Serie A
Salernitana: Colantuono resta in bilico

La Salernitana strappa un pari al Marassi contro il Genoa di Blessin.
Nonostante la partita sia stata per ampi tratti dominata dai liguri che forse meritavano qualcosa in più, i granata di Colantuono riescono a pareggiare il vantaggio iniziale targato Mattia Destro con un tap-in (nel recupero del primo tempo) di Bonazzoli.
Bonazzoli che ha segnato tutti i gol in trasferta questa stagione, non provando la gioia del gol tra le mura di casa: Bologna, Venezia, Cagliari, Napoli e ultimo proprio ieri al Genoa, dove ha approfittato di una disattenzione della difesa avversaria per battere Sirigu a rete.
Un pomeriggio infuocato attendeva il club del presidente Iervolino, ma che non ha visto nessun vincitore dato che, ai fini della classifica, le due squadre mantengono invariata la distanza di tre punti (la Salernitana ultima ha, però, una partita in meno).
Ogni partita è decisiva, e Colantuono va alla disperata ricerca di punti vitali nella lotta alla salvezza: per adesso il tecnico italiano rimane, anche perché i nuovi arrivati si sono subiti ambientati molto bene nei suoi schemi tattici e hanno dimostrato di poter dire la loro sul campo.
Uno di questi è sicuramente Simone Verdi, arrivato dopo la parentesi non fortunata al Torino: l’attaccante ha le qualità per far male, e lo si è visto nel debutto contro lo Spezia di lunedì scorso dove ha ripetuto 2 prodezze balistiche identiche su punizione.
Lo si è visto anche ieri, è infatti da lui che è partita l’azione per il pareggio di Federico Bonazzoli, cross in mezzo per la testa di Djuric (scelto proprio da Colantuono per la sua fisicità in attacco) a far sponda al mancino dell’attaccante italiano.
La Salernitana ha fatto la sua di partita, ha retto gli attacchi liguri con un Sepe che non ha particolari colpe sulla rete di Destro, arrivata dopo che Ekuban semina il panico nella difesa granata.
Una gara in cui a Verdi&Co. manca la forza di ribaltarla, nella ripresa è acceso più che mai il duello tra Destro e Sepe.
Alla prossima Colantuono se la vedrà con Pioli, che da ieri è balzato in vetta alla classifica dopo il successo di misura contro il Doria firmato Leao.
Serie A
Torino-Inter, arbitra La Penna: i precedenti
Federico La Penna dirigerà Torino-Inter, partita valida per la 36a giornata di Serie A, in programma domani alle 18 all’Olimpico Grande Torino.
Dopo la storica vittoria sul Barcellona, che è valsa l’accesso alla finale di Champions League contro il PSG, l’Inter torna a concentrarsi sul campionato. Le due sconfitte consecutive di fine aprile con Bologna e Roma hanno permesso al Napoli di conquistare la vetta della classifica: ora il destino non è più nelle mani dei nerazzurri. La trasferta di Torino sarà comunque importante per mettere pressione ai partenopei, che subito dopo scenderanno in campo al Maradona contro il Genoa.
Torino-Inter affidata a La Penna: precedenti e bilancio delle due squadre
Nelle designazioni arbitrali del 36° turno di campionato, Torino-Inter è stata affidata a Federico La Penna, della sezione di Roma. Gli assistenti saranno Alessandro Lo Cicero e Dario Cecconi, il quarto uomo Kevin Bonacina, al var toccherà a Valerio Marini e Rosario Abisso.

LA FORMAZIONE DELL’INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
E’ la seconda volta che l’arbitro romano si ritrova a dirigere la sfida tra i nerazzurri e i granata. Il primo e fin qui unico precedente si giocò a San Siro il 22 novembre 2020. L’Inter di Antonio Conte sconfisse 4-2 il Torino di Marco Giampaolo, che pure andò avanti di 2 gol con Simone Zaza e Cristian Ansaldi, ma fu rimontato dalle reti di Alexis Sanchez, Romelu Lukaku (doppietta) e Lautaro Martinez.
La squadra di Simone Inzaghi ha un bilancio nettamente positivo nelle partite dirette da La Penna: 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta. L’unica gara di questa stagione è stata la vittoria interna per 2-1 sulla Fiorentina dello scorso 10 febbraio, mentre l’unico ko è datato 20 dicembre 2023: ottavo di finale di Coppa Italia, vittoria del Bologna 2-1 al Meazza.
L’esatto contrario invece per i piemontesi, che registrano 2 successi, un pari e ben 6 battute d’arresto negli incontri arbitrati dal romano. L’ultimo precedente è datato 3 novembre 2024: sconfitta in casa 1-0 con la Fiorentina. L’ultima vittoria risale addirittura al 3 marzo 2019: 3-0 interno ai danni del Chievo.
Serie A
Lazio-Juventus 1-1: cronaca e come cambia la classifica

All’Olimpico va in scena un’altra sfida Champions: Lazio-Juventus. Al vantaggio bianconero di Kolo Muani la riprende Vecino nel finale del recupero.
Nel match del sabato delle 18 la sfida diretta per la Champions tra Lazio e Juventus termina con un pareggio lasciando la corsa all’Europa più preziosa ancora in bilico a ormai due giornate dal termine.

MARCO BARONI E MATIAS VECINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Corsa Champions: facciamo chiarezza
Senza tener conto di Napoli ed Inter, già certe della qualificazione in Champions, restano ancora cinque posti a disposizione per le prossime coppe europee. Il Milan, vincente col Bologna nell’anticipo del venerdì, rimane ancora in corsa per Europa League e Conference League. Lo sarebbe anche per la Champions, ma si dovrebbe verificare una combinazione piuttosto improbabile.
C’è da stare attenti, tuttavia, agli scenari legati alla Coppa Italia. L’ultimo atto della Coppa Nazionale, proprio tra Bologna e Milan, potrebbe liberare -o meno- un posto per la settima in classifica. La lotta, ad oggi, coinvolge sette club, dal 3° posto dell’Atalanta (a 68 punti) al 9° della Fiorentina.
Due di queste sette si affrontavano nell’anticipo di mezzo di questo sabato: Lazio e Juventus.
Lazio-Juventus 1-1: la cronaca
La squadra biancoceleste si schiera con il 4-2-3-1. Marco Baroni sceglie: Mandas; Pellegrini, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dele-Bashiru, Zaccagni; Castellanos.
Igor Tudor, allenatore della Vecchia Signora, risponde con 3-4-2-1. Il tecnico croato si affida a: Di Gregorio; Kalulu, Veiga, Savona; Alberto Costa, McKennie, Locatelli, Thuram, Weah; Nico Gonzalez, Kolo Muani.
La prima frazione di gioco va via senza nessuna vera occasione da gol e pareggio giusto. Lazio più pericolsa in avvio (soprattutto con un destro di Dele-Bashiru), meglio la Juve nel finale di tempo con un paio di spunti di Alberto Costa. C’è grande equilibrio fin qui, il peso della partita nella volata Champions si sente.
Da sottolineare le ammonizioni rifilate a Thuram e Savona che, diffidati, salteranno il match contro l’Udinese.
Altra storia invece il secondo tempo. Pronti, via e dopo 6 minuti passa la Juventus. McKennie, ben innescato sulla sinistra mette un bel cross morbido per Kolo Muani che finge l’anticipo sul primo palo per poi liberarsi sul secondo. In mezzo è tutto solo e mette in rete di testa.
L’attaccante francese ha segnato due gol nelle ultime tre presenze in Serie A, dopo che non aveva realizzato alcuna rete nelle precedenti otto.
Baroni cambia inserendo Dia e Pedro. Al 60′ poi follia di Kalulu. Castellanos va a terra, colpito da Kalulu mentre era in pressing, appena dopo il retropassaggio del centrale della Juve. Massa inizialmente non vede nulla, poi viene richiamato al monitor: lì si nota una manata di reazione dell’ex Milan sulla schiena dell’attaccante della Lazio. Per l’arbitro, al Var, è espulsione diretta.
La Lazio carica a testa bassa: nel finale accade di tutto. All’88esimo concesso un rigore per la Lazio. Savona perde un pesantissimo pallone al limite dell’area sul pressing di Pedro: la palla vola verso la destra dell’area dove si avventano Castellanos e Di Gregorio, che stende l’attaccante della Lazio. Tutto però annullato dal Var: Castellanos era in fuorigioco sul tocco di Pedro.
Al 94′ l’unica cosa che si interpone tra Dia e il pareggio biancoceleste è la mano di Di Gregorio prima e il palo subito dopo. Ma nell’aria c’è qualcosa.
E quel qualcosa arriva al sesto dei 7 minuti di recupero: cross dalla destra sul secondo palo per Castellanos che va in porta di testa: Di Gregorio para ancora poi, in mezzo, arriva Vecino che gira in rete da pochi passi. Check Var su un possibile fuorigioco: è tutto buono. ù
Matías Vecino è l’unico centrocampista che ha segnato due gol nel corso dei minuti di recupero del secondo tempo in questa stagione di Serie A.
Tempo di far giocare gli ultimi scampoli di partita e l’arbitro Massa fischia la fine. Lazio-Juventus termia 1a1.
Lazio-Juventus: come cambia la classifica
La classifica aggiornata dopo il match dell’Olimpico vede la corsa per la Champions così disposta: Atalanta 68, Juventus e Lazio 64, Roma 63, Bologna 62, Milan 60 e Fiorentina 59. Di queste Atalanta, Roma e Fiorentina hanno una partita in meno.
Serie A
Como, la sesta vittoria di fila è storia: solo un’altra neopromossa ha fatto meglio

Il Como di Fabregas con la vittoria sul Cagliari raggiunge la sesta vittoria consecutiva in Serie A. Solo un’altra neopromossa nella storia ha fatto meglio.
Un finale di stagione in risalto per il Como di Cesc Fabregas. La formazione dell’ex centrocampista del Barcellona, grazie al successo casalingo contro il Cagliari per 3-1, ha raggiunto la sesta vittoria consecutiva in campionato.
Un’enorme traguardo per il club neopromosso che ora si gode, a due giornate dalla fine, il decimo posto in Serie A. Tantissimo merito vanno sia al tecnico spagnolo e sia alla proprietà, brava ad unire giocatori di esperienza a giocatori giovani di talento per creare un mix perfetto per levarsi qualche sassolino dalla scarpa alla prima esperienza nella massima serie dopo 21 anni.

NICO PAZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
A rendere ancora più piacevole il pomeriggio del Sinigaglia è una statistica in particolare, che dà ancora maggior lustro al campionato dei lariani. Con la vittoria con il Cagliari, la banda di Fabregas ha raggiunto le sei vittorie consecutive in Serie A, diventando solamente la seconda neopromossa nella storia a registrare un filotto simile.
L’unica ad aver fatto meglio del Como è la Lazio targata 1972-73 che collezionò tra febbraio ed aprile la bellezza di ben 8 successi di fila.
2 – Il Como è solo la seconda squadra neopromossa nella storia a vincere almeno 6 partite di fila in una singola stagione di Serie A, dopo la Lazio tra febbraio e aprile 1973 (8 in quel caso). Progetto.#ComoCagliari #SerieA pic.twitter.com/AcH0Uin88k
— OptaPaolo (@OptaPaolo) May 10, 2025
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