Serie A
Roma, occhi ancora puntati sul centrocampista per giugno

“Mourinho lo voleva e penso che ci riproverà”, le parole di Gianluca di Marzio riguardo il possibile acquisto a giugno per la sua Roma.
La Roma ancora su Xhaka
Ci risiamo. Granit Xhaka alla Roma è un tema molto discusso, e l’affare potrebbe entrare nel vivo nel mercato estivo.
Che Josè Mourinho sia interessato al centrocampista svizzero, ormi, non è più un mistero. Se ne è parlato a lungo durante la scorsa estate e anche nella finestra del mercato invernale, ma l’affare non è mai andato in porto.
Probabilmente non è stato raggiunto un accordo tra le due parti, Arsenal e Roma, e i Giallorossi si sono assicurati le prestazioni di Sergio Oliveira.
“La Roma ha bisogno di un giocatore come lui e va detto che anche Xhaka voleva andare alla Roma“, queste le parole di Gianluca di Marzio in merito alla possibile operazione.
I Friedkin hanno dato totale fiducia allo Special One, e se il centrocampista dell’Arsenal dovesse essere realmente interessato al trasferimento in Italia, allora è molto probabile che l’affare andrà in porto. È vero che lo svizzero ha da poco rinnovato il contratto con i Gunners, ma questo non esclude la trattativa.
Granit Xhaka è un classe ’92, capitano della nazionale Svizzera e, per un breve periodo, anche dell’Arsenal. Si parlava di lui come un astro nascente, un giocatore pronto a fare il boom. Così non è stato.
In seguito ad alcuni disguidi fu escluso dai convocati e la fascia gli fu revocata. La qualità del centrocampista non si può mettere in discussione, purtroppo la discontinuità delle prestazioni e un fisico che gli ha più volte creato problemi hanno limitato la sua crescita.
In conclusione, solamente il tempo ci dirà cosa avverrà, ciò che è certo è che Xhaka è nella lista degli obiettivi di mercato della società romanista.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE QUESTO ARTICOLO: https://www.calciostyle.it/serie-a/gianluca-mancini-la-posizione-della-roma-sul-rinnovo.html
Serie A
Italia: spettatori vs abitanti: il rapporto

Il tema impianti in Italia continua a sollevare molto interesse. Proprietà e location sono solo 2 degli aspetti per analizzare l’affluenza negli stadi.
Per analizzare al meglio questa statistica, offrendo uno spunto molto indicativo, bisognare tenere da conto la relazione tra il numero di spettatori correlato alla popolazione locale. Non è un caso che squadre più piccole, come Sassuolo, Lecce, e Frosinone, eccellano nel rapporto spettatori/abitanti, con numeri impressionanti.

DOMENICO BERARDI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Media spettatori per abitanti in Italia: il rapporto premia le piccole
I neroverdi primeggiano con il 37,3%, i salentini segue con il 27,4% e i ciociari con il 22,5%. Questi team non vantano solamente una buona affluenza media, ma anche una grande affinità con il territorio. fattore, questo, che aiuta e facilita il coinvolgimento della comunità e il sostegno per la squadra. Il dato curioso, e speranzoso, è che la presenza di un pubblico così consistente in rapporto agli abitanti non è esclusivo solo delle grandi città. Bensì in maniera maggiore delle “provinciali”, che riescono a far partecipare i propri tifosi e creare così un’atmosfera unica nei loro stadi.
Inoltre c’è da dire che tra le prime 15 di questa statistica siano presenti solo 4+1 squadre di Serie A: Lecce, Empoli, Udine (Udinese), Bergamo (Atalanta) e il neopromosso Sassuolo.
Gli spettatori nelle grandi città: Bari e Catania sopra San Siro
Le grandi città, come Milano e Roma, hanno invece performance meno brillanti rispetto alle piccole realtà provinciali. Si pensi che, per esempio, Milano con le sue due squadre di Serie A (Milan ed Inter) e l’Alcione in Lega Pro, ha un rapporto del 6,9% (4o posto). Mentre Torino (Juventus e Torino), pur con un importante stadio come lo Stadium, si attesta solo al 3,7%, poco dietro Roma a 3,8%.
A comporre il podio troviamo: Bergamo (18,8 %), Genova (Genoa e Sampdoria) con 9,5 % e Bologna con il 7,1 %.
Serie A
Napoli, Conte: “Oggi era importante vincere, temevo questo Lecce. Percorso? Senza il lavoro non staremmo parlando di 77 punti in classifica…”

Il mister del Napoli Antonio Conte ha commentato in conferenza stampa la vittoria per 0-1 in casa del Lecce di Marco Giampaolo.
A seguire l’intervista completa del mister partenopeo.
Napoli, le parole di Conte
Vittoria che può rappresentare un’ulteriore svolta?
“Sicuramente è una vittoria importante, ma non è la più importante, l’ho detto ai ragazzi. Temevo questa partita, giocavamo su un campo difficile contro una squadra che lotta per la salvezza, con una tragedia alle spalle che si avvertiva, l’abbiamo avvertito tutti. Il clima era particolare, è successo qualcosa di brutto a un ragazzo che conoscevo personalmente, come conoscevo personalmente il padre che ci ha lasciato qualche anno fa. Il Lecce ha giocato dopo pochi giorni con l’Atalanta, anche questa cosa un po’ particolare, e aveva pareggiato, significa che i giallorossi hanno valori. Nel primo tempo abbiamo indirizzato la gara, nella ripresa l’abbiamo amministrata”.
Quali sono le insidie maggiori?
“Ce ne sono tante, le stiamo affrontando da gennaio. Si sta facendo passare per normale ciò che normale non è. Neres avrebbe dovuto sostituire Kvaratskhelia e ha giocato pochissimo da gennaio in poi, lo stesso vale per Buongiorno. Stiamo gestendo l’emergenza. Oggi l’abbiamo gestita facendo giocare Olivera da centrale. Ora abbiamo il problema di Lobotka, mi auguro non sia niente di particolare. Mancano tre partite, dobbiamo raschiare un po’ il fondo del barile. Sono sereno però, posso contare a occhi chiusi su questi ragazzi. Bisogna restare uniti, con l’entusiasmo giusto, mantenendo i piedi per terra. Alla fine vince uno, chi vince scrive la storia, gli altri la vanno a leggere. Se non dovessimo vincere nessuno si ricorderà di questo nostro campionato, se resta scritto indelebile negli almanacchi se lo ricorderanno tutti”.

L’ESULTANZA DEL NAPOLI CON ROMELU LUKAKU, DAVID NERES, MATHIAS OLIVERA E SCOTT MC TOMINAY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Questa squadra può andare oltre ogni limite?
“Senza il lavoro che c’è dietro non staremmo parlando di 77 punti. Sapevamo di dover affrontare top club, siamo partiti pareggiando 0-0 contro il Modena in casa in Coppa Italia e passando ai rigori. Alla prima di campionato abbiamo perso 3-0 in casa del Verona. Non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo. Sarebbe bellissimo completare qualcosa di stupendo, ma io ho vinto e perso scudetti all’ultima giornata e se perdi brucia per parecchio tempo. Se vinci te la porti dietro per sempre”.
Quanto c’è di Conte in questo Napoli?
“Non posso rispondere. In carriera ho vinto e perso tanto e le sconfitte mi hanno segnato, facendomi diventare più cattivo. Quando vinci va tutto bene, quando perdi ti brucia sulla pelle. Mancano tre giornate ma non abbiamo fatto ancora niente. Rispondere oggi sarebbe un peccato di presunzione”.
Il Lecce può salvarsi?
“Il mio augurio è che il Lecce si possa salvare. Si è creato un bacino di tifosi, c’è sempre grande entusiasmo attorno alla squadra. Il Lecce si è trovato in questa situazione in una maniera un po’ così, piano piano si è inguaiato. Ma oggi ho visto una squadra viva, che ha affrontato un Napoli determinato a vincere. Le basi però ci sono, l’allenatore è bravo, l’ambiente deve restare compatto e unito. Auguro al Lecce di festeggiare la salvezza”.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Abbiamo tentato nel finale, ma il Napoli non si spaventa. Abbiamo giocato con onestà, pur con i nostri limiti…”

Giampaolo commenta la partita contro il Napoli: il Lecce resiste ma i partenopei prevalgono con la loro qualità indiscutibile.
Nella recente sfida tra Lecce e Napoli, vinta 0-1 dai partenopei, l’allenatore Marco Giampaolo ha espresso il suo rammarico per non essere riuscito a strappare un risultato positivo contro una squadra di grande calibro. Il tecnico ha riconosciuto l’onestà della prestazione della sua squadra, sottolineando come la sua squadra abbia messo in campo tutti i suoi pregi e difetti. “Nel finale ci abbiamo provato”, ha dichiarato Giampaolo, riferendosi agli sforzi dei giallorossi per recuperare terreno contro i partenopei. Ma di fronte a un Napoli che non perde mai la calma e gestisce il gioco con maestria, il tentativo non è bastato.
Il valore del Napoli e la partita del Lecce
Giampaolo ha inoltre evidenziato come i valori del Napoli siano ben noti a tutti, lasciando intendere che la differenza di qualità tra le due squadre fosse evidente. “Non puoi fare bau bau che buttano via la palla”, ha commentato, elogiando la capacità del Napoli di mantenere il controllo anche sotto pressione. Nonostante il risultato sfavorevole, l’allenatore del Lecce si è detto soddisfatto dell’impegno messo in campo dai suoi giocatori, che hanno affrontato il match con determinazione e coraggio.
Per altre notizie sul calciomercato, [clicca qui](https://www.calciostyle.it/categoria/calciomercato).
Fonte: [l’account X di Schira](https://x.com/NicoSchira)
#Giampaolo: “Nel finale ci abbiamo provato, ma col
#Napoli non puoi fare bau bau che buttano via la palla. Il
#Lecce ha fatto la sua onesta partita con tutti i pregi e i difetti che ha. Poi ci sono i valori e quelli del Napoli li sapete…”
pic.twitter.com/Kpe7QUQi7D— Nicolò Schira (@NicoSchira)
May 3, 2025
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, un’opportunità di mercato difficile da non cogliere: i dialoghi col Real Madrid
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, Ricci a rischio? Si scalda Nicolussi Caviglia | I dettagli
-
Serie A3 giorni fa
Hellas Verona, quale difesa con l’Inter? Tutti gli scenari
-
Serie A5 giorni fa
Serie A, Simonelli annuncia le date della 36° giornata
-
Serie A5 giorni fa
Serie A, il confronto dopo 34 giornate con la stagione 23/4: sogno Napoli, disastro Inter
-
Calcio Femminile5 giorni fa
Serie A femminile, Macché te lo guardi? – il recap sul 26° turno
-
Serie A1 giorno fa
Serie A, le designazioni arbitrali della 35° giornata
-
Champions League3 giorni fa
Champions “all’italiana”, la top 10 dei marcatori all time