Serie A
Napoli-Milan 0-1, il Diavolo risponde presente alla chiamata scudetto: le pagelle
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Napoli-Milan 0-1, gli uomini di Stefano Pioli espugnano il campo dell’Armando Maradona grazie al gol di Olivier Giroud. Andiamo a vedere le pagelle dei rossoneri che continuano a mantenere la vetta della classifica.
Maignan 7: trasmette sicurezza solo a guardarlo in faccia. Piedi da trequartista, sempre sicuro in ogni uscita
Calabria 5,5: impreciso durante lunghi tratti della gara, di certo non la sua migliore partita (dall’80’ Florenzi sv)
Tomori 7,5: una diga, veloce e sicuro su ogni pallone. Impossibile chiedergli di più. Gli attaccanti del Napoli si devono attendere a cotanta potenza
Kalulu 7: una tranquillità che fa invidia ad un veterano. Il classe 2000 sembra non accusare la tensione giocando una gara superlativa
Theo Hernandez 8: al 90’ ha ancora la forza per sgroppare lungo tutto il campo. Un motorino instancabile finalmente determinante anche in fase difensiva
Tonali 6: tiene in mano il centrocampo a bassi giri. Molto meglio in altre circostanze, fa il suo senza strafare. (Dal 68’ Krunic 6: continua a mettere ordine con una discreta efficacia)
Bennacer 8: é ovunque. L’algerino replica uno stato di forma finalmente ottimale e si candida titolare inamovibile di questo Milan
Messias 5: la fascia destra latita soprattutto per colpa sua. Sempre in ritardo, mai un guizzo giusto. Troppo prevedibile (dall’80’ Saelemaekers 5: anche a porta vuota sbaglierebbe)
Kessie 6: un lontano parente del meraviglioso giocatore dello scorso anno, si impegna quel poco che basta per fargli meritare una striminzita sufficienza. Quella fascia da capitano però stona non poco.
Leao 7,5: fa quello che vuole ed i giocatori rossoneri lo sanno. Passano infatti una miriade di palloni al portoghese che li capitalizza quasi tutti (dal 90’ Ibrahimovic sv)
Giroud 7: lavora di sponda, fa spesso il gioco sporco ma quei palloni viscidi non li sbaglia. Determinante ancora una volta (dal 68’ Rebic 6: si impegna anche se non gli arrivano palloni giocabili)
Pioli 8: quando c’è da combattere il suo Milan non si tira mai indietro. Partita vinta con merito, giusta la mentalità e la grinta. Da qui in avanti può succedere veramente di tutto senza preclusioni.
Serie A
Monza-Torino, le ultimissime sulle formazioni
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Monza-Torino, match valido per la 27^ giornata di Serie A, ed è in programma sabato 1 marzo alle 20.45: le probabili scelte di Nesta e Vanoli.
Allo U-Power Stadium sarà lunch match tra Monza–Torino, pronte a sfidarsi per cercare tre punti, sebbene la vittoria sarebbe importante soprattutto per gli ospiti.
I granata, infatti, sono in fiducia dopo aver messo ko il Milan sabato scorso, e vogliono espugnare un campo non proibitivo come quello brianzolo.
I biancorossi di Nesta, infatti, dopo un doppio cambio di allenatore, non hanno invertito il corso di una stagione negativa che si concluderà, a meno di rimonte epiche, con la retrocessione in Serie B.
Di seguito la designazione arbitrale e le probabili formazioni.
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L’URLO DI PAOLO VANOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: RAPUANO
ASSISTENTI: CARBONE – MINIUTTI
IV: BONACINA
VAR: DI BELLO
AVAR: PATERNA
Monza-Torino, le probabili formazioni
Monza (3-4-2-1): Turati; Izzo, Lekovic, Palacios; Pereira, Bianco, Urbanski, Kyriakopoulos; Ciurria, Mota; Ganvoula. Allenatore: Alessandro Nesta.
Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Casadei, Ricci; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. Allenatore: Paolo Vanoli.
Serie A
Inter, Dimarco: “Oltre a Napoli e Atalanta, anche la Juventus punta allo Scudetto…”
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Inter, Federico Dimarco: le sue parole scuotono il campionato italiano, la Juventus è pronta a competere per lo scudetto.
Federico Dimarco, in un’intervista post Napoli che ha subito fatto il giro del web, ha indicato la Juventus come una delle principali contendenti per la lotta al titolo di Serie A. Nonostante l’ottimo momento di forma di club come Napoli e Atalanta, il difensore non ha esitato a inserire anche i bianconeri tra i favoriti per la corsa scudetto. Questa dichiarazione ha acceso i riflettori sulla competizione, aumentando l’aspettativa per le prossime giornate di campionato.
Inter, l’importanza delle dichiarazioni di Dimarco
Le parole di Dimarco sono significative non solo per il tono di rispetto verso la Juventus, ma anche perché riflettono la percezione di una stagione aperta e combattuta. Il giocatore ha sottolineato come il calcio italiano sia al centro di una fase di grande equilibrio, con diverse squadre pronte a dare battaglia fino alla fine. Questo potrebbe portare a un campionato avvincente, in cui ogni partita si rivelerà decisiva.
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Fonte: l’account X di Schira
#Dimarco: “Non solo #Napoli e #Atalanta, c’è anche la #Juventus per lo Scudetto…” pic.twitter.com/qDSmKc0DBo
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 1, 2025
Serie A
Atalanta, si pensa al post-Gasperini
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L’Atalanta quasi sicuramente chiuderà l’epoca Gasperini a giugno, con il tecnico che non rinnoverà il contratto: già si pensa chi può essere il successore.
L’Atalanta a giugno quasi sicuramente si chiuderà l’epoca Gasperini, la più vincente della storia del club: l’attuale tecnico non rinnoverà il contratto, già si pensano ai possibili successori, da Sarri a Palladino ed anche De Zerbi sino addirittura a Rangnick.
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L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, si pensa già al post-Gasperini: i nomi dei possibili successori nella panchina orobica
Per l’Atalanta, comunque si concluda questa stagione, questa sarà l’ultima dell’era Gasperini la più vincente della storia del club, tanto da regalare il primo trofeo europeo della storia, L’Europa League la scorsa stagione. Un club quello orobico, sino a qualche anno fa con l’obiettivo al massimo una tranquilla salvezza, ed ora diventato un top club europeo.
Ad annunciarlo è stato direttamente l’ad del club atalantino, Luca Percassi, che ha riferito la volontà di Gasperini di non rinnovare il contratto. Già si fanno i nomi dei possibili successori nella panchina orobica, la lista è lunga, vediamo quali sono. Va da precisare che si punta ad un allenatore abbastanza affermato, visto come abbiamo detto lo status di top club che l’Atalanta ha acquisito.
Il primo nome è quello di Maurizio Sarri: dopo l’anno sabatico in seguito all’addio in maniera burrascosa alla Lazio, sarebbe desideroso di tornare in scena ed da protagonista in un club prestigioso come quello orobico. Ma ci sarebbe anche il nome di Roberto De Zerbi, che se la lasciasse dopo un solo anno il Marsiglia, approderebbe a Bergamo.
Però questo nome non piace alla tifoseria orobica, visto che è bresciano e giocato con il Brescia, gli eterni rivali degli atalantini. Altro nome sarebbe l’attuale tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino, ma si pure quello di Ivan Juric visto che il suo Southampton è un passo dalla retrocessione nella Serie B inglese.
L’ultimo nome è molto prestigioso, ovvero il CT dell’Austria Ralf Rangnick, che sarebbe visto bene dalla proprietà americana del club orobico. Vedremo da giugno chi siederà in panchina a posto di Gasperini, ma il nome sarà degno della dimensione da top club europeo che ormai ha la formazione orobica.
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