Serie A
Spezia-Roma 0-1, Abraham firma il blitz allo scadere: le pagelle
Una Roma sprecona ha la meglio sullo Spezia al nono minuto di recupero della sfida. Giallorossi che producono molto ma non concretizzano e rischiano in un paio di occasioni, prima del rigore della vittoria.
Al crepuscolo di una partita bella e ricca di occasioni, la Roma riesce a piegare uno Spezia volenteroso e in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Decide il gigante inglese all’ultimo respiro su un contestato calcio di rigore.
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Le pagelle giallorosse
Rui Patricio 6: una partita da spettatore in campo, con pochi tentativi e telefonati. Riceve una sola minaccia, firmata Nzola: devìa il pallone senza affanni.
Mancini 5,5: è vero che rischia poco nella sua zona di competenza, ma tende all’irruento, e ciò lo porta al 15esimo giallo in campionato. Ci prova di testa, missione fallita (dal 46′ Zaniolo 7: un tempo di sostanza e pericolo, con la generosità che lo spinge a distribuire spunti interessanti. Riceve in viso il calcio che vale il rigore della vittoria).
Smalling 6,5: calamita i palloni che capitano dalle sue parti gestendoli con maestria. Annulla Nzola con esperienza e non corre mai pericoli.
Kumbulla 6: quando deve impostare gli si catapultano addosso gli avversari in prima marcatura, se la cava bene e non rischia mai di perdere palla.
Karsdorp 6: spunti verticali di qualità e cross pericolosi per gli attaccanti. Un piccolo passo avanti nelle performance, prestazione offensiva e propositiva.
Veretout 6,5: si vedono segnali del Veretout che l’anno scorso dirigeva l’orchestra da centrocampo. Una prestazione più che buona di lotta e geometrie (dal 68′ El Shaarawy 6: contribuisce alla manovra offensiva nell’assalto finale alla ricerca del gol vittoria).
Cristante 6,5: si rende pericoloso con un clamoroso palo, gioca una gara di lotta e sostanza, in ogni passaggio trasmette sicurezza da leader.
Mkhitaryan 6,5: partita di sacrificio e iniziativa, con incursioni di collegamento tra centrocampo e attacco. Ci prova con un tiro pericoloso che sfiora la traversa (dal 92′ Bove sv).
Zalewski 6: svolge un doppio compito, di contenimento e di proposizione. Gli svolge bene entrambi, con ordine e diligenza nella posizione. Ripaga la fiducia di Mourinho e si vede dalla buona volontà che ci mette (dall’ 81′ Shomurodov sv).
Pellegrini 8: c’è una differenza sostanziale nella presenza del capitano: con lui in campo la Roma suona uno spartito armonioso. E’ un distributore automatico di spunti e assist. Sfortunato sul palo colpito. Anima giallorossa.
Abraham 7: trafigge Provedel al nono minuto di recupero, con una freddezza che solo chi ha personalità possiede. Una gara con troppi sprechi e poca lucidità, eccetto che nel momento decisivo.
Michele Salzarulo (Mourinho squalificato): una prestazione positiva e propositiva, la Roma poteva segnare almeno tre gol e a un certo punto sembrava che lo 0-0 fosse scritto. I giallorossi ci credono fino all’ultimo e vengono premiati.
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: “Ecco perché sono soddisfatto”
In casa Hellas Verona rimane comunque la soddisfazione per la sfida contro il Napoli, nonostante la sconfitta. Zanetti ha sottolineato gli aspetti positivi.
Nonostante il risultato finale non abbia sorriso all’Hellas Verona, l’allenatore Paolo Zanetti ha voluto mettere in luce i lati positivi della partita. Durante la conferenza stampa post-gara, Zanetti ha dichiarato: “Sono comunque soddisfatto”. Queste parole sottolineano la determinazione del tecnico nel vedere il bicchiere mezzo pieno, anche in una situazione non ottimale.
Zanetti ha evidenziato la crescita della squadra e la capacità di affrontare le difficoltà incontrate durante il match. La prestazione del Verona, secondo lui, ha mostrato segnali incoraggianti per il futuro, nonostante il risultato sul tabellone non sia stato quello sperato.
Hellas Verona, l’importanza di mantenere alta la motivazione
Zanetti ha insistito sull’importanza di mantenere alta la motivazione e il morale del gruppo, elementi fondamentali per affrontare con determinazione i prossimi impegni della stagione. La sua analisi si concentra sull’evoluzione tattica e mentale della squadra, aspetti che ritiene indispensabili per raggiungere gli obiettivi prefissati.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
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— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 12, 2025
Serie A
Napoli, Conte: “Il nostro obiettivo è mettere pressione a chi sta davanti. Qualcuno è preoccupato…”
È un Antonio Conte soddisfatto, deciso e sincero quello intervistato dopo la vittoria del Napoli contro il Verona. Il tecnico azzurro vuole dare fastidio.
Antonio Conte, noto per la sua grinta e determinazione, ha recentemente espresso chiaramente le sue intenzioni per la stagione in corso. Durante un’intervista, l’allenatore ha dichiarato che il suo obiettivo principale è dare fastidio alle squadre che si trovano ai vertici della classifica. Nonostante non sia chiaro cosa possa significare esattamente questo “dare fastidio”, è evidente che Conte sia determinato a portare la sua squadra a competere fino alla fine.
Il ruolo del Napoli nel campionato
Conte ha anche fatto riferimento al Napoli, sottolineando come la sua squadra stia già creando preoccupazioni tra le avversarie, suggerendo che il Napoli è uno dei principali contendenti al titolo. Le sue parole lasciano intendere che ci sia uno sforzo concertato per destabilizzare le squadre di vertice e creare un campionato più competitivo e imprevedibile.
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Fonte: l’account X di Schira
Antonio #Conte: “Quest’anno dobbiamo dare fastidio. Il nostro obiettivo sarà quello di dare fastidio fino alla fine a chi sta davanti. Non so cosa sarà e porterà dare fastidio, ma sicuramente qualche fastidio lo stiamo dando visto che qualcuno è preoccupato del #Napoli…” pic.twitter.com/Dx9RolU5qY
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 12, 2025
Serie A
Bologna, Lucumi rovina tutto e il 2-2 sa di amaro
Bologna, nel finale sfuma la vittoria dei felsinei, con la Roma che agguanta il pari con un rigore di Divbyk.
Alla fine la sensazione e’ quella di una vittoria buttata nel cestino per il Bologna. Tre punti che avrebbero potuto significare +3 dal Milan, ma soprattutto, il –1 dalla Fiorentina.
Niente di tutto questo, grazie anche alla “collaborazione” del braccio galeotto di Lucumi in area di rigore, con la Roma all’ultimo forcing della partita.
Il pareggio di Divbyk dal dischetto vanifica la rimonta firmata Dallinga e Ferguson, in risposta sul vantaggio dell’ex Saelemaekers.
In mezzo a questo mare di emozioni anche un paio di dettagli non indifferenti, ovvero le due-tre situazioni limpide da gol dilapidate dal Bologna per l’egoismo di Orsolini.
Il risultato finale lascia in retrogusto amaro e la convinzione di aver letteralmente gettato al macero che sarebbero stati molto preziosi
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