Serie A
L’angolo tecnico dell’undicesima giornata di Serie A
L’undicesima giornata di Serie A è andata in archivio con molto materiale, a cominciare dalle vittorie delle milanesi, le polemiche di Mourinho e del direttore sportivo Thiago Pinto, la profonda crisi della Juventus, sconfitta nella “fatal Verona” e spedita in ritiro punitivo dalla società, il tris di Vlahovic allo Spezia che apre il caso sui tempi e modi sbagliati del patron Commisso, lo spettacolare pareggio fra Atalanta e Lazio, e tanto altro.
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Milan e Napoli in testa, l’Inter insegue, crisi Juventus. Vlahovic tripletta e “caso”
Andiamo con ordine e annotiamo l’importante successo del Milan sulla Roma, con il marchio a fuoco impresso dall’intramontabile Ibrahimovic: punizione vincente e rigore procurato. Lo svedese è stato convocato anche in nazionale: infinito.
Rossoneri che hanno dominato per 60 minuti, prima che l’arbitro Maresca si rendesse protagonista in negativo con decisioni quantomeno dubbie, scontentando entrambe le squadre e società. Non a caso, il designatore Rocchi ha decretato un mese di stop per l’arbitro napoletano.
Tuttavia, il Milan ha dimostrato ancora una volta di essere un gruppo granitico: ha difeso la vittoria con un uomo in meno, dopo l’espulsione di Hernandez, con le unghie e i denti. E una paratona di Tatarusanu che sta diventando una garanzia. I rossoneri sono primi in Serie A.
Polemiche nel dopo partita con Mourinho e Tiago Pinto uniti nel j’accuse contro il sistema arbitrale, “reo” di non tutelare la Roma.
Infuocato derby campano fra Salernitana e Napoli, deciso da una rete di Zielinski. Spalletti ha avuto buone risposte dalla squadra nonostante le gravi assenze di Osimhen e Insigne e l’espulsione di Koulibaly nel finale di partita. I granata sotto la cura Colantuono stanno mandando segnali di crescita non indifferente, soprattutto sul piano caratteriale.
Per quanto riguarda l’Inter ,una doppietta del “Tucu” Correa, voluto fortemente da Inzaghi, sdogana la pratica Udinese e tiene i nerazzurri a 7 punti dalle due capoliste. Da aggiustare le pericolose sviste difensive nel finale, sulle quali Handanovic ha messo una pezza.
Nel divertente 2-2 fra Atalanta e Lazio si è visto di tutto: squadre che hanno giocato a viso aperto, tante occasioni da gol, portieri protagonisti, pubblico plaudente come non mai. Gasperini ha pagato le assenze in difesa, con l’adattamento di De Roon nel terzetto dei centrali.
Sarri continua a non avere risposte caratteriali dai suoi, che entrano ed escono dalla singola partita.
Una tripletta di Vlahovic manda al tappeto un volenteroso Spezia e apre il dibattito sui tempi e modi con i quali il presidente Rocco Commisso ha gestito la vicenda del rinnovo del contratto dell’attaccante serbo. Una vicenda nella quale sembra essere mancato “bon ton” da parte del focoso dirigente italo-calabrese, verso un atleta che con i suoi gol ha evitato la retrocessione della Fiorentina nello scorso campionato.
La Juventus viene sprofondata in 4 minuti da una doppietta di Simeone: difesa sotto accusa, così come l’approccio generale della squadra. Saggiamente nel dopopartita, Allegri e Agnelli hanno deciso per il ritiro. In questo momento ai bianconeri servirebbero 11 McKennie, l’unico che sta dando tutto.
Zona salvezza
Appaiati in classifica a Bonucci e compagni, il Bologna che al “Dall’Ara” manda a fondo un derelitto Cagliari e salva la panchina di Mijhailovic. In Sardegna gira un quesito: perché è stato mandato via Semplici ? Con Mazzarri la squadra è peggiorata in tutte le statistiche in Serie A.
Esulta il Torino per il 3-0 alla Sampdoria e il centesimo gol di Belotti: il giocatore entra nella storia del club, nella sua ultima stagione sotto la Mole. In casa blucerchiata si riflette sul destino di D’Aversa ma sembra non esserci il budget necessario per un cambio di guida tecnica.
Se la Genova doriana piange, quella rossoblù è mogia dopo il grigio pareggio a reti bianche contro il Venezia: anche il lavoro di Ballardini è in discussione, ma non tutte le colpe di una classifica precaria sono sue.
Infine, colpo esterno dell’Empoli che batte il Sassuolo e si piazza a pari punti con Juventus e Bologna. Troppo sottovalutato il lavoro di Andreazzoli, un manuale applicato al calcio. Piace soprattutto il coraggio di lanciare i giovani, con Viti e Zurkowski (autore del gol vittoria) sugli scudi.
Serie A
Milan, Leao: “Qualcosa in noi è cambiato. Sicuramente…”
Il Milan si gode il primo trofeo della stagione e si tiene stretto Rafa Leao: l’attaccante portoghese ha parlato del futuro con Conceicao.
Il campione portoghese del Milan, Rafa Leao, ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, esprimendo la sua determinazione e il suo impegno per il futuro della squadra. “Sicuramente non aspetteremo altri due anni e mezzo per vincere un trofeo,” ha affermato Leao, sottolineando il desiderio di riportare la squadra ai vertici del calcio europeo. Queste parole risuonano come una promessa ai tifosi, desiderosi di nuovi successi.
Leao ha inoltre ringraziato chi lo ha portato al Milan, evidenziando il suo attaccamento ai colori rossoneri e il desiderio di costruire un futuro vincente: “Fin da quando sono arrivato ho pensato che volevo star qui per anni e vincere trofei.”
Milan, ora è un altro Leao
Le dichiarazioni di Leao arrivano in un momento cruciale per il Milan, che sta cercando di consolidare la propria posizione tra le grandi del calcio europeo. L’ottimismo del giocatore potrebbe influenzare positivamente l’intera squadra, creando un clima di fiducia e determinazione.
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Fonte: l’account X di Schira
Rafa #Leao a GdS: “Sicuramente non aspetteremo altri due anni e mezzo per vincere un trofeo. Qualcosa in noi è cambiato. Futuro? Fin da quando sono arrivato pensato che volevo star qui per anni e vincere trofei. Devo solo ringraziare chi mi ha portato al #Milan” pic.twitter.com/cSvt4LScyG
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 9, 2025
Serie A
Inter, Asllani o Zielinski al posto di Calhanoglu?
Inter, Hakan Calhanoglu non e’ ancora al meglio e con il Venezia partirà dalla panchina. Simone Inzaghi valuta due alternative.
Nonostante il miglioramento registrato negli ultimi giorni, Hakan Calhanoglu non sarà titolare in quel di Venezia.
La lieve elongazione muscolare patita a Riyadh, infatti, non e’ stata ancora del tutto assorbita e il numero 20 partirà dalla panchina al Penzo.
Per questo, nella trasferta in Laguna, Simone Inzaghi sarà chiamato a trovare una alternativa al turco, una soluzione per sostituirlo.
Kristian Asllani ha deluso nella finale di Supercoppa contro il Milan, e questo gli ha bruciato un’altra fetta di fiducia che il tecnico ripone in lui.
Con l’ingresso dell’albanese, l’Inter ha iniziato a soffrire a centrocampo, perdendo lucidità e lasciando ampi spazi a Fofana e Reijnders.
Dopo molte chance concesse, questa volta Inzaghi potrebbe varare un piano B, peraltro già visto nel corso di questa stagione.
In tutto questo, un ruolo chiave lo giocherebbe Piotr Zielinski, pronto ad adattarsi al ruolo di regista.
L’ex Napoli e’ un jolly adattabile ad altri ruoli della mediana e, per non rischiare, Inzaghi potrebbe appoggiarsi a lui.
Serie A
Como, Fabregas soddisfatto del ritiro di Marbella: alle porte un tour de force di quattro tappe
Como, i lariani sono rientrato dal ritiro invernale di Marbella e questa sera affronteranno la Lazio. Cesc Fabregas guarda a un gennaio fatto di sfide per cuori forti.
Vacanze (per modo di dire) finite per il Como, che è rientrato da Marbella, dove si era trasferito per svolgere un mini ritiro sotto le feste.
Questa sera i lariani saranno impegnati all’Olimpico contro una Lazio ferita dalla sconfitta nel derby e desiderosa di rispondere con orgoglio e, soprattutto, con i tre punti.
Tutto gennaio, però, sarà un mese verità per gli uomini di Cesc Fabregas che affronteranno poi, nell’ordine, Milan, Udinese e Atalanta. A febbraio, invece, Bologna e Juventus saranno i “big match” in programma, a testimonianza di come sarà un inverno caldo e decisivo per la corsa salvezza in riva al Lario.
Ai microfoni di Sky, in merito alla sfida contro la Lazio, ha parlato Fabregas, il quale ha fatto il punto sulla preparazione in vista di questa sera.
“I ragazzi stanno bene, sono stati giorni di lavoro di qualità in un buon campo e con bel tempo”– ha detto il tecnico spagnolo – “Dobbiamo continuare a crescere, siamo in un momento importante della stagione, si vedono cose positive e dobbiamo continuare così”.
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