Serie A
Infortunio Bremer: Juric tira un sospiro di sollievo
Gleison Bremer, uscito nella gara di domenica al 45′ per un infortunio, potrebbe essere a disposizione di Ivan Jurić già contro il Verona.
Il Torino allenato da Ivan Jurić questo giovedì si troverà di fronte la Sampdoria per la sfida di qualificazione al prossimo turno della Coppa Italia.
Il tecnico Granata dovrà sicuramente fare a meno di uno dei suoi migliori difensori centrali, difatti domenica scorsa Gleison Bremer è dovuto rimanere negli spogliatoi all’intervallo per un risentimento al polpaccio facendo preoccupare tutto lo staff tecnico ed i tifosi.
Nell’intervista post partita Jurić aveva proferito queste parole in merito al Brasiliano: “Ha sentito un dolore al polpaccio dopo 20-25 minuti. All’intervallo voleva continuare ma abbiamo preferito di no, speriamo di averlo fermato in tempo, che sia solo un affaticamento”
Bremer meno grave del previsto
La preoccupazione dell’allenatore del Torino è stata scongiurata ieri al termine degli esami di controllo sul giocatore.
Gli accertamenti clinici hanno evidenziato un sovraccarico al gemello mediale sinistro, con tempi di recupero molto ridotti rispetto ad un eventuale strappo muscolare.
Bremer potrebbe tornare quindi a disposizione del tecnico già nei giorni antecedenti la gara contro il Verona di Tudor.
Il sovraccarico avuto dal giocatore è comunque un infortunio da non sottovalutare, se non curato adeguatamente potrebbe portare ad una ricaduta con conseguenze più gravi, Jurić assieme al proprio staff tecnico valuterà quindi se attendere ed impiegarlo nella sfida successiva che vedrà il Torino scontrarsi con la capolista Inter a San Siro.
Serie A
Fiorentina, Palladino: “Siamo ambiziosi. E con Gud…”
Fiorentina, Palladino ha concesso una lunga intervista al quotidiano La Repubblica questi alcuni suoi passaggi più interessanti.
Palladino racconta che è totalmente immerso nel mondo viola: ha deciso di non cercare casa a Firenze, ma vive al Viola Park. «Appena arrivato ho cercato casa, ma poi ho capito che c’era tanto lavoro da fare ho scelto di rimanere qui al Viola Park. Ho la mia stanza, bellissima. Non voglio perdere neanche un minuto della mia giornata per la Fiorentina. Tanti mi dicono che sono pazzo e che dovrei staccare ma non ci riesco. Vedremo nei prossimi mesi, non è facile trovare casa a Firenze…», le parole del tecnico viola.
Un tecnico che sa cogliere le esigenze della propria rosa, qualche commento è stato sollevato sulla settimana di riposo lasciata ai propri ragazzi non impegnati con le nazionali in questa pausa: «Era doveroso nei confronti di un gruppo che mi dà tanto ogni giorno. Sono arrivati molto tirati all’ultima partita. Ma non sono in vacanza: devono fare tre allenamenti a casa. Mi hanno promesso che li faranno».
Una Fiorentina che vola, con un fuoriclasse in porta come De Gea, rilanciato dopo un anno di attività, con un bomber come Kean, esploso in maniera straordinaria, arrivato già in doppia cifra, dopo essere arrivato da una stagione in cui il tabellino segnava zero, e con una difesa, da quando è passata a quattro, granitica. La terza miglior difesa del campionato, con un giovane come Comuzzo grande protagonista: «Lo chiamo “soldato” perché è così in tutto ciò che fa. Vedo un grande difensore, un grande talento nel fermare gli avversari. Adesso viene il difficile, però: ha gli occhi di tutti puntati addosso, non lo affrontano più come un giovane ma come un Nazionale » .
La Fiorentina sogna in grande
Sulle ambizioni della Fiorentina, alcuni giocatori sognano la Champions: : «Mi piace la convinzione dei miei ragazzi, vuol dire che sono ambiziosi. Ma bisogna guardare la realtà: non è facile rimanere là sopra, è tosta, ci sono club attrezzati che hanno speso tanto. Dipende tanto da noi, però. Adesso ci affronteranno tutti per batterci, perché siamo in alto e diamo fastidio.
De Gea, Kean, Bove, Cataldi e Adli hanno portato la mentalità che serviva alla Fiorentina. Insieme a chi già era qui, la vecchia guardia. Un gruppo fantastico. Vedo un attaccamento a questa maglia da parte di tutti che è pura magia ».
E tra poco spera di avere finalmente a disposizione Gudmundsson, il diamante del mercato estivo: «La sua assenza, come quella di Pongracic e Cataldi, ha dato ancora più valore a quanto fatto finora. Aspetto Gud il prima possibile, sta lavorando per questo».
Serie A
Atalanta, alla ricerca del tempo perduto: Scalvini torna in campo e punta il Parma
Atalanta, Giorgio Scalvini è tornato a disputare una partita, seppur amichevole, a Zingonia. Al rientro, contro il Parma, punta a essere tra i convocati.
La sua ultima presenza in una gara ufficiale risale allo scorso 2 giugno, quando si ruppe il legamento crociato nel match tra Atalanta e Fiorentina. Giorgio Scalvini, dopo quasi sette mesi, è pronto a tornare in campo.
O meglio, lo ha già fatto, seppur in amichevole a Zingonia. Nella giornata di ieri, infatti, il difensore ha disputato un’amichevole contro l’under 23, formazione che disputa il campionato di serie C.
La fine del tunnel è ormai vicina. Contro il Parma, al rientro dalla sosta, Scalvini punta alla convocazione per iniziare recuperare il terreno perduto.
Da lontano osserva con attenzione anche Luciano Spalletti, che spera in un recupero rapido e in un rientro in condizione del ragazzo di Chiari per il suo scacchiere difensivo azzurro.
Serie A
Hellas Verona, Belahyane ubriaca tutti: il dato curioso
L’Hellas Verona sembra aver trovato un vero e propio gioiello. Reda Belahyane ha disputato un inizio di stagione importante, attirando l’attenzione delle big.
Tra le tante caratteristiche fuori dal comune del giocatore marocchino, ce n’è una in particolare che lo rende uno dei migliori in Italia. Ecco di che cosa si tratta.
Hellas Verona, Belahyane re del dribbling: solo 2 meglio di lui
Dopo 12 giornate le statistiche parlano chiaro: di dribblatori puri in Italia ne restano pochi. Quelli più bravi però, possiedono un’abilità capace di spezzare il ritmo delle partite e magari anche di ribaltare il risultato.
Non a caso in questa speciale classifica dei dribbling riusciti è presente il rossonero Leao con 24 ma ls sorprese più eclatante è il primo posto di Gaetano Oristanio con 26, seguito da Nico Paz (a pari merito col portoghese).
In terza posizione però ecco che spunta Belahyane dell’Hellas Verona che, a pari merito con Dodò della Fiorentina, conta ben 21 giocate vincenti. Osservandolo in azione, in effetti, si nota questa sua propensione al dribbiling anche se talvolta non gli riesce.
Quando però la giocata va nella direzione giusta ecco che l’azione si trasforma da difensiva in offensiva e crea una superiorità numerica capace di portare talvolta al gol. Il Milan in primis ha messo nel mirino il giocatore, ma anche diverse big europee stanno osservando le sue prestazioni. Già a gennaio ci saranno delle novità.
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