Serie A
Sassuolo: Scamacca ritrova la serenità
Nella giornata di ieri si è giocato il match salvezza tra il Sassuolo e il Cagliari, terminato 2-2. Uno dei marcatori dei due gol dei neroverdi è stato Gianluca Scamacca.
Negli ultimi mesi il numero 91 del Sassuolo è stato indirettamente al centro di alcuni episodi di cronaca.
Il primo episodio si è verificato il 19 maggio, quando il padre del giocatore romano, si è reso autore di un’episodio al quanto sconcertante.
In quella giornata il padre armato di spranga ha fatto irruzione al centro sportivo di Trigoria della Roma danneggiando automobili e il premio bonsai ottenuto dalla squadra giallorossa in seguito alla vittoria ai calci di rigore contro il Real Madrid.
in seguito a questo gesto l’autore di questo gesto venne arrestato.
Questo episodio colpì molto il giocatore tanto che nell’ultima parte del campionato scorso perse il ruolo da titolare.
Dopo questa parentesi, il giocatore rientrò al Sassuolo, terminato il prestito al Genoa.
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All’inizio di questa stagione sembravano essersi risolte le varie questioni ‘familiari’ e il giocatore inizia il campionato molto bene tanto che riesce anche ad ottenere la convocazione in nazionale ma ecco che si ripresenta dinnanzi a lui un’altra situazione spiacevole.
il 19 novembre, il nonno di Scamacca anch’esso armato di coltello, si è introdotto in un bar di una periferia romana, minacciando un cliente del bar.
In questa situazione cosi come quella precedente l’esito è lo stesso, arrestato anche il Nonno.
Scamacca in seguito a quest’ultimo episodio, ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni, dissociandosi completamente da questi episodi dicendo: “ribadisco ancora una volta, che io sono cresciuto con mia madre e mia sorella, nessun altro.”
Dopo averci messo del tempo per ritrovare la serenità speriamo che questo non infici nelle prestazioni e nella vita del giocatore anche perchè dopo periodi bui passati gli anni precedenti, sembra aver finalmente trovato la continuità giusta per proseguire la sua carriera.
Serie A
Parma cuor di leone: grande contro i grandi
Neopromosso questa stagione in Serie A, il Parma sta lavorando bene e con continuità, anche contro le grandi. Presto affronterà uno scoglio impervio: l’Inter.
Ultimamente è stato colpito da un infortunio importante: la lacerazione al tendine d’Achille di Charpentier. Eppure il Parma sta vivendo un periodo molto positivo e si sta attestando come una delle squadre più “piccole” in grado di diventare grandi con le grandi.
Lo dimostrano le vittorie nette contro Milan (2-1) e Lazio (3-1), ma lo ribadiscono anche i pareggi riportati contro Juventus (2-2) e Fiorentina (1-1): il Parma, che è tornato alla Serie A per la prima volta dal 2020-21, sa misurarsi con le grandi.
Ora l’attende un ostacolo niente male: l’Inter di Simone Inzaghi, che attualmente occupa il terzo posto in classifica sotto il Napoli e l’Atalanta. Ma promette di dare ancora una volta battaglia e non va presa sottogamba.
Parma, una squadra di giovanissimi
L’età dei giocatori in rosa parla chiaro: il Parma è la squadra più giovane della Serie A e può contare sull’apporto costante di molti giovanissimi nati dal 2000 in poi. L0età media dei giocatori è bassissima: appena 23 anni e 6 mesi, che ne fanno la terza squadra europea più giovane dopo Strasburgo e PSG.
E i giovani del club emiliano piacciono anche agli altri club.
Parma, i giovani che sono osservati speciali del calciomercato
C’è un duo di difensori centrali giovanissimi che sta attirando gli sguardi: alludiamo al classe 2002 Balogh e al classe 2006 Leoni (2006), sulla quale mister Pecchia sta puntando forte.
Il primo piace anche in Premier League, il secondo era un possibile obiettivo di Inter e Napoli. In porta il 22enne giapponese Suzuki è stato un obiettivo del Chelsea.
Piace molto il classe 2003 Bonny, sul quale il Napoli ha messo gli occhi e che in campionato ha messo a referto 4 gol e un assist. E non dimentichiamoci dell’ala destra 19enne Anas Haj Mohamed, che ha esordito in Serie A contro la Lazio mettendo in difficoltà Provedel. E segnando un gol bellissimo.
Serie A
Fiorentina, Ghini: “Ecco come siamo intervenuti su Bove”
Il presidente della Fratellanza Militare Giovanni Ghini ha spiegato le procedure di rianimazione a Edoardo Bove in occasione di Fiorentina-Inter.
Sebbene stiano arrivando indiscrezioni sul fatto che il giocatore sia cosciente e parli coi medici, il mondo del calcio resta in apprensione per quanto accaduto a Edoardo Bove. Che, al minuto 17 dell’ultima sfida di campionato tra la sua Fiorentina e l’Inter, si è accasciato al suolo per un’aritmia cardiaca.
Si legge su La Gazzetta dello Sport che “La prima diagnosi parla di aritmia per torsione di punta, una forma di tachicardia ventricolare che si sviluppa in soggetti affetti da un particolare disturbo dell’attività elettrica del cuore“.
Fiorentina, Giovanni Ghini racconta la procedura di rianimazione a Edoardo Bove
Giovanni Ghini, presidente della Fratellanza Militare, l’associazione di volontariato che domenica scorsa all’Artemio Franchi si occupava dell’emergenza sanitaria, ha raccontato a Repubblica le procedure svolte per salvare il giocatore: “Intorno erano tutti agitati ma noi eravamo calmi perché sapevamo cosa fare. Non bisogna farsi prendere dall’emotività. Dalla caduta del calciatore al nostro arrivo sono passati 30 secondi“.
Come erano organizzati: “Al Franchi avevamo due squadre, una con il medico e due soccorritori, l’altra con tre soccorritori. Appena il dottore è arrivato dal calciatore ha preso i parametri vitali, valutato lo stato di coscienza, la respirazione e il battito cardiaco. Insieme ai sanitari della Fiorentina ha deciso che bisognava partire subito per l’ospedale. In 4 minuti Bove era già nell’ambulanza“.
Prosegue Ghini: “In ambulanza lo abbiamo rianimato, si è attivato il defibrillatore semiautomatico per ristabilire il ritmo giusto del cuore. Il trattamento è andato avanti per tutto il tragitto. All’arrivo in ospedale il medico ha riferito l’accaduto e tutto ciò che era stato fatto. Passata la prima barriera di filtraggio in pronto soccorso, Bove è arrivato nella sala rossa, dove medici e anestesisti potevano intervenire“.
Perché non è entrata subito l’ambulanza? La spiegazione di Ghini: “Esiste un piano operativo d’emergenza che non prevede l’ingresso in campo dell’ambulanza. In situazioni così critiche bisogna evitare ogni rischio di rallentamento, e il mezzo può restare bloccato sull’erba a causa del peso. Meglio portarsi gli attrezzi di soccorso nello zaino, eseguire i primi controlli sul paziente per poi portarlo sull’ambulanza“.
Serie A
Roma, le condizioni di Hummels e Cristante: gli esiti degli esami
Sono arrivati gli esiti degli esami strumentali di Mats Hummels e Bryan Cristante. I due della Roma sono usciti anzitempo durante il match contro l’Atalanta.
Arrivano buone notizie per Claudio Ranieri e per la Roma. Il club giallorosso era in apprensione per le condizioni di Mats Hummels e Bryan Cristante, usciti entrambi anzitempo nel match di ieri sera dell’Olimpico contro l’Atalanta di Gasperini.
Entrambi i giocatori questa mattina si sono sottoposti agli esami strumentali di rito che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo. Infatti, per il difensore ex Borussia Dortmund si tratta solamente di una lieve contrattura ai flessori della schiena: per il recupero completo del tedesco serviranno un paio di giorni per tornare a disposizione di mister Ranieri.
Contro il Lecce perciò ci sarà l’esperto difensore, con il tecnico giallorosso che deciderà se utilizzarlo dall’inizio o a partita in corso.
Per quanto riguarda Bryan Cristante la situazione è leggermente peggiore. Il centrocampista della Roma ha rimediato una distorsione alla caviglia: dopo i primi accertamenti la sensazione è che dovrebbe recuperare per la sfida di sabato sera all’Olimpico ma la sua presenza dipenderà solamente dalle valutazioni di Ranieri ed il suo staff.
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