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Salernitana, un acquisto di peso per Iervolino
Non solo mercato per la Salernitana, il nuovo acquisto serve piuttosto a farlo muovere. Colpo grosso per Iervolino che dall’inizio dell’anno si è messo in contatto con un nome di tutto rispetto riuscendo a portarlo a Salerno. Vediamo di chi si tratta.
Walter Sabatini è il nuovo colpo della Salernitana, l’ex Palermo, Roma, Inter, Bologna e Sampdoria è stato ingaggiato dal nuovo presidente Danilo Iervolino e pare che stia già lavorando alla rosa per migliorarla. Il contratto ha la durata di appena sei mesi ma per Sabatini si tratta di una sfida importante, potrebbe rilanciare i granata con le sue intuizioni, proprio lui che nella sua carriera ne ha avute tante come Pastore, Ilicic, Kolarov e tanti altri. A Salerno ritrova Stefano Colantuono, con cui ha già collaborato a Palermo nel 2008.
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Salernitana ecco Sabatini, la passione per lo scouting e il vizio del fumo
Walter Sabatini è un DS di tutto rispetto che ha lasciato il segno a Roma su entrambe le sponde: per i giallorossi, infatti, ha scovato talenti come Dzeko, Allison, Marquinhos, Benatia, Manolas, Pjanic, Strootman, Nainggolan, Lamela e Salah mentre per i biancocelesti ha scoperto Kolarov e Lichtsteiner. Prima di approdare nella Capitale aveva fatto le fortune del Palermo facendo sbarcare in Sicilia talenti mostruosi del calibro di Pastore e Ilicic. Un patrimonio valorizzato col passare degli anni, proprio come il suo lavoro. Come riporta Salernitana news Sabatini ha dichiarato che quella dello scouting è una passione che ha da sempre, queste le sue parole:
“Quando guardi un calciatore, in ottica di acquisizione futura, ti deve creare emozioni. Nell’individuazione di un talento, invece, preferisco affidarmi all’istinto e alla mia esperienza. Però io continuerò a guardare un giocatore come tocca la palla, come si muove, quello me lo dice solo la mia esperienza. La senilità comporta dei vizi inesplicabili, poi il calcio non è un gioco ma un vizio. Comporta una scarica costante di adrenalina, molto simile a quando spillate l’ultima carta a poker. Comporta competenza, contare le carte”.
Una passione che ha tramandato anche al figlio Santiago che sta già seguendo le orme del padre. Per Sabatini questa occasione rappresenta una rinascita dopo che all’Inter aveva rescisso il contratto dopo meno di un anno e non è andata meglio con la Sampdoria per uno screzio col presidente Ferrero mentre per il Bologna ha lavorato per poco più di due anni. Salerno rappresenta per lui l’occasione del riscatto, lui che nella sua vita ne ha viste di tutte i colori. Nel 2000 per aver violato le norme di tesseramento di un giocatore extracomunitario venne squalificato per cinque anni con proposta di radiazione, venne infatti radiato nel 2003 ma fece ricorso e il CONI, per un cavillo burocratico, gli diede ragione. Adesso cercherà di assestare una squadra che rischia seriamente la retrocessione. In ultimo c’è da ricordare che dieci anni fa Sabatini finì in coma perché fumava troppo, un episodio che ha segnato la sua vita come ha dichiarato al Secolo XIX:
“Ero in coma e ho visto il paradiso, era come un supermercato. Da anni il mio corpo mi mandava segnali clamorosi e a un certo punto si è ribellato. Il giorno del mio malore dovevo andare in Cina, se fossi partito sarei morto. L’ultimo ricordo che ho è uno scambio di messaggio con Osti, poi sono sparito dalla vita. Ora prendo 15 compresse al giorno per calmarmi, non c’è un solo minuto in cui non pensi al fumo. La mia vita è stata scandita dal fumo, ogni sigaretta è stata bellissima. Vivere senza per me è una tragedia, ma ho un dovere nei confronti di chi mi vuole bene”. Una malattia superata col supporto della famiglia e adesso si rimette in gioco con una sfida non preventivata, sognava il granata sì, ma del Torino, e aveva ammesso che Bologna sarebbe stata la sua ultima sfida. Invece adesso il suo futuro si chiama Salernitana, lui che ha indentificato nel suo lavoro un’occasione per rendere felice la gente. Walter Sabatini risorge … ancora una volta.
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Benfica, Di Maria: “Voglio ancora vincere”
Il calciatore argentino ex Juve, Angel Fabiàn Di Maria, all’età di 36 anni non ha intenzione di ritirarsi e con il suo Benfica vuole vincere ancora molto.
Di Maria insaziabile: “Non mi sono ancora ritirato. A 36 anni voglio vincere di più”
Con l’Argentina è diventato campione del mondo in Qatar 2022, la scorsa estate in Copa Sudamericana, mentre l’ultimo trofeo da lui sollevato è stata la Supercoppa portoghese vinta con il Benfica. Questi sono solo alcuni dei numerosi premi vinti da Angel Di Maria, ma l’ex Juventus ancora non ha intenzione di ritirarsi e sta vivendo una seconda primavera nella squadra portoghese.
L’argentino, in occasione del secondo anniversario del Mondiale vinto in Qatar, ha rilasciato alcune dichiarazioni: «Mi riempie di orgoglio che tra qualche anno il mio nome apparirà in queste enciclopedie dei migliori giocatori della storia. Ma non mi sono ancora ritirato. Voglio vincere di più. A 36 anni, sento ancora che ogni allenamento mi insegna qualcosa. O, almeno, questo è l’obiettivo. Sono felice di essere arrivato a questo punto».
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Milan, Cardinale sulla cessione di Tonali:”Non lo abbiamo venduto perché ne avevamo bisogno”
Milan, intervenuto alla Business School di Harvard, il patron di Redbird Gerry Cardinale ha voluto dire la sua in merito a diversi argomenti, tra i quali la cessione di Sandro Tonali.
La cessione di Sandro Tonali ha creato diverso malcontento tra la tifoseria rossonera la quale da tempo spera in un clamoroso ritorno. Una speranza, poco di più, sebbene qualche contatto ci sia stato con l’agente Beppe Riso.
Per la prima volta ha parlato dell’argomento Gerry Cardinale. Le sue parole:” Non lo abbiamo venduto al Newcastle perché ne avevamo bisogno, ma perché abbiamo ricevuto un’ottima offerta e abbiamo fatto una valutazione rischio-rendimento. Abbiamo incassato 70 milioni di euro più un earn-out di 10 milioni. Grazie a questa vendita abbiamo acquistato sei nuovi giocatori. Non vendiamo per necessità, ma per opportunismo”.
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Milan, le richieste di Allegri: pronto a tornare ad allenare | I dettagli
Milan, nonostante le smentite di rito, anche da parte di molti giornalisti, sappiamo che la situazione è un’altra e i contatti col tecnico sono pressoché costanti.
Proseguono i contatti tra il Milan e Massimiliano Allegri. Noi di Calcio Style raccontiamo di dialoghi aperti dall’estate, tuttavia, per dovere di informazione, la dirigenza rossonera vuole proseguire con Fonseca, salvo clamorosi scivoloni, fino al termine della stagione.
Il futuro del portoghese ovviamente è legato ai risultati, se andrà a inanellare un filotto di vittorie, il fantasma Allegri verrà un attimo allontanato, se perderà le prossime due o tre partite sarà esonero.
Massimiliano Allegri ha chiesto di partire con la nuova stagione, pur tenendosi a disposizione anche a campionato in corso, salvo acquistare due rinforzi giusti a gennaio. Il livornese è infatti convinto che il Milan attuale sia già competitivo e serva poco per poterlo migliorare.
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