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F1, disastro Mercedes: Hamilton, l’esperimento è fallito

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Ci ha provato in tutti i modi il vice campione del mondo Lewis Hamilton, anche con una messa a punto estrema, pur di non rassegnarsi al fatto che la W13 sia una macchina sostanzialmente difficile da guidare.

L’inglese è addirittura rimasto fuori dalla Q2 con il 16esimo tempo, l’idea  del Team Mercedes è di farlo partire dalla pit lane per riportare il setup a quello di Russell che si è conquistato la settima posizione in griglia di partenza.

Nel team di Brackley sembra che ancora non si trovi la quadra, e si vada avanti per tentativi.

F1, disastro Mercedes: Hamilton, l’esperimento è fallito

f1

Una delle migliori caratteristiche del Team Mercedes è stata la capacità di spingersi oltre, e questo gli ha permesso di conquistare quindici titoli mondiali tra costruttori e piloti negli ultimi 8 anni.

Lewis Hamilton ha spesso sottolineato questo aspetto, esaltando l’attitudine del suo gruppo di mettersi in gioco ed accettare le sfide. La squadra di Brackley  però  ha sempre avuto un ottimo pilota ed una ottima macchina di base, che in più occasioni è stata migliorata, assecondando anche le volontà del pilota.

Il progetto della W13 non si è confermato all’altezza dei precedenti, costringendo il team Mercedes a non poter più puntare (almeno per ora) a quelli che erano gli obiettivi standard, ovvero pole position e podio.

È stato uno shock per la squadra più volte campione del mondo, vedere la Mercedes non qualificata alla Q2.

Le qualifiche hanno evidenziato nuove gerarchie, con Ferrari e Red Bull davanti a tutti e Mercedes nell’inedito ruolo (forse) di terza scuderia, separata dalle due di vertice da un margine che non è probabilmente colmabile in tempi brevi.

A dirlo sono i numeri, ma da quanto visto ieri a Jeddah le cifre non sono ancora state metabolizzate dal team e dallo stesso Hamilton, incredulo dopo la Q1.

Lo shock della mancata qualifica è stato enorme, incredibile. Un conto è confermarsi terza forza, altro è non riuscire qualificarsi alla Q2.

Nell’ultimo turno di prove libere Hamilton si era confermato in undicesima posizione, con due decimi di vantaggio su George Russell, ma,  prima delle qualifiche i tecnici di Russell hanno operato sulla macchina dei settaggi standard. Una prospettiva poco allettante dall’altra parte del box, dove l’incapacità di accettare una situazione nel complesso poco positiva ha spinto Hamilton ad osare troppo, rendendo di fatto la macchina inguidabile.

La W13 è stata assettata in modo troppo aggressivo, con i risultato di avere una débâcle che Lewis non viveva dal 2009.

Toto Wolff parlando dei motivi che hanno determinato la disastrosa qualifica di Lewis ha spiegato: “Sono state provate delle regolazioni sperimentali  ed il risultato è stato una macchina inguidabile. La scelta è stata troppo audace, anche se si è trattato di un tentativo ulteriore per cercare di identificare il punto debole della monoposto”.

Un potenziale quinto posto, è così diventato una sedicesima posizione che ha un sapore ben diverso, come diversi saranno gli obiettivi a cui Hamilton potrà ambire oggi in gara.

A Sakhir la strategia Mercedes era sembrata molto chiara. In attesa di tempi migliori il team dovrà essere capace di farsi trovare pronto a cogliere le opportunità offerte dalle monoposto concorrenti.

A Jeddah il gruppo Mercedes ha voluto osare di più, ma neanche il più miracoloso degli assetti avrebbe potuto consentire ad Hamilton di andare oltre la quinta posizione, visti i sette decimi che hanno separato Russell (sesto) da Verstappen (quarto), e la sfida impossibile ha presentato un conto troppo salato.

Partire dalla terza fila avrebbe comunque consentito al pilota inglese di sperare in qualcosa in più considerando le insidie che caratterizzano la gara di Jeddah, tutt’altra cosa è invece prendere il via dalla sedicesima posizione.

Nella serata di ieri è stata considerata attendibile nei  paddock la possibilità di partenza dalla pit-lane, per provare un cambio di setup e affrontare i 50 giri con più certezze.

Un passo indietro che riporterebbe la scuderia tedesca alla realtà, non prenderne atto sarebbe un ulteriore errore che si aggiungerebbe ad una situazione già difficile.

Vedremo se la gara ci regalerà qualche colpo di scena.

Questo Gran Premio sarà visibile in diretta tv oggi domenica 27 marzo su TV8, su Sky Sport F1, Sky Sport 4K e Sky Sport Uno ed in streaming su SkyGo e Now.

Per chi fosse in auto o volesse comunque seguire il GP in diretta radiofonica, bisognerà sintonizzarsi su Radio Sportiva, Rai Radio 1 o Rai Radio 2.

Ricordiamo che le qualifiche di ieri hanno deciso la griglia di partenza con in pole position Sergio Perez su Red Bull davanti alle due Ferrari di Leclerc e Sainz, quarta posizione per Verstappen.

Domenica 27 marzo ore 21.30: Gara F1 in differita

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Leggende del calcio italiano: i giocatori più iconici della storia

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Scopri le storie delle leggende del calcio italiano, che hanno segnato il gioco con talento, lealtà, dedizione e passione. Ecco tutti i loro successi.

Leggende del calcio italiano: giocatori che hanno cambiato il gioco

Il cammino del calcio italiano si intreccia con trionfi memorabili, evoluzioni strategiche e figure mitiche capaci di definire intere epoche. Dalla nascita del calcio moderno, l’Italia ha consegnato al mondo non soltanto squadre formidabili, ma anche protagonisti intramontabili che hanno inciso segni indelebili nel panorama sportivo. Le leggende del calcio italiano spiccano per doti straordinarie, determinazione vincente e un’aura esemplare, riconosciuta sia in patria che all’estero. 

Tra difensori impenetrabili, registi illuminati e attaccanti imprevedibili, i calciatori italiani hanno saputo forgiare il gioco, tracciando nuove vie per stili e strategie. Parlare di calcio esclude l’omissione di figure come Paolo Maldini, Baggio Roberto e Alex Del Piero. Questi atleti non solo hanno collezionato traguardi eccezionali, ma incarnano l’essenza pura del calcio italiano: ardore, maestria e costanza.

Le loro stelle sono un come un missile nel firmamento del calcio italiano, simili al razzo di Aviator che non è mai andato incontro al crash. In questo testo, esamineremo le icone che hanno scolpito la storia calcistica italiana.

Il fenomeno del calcio e le scommesse nei casino online

Il calcio in Italia è più di un semplice sport; è una passione viscerale condivisa da milioni di estimatori. Rinomato per l’approccio strategico e l’emozione che suscita, offre una scena unica. Con l’ascesa delle scommesse online, i tifosi trovano nuovi modi per immergersi nel gioco, seguendo ogni minimo dettaglio. Piattaforme propongono una vasta gamma di opzioni per puntare su eventi nazionali, come la Serie A, e su competizioni internazionali, come Champions League, Europei e Mondiali.

Ecco alcune principali tipologie di scommessa:

  • Scommesse pre-partita: piazzate prima del fischio d’inizio, permettono analisi ponderate, ideali per chi predilige una strategia studiata.
  • Scommesse live: giocate in corso di partita, consentono di adattarsi al flusso degli eventi. Perfette per chi cerca dinamismo e prontezza di reazione.

Tra le categorie di puntate, invece, si trovano:

  • 1X2: tipologia tradizionale, predice vittoria della squadra casalinga (1), ospite (2) o pareggio (X).
  • Gol totali: permette di scommettere sul conteggio complessivo dei reti, specificando sopra o sotto una soglia.
  • Autore: puntate sui giocatori che realizzeranno un gol, aggiungendo personalizzazione alla scommessa.
  • Handicap: assegna un vantaggio o svantaggio a una squadra, bilanciando le quote dell’incontro.

Grazie a queste alternative, gli appassionati possono non solo partecipare, ma anche personalizzare l’esperienza di gioco. Le opzioni di scommessa su tornei nazionali e globali trasformano il calcio in un’esperienza rinnovata e avvincente.

Paolo Maldini

Nel panorama dei difensori emblematici, Paolo Maldini si distingue indiscutibilmente tra i nomi più influenti. Le statistiche di Paolo Maldini sono tutt’oggi tra le migliori. Dopo aver iniziato nelle giovanili del Milan, ha consacrato l’intera esistenza calcistica al club rossonero e alla nazionale azzurra, manifestando una fedeltà e una competenza straordinarie, raramente riscontrate nel calcio contemporaneo. Maldini ha operato in un’era in cui la Serie A deteneva il primato mondiale, fronteggiando alcuni dei più agguerriti e sofisticati attaccanti della storia calcistica.

Esa͏mi͏nando͏ le c͏if͏re ͏di Paolo Maldini, i͏l͏ suo dossier͏ ͏risulta imp͏ress͏ion͏a͏n͏te: cinque Champi͏ons League, sette titoli di͏ Serie A e innumere͏voli altri ͏r͏iconoscim͏e͏nti c͏he certi͏ficano il s͏uo successo͏ e l͏’im͏patto si͏a nel ͏club che nella na͏zi͏onale. La sua carriera nel calcio si è protratt͏a p͏er oltre vent’anni, durante i͏ ͏quali le statistiche di Paolo Maldini contano più di ͏900 i͏ncon͏tri ufficial͏i. Un traguardo raro, che pochi atleti possono vantare. Tuttavia, oltre ai dati numerici, ciò che consacra Maldini a simbolo è la sua capacità di prevedere le mosse degli avversari. La sua attitudine a mantenere un equilibrio e una serenità straordinarie lo ha elevato a modello per diverse generazioni di difensori. 

L’impatto di Maldini nel mondo del calcio trascende i trofei conquistati. È stato un faro per tutti i difensori, stabilendo lo standard di cosa significhi essere un autentico leader in retroguardia. La sua destrezza nel comprendere il gioco e il suo impegno per il fair play hanno influenzato e ispirato tutti i difensori. Non è ricordato solo come un difensore impeccabile, ma anche come un atleta che ha incarnato eleganza e disciplina.

Leggende del calcio

Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Paolo Maldini:

Anno Titolo Squadra Descrizione
1994 Champions League AC Milan Maldini vince la sua terza Champions League, sconfiggendo il Barcellona con un netto 4-0
1994 Supercoppa UEFA AC Milan Trionfa contro l’Arsenal, consolidando il dominio europeo del Milan negli anni ’90
2003 Champions League AC Milan Vince la sua quinta Champions League, battendo la Juventus ai rigori, sigillando un record unico

Roberto Baggio

Baggio Roberto, noto come Il Divin Codino, incarna una figura che ha rapito il cuore dei tifosi grazie a uno stile di gioco audace e a un magnetismo naturale. La sua carriera è segnata da momenti di straordinaria creatività calcistica e da una volontà ferrea nel superare ostacoli fisici e critiche severe. Con una tecnica magistrale, dribbling ammalianti e una visione di gioco irripetibile, Baggio ha ridefinito il ruolo del trequartista, rendendolo più flessibile e imprevedibile.

I suoi trionfi non si limitano a titoli collettivi, ma includono importanti riconoscimenti individuali. Nel 1993 entrò nell’elenco dei giocatori italiani che hanno vinto il Pallone d’Oro. Questo premio rappresenta la vetta di un’intera carriera che ha toccato club iconici come Juventus, Milan e Inter, oltre a momenti eccezionali con la nazionale. Malgrado il celebre rigore mancato nella finale mondiale del 1994, Baggio Roberto rimane un emblema di tenacia e passione, con un’influenza profonda e permanente nel mondo del calcio.

Baggio Roberto ha ispirato giocatori non solo per il talento eccezionale, ma anche per la capacità di superare difficoltà. In campo, la sua presenza era sinonimo di meraviglia: ogni tocco, ogni passaggio e ogni gol erano espressioni di un artista che concepiva il calcio come arte pura. Baggio non è solo un simbolo del calcio italiano; è un ambasciatore del gioco e della sportività, ricordato per la sua genialità e per il suo modo inconfondibile di interpretare il football.

Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Roberto Baggio:

Anno Titolo Squadra Descrizione
1993 Pallone d’Oro Individuale E’ tra i giocatori italiani che hanno vinto il Pallone d’Oro, icona del miglior giocatore italiano.
1993 Coppa UEFA Juventus Conduce la Juventus alla vittoria, segnando gol decisivi e mostrando una classe eccezionale in tutta la stagione.
1994 Vicecampione del Mondo Italia Porta l’Italia in finale ai Mondiali, con prestazioni memorabili, malgrado l’amaro rigore sbagliato.

Franco Baresi

Franco Baresi è un nome scolpito nella storia calcistica italiana. Simbolo di autorità e sagacia tattica, Baresi fu capitano assoluto del Milan e pilastro dell’Italia. Durante il suo percorso, ha plasmato una difesa memorabile, affermandosi tra i migliori nel ruolo di “libero”. Una posizione che richiede non solo doti difensive, ma anche la capacità di coordinare la retroguardia e leggere il gioco. La sua calma imperturbabile e la profonda visione di gioco gli permisero di rimodellare l’intera struttura difensiva. 

Con il Milan, Baresi ha sollevato sei scudetti, tre Coppe dei Campioni e vari altri titoli, esibendo una fedeltà ormai rara. La sua dedizione e l’eleganza innata erano celebri, con una visione di gioco elevata e un controllo impeccabile anche sotto pressione. Anche nelle fasi più delicate, Baresi sapeva restare imperturbabile, compiendo scelte sagge che spesso risollevavano la squadra da situazioni complesse. 

L’impronta di Baresi nel calcio emerge nella trasformazione del ruolo di libero, infondendogli visione e controllo che ne sono divenuti il modello. Anche oggi, giovani difensori guardano a lui come esempio di dedizione e astuzia tattica. La sua maestria nel dirigere la difesa e la sua presenza autorevole hanno lasciato un’impronta duratura, ammirata non solo dai tifosi rossoneri, ma nell’intero panorama calcistico. 

Leggende del calcio

Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Franco Baresi:

Anno Titolo Squadra Descrizione
1989 Champions League AC Milan Conduce il Milan alla vittoria della Champions League, battendo la Steaua Bucarest 4-0 in una storica finale.
1994 Coppa del Mondo Italia Con la nazionale italiana, raggiunge la finale dei Mondiali, giocando nonostante un infortunio e perdendo ai rigori.
1994 Serie A AC Milan Vince lo scudetto con il Milan in una stagione di dominio, con solo 15 gol subiti in tutto il campionato.

Alessandro Del Piero

Alessandro Del Piero rappresenta per più di un tifoso l’essenza intima e inconfondibile della Juventus. E’ come un simbolo di un legame radicato con il club torinese. La sua traiettoria professionale si sviluppa quasi interamente in bianconero, trasformandolo in un riferimento indelebile per i tifosi. Con un talento unico, uno stile fine e una precisione inarrestabile, Del Piero non era solo un attaccante: era la guida, dentro e fuori dal campo.

Le sue abilità, contrassegnate da punizioni potenti e chirurgiche, hanno lasciato segni duraturi nella memoria del calcio italiano. La sua maestria nel creare occasioni dal nulla ne ha scolpito la fama di attaccante inarrestabile, di fronte a cui le difese tremavano. 

Il suo curriculum parla senza bisogno di aggiunte: molti scudetti di Serie A, una Champions League e, con la Nazionale e il suo gol al 120’, l’ambita Coppa del Mondo del 2006. In quell’occasione, Del Piero riaffermò il proprio spessore, siglando reti cruciali e offrendo un apporto determinante al trionfo azzurro.

La sua appartenenza alla Juventus rivela lealtà e impegno incrollabili: persino nelle difficoltà, come la retrocessione in Serie B del 2006, Del Piero rimase fedele. Sostenne la squadra nella risalita, restituendole lustro e orgoglio. La sua influenza va oltre le vittorie e le coppe. Del Piero ha ispirato giovani atleti con la sua tecnica raffinata, il rigore morale e la dedizione al gioco. 

Anche fuori dal rettangolo di gioco, Del Piero ha rappresentato con discrezione virtù di modestia e rispetto, amplificando il suo ruolo simbolico. L’impatto di Del Piero sul calcio nazionale è incalcolabile; è una di quelle presenze che hanno nobilitato lo sport, alimentando l’entusiasmo di innumerevoli appassionati.

Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Alessandro Del Piero:

Anno Titolo Squadra Descrizione
1996 Champions League Juventus Contribuisce alla vittoria della Juventus in finale contro l’Ajax, segnando gol decisivi durante la stagione europea.
2006 Coppa del Mondo Italia Vince il Mondiale con la nazionale italiana, segnando un gol importante contro la Germania in semifinale.
2008 Capocannoniere Serie A Juventus Chiude la stagione come miglior marcatore della Serie A, dimostrando classe e costanza nonostante gli anni di carriera.

Francesco Totti

Francesco Totti, “Il Capitano”, è tra i volti più amati del calcio italiano e l’emblema eterno dell’AS Roma, squadra della sua intera carriera. Il legame con la maglia e con Roma hanno forgiato la sua identità, divenuta simbolo unico nel suo genere. Totti è stato a lungo il fulcro della Roma e uno dei giocatori più rispettati e temuti in Serie A.

Nel 2001, Totti conquistò uno storico scudetto con la Roma, regalando un’immensa felicità ai tifosi romanisti. Non si dimentichi che è stato definito anche il goleador più prolifico del club e uno dei massimi marcatori in Serie A. Famoso per il suo destro, ha realizzato reti memorabili, scolpite nella storia del calcio. Il suo celebre “cucchiaio”, tocco morbido che elude i portieri, è divenuto un segno distintivo, espressione della sua genialità e della sua imprevedibilità.

L’impronta di Totti sul calcio italiano è indelebile. Ha incarnato fedeltà e passione, restando legato alla sua squadra e alla sua città, nonostante le avances di club di massimo livello. Negli anni ha ispirato giovani calciatori anche per il carattere deciso e al carisma innato. Anche dopo il ritiro, il binomio Francesco Totti calcio è uno dei più potenti a livello di significato per i tifosi italiani.

Leggende del calcio

Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Francesco Totti:

Anno Titolo Squadra Descrizione
2001 Scudetto AS Roma Guida la Roma alla vittoria del campionato, contribuendo con gol e assist, portando il club al suo terzo scudetto.
2006 Coppa del Mondo Italia Vince il Mondiale con la nazionale italiana, giocando un ruolo chiave nonostante un recente infortunio.
2007 Capo cannoniere Serie A AS Roma Termina la stagione come miglior marcatore, dimostrando grande abilità realizzativa a livello nazionale.

Conclusione

Figure emblematiche come Paolo Maldini, Roberto Baggio, Franco Baresi, Alessandro Del Piero e Francesco Totti hanno inciso capitoli indelebili nella storia calcistica globale. Ciascuno ha dato un contributo unico, lasciando tracce profonde grazie a tecnica sopraffina, dedizione assoluta e inesauribile passione. Questi fuoriclasse hanno incarnato, e ancora incarnano, l’eccellenza italiana nel calcio, dimostrando come il gioco possa trascendere lo sport, trasformandosi in un’arte capace di evocare emozioni intense.

La loro influenza supera vittorie e coppe. Maldini ha portato la difesa a livelli di finezza e rigore, Baggio ha incantato con estro e grazia, Baresi ha ridefinito la retroguardia con visione tattica, Del Piero ha commosso generazioni con i suoi gol e la fedeltà alla Juventus, e Totti ha personificato l’essenza di Roma, dimostrando che il legame con la maglia può superare qualsiasi altra ambizione. Ogni loro gesto, ogni rete, ogni intervento è scolpito nella memoria condivisa dei tifosi in Italia e nel mondo.

La loro eredità continua a infondere ispirazione nelle nuove generazioni di giocatori e amanti del calcio, ricordando a tutti che questo sport è fatto di passione, dedizione e bellezza. Winnita Italia, portale dedicato all’eccellenza calcistica, è il luogo ideale per coltivare la propria passione con il betting sportivo.

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I benefici dell’allenamento Tabata: è la svolta del secolo?

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L’allenamento Tabata, che prende il nome dal medico giapponese che l’ha concepito, è una svolta nel campo dell’allenamento a casa. Ma il gioco vale la candela?

I benefici dell’allenamento Tabata: è la svolta del secolo?

Hai presente quei giorni in cui non hai un attimo di tregua dal momento in cui suona la sveglia a quello in cui, dopo aver timbrato il cartellino, torni a casa e ti rinfili sotto le coperte?

In certi momenti, quando la vita sembra più frenetica che mai, può sembrarti impossibile anche solo concepire l’idea di ritagliarti un attimo da dedicare alla tua salute fisica e mentale. Eppure, basterebbero appena 4 minuti!

L’allenamento Tabata, infatti, ti permette di allenarti in quattro e quattr’otto in quei giorni in cui sei di corsa e non hai un singolo attimo per respirare. Tutto ciò che devi fare è essere costante (e per 4 minuti basta davvero un briciolo di buona volontà!), seguire una dieta sana e assumere i giusti nutrienti. A questo proposito, se desideri fare un tuffo nel fantastico mondo dell’integrazione, esplora DeusPower.

Ma perché il Tabata è così efficace e non farà la classica fine di quella che è solo una “moda del momento”? Scopriamolo insieme.

Buona lettura.

Prestazioni aerobiche + anaerobiche = due al prezzo di uno

L’allenamento Tabata è l’equivalente del “prendi 2, paghi 1” del supermercato! In che senso? Come è stato dimostrato da numerosissimi studi, questa tipologia di allenamento migliora sia le prestazioni aerobiche che anaerobiche. Perciò, invece che doverti dedicare a due diversi sport per lavorare su entrambi le abilità, con il Tabata è tutto incluso nel pacchetto.

Calorie in eccesso, bye-bye!

Se al fatto che ci sono giorni in cui non hai un attimo libero aggiungi anche l’impresa di perdere peso e bruciare i grassi in eccesso (impresa che sembra titanica nel momento in cui sei sempre fuori casa e non riesci ad andare in palestra), allora con il Tabata hai fatto bingo!

Poiché si tratta di un’attività ad alta intensità, ti permette di bruciare una notevole quantità di calorie in brevissimo tempo. Certo, 4 minuti sono davvero pochi e probabilmente l’effetto bruciagrassi delle singole sequenze non è ottimizzato… ma per fare la differenza ti assicuriamo che basta davvero poco. Tutto ciò che devi fare munirti di una buona dose di costanza e non gettare la spugna nel lungo termine.

Il Tabata è un allenamento total body

Di’ addio a tutte quelle complicate routine che ti costringono a suddividere le giornate di allenamento in gambe, busto, braccia, ecc., obbligandoti a tornare in palestra più giorni alla settimana quando la realtà dei fatti è che non hai tempo neppure per allacciarti le scarpe da ginnastica…

Con una sessione di Tabata, infatti, ottimizzi sia i tempi che i risultati. Questa tipologia di allenamento mette al lavoro tutta la muscolatura, per un allenamento total body che ti permette di risvegliare muscoli che neppure sapevi di avere, oltre che di tonificare, rassodare e snellire il corpo a 360°.

Conclusione

Tirando le somme, ci sentiamo di affermare con certezza che l’allenamento Tabata è davvero una svolta epocale nel campo del fitness.

Ora, non ti stiamo suggerendo di sostituire la tua routine di allenamento con 4 minuti quotidiani di questa miracolosa sessione. Se hai tempo di andare in palestra e dedicare dai 30 ai 60 minuti alla tua salute fisica e, di conseguenza, a quella mentale, non negarteli; al contrario, nelle giornate o nei periodi in cui non hai neppure il tempo di fare una pausa caffè, considera l’allenamento Tabata come un valido sostituto che ti consente di allenare tutto il corpo e non perdere la buona abitudine di tenerti in forma.

Allenamento Tabata

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La prevenzione è un gioco di squadra: LILT e FIGC lanciano il video “Passaggio di Testimone”

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La prevenzione è un gioco di squadra. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) lanciano il progetto.

La Lega Italiana per la Lotta contro iTumori (LILT) e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) rinnovano la collaborazione nel campo della prevenzione oncologica e lanciano il video “Passaggio di Testimone” che vede protagonisti la calciatrice azzurra Elena Linari e il calciatore azzurro Alessandro Buongiorno.

La prevenzione è un gioco di squadra: LILT e FIGC lanciano l’iniziativa

Il video, che sarà presentato durante la conferenza stampa LILT in programma giovedì 5 dicembre presso il Ministero della Salute e poi diffuso sui canali social della FIGC, rappresenta il passaggio dalla campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno a quella dedicata alla sensibilizzazione sui tumori della sfera genitale maschile attraverso il simbolico passaggio del pallone, sottolineando l’importanza della prevenzione come strumento essenziale per la salute e il benessere.

Il video si colloca nell’ambito dell’accordo tra LILT e FIGC, un protocollo d’intesa che ha come obiettivo la promozione di programmi e iniziative finalizzate a migliorare il benessere della popolazione. Tra le priorità del progetto figurano: orientare gli stili di vita verso la prevenzione, incentivare la pratica sportiva, soprattutto tra bambini e adolescenti, e mettere in rete competenze e risorse per rafforzare il messaggio della prevenzione oncologica attraverso il linguaggio universale dello sport.

«Prevenire significa vincere la partita più importante, quella della vita, per una più lunga e migliore qualità della vita – commenta il Presidente Nazionale della LILT, Francesco Schittulli – Attraverso questa iniziativa con la FIGC vogliamo lanciare un messaggio chiaro: la prevenzione oncologica non ha età né genere, e salva molte vite. La collaborazione con il mondo del calcio, che coinvolge milioni di persone, soprattutto giovani, è fondamentale per diffondere la cultura della prevenzione e promuoverne corretti e sani stili di vita e aumentare la consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce» conclude Schittulli.

Il calcio italiano è uno straordinario catalizzatore di cambiamento e coinvolgimento sociale. Con oltre 1,1 milioni di atleti tesserati (1,4 milioni includendo arbitri, allenatori e dirigenti) e più di 800.000 giovani impegnati nell’attività giovanile, rappresenta lo sport più praticato in Italia. Ogni 58 secondi si gioca una partita ufficiale sui 13.000 campi di gioco del Paese, rendendo il calcio un motore di educazione, integrazione e socialità. Tra il 2016 e il 2024, circa un milione di studenti sono stati coinvolti in attività sportive e socio-educative organizzate dalla FIGC nelle scuole.

«Siamo orgogliosi di metterci a disposizione di LILT nel supportare le diverse campagne di prevenzione e la corretta informazione nel campo della lotta ai tumori – afferma il presidente della FIGC Gabriele Gravina – La Federazione sente viva la responsabilità di essere guida dell’intero mondo del calcio nel campo dell’attività di
sostenibilità sociale e in particolare nella tutela della salute. Siamo una realtà che, grazie alla facilità di comunicazione dei suoi testimonial, soprattutto tra i giovani, può e deve inviare messaggi chiari per coinvolgere sempre più persone e contribuire al miglioramento del benessere della vita di milioni di persone.»

Con il videoappello dei due calciatori la LILT e la FIGC invitano tutti a unirsi a questa sfida per la vita, ricordando che la prevenzione è il primo passo per costruire un futuro più sano. Attraverso il linguaggio universale dello sport e la forza del gioco di squadra, è possibile diffondere consapevolezza, promuovere stili di vita sani e sostenere una cultura della salute che possa fare la differenza per milioni di persone.

Prevenzione

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