Serie A
Milan-Sassuolo 1-3: Scamacca e Berardi piegano il Diavolo: le pagelle rossonere
Un pomeriggio da dimenticare per il Milan, che naufraga a San Siro con un Sassuolo che porta a casa i tre punti.
Seconda sconfitta consecutiva per il Milan, che inciampa tra le mura amiche dopo la vittoria in settimana contro l’Atletico Madrid. Prestazione incolore per i rossoneri, che deludono in fase di realizzazione e si sgretolano dietro, dove l’assenza di Tomori si è fatta sentire non poco.
Maignan 5,5: è ancora convalescente e le incertezze lo testimoniano. Ha colpe sul gol di Berardi, mentre su Scamacca e sul fuoco amico di Kjaer non può nulla. Sicuri che fosse il caso di bruciare le tappe?
Florenzi 5: si propone poco in avanti, timido e in affanno in fase difensiva. La sua fascia è quella meno utilizzata, ma lui si propone poco.
Kjaer 6: gli rimpalla addosso la sfera calciata da Scamacca e fulmina Maignan senza volerlo. Per il resto la solita prestazione di lotta e sostanza.
Romagnoli 4,5: mezzo voto in più per il gol di testa, che comunque rimane la prestazione disastrosa. Perde quasi tutti i duelli con Scamacca e si lascia sfuggire Berardi sul gol dell’ 1-3
T.Hernandez 5: spinge molto, ma a vuoto e si intestardisce su certe giocate, sbagliando spesso l’ultimo passaggio. Incide anche il suo eccessivo nervosismo.
Bennacer 4,5: stregato da Frattesi, naufraga tra le linee della mediana neroverde (dal 15′ st. Tonali 6: il solito Tonali, ma l’inerzia è negativa e le sue buone giocate finiscono nel nulla).
Bakayoko 5: inizia bene con una conclusione pericolosa dal limite dell’area, ma da quel momento fa più danni della grandine. Da un suo errore si innesca il gol del vantaggio (dal 1′ st Kessie 4: il terzo gol è colpa di un suo errore, impreciso su quasi tutti i palloni che tocca).
Saelemaekers 6: propositivo in fase di attacco, meglio di Leao e Diaz, ci mette idee e corsa e questo gli va rinosciuto.
Brahim Diaz 5: sembra non avere idee e talvolta gira a vuoto, intendendosi poco con Ibrahimovic (dal 1′ st. Messias 6: nel secondo tempo è forse quello che cerca più la porta in attacco. Qualche buona percussione in mezzo).
Leao 5,5: tanta corsa, poca lucidità e ancor meno generosità. Gli va dato atto che cerca la profondità, ma non la concretizza.
Ibrahimovic 5,5: nel primo tempo fa collezione di fuorigioco e non riesce mai a essere incisivo nel cercare la porta.
Pioli 4,5: perchè rischiare subito Maignan, con Tatarusanu in fiducia? La linea mediana di partenza, poi, è molto opinabile vedendo i risultati. Seconda sconfitta di fila in campionato, e l’Inter si avvicina a -1.
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Serie A
Inter, Zielinski: “Sono in un top club, ma avrei prolungato con il Napoli”
Inter, il centrocampista della nazionale polacca Piotr Zielinski ha rilasciato un’intervista al canale Kanał Sportowy trattando varie tematiche legate al suo trasferimento in nerazzurro.
Tra i numerosi temi affrontati da Zielinski c’è proprio la decisione, presa un anno fa, di indossare la maglia nerazzurra. Una scelta maturata nonostante le numerose offerte ricevute per lasciare Napoli a parametro 0. Inoltre, ha parlato del suo ambientamento sotto la guida di Simone Inzaghi, che, inaspettatamente, si è rivelato meno semplice del previsto. Oltre a questo, ha voluto ribadire di essere in un top club, nonostante ne abbia rifiutati altri. A seguire le sue dichiarazioni.
Inter, le parole di Zielinski
NO A JUVENTUS E ALTRI TOP CLUB PER L’INTER
“Su di me c’erano Liverpool, Arsenal, Atletico Madrid, Juventus… Ho ricevuto richieste specifiche da parte del Barcellona. Ma mi piace l’Italia. Quando sono arrivato al Napoli, mi sono trovato bene, sarebbe stato difficile per me andare in Inghilterra, per esempio. Avrei preso in considerazione la Spagna, ma la priorità era continuare la mia carriera in Italia”.
NAPOLI
“Oggi sono all’Inter, ma anche il Napoli è un grande club e sarei stato felice di prolungare il contratto”.
SONO IN UN TOP CLUB
“Sono arrivato in un grande club, dove non ti fanno mancare nulla. A Milano un giocatore ha tutto ciò che serve, deve solo pensare a giocare”.
PREPARAZIONE DIFFICILE
“I primi 3-4 giorni di test sono stati duri, il periodo di preparazione è stato probabilmente il più difficile da quando sono arrivato in Italia”
Serie A
Lazio, quando rientra Boulaye Dia?
Lazio, la diagnosi di malaria per Boulaye Dia rappresenta una grossa tegola per Marco Baroni. Ecco i tempi di recupero.
Nella giornata di ieri, l’attaccante della Lazio, Boulaye Dia, durante il ritiro della Nazionale senegalese, ha contratto una live forma di Malaria, che lo terrà fermo ai box per qualche tempo. Il calciatore è atteso oggi a Roma per le visite mediche e, sebbene di forme di Malaria ne esistano diversi ceppi, i medici della Lazio vogliono vederci chiaro per stabilire l’entità dei sintomi.
Lazio, quante partite salterà Dia?
I virologi spiegano che i tempi di incubazione della malattia oscillano tra i 7 e i 14 giorni, e la trasmissione avviene quasi esclusivamente attraverso la puntura di una zanzara infetta. La trasmissione diretta da uomo a uomo, per via ematica, è invece molto rara.
Per questo motivo, una volta arrivato a Roma, Dia non sarà necessariamente sottoposto a un periodo di isolamento totale. Tuttavia, la prudenza è d’obbligo. Episodi analoghi in passato, come quello di Kouamé della Fiorentina, colpito dalla malaria dopo il rientro dalla Costa d’Avorio lo scorso febbraio, dimostrano che la gestione può variare. In quell’occasione, l’attaccante viola rimase fuori dai campi per circa un mese, saltando 5 partite.
Nel caso di Dia, lo scenario peggiore sarebbe un periodo di stop simile, che costringerebbe il giocatore a dare forfait già nella sfida di domenica 24 contro il Bologna. La durata dei sintomi e i tempi di recupero, tuttavia, dipendono da diversi fattori e variano da persona a persona. La Lazio di Baroni attende ulteriori conferme sulla diagnosi per pianificare al meglio il rientro del giocatore.
Serie A
Juventus, ecco l’indennizzo FIFA per Cabal
Juventus, dopo Bremer, altro grave infortunio per i bianconeri. Soluzioni ridotte in difesa, ma arriva un indennizzo dalla FIFA per Juan Cabal.
La sosta per le Nazionali si è trasformata in un incubo per la Juventus, già alle prese con una rosa falcidiata dagli infortuni. Durante un allenamento in Colombia, il difensore Juan Cabal ha rimediato una rottura del legamento crociato, che lo terrà lontano dai campi almeno fino all’estate. Una pessima notizia che aggrava i problemi di Thiago Motta in difesa, soprattutto dopo l’infortunio analogo subito da Bremer circa un mese fa. Ora la Juventus si trova a dover fare i conti con due uomini in meno in un reparto già sotto pressione.
Juventus, quanto risarcirà la FIFA?
A differenza di Bremer, l’infortunio di Cabal è avvenuto durante una competizione FIFA, e proprio l’organismo internazionale si farà carico di un indennizzo pari a 1,7 milioni di euro. Tuttavia, come sottolineato nell’edizione odierna di Tuttosport, il rimborso sarà erogato solo a completa guarigione del giocatore, attesa per l’estate.
Per Thiago Motta e il club, resta l’amara consapevolezza che, nonostante il piccolo ristoro economico, la stagione continua a complicarsi sul piano tecnico. La difesa dovrà reinventarsi per affrontare i numerosi impegni ancora in calendario, facendo affidamento su soluzioni alternative per tamponare l’emergenza.
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