Coppa Italia
Inter, Inzaghi non accetta la sconfitta

La bruciante sconfitta subita nel derby della Madonnina di sabato lascia ancora l’amaro in bocca.

inter
Tre minuti di blackout fatali per le ambizioni dell’allenatore e della società che già pregustavano i 3 punti ed un ulteriore allungo sui cugini e diretti concorrenti. Due colpi micidiali firmati da Giroud, il primo di Rapina, ed il secondo con un vero e proprio capolavoro, hanno ribaltato il vantaggio Interista siglato meritatamente da Perisic nella prima frazione di gioco.
Questa sera alle 21 l’Inter tornerà in campo, nel match di Coppa Italia contro la Roma dell’ex Josè Murinho. Una vittoria sarebbe indispensabile non solo per l’approdo ai quarti di finale ma anche per poter superare velocemente il Ko subito nel Derby. Durante l’intervista Inzaghi ha ribadito quanto detto sabato al termine del match contro il Milan.
Secondo la sua opinione l’Inter meritava la vittoria, perché ha dominato il match per 70 minuti, e se Giroud non avesse dato una spallata che ha buttato fuori dal campo Sanchez la partita sarebbe stata vinta senza problemi dalla sua squadra. Anche il fantasista Barese, Antonio Cassano la pensa come l’allenatore dell’Inter.
Purtroppo, o per fortuna, il calcio non è uno gioco in cui vince sempre la squadra più forte. Bisognerebbe però smettere di lamentarsi ed evitare piagnistei inutili, soprattutto se il risultato è anche colpa del tecnico, che ha cambiato troppo presto delle pedine fondamentali quali Perisic e Chalanoglu, che fino a quel momento avevano fatto la differenza. Sull’altra panchina invece Pioli ha letto bene la partita ed inserendo Diaz e Messias, ha spinto sull’acceleratore e creato i presupposti per la vittoria.
Troppo spesso le squadre Italiane dopo il primo goal segnato iniziano ad abbassare la pressione sulla squadra avversaria e troppo spesso questo fa prendere coraggio agli avversari che recuperano e ribaltano i risultati.
Coppa Italia
Inter, Inzaghi meritava il cartellino: è stato graziato

L’Inter è diventata virale tanto per aver perso di misura contro il Milan ed essere uscita dalla Coppa Italia ma anche per l’atteggiamento nervoso di Inzaghi.
Questo finale di stagione dell’Inter sembra essere al cardiopalma anche perché, a parte la stanchezza, appare evidente una certa tensione anche da parte dell’allenatore Simone Inzaghi. L’ultimo momento incriminato è stato rilevato proprio durante il match che i nerazzurri hanno perso contro i cugini rossoneri in Coppa Italia.
Risultato netto per il Milan con 3-0 sull’Inter e quest’ultima fuori dalla Coppa Italia e dal Triplete. Ma se, da un lato, i giocatori possono aver sbagliato l’approccio alla gara – –anche in conseguenza del grandissimo sforzo fisico che stanno sopportando da inizio stagione diversa appare la posizione dell’allenatore Simone Inzaghi.
Il piacentino, infatti, darebbe stato ad un passo dal ricevere il cartellino rosso in conseguenza delle frequenti critiche e dall’atteggiamento troppo nervoso e verbalmente aggressivo rispetto ai giudici di gara.
E se è vero che l‘Associazione Italiana Arbitri ha valutato non particolarmente positiva la prestazione dei giudici Daniele Doveri e del quarto uomo Gianluca Aureliano; va comunque detto che la risposta alle scelte fatte da parte del tecnico nerazzurro sono state altrettanto sanzionatili.

SIMONE INZAGHI SUONA LA CARICA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cosa è accaduto e cosa dice il regolamento che ha graziato l’Inter?
Mercoledì sera Inzaghi avrebbe ripetuto più di una volta (in un modo tra l’iracondo e il polemico) al quarto uomo, era il 90′ di gioco e il Milan già vinceva 3-0, frasi di questo tipo “Non voglio il recupero, non mi prendete per il c***o! Non lo voglio, non lo voglio!” che pare essere state riprese in diretta persino da Mediaset.
A questa richiesta posta in modo alquanto aggressivo, l’assurda decisione di assecondare la richiesta dell’allenatore e di non concedere il recupero che, però, avrebbe – di fatto – trasgredito il regolamento che prevede che debba (sempre) essere recuperato il tempo perso nei due tempi regolamentari.
Quindi il quarto uomo non solo avrebbe sbagliato nell’assecondare l’allenatore interista ma, lo avrebbe dovuto sanzionare con il cartellino per l’indice puntato e le urla dirette ad intimidire.
Diverso sarebbe stato se l’arbitro (vista la vittoria schiacciante del Milan) avesse chiesto ad entrambi gli allenatori di evitare il tempo di recupero poiché ininfluente ma, in quest’occasione, neanche questa regola (di buon senso) è stata rispettata!
Ciò che potrebbe preoccupare maggiormente è proprio questa tensione spropositata dell’allenatore che mostra un Inzaghi troppo teso e sotto stress mentre il suo compito dovrebbe essere – in questa fase tanto delicata – piuttosto di trasformarsi un una spugna contro le critiche e di essere una guida autoritaria e sicura di sé. E, invece, può rivelarsi il contrario!
Coppa Italia
Coppa Italia, Bologna-Milan: tutte le info della finale

La finale di Coppa Italia 2024 tra Bologna e Milan, in programma il 14 maggio allo Stadio Olimpico di Roma, sarà uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno.
Ma anche un evento dei più complessi da organizzare, soprattutto per chi vuole seguirla dal vivo.

L’ESULTANZA DI FIKAYO TOMORI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Biglietti: come funziona la distribuzione
- Capienza Olimpico: circa 65-68 mila posti
- 30.000 biglietti a Bologna
- 30.000 biglietti al Milan
- 7-8 mila trattenuti dalla Lega Serie A per sponsor, istituzioni e inviti
Tempistiche:
- 28 aprile: Assemblea della Lega con i club finalisti per definire modalità di vendita
- 29 aprile: atteso comunicato ufficiale con prezzi e piattaforme
- 2 maggio (probabile): apertura della vendita biglietti
Fasi di vendita:
- Priorità ad abbonati e titolari di Fidelity Card
- Vendita libera solo in fase finale, se restano disponibilità
-
VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Prezzi stimati dei biglietti (in linea con le passate edizioni):
Settore | Prezzo (€) |
---|---|
Curva | 30 – 35 |
Distinti | 55 – 60 |
Tevere Laterale | 130 |
Tevere Centrale | 170 |
Monte Mario Laterale | 180 |
Monte Mario Centrale | 220 |
Divisione settori: chi va dove
- Bologna: Curva Nord + Distinti e Tevere Nord (zona Lazio)
- Milan: Curva Sud + Distinti e Monte Mario Sud (zona Roma)
La Lega vuole garantire una divisione perfetta a metà dello stadio
Cerimonia ufficiale
- Il giorno prima della finale (13 maggio), Mattarella riceverà le squadre al Quirinale
- Nel pomeriggio: conferenze stampa all’Olimpico
Trasporti e alloggi: è corsa contro il tempo
Hotel:
- Prezzi raddoppiati a causa di:
- Giubileo (presenza massiva di pellegrini)
- Scomparsa del Papa (possibile apertura del Conclave)
- Internazionali di Tennis con Sinner in campo proprio in zona Foro Italico
Una doppia a 200 euro viene già considerata “una fortuna”
Zone più critiche: Prati, Flaminio, Trastevere, Monti, Testaccio, Borgo Pio
Treni:
- A/R ancora disponibili intorno ai 70-80 euro
- Frecciarossa, sponsor ufficiale, prevede sconti speciali per l’evento
Viaggio “mordi e fuggi” o mini vacanza?
I tifosi si stanno già dividendo tra:
- Chi parte il giorno stesso e rientra subito (economico, ma stressante)
- Chi ne approfitta per una mini vacanza romana, magari 2-3 giorni nella Capitale
Per molti, questa finale è un’occasione rara, quasi irripetibile: Bologna non vince la Coppa Italia dal 1974, il Milan non la solleva dal 2003. Insomma, vale la pena organizzarsi in fretta.
Coppa Italia
Milan, Conceição sogna il bis ma il futuro resta incerto

Milan, dopo il trionfo nel derby, i rossoneri volano all’ultimo atto della Coppa Italia. Conceição punta alla seconda coppa stagionale, ma la sua permanenza è tutt’altro che certa.
Il Milan vola in finale di Coppa Italia grazie al rotondo 3-0 nel derby contro l’Inter, un successo netto firmato da Sergio Conceição, subentrato in corsa dopo l’esonero di Fonseca. La vittoria spalanca ai rossoneri non solo le porte dell’atto conclusivo del torneo nazionale – in programma il 14 maggio a Roma – ma anche la possibilità di chiudere la stagione con un prestigioso doppio trofeo, dopo la Supercoppa Italiana vinta a gennaio.
Milan, il record di Ancelotti
Un traguardo che riporterebbe alla memoria i fasti del Milan di Carlo Ancelotti, ultimo tecnico a conquistare due coppe nella stessa annata (2007-08). Conceição potrebbe eguagliarlo, ma il paradosso è che, nonostante i successi, il suo futuro resta incerto poiché il club valuta un nuovo corso, e la permanenza del portoghese dipenderà dalle strategie del prossimo direttore sportivo e dal bilancio finale della stagione.
La candidatura di Conceição per restare sulla panchina rossonera potrebbe diventare inevitabile in caso di trionfo, ma al momento, la sua avventura a Milanello potrebbe restare una parentesi vincente ma breve.

L’ESULTANZA DI LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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