Serie A
Derby della Madonnina: l’opinione dell’ex fantasista Cassano
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Secondo Cassano l’ex attaccante di Milan, Inter e Sampdoria, ormai opinionista di canali on-line, reduce da dichiarazioni e revisioni quasi mai azzeccate, l’Inter non meritava la sconfitta nel derby della Madonnina.
Cassano dichiara: “L’Inter poteva vincere 7-0, aveva la partita in mano e il Milan mi dava la sensazione che poteva stare lì anche due giorni senza dare problemi. Nel primo tempo il Milan è stato stritolato, poi hanno fatto due gol, e poi ha continuato ancora l’Inter. Meritava l’Inter sia il primo che il secondo tempo, il Milan ha fatto due gol con una ciabattata di Brahim Diaz e un errore di Handanovic. Non sanno neanche loro come hanno vinto. In tre minuti è cambiato il derby, e il Milan si è ritrovato a vincere senza mai tirare in porta”.
Ottima come al solito la disamina di Cassano, se non fosse per il fatto che il Milan aveva giocatori rientrati dalla Coppa d’Africa, e che non gioca con la formazione titolare da Novembre 2020, a causa di infortuni e Covid. Inoltre statistiche alla mano l’Inter ha fatto solo 5 tiri nello specchio della porta, e solo se si considera un punteggio cestistico avrebbe potuto fare 7 goal.
Se all’Inter fosse mancata mezza squadra come succede praticamente da oltre un’anno al Milan avremmo certamente visto una classifica differente.
Cassano avrebbe dovuto avere la stessa reazione e fare le stesse osservazioni sulla sconfitta del Milan contro lo Spezia e sul pareggio contro il Napoli, o in Champions League contro Atletico Madrid e Porto, partite in cui il Milan ha fatto la partita dominandola e non ha capitalizzato quanto dovuto. Il calcio è un gioco bello anche per questo, anche una squadra in emergenza e con delle defaillance importanti può battere una squadra solida e ben costruita, anche una provinciale può battere un grande club.
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cassano
Questa lezione Cassano dovrebbe conoscerla bene considerato che nella sua prima apparizione n Serie A con il Bari il 18 Novembre del 1999 fece un goal bellissimo con un’azione in solitaria battendo proprio la sua amata Inter per 2-1.
Serie A
Shomurodov si prende la Roma: futuro in giallorosso?
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La Roma in questa seconda parte di stagione sta riscoprendo alcuni elementi della rosa che mesi fa sembravano sul punto di partire, uno è Eldor Shomurodov.
L’uzbeko sta conquistando un posto da titolare, complice anche l’infortunio di Dovbyk, grazie al suo contributo sia in zona gol che in fase di costruzione. Può restare come seconda punta?
Roma, riflessioni su Shomurodov: può diventare una riserva di lusso?
La squadra di Ranieri sta attraversando il miglior momento della stagione e tra le note positive c’è sicuramente la rinascita dell’attaccante ex Cagliari che nelle ultime partite ha anche scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori.
L’assenza di Dovbyk si è fatta meno impattante grazie alle prestazioni dell’uzbeko, che sia in Europa League che in Serie A è risultato decisivo con 2 assist e 2 gol contro Eintracht, Porto e Monza.
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LA GRINTA DI ELDOR SHOMURODOV IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sembrave che a gennaio dovesse lasciare nuovamente la capitale dopo le esperienze con Genoa, Spezia e Cagliari, con l’Empoli nel destino, ma alla fine la società ha ritenuto più importante avere alternative in attacco.
A quanto pare la scelta si è rivelata vincente soprattutto dopo lo stop dell’ucraino ex Girona. Adesso, con un contratto fino a giugno 2026, le possibilità che le parti possano sedersi per discutere un rinnovo si sono alzate e tutto dipenderà dalle volontà del giocatore.
Un’opportunità molto importante per la carriera di Shomurodov che a 29 anni potrebbe finalmente affermarsi stabilmente all’interno di una rosa e non di una qualunque, ma quella in cui milita dal 2020 e che l’ha scoperto dandogli fiducia fin da subito.
Serie A
Bologna, impegno settimanale dal sapore europeo
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Il Bologna di Italiano torna in campo prima dell’inizio della 27° giornata nel recupero contro il Milan. Sarà uno scontro diretto per l’Europa.
I felsinei dopo la sconfitta nel derby col Parma sono alla ricerca di punti per alimentare il sogno europeo. Il recupero arriva proprio nel momento in cui la classifica recita Bologna 41, Milan 41.
Bologna, col Milan è scontro diretto per l’Europa
Lo stop del Tardini dopo 10 risultati utili consecutivi non ha comunque intaccato l’entusiasmo attorno alla squadra di Italiano. La partita di questa sera contro il Milan può determinare se l’obiettivo Europa rimarrà realizzabile o meno, dato le due squadre sono a parimerito in classifica.
Castro è a secco da 341 minuti in campionato e Dallinga non sta incidendo come ci aspettava. L’attacco però non è un problema per il Bologna che ha segnato 38 gol e ha ritrovato anche Orsolini.
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SANTIAGO CASTRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
In questa stagione le due squadre non si sono ancora incontrate, a causa del rinvio di questo match, per questo motivo il confronto sarà ancora più interessante soprattutto per vedere come Italiano preparerà le contro mosse agli assalti di Leao e Gimenez.
Conceicao dal canto suo rischia grosso e una sconfitta potrebbe seriamente compromettere il suo incarico da allenatore del Milan. Il pubblico farà certamente la sua parte dato che in questa stagione il Bologna ha perso solo 1 partita (2-3 contro l’Hellas Verona) tra le mura amiche. Le previsioni in questo senso parlano di equilibrio considerando che il Milan ha raccolto 5 vittorie in trasferta su 12 partite.
Questa sera dunque gli occhi di tutte le squadre coinvolte nella lotta all’Europa saranno fissi sul Dall’Ara, che spera di vivere un’altra magica serata dal sapore europeo.
Serie A
Torino, Milinkovic-Savic: “Non mi esalto ora e non mi abbattevo prima, il Torino viene prima di tutto”
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Vanja Milinković-Savić si racconta a Tuttosport: dal rigore parato a Pulisic alla corsa europea del Torino, tra umiltà e determinazione.
L’estremo difensore del Torino, Vanja Milinkovic-Savic, protagonista nella vittoria contro il Milan con un rigore parato a Pulisic, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttosport.
Torino, le parole di Milinkovic-Savic
“Non mi abbattevo prima e non mi esalto adesso. Io voglio che il Toro vada avanti, non mi piace parlare di me, oggi può andare bene, domani magari va peggio. Questo è il calcio. Io decisivo? Si vince e si perde da squadra. Tutti assieme”.
Svolta Toro
“Il portiere deve esserci sempre per fare la differenza. Questo significa essere portiere, dipende tutto da te. Per questo è un ruolo bellissimo. Forse ci ha aiutato il cambio di modulo. Certi miei compagni nel nuovo sistema riescono a esprimersi meglio. Però questa è una domanda che dovete fare al mister”.
Torino in Europa
“Dobbiamo crederci fino alla fine, bisogna sempre giocare per vincere. Vinciamone il più possibile, poi vedremo. Non bisogna mai mollare”.
Come si vivono i momenti bui?
“In silenzio. Mi isolavo dal mondo. Non leggevo i giornali e non guardavo la tv. Cosa che sto facendo anche ora. Sono fatto così. Oggi può andare bene, domani invece male. Se uno mi dice bravo gli rispondo grazie, se mi dicono che ho fatto male li ringrazio comunque. Tanto ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che hai fatto bene, qualcun altro che sei stato fortunato e il terzo che ti critica”.
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