Serie A
Juventus: con l’Hellas un gol per tempo e nuove prospettive
Per Vlahovic primo bacio al primo appuntamento con la signora, in anni recenti alla Juventus era già successo con Tevez, Mandzukic ed Higuain.
Juventus per Vlahovic buona la prima
Dodici minuti e ventisei secondi, questo il tempo che impiega Dusan Vlahovic a mettere in fondo alla rete il suo primo gol con la maglia della Juventus, l’assist al numero sette lo serve Paulo Dybala.
Pochi minuti dopo, altra azione, Alvaro Morata serve Dusan al centro dell’area, ma il serbo apre troppo il compasso e la palla esce di poco fuori alla sinistra del portiere.
Insomma la nuova Juventus con il tridente ha un futuro che si vede già nel presente.
La nuova vita di Morata e Dybala
La presenza dell’attaccante serbo al centro dell’attacco bianconero giova a tutta la squadra, a partire da i due compagni di reparto, Dybala e Morata. Entrambi servono un assist a testa ed offrono una prestazione già convincente.
Vlahovic alla prima in bianconero è già un punto fermo della squadra, tant’è che infatti dei tre davanti è l’unico a giocare la partita fino al fischio finale. Prima Dybala, che mostra anche un certo disappunto e poi Morata lasciano il campo anzitempo.
I due attaccanti liberati dall’onere di dover portare a tutti i costi i gol hanno giocato, ai lati di Dusan Vlahovic. Una buonissima partita, in particolare lo spagnolo oltre al solito sacrificio ha mostrato quali sono le sue qualità migliori, potendo dialogare con un attaccante che occupa il centro del reparto.
L’argentino, escludendo la smorfia al momento della sostituzione, ha cucito il gioco, servito assist per i compagni e sfiorato anche il gol.
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La Juve con il centroavanti suona un’altra musica
Il nuovo tridente bianconero stuzzica la fantasia dei tifosi, riportando la memoria alla precedente esperienza con Allegri. In panchina ed il trio Dybala, Higuain e Mandzukic in campo, con cui la Juventus nel 2017 arrivo fino alla finale di Cardiff.
L’altro nuovo acquisto, ovvero Zakaria, porta in mezzo al campo, non solo fisicità e corsa ma anche il secondo gol della sfida, su ottimo assist di Morata.
La mediana bianconera, in assenza dello squalificato Locatelli è composta insieme allo svizzero da Arthur e Rabiot. I tre forniscono una prestazione efficace con le geometrie del brasiliano ed una buona verve del francese, quasi mai vista finora.
La Juventus liquida l’Hellas Verona e visti i risultati delle altre, la classifica sorride ai bianconeri. Tra una settimana la sfida all’Atalanta, ADP (Alvaro Dusan e Paulo) cercheranno di regalare alla Signora un San Valentino da veri innamorati.
Serie A
Serie A | Il Como perde Fadera e Sala, sostituiti.
Doppio stop nel Como: Fadera e Sala si fermano, costretti al cambio durante il match. L’allenatore dovrà rivedere la formazione.
Problemi in campo per il Como
Durante l’ultima partita di Serie A, il Como ha dovuto affrontare una doppia battuta d’arresto. Sia Fadera che Sala sono stati costretti ad abbandonare il campo, lasciando l’allenatore in difficoltà per riorganizzare la squadra. Questi due giocatori chiave hanno subito infortuni che li hanno obbligati al cambio, situazione che potrebbe influenzare le prossime prestazioni della squadra.
Cosa significa per il Como
Con l’assenza di Fadera e Sala, il Como si trova ora a dover fare i conti con una formazione ridotta. L’allenatore dovrà adattare le strategie per i prossimi incontri, cercando soluzioni alternative per mantenere competitiva la squadra. L’assenza di questi giocatori potrebbe rappresentare una sfida importante per il Como, che dovrà lavorare sodo per mantenere il ritmo nel campionato.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
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— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 8, 2024
Serie A
Napoli-Lazio, le formazioni ufficiali
Napoli-Lazio, match valido per la 15esima giornata di Serie A, mette di fronte i partenopei di Antonio Conte e i biancocelesti di Marco Baroni.
Napoli-Lazio non sarà il replay del match di Coppa Italia, vinto per 3 a 1 dai biancocelesti. Sarà una partita diversa, non solo per il fattore campo invertito ma anche (e soprattutto) perché Antonio Conte non schiererà in toto la formazione riserve. Giusto o sbagliato che sia, il tecnico salentino (di comune accordo con la società, come dimostrano le parole di De Laurentiis) ha attuato una scelta precisa.
All-in sul campionato. Tutte le fiches a disposizione vanno sulla Serie A, per riportare alle pendici del Vesuvio quello scudetto che era stato vinto due anni prima da Luciano Spalletti. Un triennio è un arco temporale piuttosto ridotto, considerando che i partenopei ne hanno vinti tre in tutta la loro storia, ma la gioia per il titolo vinto è stata offuscata da una stagione (quella scorsa) troppo brutta e deludente per essere digerita.
Una consapevolezza di fondo che ha toccato anche il patron del Napoli, convinto dal fatto che non si potesse sbagliare per il secondo anno consecutivo. Da qui la scelta di puntare su Antonio Conte, che (piaccia o non piaccia) è massima esperto di maratone. Al comandante leccese è stato chiesto di riportare il tricolore a Castel Volturno e quindi non è possibile criticarlo per le sue note rotazioni nelle competizioni “collaterali”.
Si può legittimamente essere in disaccordo con la sua visione, ma è stato chiamato per questo. Non puoi essere criticato se ti limiti a fare ciò che ti è stato chiesto. I discorsi, triti e ritriti, sulla capacità del salentino di gestire una stagione dal duplice o triplice impegno rimandiamoli all’anno prossimo. Il diktat stagionale è chiaro e la dirigenza azzurra ha costruito una truppa per giocare sulle 38 partite: non una di più.
La Lazio, dal canto suo, non è certo vittima sacrificale e non si dica che la compagine di Baroni non abbia nulla da perdere. Perché è oltremodo chiaro che, dopo la rivoluzione estiva, nessuno pretendesse dalla Lazio un piazzamento nei primi quattro posti, ma è altrettanto ovvio che quando ti sei abituato a respirare l’aria d’alta classifica i complimenti non ti bastano più. I biancocelesti son cresciuti molto in fretta, molto più di quanto fosse lecito attendersi a bocce ferme, e quando diventi grande ti aspettano sfide da grande: questa è la prima.
Napoli-Lazio, le scelte dei due tecnici
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. Allenatore: Conte.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Dele-Bashiru, Guendouzi; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: Baroni.
Serie A
Hellas Verona, Zanetti a rischio: il possibile sostituto
La panchina di Paolo Zanetti è a rischio dopo il pesante 4-1 interno incassato dall’Empoli. Al suo posto il favorito per allenare l’Hellas Verona sarebbe Bocchetti.
Settima sconfitta nelle ultime 8 partite di campionato per il Verona, che crolla anche in casa contro l’Empoli con un netto 4-1. I gol tutti nel primo tempo di Esposito (doppietta), Cacace e Colombo, mentre agli scaligeri non basta Tengstedt.
L’Hellas rimane quartultimo in classifica con 12 punti, ma rischia di essere sorpassato da Como e Monza che distano rispettivamente uno e due punti e devono ancora scendere in campo. I toscani invece salgono al nono posto a quota 19, a soli 3 punti da Milan e Bologna (che hanno una partita in meno) e a +2 sull’Udinese, impegnato domani sera a Monza.
Verona, si pensa a Bocchetti in caso di esonero di Zanetti
Dopo l’ennesima sconfitta che certifica non solo la profonda crisi ma anche gli evidenti problemi difensivi (37 gol subiti in 15 partite), la società del Verona sta facendo i suoi ragionamenti in merito alla guida tecnica. Il ko con l’Empoli potrebbe essere fatale a Paolo Zanetti e non sono da escludere stravolgimenti sulla panchina gialloblù.
La squadra era già andata in ritiro 15 giorni fa dopo lo 0-5 casalingo contro l’Inter, ma evidentemente questa decisione non ha dato gli effetti sperati. Il rischio esonero per Zanetti si fa sempre più concreto e il favorito per prendere il suo posto potrebbe essere Salvatore Bocchetti, ancora sotto contratto con il club.
Bocchetti aveva cominciato nel luglio 2021 con l’under 18 del Verona, poi l’under 20 e anche 6 panchine in prima squadra nella stagione 2022/23. Dopo altrettante sconfitte lasciò il posto a Marco Zaffaroni, il quale riuscì a ottenere la salvezza nello spareggio dell’11 giugno 2023 contro lo Spezia.
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