Serie A
Milan, sbagliato criticare Ibrahimovic
Milan, una gara difficile quella di ieri sera contro il Bologna, una vittoria comunque meritata anche grazie a Zlatan Ibrahimovic che mette al sicuro il risultato a partita quasi terminata. Lo svedese sui social è stato però criticato.
Milan, una vittoria che da’ morale quella di ieri sera contro il Bologna. Dopo il 2-0 ad opera di Leao e Calabria il blackout mentale che consentito agli uomini di Sinisa Mihajlovic di arrivare al pareggio. Il Milan allora ha letteralmente buttato il cuore oltre l’ostacolo e con una reazione rabbiosa ha trovato la vittoria grazie a Bennacer e ad Ibrahimovic.
Proprio quest’ultimo è stato oggetto di parecchie critiche sui social. Gli viene infatti rimproverato di essere rimasto in campo troppi minuti rispetto a quanti ne aveva nelle gambe. Probabilmente vero. Ma spesso bisogna leggere le sfumature, che purtroppo – a mio avviso – troppe volte sfuggono.
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Milan, Zlatan testa e cuore
Di certo non si può vivere di ricordi, di certo un uomo a 40 anni è differente da quando ne aveva 30, di certo la condizione fisica non era perfetta, ma criticare ieri sera Ibrahimovic è un errore, di quelli gravissimi.
Stefano Pioli ieri sera non ha tolto Zlatan perchè ha voluto fare passare un messaggio chiaro, il Milan avrebbe dovuto vincere, senza se e senza ma. Con la presenza di Ibra, sebbene stanco, la mentalità sarebbe stata ben differente. E così è stato, ha vinto il Milan, ha vinto Pioli ed ha vinto Ibrahimovic che è andato in rete allo scadere.
Probabilmente il Milan non si troverebbe al primo posto in classifica, in attesa del Napoli, se nel gennaio 2020 lo svedese non avesse messo piede nello spogliatoio rossonero. Quello stesso spogliatoio rivoltato come un calzino, così come gli stessi giocatori che, finalmente con un’icona esemplare, hanno capito quali fossero gli obiettivi da perseguire e come ci si doveva allenare per tentare di traguardarli.
Serie A
Juventus, l’ultimo quarto d’ora è fatale
I gol incassati dalla Juventus negli ultimi 15 minuti di gioco tolgono punti preziosi ai bianconeri: incassati già 7 gol, 1 in più rispetto all’anno scorso.
L’ultimo quarto d’ora di gioco risulta essere pesante per la Juventus di Thiago Motta. Infatti, i bianconeri hanno già incassati ben 7 gol negli ultimi 15 minuti di gioco nelle 26 partite sin qui disputate.
1 in più rispetto all’intera passata stagione con tecnico Allegri. Inoltre, questi gol hanno permesso alle squadre avversarie di rimontare il vantaggio momentaneo dei bianconeri.
Juventus, gli ultimi 15 minuti fatali, tanti punti persi per strada
Per la Juventus l’ultimo quarto d’ora di gioco risulta fatale, come ha dimostrato la partita di Supercoppa italiana con il Milan: con l’autogol di Gatti al 75° minuto di gioco che è valso il 2 a 1 finale per i rossoneri.
In questa prima parte di stagione, nelle 26 partite sin qui disputate dai bianconeri in tutte le competizioni, negli ultimi 15 minuti di gioco la squadra di Thiago Motta ha preso ben 7 gol. 1 in più rispetto all’intera passata stagione, sotto la guida di Massimiliano Allegri.
La cosa più problematica è che questi gol hanno fatto perdere punti per strada ai bianconeri, sia in campionato che in Champions League, visto che sono coincisi con rimonte da parte della squadre avversarie al momentaneo vantaggio juventino.
Inoltre, considerando solo il campionato (dato che l’anno scorso la Juventus non giocava la Champions) e fermandoci al 18° turno, addirittura il dato è più eloquente: 6 contro 2 rispetto alla passata stagione.
Ciò che dobbiamo considerare è che questi gol hanno permesso alle squadre avversarie di rimontare il vantaggio iniziale dei bianconeri: è successo con lo Stoccarda in Champions League, ma soprattutto in campionato, contro il Cagliari ( pareggio sardo al 88° minuto con Marin), contro il Lecce ( gol del 1 a 1 con Rebic al 93° minuto), contro il Venezia ( pareggio per 2 a 2 con gol del 2 a 1 di Idzes al 83° minuto), contro la Fiorentina ( pareggio per 2 a 2 con gol di Sottil al 87° minuto).
Invece, l’anno scorso con Allegri solo 2 rimonte: contro l’Atalanta ( gol di Koopmeiners al 75° minuto) e contro il Napoli ( gol del 2 a 1 di Raspadori al 88° minuto). Quindi le statistiche parlano chiaro di come la Juventus di Thiago Motta non riesca portare il bottino pieno a casa sicuramente questi dati faranno riflettere la dirigenza bianconera, anche in chiave mercato.
Serie A
Genoa, Vieira: “C’è da migliorare, ma buon punto. Sull’infortunio di Vitinha…”
L’allenatore del Genoa Patrick Vieira è intervenuto in conferenza stampa al termine della partita pareggiata per 0-0 in casa del Lecce.
Il Genoa pareggia 0-0 sul campo del Lecce e mantiene la sua striscia di imbattibilità in trasferta da quando c’è Patrick Vieira in panchina, dopo le vittorie contro Udinese ed Empoli e il pari con il Milan. È già la terza volta che il Grifone termina una partita con questo punteggio sotto la gestione Vieira: era già accaduto contro i rossoneri e il Torino.
I liguri riagguantano l’Empoli a quota 20 e mantengono 3 lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto, occupato proprio dal Lecce. I salentini hanno ritrovato punti dopo le due sconfitte consecutive contro Lazio e Como, tuttavia sono stati raggiunti in classifica dal Cagliari, che nel match dell’ora di pranzo ha vinto 2-1 in casa del Monza.
Lecce-Genoa 0-0: l’analisi di Vieira in conferenza stampa
Patrick Vieira, allenatore del Genoa, ha parlato in conferenza stampa al termine dell’incontro.
La prestazione della squadra
“Ci sono ancora cose da migliorare, soprattutto nell’andare in avanti. Abbiamo giocato contro una squadra forte, soprattutto in casa. Ci aspettavamo una partita così, per noi era importante dimostrare le nostre qualità. Abbiamo dimostrato organizzazione, questo è importante per fare risultato. Si può sempre migliorare ma alla fine sono contento di questo punto. Oggi abbiamo fatto vedere cose importanti. La squadra è sempre stata unita. Dobbiamo continuare a lavorare“.
Sui singoli
“Balotelli ho pensato di metterlo in campo, però devo gestire la partita. Non bisogna parlare solo dei singoli, il calcio è un gioco di squadra. Sull’infortunio di Vitinha, non ho ancora parlato col medico, dobbiamo aspettare un po’ per sapere cos’ha. Quando un giocatore esce così non è un segnale positivo. L’occasione di Thorsby? Mi dispiace, merita di segnare per il lavoro che fa per la squadra. Ci è mancato poco, spero che il gol possa arrivare presto per lui“.
Sulla fase difensiva
“Ho trovato una squadra che era già ben organizzata, con tanti giocatori di esperienza in Serie A. Abbiamo mantenuto i principi di gioco. L’importante è difendere di squadra. Senza la palla devono lavorare tutti. I giocatori hanno capito bene questo. Non parlo solo di me, è tutto il gruppo che sta facendo bene. Ma non abbiamo ancora fatto nulla, c’è ancora tanta strada. La partita con il Parma sarà importante, così come lo saranno tutte le altre. Sicuramente siamo sulla strada giusta“.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Partita difficile, dobbiamo riempire di più l’area”
Marco Giampaolo, allenatore del Lecce, ha analizzato in conferenza stampa la prestazione della sua squadra al termine dello 0-0 casalingo contro il Genoa.
Al Via del Mare finisce 0-0 un incontro con poche emozioni tra Lecce e Genoa. Un punto che fa più comodo agli ospiti, che riagguantano l’Empoli e restano a +3 sul terzultimo posto occupato proprio dai salentini. La squadra di casa se non altro muove la classifica dopo le due sconfitte di fila con Lazio e Como, ma è stata raggiunta a quota 17 punti dal Cagliari, vittorioso a Monza nel match dell’ora di pranzo.
Lecce-Genoa 0-0: le parole di Giampaolo nel postpartita
Al termine della partita, il tecnico del Lecce Marco Giampaolo è intervenuto in conferenza stampa.
Sulla prestazione della squadra
“Abbiamo fatto una buona partita, purtroppo senza portare a casa il risultato pieno. Ci è mancato qualche dettaglio. Oggi è stata la gara più difficile finora, perché bisognava saper giocare per vincere. Bisognava proporre, anche rischiando qualcosa. Con il Monza siamo andati avanti dopo tre minuti, cedendo il pallino all’avversario. Oggi non siamo mai stati nella nostra comfort zone, bisognava esporsi tecnicamente. Non è arrivata una vittoria ma pazienza“.
Sulle difficoltà in zona gol
“Dobbiamo allenarci per portare qualche giocatore in più a riempire l’area. Puoi riuscirci se fai un passaggio in più. A volte è necessario circondare l’avversario, palleggiare negli ultimi 35 metri per riempire di più l’area. Ti devi assumere più rischi nel palleggio. Oggi abbiamo avuto la pecca di non concretizzare, abbiamo qualcosa da rimproverarci ma non voglio fare la predica ai miei calciatori. Ho fatto loro i complimenti perché oggi era una partita difficile. Negli ultimi 20 metri ci è mancato qualcosa“.
Su Dorgu
“Lui attacca sempre, l’idea è sempre quella di andare. E’ un bel requisito. Anche lì ti assumi dei rischi, è capitato di avere entrambi i terzini alti oggi. A lui importa poco se gioca alto o basso, a destra o a sinistra. Bisogna capire dove farlo rendere meglio e per me è nel ruolo dove ha giocato oggi. Gallo poi era in affanno e lo abbiamo rimesso dietro. Mercato? Ci pensa Corvino, io già fatico a fare il mio mestiere. Penso ad allenare i calciatori che ho a disposizione“.
I cambi tardivi, in particolare Karlsson
“Nel calcio non abbiamo mai la controprova. Faccio le cose che ritengo opportune, la squadra aveva equilibrio ed è importante. Pierotti è un giocatore affidabile, non volevamo rischiare Gallo. Karlsson è arrivato ieri, deve imparare a conoscere i compagni, si mette a disposizione e lavora. Pensiamo che sia un giocatore che possa aggiungere qualità. Viene da un periodo in cui ha giocato pochissimo, nel calcio quando sei fuori da un po’ non è semplice, devi rimetterti in carreggiata. Siamo fiduciosi, pensiamo possa darci una mano per il nostro obiettivo“.
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