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Esclusiva CS, Roberto Ruscone: “Vlahovic tra i primi 5 attaccanti al mondo, Inter-Scamacca grande colpo”

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Esclusiva CS procuratore Roberto Rusconi: “ Juventus – Vlahovic tra i primi 5 attaccanti al mondo, Inter – Scamacca grande colpo, acquisti a giugno per la Roma”.

Nel dettaglio

vlahovic

POTREBBE INTERESSARTI UN’ALTRO ARTICOLO Juventus: domani le prime parole del nuovo acquisto Vlahovic.

Signor Roberto Ruscone di che giocatori si occupa?

“Io mi occupo soprattutto di settore giovanile ma ci stiamo allargando anche al calcio internazionale, infatti, la nostra agenzia ha proposto sia alla Lazio che alla Roma il difensore centrale del River Plate: Robert Rojas . Ma poi non si è fatto nulla.”

Quale è la squadra regina del mercato ?

“Penso che sia la Juventus con gli acquisti di Vlahovic e di Zakaria. Potenzialmente è tra i primi 5 attaccanti al mondo.”

Cosa pensa dell’eventuale acquisto di Scamacca all’Inter?

“L’acquisto di Scamacca da parte dell’Inter sarebbe un ottimo colpo, però voglio vedere se continuerà a giocare fino a fine campionato con lo stesso rendimento avuto fino ad adesso. Un acquisto molto importante è stato quello di Gosens un ottimo giocatore sia dal punto di vista difensivo che da quello realizzativo.”

Che cosa servirebbe al Milan ?

“Al Milan manca un forte difensore centrale ed un centrocampista al posto di Kessie . Secondo me un giocatore importante sarebbe stato Bentancur o un profilo simile.”

Il mercato della Roma?

“Alla Roma servirebbe un difensore centrale importante visto che Smalling molto spesso si infortuna . Un centrocampista che faccia il regista della squadra come Granit Xhaka ed un vice di Tammy Abraham secondo me sarebbe stato perfetto Caicedo ma non sarebbe potuto mai arrivare essendo un ex laziale. Comunque un profilo simile sarebbe stato perfetto per una squadra allenata da Mourinho.”

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ESCLUSIVA CS – Mandorlini: “L’Inter avrebbe meritato, ma questo è il calcio. Il Milan mi ha impressionato. Ritorno in panchina? Voglio mettermi in gioco”

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La nostra redazione ha intervistato in esclusiva l’ex giocatore dell’Inter Andrea Mandorlini. Allenatore in Serie A di Hellas Verona e Genoa tra le altre.

Tra i temi caldi ovviamente il momento dei nerazzurri, usciti sconfitti dalla finale di Supercoppa Italiana contro il Milan. Ecco il commento esclusivo di Mandorlini.

Esclusiva CS, Mandorlini parla dell’Inter e non solo

Il nostro giornalista Alessandro Aglione ha contattato personalmente Mandorlini e gli ha posto qualche domanda inerente al calcio attuale.

Le volevo chiedere, visto la partita di Supercoppa, essendo lei stato un grandissimo giocatore dell’Inter, secondo lei quali sono state le cause che hanno portato poi l’Inter a perdere il derby nonostante fosse in vantaggio per 2-0?

Nel calcio il bello è questo, che può succedere tutto e il contrario. L’Inter avrebbe meritato, anche se il Milan credo che abbia fatto una buonissima partita. Il calcio è così fino alla fine, le partite non sono mai finite e il derby dell’altra sera ne è stata la dimostrazione.

Io credo che se si vuole fare così una critica, cambiare tutto il centrocampo in una partita così importante, è stato un po’ un po’ un po’ azzardato. Sono giocatori che avevano già dimostrato però in questa partita. Dal punto di vista tecnico, credo che sia stato cambiato tutto il centrocampo, che credo sia la forza, la risorsa di questa squadra, al di là dell’infortunio di Calhanoglu.

Il resto sono sempre supposizioni che si fanno così alla televisione. Credo che Simone sia più bravo di noi. L’Inter ha avuto tante situazioni per poterla chiudere. Doveva andare così, però niente è cambiato. Dispiace perché, come ha detto giustamente Simone Inzaghi, è una sconfitta che brucia. Insomma vantaggio 2-0, anche come sono venuti i gol all’ultimo minuto del primo tempo, al primo minuto del secondo tempo può uccidere una squadra.

De Siervo

DENZEL DUMFRIES ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Invece il Milan non ha mai mollato e forse alla fine ha meritato anche questa vittoria. Quanto può incidere questa sconfitta sul proseguo della stagione?

Secondo me niente, perché l’Inter ha dimostrato tante volte di avere una squadra forte. Chiaro che la sconfitta non c’è un ritorno, quindi la supercoppa l’ha persa.

Ci sono tanti obiettivi, l’Inter è in corsa per tutto, quindi avrà modo di rifarsi. Chiaro che non c’è una rivincita in una finale. Adesso l’amarezza è doppia, però credo che sono professionisti, bisogna guardare avanti e credo che l’Inter farà quello.

Nel mercato di gennaio secondo lei in che ruolo, visto le tante partite, l’Inter potrebbe rinforzarsi vedendola dall’esterno con la sua esperienza?

Io credo che al di là di qualche infortunio, qualche situazione che ha in corso, come vediamo l’entità di Calhanoglu, forse il giocatore che è più scontento sia Frattesi, che è entrato anche l’altra sera. Secondo me sono sempre pareri da spettatori, non in maniera giusta. Forse è l’unico giocatore che sembra così, almeno a leggere i giornali. Poi bisogna essere dentro, credo che l’Inter abbia bisogno di poco per non dire niente. È una squadra costruita in tutti i settori, sia nei primi 11 chi entra. Non lo so, forse si farà qualche entrata, ma credo che l’Inter sia una delle poche squadre che ha bisogno veramente di niente.

Christian Pulisic ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Secondo lei, qualche entrata in che ruolo? Ci può stare sempre qualche entrata di qualche giocatore che magari… Un attaccante che aiuti oltre a Taremi?

Gli attaccanti sono già importanti, il Correa è anche infortunato, però credo che da quel reparto lì possiamo essere anche abbastanza tranquilli. Poi sono squadre importanti, prendere anche giocatori forti e che poi hanno poco spazio, Thuram, Lautaro, Taremi, che hanno fatto una grandissima partita, è difficile trovare spazio. Si aumenterebbe la competizione, non so se ne vale la pena.

Invece i problemi sotto porta di Lautaro, quali possono essere?

No, credo che l’altra sera ha fatto un gol, ne ha sbogliati altri, gli attaccanti sono così. Sono periodi, però credo che contestare in questo momento a Lautaro sia la cosa fuori dal mondo. Ci sono momenti così, però l’altra sera ha trovato il gol.

Chi dice che aiuti troppo la squadra e quindi sia poco lucido?

Occasioni ne ha, quindi l’aiuto della squadra è importante innanzitutto, però le occasioni sono. Io credo che sia soltanto questione di tempo e di pazienza. Comunque l’altra sera è stato decisivo, ha fatto gol, poteva fare altri, io credo che sia imprescindibile l’Inter da Lautaro e viceversa.

Ebbene, l’Inter come tipologia di squadra, più da scudetto o da Champions League?

Ma insomma Champions League, cominciamo a andare su squadre importantissime, quindi non lo so, l’importante adesso è innanzitutto che bisogna vivere step by step, quindi credo che sia importante vincere queste due gare di campionato che rimangono, in cui dobbiamo rimontare questo Napoli.  Poi insomma, vedremo la stagione come va.

Serie A, Inzaghi

SIMONE INZAGHI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Con la sua conformazione di squadra, dove potrebbe arrivare?

Ma è una squadra che può competere su entrambi i fronti, però credo che sia più importante vincere il campionato italiano, anche se la Coppa è difficile, sono tante squadre a livello europeo forti, con grandi squadre, è un po’ più difficile, credo.

E secondo lei invece con quali squadre l’Inter, quindi alla fine si potrà giocare lo scudetto?

Ma io credo che l’Inter e Napoli siano le uniche squadre che lotteranno, l’Atalanta mi piace tanto, spererei veramente tanto, però credo che insomma sarà più difficile, però spero di stare in tre squadre, Napoli, Inter e Atalanta, saranno quelle che staranno lì fino alla fine.

E invece il Milan l’ha stupita un attimo questo inizio di concorso?

Molto, moltissimo, ha fatto una partita incredibile, come ho detto prima ha preso due gol in maniera strana, l’ultimo minuto del primo tempo, il primo minuto del secondo tempo appena iniziato potevano uccidere qualsiasi squadra, anche molto più di blasonata del Milan, il Milan non ha mai mollato, ha fatto una partita di grande intensità, di grande coraggio, non ha avuto nessun tipo di paura, quindi credo che alla lunga la vittoria sia stata meritata e non si sa, è molto distante in campionato, quindi sarà molto difficile, però è una squadra che ha dimostrato che ha dei valori tecnici e quello che era prima sicuramente non era il Milan che tutti si aspettavano.

TIFOSI DELLA ROMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Invece un suo giudizio da esterno sul derby di Roma, quale potrebbe essere alla fine della stagione le posizioni della Roma e della Lazio secondo lei?

Guarda, ho visto che la Lazio si è fatta un campionato strepitoso fino al derby, poi il derby l’ha vinto la squadra che ha giocato meglio, la squadra che ha meritato di più, la squadra che sta meglio dopo il cambio di allenatore con Ranieri, quindi io credo che la Lazio stia facendo un campionato al di sopra delle proprie aspettative di qualità in generale della squadra. La Roma doveva riprendersi, si è ripresa e c’è ancora tanto tempo per poter migliorare, chiaro che entrare nelle prime quattro credo che sia l’obiettivo per entrambi le squadre.

Secondo lei potrebbe essere da esterno un allenatore come Allegri ideale per la ricostruzione della Roma oppure lo vede un po’ problematica questa cosa?

Non lo so, è difficile dare un giudizio. In questo momento la Roma è guidata da un allenatore veramente incredibile che ha dimostrato tutto, che sarà comunque responsabile dell’eventuale scelta oppure di continuare lui, quindi tutto dipenderà da Ranieri, sarà lui che deciderà se per sé o per un’altra figura, però credo che Allegri è un prospetto importante per tanti club, non solo per la Roma.

mandorlini

Andrea Mandorlini

Per chiudere, un allenatore così con le sue qualità, quando è che la rivedremo in panchina? Che tipo di sfida accettate?

Intanto ti ringrazio, forse ne ho prese qualcuna che non meritava di essere presa, però il calcio… la passione è questa, a volte ci si butta in situazioni senza pensarci, forse questo è stato il mio più grande errore in tutta la mia carriera, speriamo, sono qua, sono pronto e aspettiamo di dimostrare quello che in diversi anni, in diverse squadre sono riuscito a fare.

Quindi aspettano a breve una sfida che la stimoli ma più in Serie A o accetterebbe una squadra di categoria inferiore?

Sinceramente è importante che io mi sono stancato di stare fermo, l’anno scorso sono andato in Romania secondo in classifica con tutto da giocare eppure è stata fatta una scelta non errata di più, però questo è il calcio, bisogna essere pronti a tutto. Adesso vorrei veramente di avere una situazione in cui poter partire dall’inizio e vedere, vediamo e mettiamoci di nuovo in gioco, ma l’ho già fatto tantissime altre volte.

Queste le dichiarazioni a Calciostyle di Andrea Mandorlini.

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Inter-Como, Lady Gabrielloni: “Vi racconto il mio bomber”

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inter como

Si avvicina il match Inter-Como e non poteva esserci occasione migliore per incontrare ‘Lady Gabrielloni’ Elisa Cardinali, fidanzata del bomber del Como Alessandro Gabrielloni, protagonista domenica scorsa contro la Roma con gol e assist. Ecco cosa ha detto ai nostri microfoni la studentessa universitaria di Chimica a Camerino, nelle Marche.

Ciao Elisa, dove vedi questo Como… potrà arrivare molto in alto nel prossimo futuro?

“Spero che arriveranno il più lontano possibile e che faranno un po’ come l’Atalanta. Mi auguro che continueranno a salire sempre più in alto, perché se lo meritano…”

Capitolo Gabrigol: vedresti bene il tuo fidanzato un giorno con la maglia della Nazionale di Spalletti, o comunque vuoi fargli un augurio particolare?

“Gli auguro che possa essere all’altezza di qualsiasi cosa o situazione come la Nazionale o altre squadre. Glielo auguro con tutto il cuore… Poi se sarà bene, se non sarà fa niente. In ogni modo so che lui metterà sempre la stessa determinazione nel fare tutto quello che la vita e il calcio gli pongono davanti…”

Alessandro Gabrigol ha dei ‘segreti’ o ‘sogni’ nel cassetto? Cosa puoi svelarci in merito?

“Il sogno di Ale era quello di arrivare in A e segnare il suo primo gol. L’ha appena raggiunto. Ma è una persona che non si è mai posta limiti e l’ha dimostrato in tutti questi anni. Quindi penso che, in questo momento, il suo sogno nel cassetto sia magari, non lo so, giocare in Nazionale o arrivare in Champions. Quello che penso io è che non sarà mai una persona che dirà ‘ok, basta, sono soddisfatto’. In altri termini, finché avrà possibilità, cercherà di raggiungere sempre obiettivi più alti. E penso che questa sia una delle caratteristiche di Ale che mi ha fatto alla fine innamorare di lui. Perché, appunto, è sempre molto positivo, propositivo, determinato. Sono qualità davvero molto belle, che fanno anche bene in realtà alla nostra relazione…”

Concedici una battuta: nel mondo del calcio, pensi di poter essere ritenuta una wag? È un’etichetta che può dar fastidio sotto alcuni aspetti secondo te?

“In realtà non conosco il vero significato di wags. Io sto con Ale, cerco di dargli supporto nel meglio delle mie capacità; cerco sempre di seguirlo in ogni scelta che fa ma poi ho comunque la mia vita. Faccio la magistrale di Chimica a Camerino, quindi ho anch’io i miei obiettivi. Diciamo che entrambi, insieme, ci supportiamo per raggiungere le nostre mission: le mie ovviamente sono diverse dalle sue.

Semplificando: cosa significa oggi essere ragazza o moglie di un calciatore a tuo giudizio? In molti parlano spesso di wags: tanto per capirci, pensiamo ad esempio, in questi anni, a Michela Persico ‘accostata’ a Rugani o Wanda Nara a Icardi (a cui il Como sembrerebbe aver “preferito” proprio Ale Gabrigol, lì in attacco…)…

“Io personalmente sono un po’ atipica da questo punto di vista. Come Ale, sono di Jesi e dunque sono molto alla mano, tranquillissima. Essere etichettata tra le wags? A me va bene tutto ma ho sicuramente altri obiettivi nella mia vita…”

A Jesi a maggio ha ricevuto il Premio Cesarini, inventore della famosa ‘Zona Cesarini’. Dove ha messo questo suo prestigioso trofeo, visto che tra l’altro era seduto in platea dietro al CT della Nazionale Luciano Spalletti quel pomeriggio al Teatro Pergolesi?

“Tiene il trofeo a casa, a Jesi, nella sua cameretta. Il premio Cesarini è esposto insieme ad altre sue cose del calcio”

Dal campo alla pizza (con tanto di servizio Tg1 lunedì scorso)… Lo vedresti bene anche in cattedrà all’Università come relatore? Speriamo accolga il nostro invito, che gli abbiamo fatto già nei mesi scorsi…

“Speriamo, glielo dico (ride, ndr). Intanto Forza Como e Buon Natale a tutti!”

 

gabrielloni

Pizza Gabrielloni ideata dal giornalista Daniele Bartocci. Intervista Lady Gabrielloni a cura di Daniele Bartocci

 

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ESCLUSIVA CS – Dalmat: “All’Olimpico prestazione straordinaria dei nerazzurri. E se a gennaio arriva un grande attaccante…”

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Dalmat

Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, Stéphane Dalmat, ex calciatore dell’Inter, ha commentato la vittoria di ieri dei nerazzurri dell’Olimpico e in vista dei prossimi due impegni, che chiuderanno il 2024.

La redazione di Calciostyle ha avuto il piacere di intervistare Stéphane Dalmat, ex centrocampista francese che tra il 2001 e il 2003 ha vestito la maglia dell’Inter.

Con lui abbiamo parlato della vittoria dei nerazzurri all’Olimpico e degli obiettivi del club.

La nostra intervista a Stéphane Dalmat

Cosa ci ha detto Lazio-Inter? Che partita è stata?

“È stata una partita straordinaria, mi aspettavo una partita molto aperta perché la Lazio aveva dimostrato tante cose buone dall’inizio della stagione anche se l’Inter con le sue qualità e con tutti i giocatori in forma che ha, ha fatto una gara stupenda.”

È ancora l’Inter la squadra da battere per la Serie A?

“Si, l’ha dimostrato ieri che è ancora la squadra più forte, dopo una stagione passata lunga e difficile soprattutto quando hai la Champions, Coppa Italia,  Supercoppa e il  Mondiale per Club a fine stagione.”

Questa sconfitta ridimensiona la Lazio o fortifica l’Inter?

“La gara dell’ Olimpico fa vedere che l’Inter è  più forte delle sue avversarie, la Lazio invece è una buonissima squadra anche se ancora non è al livello dei nerazzurri.”

Secondo lei visti gli ultimi risultati l’Inter sta pensando più al campionato? O l’obiettivo è sempre la Champions?                                  

“L’Inter punta a tutti e due gli obiettivi. La sconfitta di Leverkusen difficile da digerire anche se società e calciatori sanno benissimo che i nerazzurri possono tranquillamente puntare ai due obiettivi.”

Si aspetta qualcosa a gennaio o l’Inter è già forte così?

“Per me serve solo un cambio davanti,  vendere Arnautovic e Correa, e se si ha l’opportunità di far venire un attaccante per almeno 6 mesi in prestito che ti dà garanzie di sostituire Thuram o Lautaro, che ben venga. I dirigenti nerazzurri hanno sicuramente più competenze di me.”

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