Coppa Italia
Verso l’Atalanta, Italiano si gioca il talismano Piatek?
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La Fiorentina si avvicina alla sfida di domani sera contro l’Atalanta per i quarti di finale di Coppa Italia, Italiano si affida ai titolarissimi. Piatek ci sarà dal primo minuto?
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La partita di Coppa Italia arriva ad hoc per entrambe le formazioni, sia l’Atalanta che la Fiorentina sono arrivano da un turno di campionato amaro e vorranno riabilitarsi con il passaggio del turno.
Una gara che presumibilmente i due tecnici affronteranno con la miglior formazione possibile, lasciando il turnover da parte per per questa gara.
Mister Italiano qualche dubbio lo avrà sicuramente in attacco: dare ancora fiducia a Cabral, sperare di sbloccare in tempi brevi il brasiliano in modo da togliersi velocemente il pesante fardello dell’eredità di Vlahovic dalle spalle?
Probabile invece che il tecnico viola si affidi a Piatek, già da inizio gennaio con i viola, e che era partito dalla panchina contro la Lazio per qualche problemino patito durante la settimana. Il polacco poi è uno specialista della Coppa Italia, con il gol realizzato a Napoli nella vittoria viola per 5-2, Piatek è arrivato a quota 10 reti su 8 incontri giocati con le maglie di Genoa, Milan e Fiorentina.
L’Atalanta, insieme al Napoli, è la squadra a cui il numero 19 viola ha segnato più reti, 3.
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Piatek dal primo minuto? La probabile formazione viola
In porta ci sarà Terracciano, vista la squalifica di Dragowski, a cui forse il mister gigliato avrebbe dato un’opportunità. Rispetto alla gara di sabato potrebbero esserci i ritorni di Odriozola sulla corsia destra e Quarta accanto a Milenkovic. Biraghi ci sarà a sinistra.
A centrocampo visto che in campionato sia Bonaventura che Torreira saranno squalificati per la sfida di La Spezia con ogni probabiità avranno la maglia da titolare. A completare il reparto possibile la presenza di Maleh. In attacco a completare il reparto con Piatek, possibili maglie da titolare per Gonzalez e Ikoné che nella brutta gara di sabato sono entrati nella ripresa.
Coppa Italia
Milan, finalmente torna Emerson! Le ultime su Jovic
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02/05/2025
Un infortunio diventa una lunga attesa e un recupero arriva in tempo per una sfida cruciale. Tra Emerson Royal e Jovic: il Milan si prepara a sfidare il Genoa.
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Milan, 100 giorni per un ritorno
100 giorni nel calcio possono bastare per cambiare tutto: riscrivere una stagione, rilanciare un campione, trasformare una crisi in una rinascita. Non sono abbastanza da perdersi, ma sono abbastanza per risorgere. Lo sa bene Emerson Royal. Cento è esattamente il numero di giorni che gli sono serviti per tornare in campo dopo un infortunio al polpaccio. E finalmente può tornare in squadra.
È successo a fine gennaio nel match contro il Girona. Tanto è bastato perché il difensore si infortunasse tentando di recuperare la palla. È uscito dal campo dolorante e zoppicante. In quel momento, non sapeva ancora che si sarebbe dovuto fermare per più di tre mesi: un tempo lunghissimo per un calciatore a questi livelli. L’allenamento costante è fondamentale per arrivare preparati alle partite di Campionato. Ma oggi questo è un problema dell’Emerson del passato. Perchè torna giusto in tempo per la gara contro il Genoa a Marassi.

EMERSON ROYAL ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan: lo stop di Jovic continua
Per Luka Jovic, la sorte non è altrettanto favorevole. L’attaccante aveva accusato un dolore lombare che ha spinto lo staff medico a non correre rischi inutili. Gli esami a cui si è sottoposto nella mattinata di lunedì hanno confermato la prima diagnosi: si tratta di lombalgia acuta. Nonostante il miglioramento, Jovic ha proseguito con un programma di lavoro differenziato. L’obiettivo sarebbe quello di recuperarlo per la finale di Coppa Italia. E senza forzare troppo dopo l’infortunio subito durante la partita Venezia-Milan.

LA GRINTA DI LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nulla si distrugge, tutto si trasforma
Conceiçao inizia finalmente a reintegrare gli assenti. Ma viene spontaneo chiedersi come si presenteranno i rossoneri alla sfida contro il Genoa. Con la testa già alla finale di Coppa Italia, come si prepara il Milan? Lunedì a Marassi, il tecnico conferma il 3-4-3 titolare. Ma chi sostituirà Luka Jovic? Abraham o Gimenez?
Sull’esterno destro, Walker prende il posto di Jimenez. La formazione è confermata: Maignan in porta, Tomori, Gabbia e Pavlovic in difesa. A centrocampo, Fofana e Reijnders, con Theo e Walker sugli esterni. In attacco, Leao e Pulisic affiancheranno la punta. Se la preparazione per la finale di Coppa Italia prosegue. La sfida contro il Genoa si preannuncia un banco di prova per testare la solidità del gruppo.
Coppa Italia
Coppa Italia, la rivincita dei secondi numeri 9: Abraham e Dallinga alla ricerca del riscatto
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25/04/2025
La finale di Coppa Italia tra Bologna e Milan vedrà affrontarsi due tra i migliori capocannonieri del torneo, entrambi i secondi numeri 9.
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La Coppa Italia può essere un impegno gravoso sulle forze dei propri giocatori, ma d’altro canto dà la possibilità di dare continuità a calciatori che per un motivo o un altro non rientrano nei titolarissimi dei tecnici. Quella continuità che può far cambiare una stagione o un’intera avventura, soprattutto se nelle altre competizioni hai più difficoltà ad emergere.
È quello che è avvenuto con Abraham e Dallinga. I due, non sono i titolarissimi di Conceicao e Italiano e, soprattutto in campionato, non hanno avuto grandissimi numeri. L’ex Roma in 28 presenze in Serie A con la maglia del Diavolo ha collezionato solamente 3 reti e 5 assist, mentre l’ex Tolosa ha fatto ancora peggio: 27 presenze condite da 2 reti ed un assist.
Troppo poco per poter dare qualche grattacapo ai rispettivi allenatori, che li hanno considerati sempre i vice numeri 9. Ma se in campionato la musica non c’è, in Coppa Italia la situazione è completamente diversa.
Infatti, i due attaccanti sono tra i migliori marcatori dell’annata 2024/25 e sono stati fondamentali per far approdare le proprie squadre all’atto finale allo Stadio Olimpico di Roma, dove si terra la finale, in programma il 14 maggio.

LA GRINTA DI TAMMY ABRAHAM IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Coppa Italia, Abraham e Dallinga protagonisti
In Coppa Italia i due si trasformano in due rapaci d’area. Abraham in 4 presenze ha messo a bottino ben 4 reti ed un assist, tutti decisivi. Goal e assist agli ottavi contro il Sassuolo, doppietta contro la Roma ai quarti e rete nel pareggio nel match d’andata contro l’Inter in semifinale.
Dallinga invece è l’uomo della semifinale contro l’Empoli. Assente per infortunio contro il Monza, titolare contro l’Atalanta, contro gli azzurri torna a far vedere tutti gli sprazzi apprezzati al tempo del Tolosa. Doppietta decisiva all’andata e rete del definitivo vantaggio ieri sera.
Chissà che questi numeri non possano girare a favore di questi due attaccanti e cambiare il loro viaggio in Italia. L’occasione d’oro arriva a metà maggio, con la finale di Coppa Italia. Circa tre settimane per convincere il proprio tecnico ad essere pronto a fare la differenza.
Coppa Italia
Inter, Inzaghi meritava il cartellino: è stato graziato
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1 settimana fail
25/04/2025
L’Inter è diventata virale tanto per aver perso di misura contro il Milan ed essere uscita dalla Coppa Italia ma anche per l’atteggiamento nervoso di Inzaghi.
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Questo finale di stagione dell’Inter sembra essere al cardiopalma anche perché, a parte la stanchezza, appare evidente una certa tensione anche da parte dell’allenatore Simone Inzaghi. L’ultimo momento incriminato è stato rilevato proprio durante il match che i nerazzurri hanno perso contro i cugini rossoneri in Coppa Italia.
Risultato netto per il Milan con 3-0 sull’Inter e quest’ultima fuori dalla Coppa Italia e dal Triplete. Ma se, da un lato, i giocatori possono aver sbagliato l’approccio alla gara – –anche in conseguenza del grandissimo sforzo fisico che stanno sopportando da inizio stagione diversa appare la posizione dell’allenatore Simone Inzaghi.
Il piacentino, infatti, darebbe stato ad un passo dal ricevere il cartellino rosso in conseguenza delle frequenti critiche e dall’atteggiamento troppo nervoso e verbalmente aggressivo rispetto ai giudici di gara.
E se è vero che l‘Associazione Italiana Arbitri ha valutato non particolarmente positiva la prestazione dei giudici Daniele Doveri e del quarto uomo Gianluca Aureliano; va comunque detto che la risposta alle scelte fatte da parte del tecnico nerazzurro sono state altrettanto sanzionatili.

SIMONE INZAGHI SUONA LA CARICA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cosa è accaduto e cosa dice il regolamento che ha graziato l’Inter?
Mercoledì sera Inzaghi avrebbe ripetuto più di una volta (in un modo tra l’iracondo e il polemico) al quarto uomo, era il 90′ di gioco e il Milan già vinceva 3-0, frasi di questo tipo “Non voglio il recupero, non mi prendete per il c***o! Non lo voglio, non lo voglio!” che pare essere state riprese in diretta persino da Mediaset.
A questa richiesta posta in modo alquanto aggressivo, l’assurda decisione di assecondare la richiesta dell’allenatore e di non concedere il recupero che, però, avrebbe – di fatto – trasgredito il regolamento che prevede che debba (sempre) essere recuperato il tempo perso nei due tempi regolamentari.
Quindi il quarto uomo non solo avrebbe sbagliato nell’assecondare l’allenatore interista ma, lo avrebbe dovuto sanzionare con il cartellino per l’indice puntato e le urla dirette ad intimidire.
Diverso sarebbe stato se l’arbitro (vista la vittoria schiacciante del Milan) avesse chiesto ad entrambi gli allenatori di evitare il tempo di recupero poiché ininfluente ma, in quest’occasione, neanche questa regola (di buon senso) è stata rispettata!
Ciò che potrebbe preoccupare maggiormente è proprio questa tensione spropositata dell’allenatore che mostra un Inzaghi troppo teso e sotto stress mentre il suo compito dovrebbe essere – in questa fase tanto delicata – piuttosto di trasformarsi un una spugna contro le critiche e di essere una guida autoritaria e sicura di sé. E, invece, può rivelarsi il contrario!
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