Serie A
Torino: Belotti di nuovo in gruppo
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Andrea Belotti sarà disponibile per l’importantissima sfida contro la Juve.
Il centravanti granata è tornato in gruppo ed ha ripreso ad allenarsi con la squadra, il che vuol dire che può cominciare a pensare al rientro sul campo da gioco in tempi piuttosto brevi.
L’odierna edizione della Gazzetta dello Sport quest’oggi fa il punto sulle condizioni dell’attaccante italiano classe ’93.
La lesione di secondo grado al bicipite femorale, riportata lo scorso 28 novembre (nella sfida dell’Olimpico contro la Roma) è ormai superata.
Da oggi dunque il ‘Gallo’ può già pensare alla panchina nel delicatissimo derby della Mole contro la Juve, da sempre anche per lui il match più atteso.
Il fresco campione europeo ha intenzione di mettere minuti importanti nelle proprie gambe, per poi contendersi la maglia da titolare al centro dell’attacco granata a fine mese, quando il Torino affronterà il Cagliari.
Si prospettano dunque 2 sfide particolari per il Toro, che non vuole perdere punti per strada mantenendo la scia del sogno Europa, deve affidarsi ai suoi uomini chiave.
Il tutto dipende da come Belotti reagirà allo sforzo di questa settimana con il gruppo.
Tra l’altro ieri Brekalo (che ha mostrato di essere un valore e un elemento importanti per Juric) ha lavorato a parte (insieme con Zaza, non convocato a Udine per una lombalgia acuta) e quindi gli attaccanti al momento sono contati.
Tuttavia per Brekalo non è scattato l’allarme: dovrebbe trattarsi di una semplice botta col rientro in gruppo a brevissimo.
Rimane fermo pure Buongiorno, che sempre nella trasferta di Udine ha subito un trauma contusivo alla coscia e per questo ha dovuto lasciare anzitempo il rettangolo di gioco.
Trasferta ad Udine buttata per altro dai granata che, fermi sullo 0-0 per tutta la partita, si sono visti segnare nei minuti di recupero finali, prima da Molina che ha sorpreso Milinkovic-Savic e poi dal rigore di Pussetto.
Tante polemiche nel post-partita, ma Juric non vuole trovare alibi di nessun genere, infatti dalla prossima giornata rientrerà il centrale Bremer a dirigere la difesa.
Il forte difensore ha da poco rinnovato il proprio contratto, concordando sulla propria cessione durante il mercato estivo.
Juric ha bisogno dei suoi giocatori migliori, per tentare in questa parte della stagione l’assalto ad un posto in Europa, e tra questi vi è sicuramente il Gallo Belotti.
Serie A
Napoli, Billing si racconta: da Maradona al sogno Champions
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Philip Billing ha parlato ai canali social ufficiali del Napoli. Nell’intervista tocca diversi temi: dall’infanzia ai suoi obiettivi futuri.
Parlando dei suoi sogni ha toccato anche l’argomento Champions: trofeo che sogna fin da piccolo.
Napoli, Billing si racconta
Sull’infanzia:
“Quando ero bambino il mio idolo era Ronaldinho; giocava al Barcellona, era colui che mi faceva venire voglia di giocare. Andavo nel campetto vicino casa e provavo a fare le sue giocate. C’erano poi ovviamente Maradona, Pelè, quei giocatori con cui crescevi e che ti facevano amare il calcio”.
I sacrifici:
“La gioia di vincere anche nei momenti difficili. Alla fine il duro lavoro ripaga. E quando le cose vanno bene devi comunque mantenere lo stesso atteggiamento, non esaltarti troppo; allo stesso modo, quando vanno male, non lasciarti abbattere. Perché alla lunga ti renderà più forte”.
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LA DELUSIONE DEL NAPOLI A FINE GARA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il suo sogno:
“E’ sempre stato giocare la Champions e il Mondiale. Da bambino era quello di poter giocare in un grande club. Il Napoli è probabilmente il traguardo più importante della mia carriera finora. Qui tutti ti amano e vogliono farsi foto con te, si sente subito che è un posto caloroso. Questo ha un impatto su di noi perché quando scendi in campo giochi col fuoco dentro, penso che sia fantastico.”
Come sono?
“Sono una persona semplice, mi piace rilassarmi, non ho ancora con me la mia Play ma mi piace giocarci. Mi piace la fotografia e sto imparando a dipingere. Come altri sport amo il paddle, in Danimarca è molto popolare. Seguo anche l’hockey sul ghiaccio. Mi piace guardare il tennis, ma non giocarci; Alcaraz è il mio preferito.”
Napoletano?
“Sto provando a impararlo ma è molto difficile, ho imparato “fratm” (fratello). Ma devo impararlo, devo imparare il napoletano, non l’italiano”.
Serie A
Juventus, tutti gli acquisti sbagliati made in Fiorentina
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Negli ultimi anni la Juventus ha acquistato molti giocatori dalla Fiorentina che non hanno soddisfatto le aspettative in bianconero.
Nico Gonzalez è solo l’ultimo dei tanti acquisti della Juventus dalla Fiorentina. L’argentino non sta brillando a Torino e i tifosi cominciano ad essere insoddisfatti. Molti giocatori sono passati dal vestire viola al bianconero negli ultimi anni e quasi nessuno ha soddisfatto le grandi aspettative.
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NICOLAS GONZALEZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, oltre 200 milioni spesi per giocatori della Fiorentina
Ha aperto la strada a suo tempo Federico Bernardeschi, pagato circa 40 milioni di euro così come l’altro Federico ex viola, Chiesa. Paradossalmente ha lasciato una traccia più significativa il primo, nonostante le grandi critiche che gli sono piovute addosso nel tempo. E poi Dusan Vlahovic a più di 80 milioni e, ultimo Nico Gonzalez. Un totale di 200 milioni di euro versati dalla Juventus alla Fiorentina, mai ripagati veramente dalle prestazioni sul campo. Continuano dunque a non brillare a Torino gli ultimi acquisti “top” approdati alla Vecchia Signora da Firenze.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Pierotti è out. Karlsson dal 1′? Vediamo”
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Alla vigilia di Fiorentina–Lecce, partita valida per la 27esima giornata di Serie A, il mister degli ospiti Marco Giampaolo ha parlato in conferenza stampa.
Giampaolo ha toccato vari temi come l’indisponibilità di Pierotti, lo schema tattico per la gara di domani e la voglia di fare punti.
Lecce, ecco le parole di Giampaolo
Situazione infortunati:
“L’unico calciatore che non sarà della partita è Pierotti. Gli altri sono a disposizione, chiaramente considerata la settimana di allenamento. Ma l’unico indisponibile, che non parte con noi, è Pierotti.”
Karlsson e Morente dal 1′?
“Con Pierotti fuori contiamo quattro esterni, perché è convocato anche Banda. Al di là di chi parte dall’inizio credo che in quel ruolo ci sarà bisogno, quel ruolo solitamente diventa il primo cambio, è una posizione usurante. Abbiamo ancora un giorno di tempo, domani ci alleneremo a Firenze.”
Rebic e Krstovic insieme?
“Rebic, Morente, N’Dri, Karlsson, sono tutti giocatori con spiccate caratteristiche offensive. Pensare di giocare con due ali e due attaccanti dall’inizio non è semplice per il Lecce, lo puoi fare soltanto se sei dominante all’interno della partita, se hai il 70% del possesso del pallone, altrimenti puoi pagare più di qualcosa in termini di equilibrio. Domenica abbiamo giocato così perché eravamo sotto e dovevamo recuperare. Però poi ci sono degli equilibri. Bisogna pensare anche al momento e all’avversario, bisogna fare tante valutazioni.”
Su quale aspetto ha lavorato maggiormente in settimana?
“Nella scorsa partita, al di là degli aspetti di cui abbiamo ampiamente parlato, avremmo potuto e dovuto fare di più, soprattutto sul piano del gioco. La strada per fare risultato è quella del gioco. Siamo incappati in una giornata nella quale con molti giocatori siamo stati al di sotto delle nostre possibilità, poi l’episodio ha stravolto gli equilibri in campo. In settimana la squadra ha lavorato bene, io sono stato assente due giorni per influenza, ma ho visto gli allenamenti. Martedì hanno fatto un bell’allenamento, poi gli ultimi due giorni non ci sono stato. Stamattina ho rivisto i ragazzi e stavano bene.”
Riguardo i pochi punti con le big:
“È evidente che qualche colpo bisogna farlo nelle prossime partite. È matematico. Il mio è un percorso di 14 partite, mi viene difficile dare una motivazione al rendimento con le squadre della parte sinistra della classifica, i numeri però dicono questo e i numeri non sbagliano mai. È evidente che il Lecce per raggiungere il suo obiettivo dovrà fare qualche colpo con le squadre della parte sinistra della classifica.”
Condizioni Berisha:
“Nelle 14 partite della mia gestione Banda è stato sempre fuori, Berisha credo ne abbia saltate 10, anche Helgason, Pierret, Gallo e Gaspar hanno saltato diverse partite. Questo significa che la squadra nonostante tutto ha saputo sopperire alle difficoltà.
Poi ci sono le caratteristiche dei calciatori. Berisha ed Helgason hanno caratteristiche diverse rispetto agli altri, fra le qualità poi bisogna trovare equilibrio, ma se vuoi giocare meglio devi impiegare calciatori che abbiano qualità. Impiegano giocatori con altre caratteristiche avremmo più forza fisica e meno controllo della partita. Io adesso li sto avendo tutti e può darci che ci toglieremo qualche soddisfazione.
Berisha sta meglio perché questa settimana si è sempre allenato, ha ripreso continuità ma la continuità vera te la dà la partita. Domani Berisha ci sarà ma vedremo per quanto ne avrà.”
Staffetta Gallo-Sala?
“Sala è il sostituto naturale di Gallo. C’è stato un momento in cui abbiamo dovuto adattare Gaby Jean in quel ruolo, ma adesso ci sono loro due. Sala è pronto a giocare qualora dovesse servire.”
Riguardo il gioco della Fiorentina:
“È fra le prime del campionato. Ha qualche giocatore fuori, ma è una squadra di valore. La rosa è in grado di sopperire ai momenti di difficoltà. Non dobbiamo però guardare in faccia l’avversario, dobbiamo giocare con autostima, fiducia e coraggio. Dobbiamo giocarci le nostre partite, tutte quelle che mancano da qui alla fine. Gli errori si possono fare, ma ci deve contraddistinguere l’atteggiamento.”
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