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Serie C girone c: Il Bari impatta a Foggia, il Catanzaro vince e accorcia
Pari spumeggiante tra Foggia e Bari, s’avvicina il Catanzaro. Tris del Messina a Vibo Valentia, neve ad Avellino, Potenza e Campobasso.
Ventinovesima giornata di serie c girone c caratterizzata da fenomeni atmosferici in larga parte dei match in programma nel weekend appena trascorso.
A farne le spese sono stati i campi di Avellino, Potenza e Campobasso (quest’ultimo abbandonato a gara in corso sul punteggio di 1-2).
Sugli altri campi spicca il pirotecnico pareggio per 2 a 2 della capolista Bari sul campo del Foggia. Derby pugliese dalle mille emozioni; la sblocca Curcio al 12′, pareggio momentaneo del Bari grazie a Cheddira al 22′, un minuto dopo Merola porta nuovamente in vantaggio i rossoneri raggiunti dal pari all’87’ dai biancorossi con un gran gol al volo di Mallamo dalla distanza.
Il Catanzaro cala il tris contro il Latina e si porta a -4 dalla vetta, padroni di casa in vantaggio al 9′ con Vandeputte, pareggio degli ospiti con Giorgini al 30′, nuovo vantaggio dei calabresi al 44′ con Vazquez che, al 59′, chiude il match. 3 a 1 il finale di gara.74
Il Francavilla vince 2 a 1 contro il Palermo, Maiorino al 24′ e Patierno al 57′ a segno per i biancoazzurri, per i rosanero a segno Brumori su rigore al 73′.
Il Monopoli passa a Castellammare di Stabia grazie ad una rete di Borrelli al 53′.
Terza vittoria consecutiva per il Messina, a farne le spese la Vibonese sul proprio campo per 3 a 1. Di Damian al 29′, Busatto al 66′ e Catania al 91′ le reti dei giallorossi, calabresi in gol con Curiale su rigore al 41′.
Boccata d’ossigeno per la Fidelis Andria che torna a vincere in casa contro il Taranto con un netto 3 a 0. Bubas all’8′, Gaeta al 50′ e Monterisi all’81’ regolano i rossublu.
Non si fanno male Monterosi Tuscia e Picerno, al gol di Franchini risponde Di Dio per i Lucani.
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Giudice Sportivo, verdetto su Motta e Vanoli ma non solo
Il Giudice Sportivo ha emesso il rapporto settimanale con le sanzioni per le società i cui sostenitori hanno infranto le regole comportamentali.
Attese le sanzioni per il derby della Mole con Thiago Motta e Paolo Vanoli protagonisti in negativo. Ma non solo, tanti calciatori hanno rimediato la squalifica per la prossima giornata.
Giudice Sportivo, niente stangata per gli allenatori
Ecco quanto deciso dall’organo che regola squalifiche e ammende in Serie A:
ALLENATORI ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
MALECKI Przemyslaw Pawel (Udinese): per avere, al 17° del primo
tempo, contestato con veemenza una decisione arbitrale.
MOTTA Thiago (Juventus): per avere, all’11° del secondo tempo, uscendo dall’area tecnica, affrontato l’allenatore della squadra avversaria causando un alterco; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
VANOLI Paolo (Torino): per avere, all’11° del secondo tempo, uscendo dall’area tecnica, affrontato l’allenatore della squadra avversaria causando un alterco; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
CALCIATORI ESPULSI O ALLA QUINTA SANZIONE
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
TCHAOUNA Loum (Lazio): doppia ammonizione per comportamento
scorretto nei confronti di un avversario.
LINETTY Karol (Torino): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
LUCUMI‘ BONILLA Jhon Janer (Bologna): per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato (Quinta sanzione).
WALUKIEWICZ Sebastian (Torino): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
ZAMPANO Francesco (Venezia): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
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AIA, Orsato: “Oggi posso dare agli arbitri la mentalità: impegno, sacrificio, lavoro”
Dopo essere diventato commissario dello sviluppo del talento arbitrale, l’ex arbitro Daniele Orsato è intervenuto a Rai Radio 1, parlando di arbitraggio e VAR.
La trasmissione radiofonica Radio Anch’io Sport, in onda su Rai Radio 1, ha dato spazio a un’intervista all’ex arbitro Daniele Orsato. Che ha parlato del proprio recente cambio di ruolo all’interno dall’AIA, di VAR e di molto altro ancora.
Orsato ha esordito così: “VAR a chiamata e decisioni spiegate al pubblico come in Inghilterra. Ci arriveremo? Siamo a disposizione per attuare qualsiasi nuova riforma che possa aiutare gli arbitri e il mondo del calcio.
Se UEFA, FIFA e IFAB riterranno che l’Italia possa provare certi esperimenti, noi saremo in prima linea. L’Italia è stata sempre pioniera su tante cose. Noi saremo sempre pronti, siamo già prontissimi”.
Orsato nuovo commissario dello sviluppo del talento arbitrale
Il nuovo ruolo che Orsato è andato a ricoprire all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) lo proietta in un futuro di sempre maggior potere decisionale. Così Orsato: “Quando il presidente dell’AIA Antonio Zappi ha chiesto la mia disponibilità, ha voluto fortemente questo progetto”.
Chiamato a spiegare meglio in cosa consista il ruolo di commissario dello sviluppo del talento arbitrale l’ex arbitro ha detto: “Mi occuperò di arbitri internazionali, per dare la mia esperienza. Qualche partita internazionale l’ho diretta e posso aiutare la crescita dei nostri Massa, Guida e Mariani. Mi occuperò di seguire i ragazzi giovani, che fanno parte della commissione di Serie A e B e i ragazzi della Serie C. Cercherò di portare le mie esperienze. Quando sono tornato dall’Europeo, ho cercato di ammazzare l’arbitro di campo dentro di me. L’arbitro l’ho saputo fare, ora devo cercare di far fare l’arbitro agli altri”.
Le sue intenzioni sono ottime: “Cercheremo di fare il nostro meglio. Zappi mi ha voluto fortemente. Ho avuto grandi maestri, da Claudio Pieri a Maurizio Mattei, da Stefano Farina e Stefano Braschi fino a Pierluigi Collina. Mi hanno insegnato questa mentalità del lavoro e del sacrificio. Oggi posso dare a questi arbitri la mentalità: impegno, sacrificio, lavoro“.
Una nomina che il neo presidente dell’AIA Antonio Zappi aveva presentato così ai microfoni di Sky Sport: “L’Italia non poteva privarsi della qualità riconosciuta di Orsato. Svilupperà approcci formativi, metodologie tecniche per favorire e velocizzare la crescita dei talenti arbitrali”.
Gli inizi da arbitro
Orsato ha raccontato i suoi inizi come arbitro di gara: “Ho cominciato per caso, il mio sogno era diventare elettricista. Dopo qualche mese di esperienza lavorativa, incontrai un ragazzo con cui giocavo a calcio e mi chiese se avessi la volontà di fare l’arbitro. Lì per lì non la presi molto bene, ma poi accettai la sfida.
Lui mi disse: ‘Non potrai capire cosa vuol dire essere arbitro se nella tua vita non hai mai arbitrato una partita’. Ricordo quella volta in cui tornai a casa dopo la riunione nella mia sezione e dissi a mia mamma che il mio obiettivo era arrivare in Serie A in sedici anni per arrivare a fare le partite di Gigi Agnolin, il mio idolo”.
Sul futuro
Al futuro, ora, Orsato non pensa: “Io ho sempre vissuto alla giornata. Adesso collaboro con Gianluca Rocchi, mio amico ed ex collega oltre che attuale designatore. La forza del presidente Zappi è la coesione tra le persone. In questo momento storico mai siamo stati così coesi”.
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Napoli, bye bye Kvara: meno 7 giorni all’addio
Al Napoli, da oggi, inizia il conto alla rovescia per la cessione di Kvicha Kvaratskhelia al PSG: un affare che genererà una plusvalenza importante.
Non si può tornare indietro: la cessione di Kvicha Kvaratskhelia al PSG da parte del Napoli avverrà, per volontà dello stesso giocatore che ha chiesto espressamente di essere ceduto.
Come scrive il Corriere dello Sport la trattativa si concluderà nei prossimi giorni, manca solo da mettere a punto tutti i dettagli. Nell’operazione potrebbe rientrare anche l’ex Inter 29enne Milan Skriniar, valutato un ottimo difensore centrale e già noto.
A prescindere dal difensore, comunque, il ricavo del club partenopeo sarà importante: non inferiore ai 75-80 milioni di euro. In caso arrivi Kvara, bisognerà posticipare un altro arrivo: quello di Danilo, che nel caso potrebbe arrivare in estate a parametro zero.
Quello dell’attaccante georgiano è un addio che rammarica l’allenatore Antonio Conte. Che dopo la vittoria contro l’Hellas Verona ha sottolineato: “Io ho parlato di delusione, non nei confronti del giocatore o del club. Delusione mia perché non sono riuscito a incidere in questi sei mesi affinché qualcosa cambiasse. Non è che Kvara mi ha deluso o il club mi ha deluso. Io non addosso responsabilità agli altri, me le prendo sempre io. Pensavo di poter incidere in maniera diversa in questi sei mesi, invece mi sono accorto che eravamo punto e a capo.
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