Serie A
Montipò: Tudor, la clausola e la sintonia con Verona
Lorenzo Montipò, portiere dell’Hellas Verona, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb. Parla del suo futuro, il rapporto con Tudor e altro.
Lorenzo Montipò, arrivato a Verona nella scorsa estate, si sta rendendo artefice di un’ottima stagione.
Il suo contributo è fondamentale per l’Hellas, che attualmente si trova alla decima posizione in campionato, ad un solo punto dal Sassuolo.
Il portiere dell’Hellas Verona ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb, trattando diversi temi. Dal suo futuro al rapporto con Tudor, dall’analisi del movimento calcistico in Italia al rapporto con la città di Verona.
Montipò: “Donnarumma dimostra dieci anni in più”
Montipò ha iniziato esponendo il suo punto sul momento deludente che sta attraversando il movimento calcistico italiano: <<Dobbiamo dire che il calcio italiano ha colpe sulla crescita dei giovani. Vengono date poche occasioni e gli si permette di sbagliare poco >>.
Poi riprende le parole di Leonardo Bonucci in merito alla mancata qualificazione ai mondiali: << Il format dei playoff non è adeguato all’importanza del mondiale. È un punto di partenza, si spera con Mister Mancini visto quel che ha fatto l’estate scorsa >>.
Per Donnarumma solamente parole di stima ed elogio: << Credo che sappia come uscirne, è un portiere formato. L’età che ha non la dimostra in campo, dimostra dieci anni in più >>.
E ancora: << Gli dico di essere sempre se stesso, questi momenti li passa ogni portiere. Siamo sempre sotto accusa, ogni errore è decisivo, è il nostro ruolo e richiede questo >>.
Montipò: “A Verona c’è empatia con i tifosi”
Sulla sua esperienza nella città di Verona, Montipò ha risposto così: << Ambientarsi è stato fin troppo facile, è una città magnifica a misura di uomo che offre tutto. Mi piacciono i veronesi, sono simpatici e alla mano >>.
E sulla spinta che arriva dai tifosi: << C’è empatia coi tifosi: abbiamo una grandissima curva, ci sostiene e ci spinge fino all’ultimo minuto in campo. Il calcio qui vale tanto e ci aiuta tanto >>.
Ad una domanda sul rapporto con il tecnico, Igor Tudor, Montipò ha risposto così: << È un mister che non molla mai, è veramente un martello. Una volta raggiunti i 40 punti qualcuno pensava che potesse staccare la spina, e invece… >>.
Soglia 40 punti raggiunta in netto anticipo, merito anche della tenacia dell’allenatore dei gialloblu: << Non me lo aspettavo. Tudor ci ha dato questa mentalità di attaccare sempre. Raggiunta la salvezza, poi, non ha mollato di un centimetro >>.
Il futuro a Verona
<<È scattata la clausola per il contratto con il Verona, ho quattro anni qui. Sono molto felice, punto a restare qui il più possibile visto che c’è grande empatia con squadra e tifosi >>.
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Serie A
Fiorentina: il futuro di Parisi è un rebus
In molti si aspettavano la cessione di Fabiano Parisi in questa sessione di mercato. Scopri con noi cosa è successo e i motivi della scelta.
La scelta su Parisi
La mancata cessione di Fabiano Parisi durante l’ultima finestra di mercato ha suscitato diverse perplessità. Il terzino sinistro, approdato alla Fiorentina nell’estate del 2023 dall’Empoli per una cifra intorno ai 10 milioni di euro, ha trovato poco spazio nella formazione titolare, chiuso dalla concorrenza di Robin Gosens. Questa situazione ha alimentato voci su un suo possibile trasferimento già in questa sessione di mercato.
Tra le destinazioni più accreditate vi era il Como, che aveva manifestato un forte interesse per il giocatore, m Palladino ha avuto un ruolo determinante nella decisione. Come evidenziato da Fiorentinanews.com, il tecnico sarebbe disposto a considerare una cessione di Parisi solo dopo aver assicurato un sostituto all’altezza, vista l’importanza di avere valide opzioni nel ruolo di esterno sinistro nel suo schema tattico.
Serie A
Napoli, Conte non e’ stato accontentato ma Okafor può essere un acquisto chiave
Napoli, dopo la cessione di Kvaratskhelia, gli azzurri hanno chiuso il mercato con l’acquisto di Noah Okafor dal Milan. Un’entrata che non può soddisfare Antonio Conte.
L’umore di Antonio Conte non era dei migliori una volta ufficializzata la cessione di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint Germain.
Il tecnico salentino, infatti, e’ sempre stato un fautore dell’upgrade in fatto di valore delle pedine presenti in rosa.
Ne deriva, dunque, che l’arrivo al Napoli di Noah Okafor non possa ritenersi allo stesso livello del georgiano.
Lo svizzero, in uscita dal Milan, ha trovato una casa ambiziosa e competitiva a Castel Volturno, una volta appurata l’impossibilità di entrare nelle grazie di Sergio Conceicao.
In Campania, l’ex Salisburgo proverà fare ricredere Conte, il quale si aspettava, evidentemente, Allan Saint Maximin.
Il funambolo dell’Al Ahli alla fine non e’ diventato azzurro per problemi burocratici, contando che il mercato arabo non e’ attualmente aperto.
Un intoppo che e’ costato il “niet” all’oggetto del desiderio primario di Giovanni Manna e del presidente De Laurentiis.
Okafor sarà chiamato, quindi, a una doppia missione
Rilanciare se stesso e convincere i tifosi del Napoli sulla bontà dell’investimento, nonché conquistare la fiducia del suo nuovo allenatore.
Serie A
Lazio, l’analisi sul mercato dei biancocelesti
Mercato non spettacolare quello della Lazio di Baroni, i biancocelesti che in questa stagione stanno facendo buone cose avevano bisogno di rinforzi.
La Lazio ha effettuato un mercato nella media, nessuna uscita clamorosa e tantomeno entrata, i romani avevano bisogno di aggiungere nuove pedine viste le 3 competizioni che dovranno affrontare.
Lazio, il recap del mercato di Gennaio
La squadra allenata da Baroni ha effettuato 2 uscite e 3 entrate, i calciatori che hanno lasciato la capitale sono: Castrovilli (al Monza in presito) e Akpa Akpro (al Monza in prestito). Gli acquisti invece sono stati: Ibrahimovic (dal Bayern Monaco), Provstgaard ( dal Velje) e Belahyane (dall’Hellas Verona). Mercato non del tutto sufficiente viste le partite a cui vanno in contro i biancocelesti fino al termine della stagione.
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