Serie A
Sampdoria: il momento è difficile, il rischio è concreto
La Sampdoria, dopo la pesante sconfitta interna patita dalla Salernitana, va in ritiro da oggi per preparare la sfida di sabato sera a Verona contro l’Hellas.
Sampdoria in ritiro
Ieri a Bogliasco si sono visti tutti i massimi vertici societari: dal presidente Marco Lanna ai dirigenti Romei e Faggiano, così come altri membri del consiglio d’amministrazione come Panconi e Bosco. Erano tutti presenti al Mugnaini per risollevare le sorti della Sampdoria.
In particolare Romei e Lanna si sono intrattenuti, in momenti diversi, con il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo.
Tutto questo prima della partenza per Verona già oggi, in vista della partita di sabato sera alle 20:45. Sono stati gli stessi giocatori della Sampdoria a chiedere al tecnico e alla società di preparare la partita lontano da Genova, così da isolarsi e compattarsi senza influenze esterne.
La squadra in ritiro si allenerà sul campo della Virtus Verona, terza squadra della città che milita in Serie C.
Le parole di Osti
Secondo Carlo Osti, la richiesta di andare in ritiro a preparare il match di Verona è la prova di una assunzione di responsabilità da parte dei giocatori.
Inoltre non ritiene sia il momento di puntare il dito contro nessuno, perché ora conta solo la Sampdoria. Non si deve stare a discutere su chi abbia più colpe o responsabilità.
L’importante ora è compattarsi e pensare solo all’obiettivo comune: il mantenimento della categoria.
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La posizione di Giampaolo
Il tecnico Giampaolo è in una situazione difficile: già ora sta lavorando su un modulo diverso, quindi non vedremo più la Sampdoria giocare con il 4-3-1-2, come ha detto anche lo stesso Osti.
Una delle priorità sarà riportare Antonio Candreva sulla fascia invece che in mezzo al campo, dove gioca dall’arrivo di Giampaolo, così che l’ex Inter possa ritrovare la brillantezza e l’incisività di inizio stagione per portare rifornimenti costanti agli attaccanti Caputo e Quagliarella.
Giocando ora con il 4-4-2 saranno importanti le sovrapposizioni degli esterni e i cross, sperando anche in un apporto decisivo del rientrante Damsgaard.
Serie A
Parma, vigilia di Natale indigesta: gli esiti degli infortuni di Delprato e Valeri
Arrivano brutte notizie per il Parma di Pecchia a pochi giorni dall’ultima sfida del 2024 contro il nuovo Monza di Bocchetti. Ecco gli esiti degli infortuni.
Una vigilia di Natale indigesta quella che sta vivendo il Parma di Pecchia. Dopo il pesante ko dell’Olimpico contro la Roma, la formazione ducale deve fare i conti con gli infortuni del capitano Delprato e Valeri, usciti entrambi anzitempo dalla gara contro i giallorossi.
Nelle scorse ore i due giocatori si sono sottoposti agli esami strumentali del caso. Il Parma, attraverso un comunicato, ha annunciato le condizioni dei due.
Per Emanuele Valeri si tratta di una contusione al piede sinistro. Le sue condizioni verranno monitorate quotidianamente per capire se sarà a disposizione per la sfida di sabato col Monza. Per quanto riguarda il capitano del club ducale la situazione è più seria. Infatti, Delprato ha riportato una una lesione a carico dei muscoli profondi della coscia destra, che dovrebbe lasciarlo ai box per circa tre settimane.
Il suo rientro perciò è previsto per la settimana che va dal 19 e il 26 gennaio, quando il Parma dovrà affrontare Venezia e Milan. Anche per lui le sue condizioni verranno monitorate di giorno in giorno.
Parma, il bollettino medico
“Lo staff medico del Parma Calcio informa che Enrico Delprato ha riportato una lesione a carico dei muscoli profondi della coscia destra, mentre Emanuele Valeri ha riportato una contusione al piede sinistro. Entrambi i calciatori saranno monitorati quotidianamente in base all’evoluzione del quadro clinico”.
Serie A
Fiorentina, Kean in doppia cifra: è record personale in A
Moise Kean sembra aver trovato la sua dimensione con la maglia viola. L’ambiente l’ha accolto e lui sta ripagando coi gol, che sono ben 10 a metà stagione.
La Fiorentina aspettava da tempo un bomber che timbrasse con regolarità e soprattutto portasse punti importanti per raggiungere gli obiettivi stagionali. Finalmente sembra averlo trovato.
Fiorentina, Kean e il record personale in Serie A
Da inizio stagione il giocatore arrivato dalla Juventus ha conquistato il pubblico viola grazia al suo istinto da punta e la freddezza sottoporta. La società ha puntato tutto su di lui in estate e pare avesse ragione.
Alla 17° giornata sono già 10 i goal messi a segno in Serie A da Kean e la sensazione è che non si fermerà qui. Questa cifra rappresenta anche un traguardo personale in quanto fissa un nuovo record di reti segnate dall’attaccante in Serie A, infrangendo così il precedente record di 6 raggiunto durante la stagione 2022/2023.
Le potenzialità del ragazzo sono finalmente sbocciate e gli stanno regalando una stagione da sogno. L’obiettivo è quello di superare anche i 13 gol siglati in Francia con la maglia del PSG nel 2021. Se il rendimento è questo sicuramente assisteremo alla miglior stagione in assoluto del giocatore.
Serie A
Serie A tra presente e futuro: il 50% dei club ha proprietà straniere
Anche nel 2025, la Serie A è e sarà sempre più internazionale: al momento, metà dei club della massima serie di campionato è di proprietà straniera.
L’ultimo cambiamento riguarda il Genoa, passato dal fondo americano 777 Partners all’imprenditore rumeno Dan Sucu. Questo passaggio riorienta la presenza straniera nel calcio italiano, pur mantenendo invariato il numero di club con proprietari non italiani.
È evidente il predominio nordamericano, in particolare statunitense. Con la fine dell’era 777 Partners, sono sette le società italiane ora gestite da gruppi americani.
L’Atalanta è sotto la guida di Stephen Pagliuca, comproprietario dei Boston Celtics, mentre l’Inter è controllata dal fondo Oaktree, che ha rilevato il club dopo l’escussione del pegno nel maggio scorso a causa dei debiti accumulati dall’ex presidente Steven Zhang.
Anche il Milan è sotto il controllo americano, con il fondo RedBird di Gerry Cardinale. Dal 2019, Rocco Commisso è il proprietario della Fiorentina, mentre la Roma appartiene al Friedkin Group, che si occupa di produzione cinematografica e che recentemente è diventato proprietario dell’Everton in Premier League.
Quest’anno si sono aggiunti due nuovi club a questa lista: le neopromosse Parma e Venezia, rispettivamente di proprietà di Kyle Krause e Duncan Niederauer, due imprenditori americani. Il primo è il proprietario del Krause Group, holding attiva in svariati settori, tra cui retail, logistica e vino, il secondo è un ex presidente della Borsa di New York.
La lista dei club con controllo estero si chiude con Bologna e Como: il primo è di proprietà del canadese Joey Saputo, mentre il secondo è stato rilevato dalla famiglia Hartono, miliardari indonesiani attivi nel ramo tabacco con l’azienda Djarum, terza produttrice mondiale di sigarette ai chiodi di garofano.
Serie A, le proprietà italiane superstiti
Le proprietà italiane sono ormai poche. Tra i pochi proprietari nostrani ci sono Claudio Lotito (Lazio), Aurelio De Laurentiis (Napoli) e Urbano Cairo (Torino), anche se per quest’ultimo circolano voci di una possibile cessione del club.
Un discorso a sé stante è quello della Juventus, controllata per oltre il 63% dalla holding Exor, di cui la famiglia Agnelli detiene il 53%. Il Lecce è proprietà di un gruppo di soci guidati da Saverio Sticchi Damiani, mentre il Cagliari è nelle mani di Tommaso Giulini dal 2014, tramite il Fluorsid Group. Infine, l’Udinese è sotto il controllo di Giampaolo Pozzo, tramite la holding Gesapar.
Nonostante la presenza dominante di investitori stranieri, non si prevedono grandi cambiamenti a breve termine. Eppure alcuni club oggi in mano a proprietà italiane potrebbero essere acquisiti da stranieri: è il caso dell’Empoli di Fabrizio Corsi, del Monza di proprietà di Fininvest e dell’Hellas Verona di Maurizio Setti.
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