proprio per non rischiarlo.
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Milan, fuori da un mese
Zlatan Ibrahimovic è ormai fuori da un mese e difficilmente si aggregherà ai compagni per la gara contro il Verona. L’infortunio al tendine pare più grave del previsto e comunque stiamo parlando di un problema che da tempo affligge l’attaccante, con l’età non può fare altro che acuirsi nonostante gli antinfiammatori.
La speranza è di averlo abile ed arruolato per la gara di Champions League contro il Porto in terra portoghese martedì prossimo. Il giocatore ovviamente è motivato e carico per l’evento, non potrebbe essere altrimenti, ma ci sarà da fare i conti con le sue condizioni fisiche, sempre più precarie da un po’ di tempo a questa parte. Lo staff medico invoca prudenza, rischiarlo equivarrebbe a perderlo per altro tempo, il Milan non se lo può di certo permettere.
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Nasce la Fondazione Joe Barone, in memoria dell’ex dirigente della Fiorentina
E’ stata creata la Fondazione Joe Barone, ad annunciarlo sono stati gli ideatori, tra questi anche il figlio dell’ex dirigente della Fiorentina, Peter.
A distanza di otto mesi dalla prematura scomparsa dell’ex direttore sportivo viola, è stata creata una fondazione in sua memoria. Creata per onorare la vita e l’eredità del dirigente.
Nasce la fondazione Joe Barone
L’annuncio è stato fatto con un comunicato sul profilo Instagram della fondazione: “Siamo orgogliosi di annunciare il lancio della Fondazione Joe Barone, creata per onorare la vita e l’eredità dell’uomo che ha creduto nel potere della comunità e del restituire. Unisiciti a noi per celebrare la memoria di Joe e per costruire un futuro più luminoso. Visita il link nella biografia per unirti all’esercito di Joe e restare in contatto con la fondazione”.
L’amore per Firenze
Giuseppe Barone, uno dei 4 figli di Joe, ha speso qualche parole su suo padre: “Joe era sempre qui, non tornava molto a New York, era innamorato della città. Per lui Firenze era tutto. Siamo molto contenti di aver creato questa fondazione a suo nome. I fondi servono per aiutare i bambini malati e in più vorremmo donare defibrillatori alle scuole calcio di Firenze e New York. Grazie ai fiorentini e ai tifosi per il feeling che ci trasmettono”.
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Genoa, il difficile rapporto tra Vieira e Balotelli
Genoa, tensione in vista tra il nuovo tecnico e Balotelli. Il loro passato complicato potrebbe riemergere e influire sullo spogliatoio.
La Serie A è stata scossa stamattina dalla notizia inaspettata dell’esonero di Alberto Gilardino sulla panchina del Genoa. Al suo posto arriva Patrick Vieira, chiamato a risollevare le sorti di una squadra in crisi. Con un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione e un avvio di stagione tutt’altro che brillante, la decisione della società, sebbene sorprendente, trova una certa logica.
L’arrivo del tecnico francese, però, porta con sé anche dinamiche complicate, in particolare per la presenza in squadra di Mario Balotelli. I due, compagni all’Inter e al Manchester City, hanno condiviso un’esperienza turbolenta al Nizza nella stagione 2018/19. Vieira, all’epoca tecnico del club francese, non aveva risparmiato critiche pubbliche al centravanti italiano.
Genoa, vecchie ruggini tra Vieira e SuperMario
Aveva detto al Daily Mail: “La sua mentalità non si addice a uno sport collettivo come il calcio (…) Volevo costruire una filosofia basata sulla compattezza e sull’etica del lavoro. Lavorare con lui è stato complicato, la situazione era ingestibile.”
Le parole di Vieira trovarono conferma anche da Balotelli, che lasciò il Nizza per il Marsiglia al termine di una stagione tesa, nonostante i suoi numeri impressionanti in Ligue 1 nelle stagioni precedenti. Ora, con i due che si ritrovano insieme sotto il tetto rossoblù, resta da vedere se riusciranno a mettere da parte le vecchie incomprensioni per il bene della squadra.
Il Genoa, che ha ambizioni importanti e vuole uscire dalla zona calda della classifica, non può permettersi tensioni interne. La società, con l’arrivo di Vieira, punta a un cambio di rotta immediato, ma il rapporto tra il tecnico e il suo attaccante potrebbe rappresentare una sfida in più. Toccherà a entrambi dimostrare maturità e spirito di squadra per rilanciare il Grifone e conquistare una stagione all’altezza delle aspettative.
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Fiorentina, Commisso: “Non siamo in cima alla classifica per caso”
Fiorentina, Rocco Commisso alza l’asticella celebrando l’ottimo avvio di stagione e traccia la strada per i successi futuri a La Nazione.
Rocco Commisso, presidente e proprietario della Fiorentina, si è raccontato in una lunga intervista a La Nazione, affrontando i temi caldi legati al club e alle sue prospettive. La squadra viola sta vivendo un momento magico. Dopo un ottimo avvio di stagione, si trova al secondo posto in Serie A, a pari merito con Lazio, Inter e Atalanta, e brilla anche in Conference League con 6 punti conquistati su 9 disponibili. A seguire un breve estratto della sua intervista.
Fiorentina, le parole di Commisso
GRAN MOMENTO
“Lo dico sempre: l’obiettivo è fare meglio dell’anno passato. Sono molto contento della classifica, ed è uno dei momenti più belli. Ma dobbiamo continuare su questa strada senza accontentarci. Al momento non abbiamo fatto nulla”
MERCATO DI GENNAIO
“Se l’operazione è buona, sono pronto a intervenire. Se dobbiamo fare uno sforzo, lo faremo. Ma andiamo avanti un giorno alla volta. Siamo lì e vogliamo rimanerci. Vorrei regalare a Firenze qualcosa che si ricorderanno per sempre”
ESTATE DI RIVOLUZIONE
“Siamo stati criticati per le scelte fatte nelle cessioni, ma quei soldi sono stati reinvestiti. Anche con quei soldi sono arrivati undici nuovi giocatori. È stato fatto un ottimo lavoro. Non siamo lì per caso e spero che duri. Siamo contenti di tutto questo”
LO STADIO
“È il mio più grande rimpianto. Avevo dato la mia disponibilità. Ora, con la sindaca, stiamo cercando di trovare delle soluzioni che permettano a Firenze di avere uno stadio che, anche se non sarà nuovo, potrà essere almeno moderno e funzionale. Sono disposto a valutare eventuali investimenti, ma devo avere la certezza e tutte le informazioni sui lavori che stanno facendo ora e su ciò che manca. In ogni caso, voglio il controllo totale”
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