Champions League
Daniele Orsato arbitrerà Real Madrid-Manchester City
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Mercoledì sera il Real Madrid e il Manchester City si giocheranno la semifinale di Champions League. Ad arbitrare l’incontro sarà l’italiano Daniele Orsato.
Chi è Daniele Orsato
A 46 anni, Daniele Orsato è l’arbitro di calcio più anziano del mondo: lo mette in evidenza lui stesso, ma anche altri.
Come l’ex arbitro Luca Marelli, che in un’intervista al Corriere dello Sport ha detto che “avere ancora Orsato come top italiano a 46 anni non è positivo”.
Il veneto ha iniziato la carriera arbitrale a 17 anni nella sezione Associazione Italiana Arbitri (AIA) di Schio.
Dopo aver maturato esperienza nelle serie minori, approda alla Serie A il 17 dicembre 2006 arbitrando la partita Siena-Atalanta (1-1),
Dal 2010 Orsato è arbitro internazionale ed è un professionista di riconosciuto prestigio: è stato anche designato miglior arbitro al mondo dall’International Federation of Football History (IFFHS) nel 2020.
Anno nel quale ha avuto l’onore di arbitrare la finale di Champions League fra PSG e Bayern Monaco. Era il 23 agosto 2020.
Quest’anno è stato anche candidato come Miglior arbitro al Gran Galà del Calcio AIC.
Le partite arbitrate in questa stagione
Quest’anno, in Europa League ha gestito la partita Barcellona–Galatasaray del 17 marzo, finita 1-2.
Questa non sarà la sua prima partita di Champions League della stagione: ha arbitrato anche PSG-Real Madrid, finita 1-0 nell’andata di ottavi di finale che è stata giocata al Parc des Princes.
L’italiano era in campo anche in occasione della sconfitta del Barcellona a Lisbona contro il Benfica (3-0).
La partita Real Madrid-Manchester City
Ad assistere Orsato saranno i connazionali Alessandro Giallatini e Ciro Carbone; il quarto arbitro sarà Davide Massa, il Var Massimiliano Irrati, l’Avar Paolo Valeri.
L’appuntamento è mercoledì 4 maggio alle 21, allo stadio Bernabeu della capitale spagnola.
Orsato, aspirante elettricista
In una recente intervista rilasciata al Corriere Veneto, Orsato ha raccontato che da piccolo voleva fare l’elettricista.
“Da ragazzino avevo la curiosità di sapere perché si accendeva la luce e il mio obiettivo era di diventare elettricista. Ho studiato al centro di formazione professionale di Trissino e poi ho trovato lavoro.
Il primo giorno indossai la tuta blu e in mano avevo la cassetta degli attrezzi, uscii di casa e aspettai lungo la strada i colleghi che mi dovevano passare a prendere. Su quella strada, mentre aspettavo, pensai che il mio sogno lo avevo raggiunto”.
L’emozione di arbitrare la Champions League
Nell’intervista, Orsato ha parlato anche della grandissima emozione che ha provato quando è stato designato arbitro della finale di Champions League 2020:
“Mi stavo allenando a Recoaro quando mi arriva una videochiamata da Rossetti, designatore Uefa. Mi fa una domanda: Sei pronto per fare un’altra partita? Ma in quel periodo l’unica partita da giocare era la finale di Coppa tra Paris Saint-Germain e Bayern Monaco.
Sono tornato a casa, mi sono seduto sul letto e ho pianto. Quando i miei figli mi hanno visto con le lacrime hanno capito subito che mi era stata assegnata la finale e ci siamo abbracciati.
Devo dire che la notizia della designazione è stata un’emozione ancora più grande dell’arbitraggio”.
Chissà se l’emozione di questa semifinale di Champions sarà la stessa di due anni fa.
Champions League
Italia in Champions, Braglia: “I risultati parlano da soli”
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Simone Braglia si è lasciato andare ad una serie di considerazioni in merito alla Champions League ed alla performance dell’Italia (intesa a livello di club).
Intervistato dalla nota emittente radiofonica TMW Radio durante il programma Maracanà, Simone Braglia ha commentato i risultati della Signora bianconera in campo internazionale e non solo.
Se, infatti, lato Juventus l’ex portiere di Ponte Chiasso si è lasciato andare ad una critica abbastanza serrata nei confronti del mister Thiago Motta e su alcune scelte.
Diverso è l’atteggiamento nei riguardi dell’Inter che è costellata di una serie di infortuni che, potrebbero, rendere il cammino il Champions League più ostico.
Braglia, però, ha continuato forte anche dei risultati parziali delle squadre italiane in Champions League. Se per quanto riguarda il club bianconero “I risultati parlano da soli; un allenatore deve valorizzare i giocatori che ha ma se cambi tanto un calciatore poi non ente la fiducia del tecnico.”
Queste le parole che Simone Braglia ha avuto nei confronti di Thiago Motta, reo di non aver saputo valorizzare il potenziale della Juventus.
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LAUTARO MARTINEZ PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia riduce prestigio in Champions League
Le eliminazioni di Juventus, Milan ed Atalanta hanno già declassato il prestigio italiano in Champions League; ora si attendono le due partite del 5 e del 11 marzo che vedranno l’Inter scontrarsi con il Feyenoord.
Per quanto riguarda la sponda nerazzurra di Milano, Braglia ha detto che “spero che non incida nell’Inter l’infortunio di Sommer anche che con Joseph Martinez non succeda quanto visto con Radu.”
Continua dicendo che “va dato spazio, durante la stagione, al secondo portiere; l’ex Genoa Martinez è un buon portiere, ha personalità ma poca umiltà.”
Punzecchiato su Motta, Giuntoli e Conceicao l’ex portiere ha continuato dicendo: “Non salvo nessuno perché chi di più, chi di meno, hanno tutti responsabilità”.
Ingiurioso verdetto per l’ultima squadra “il discorso Milan è ancora più grave; una società che prende Joao Felix e Gimenez a gennaio. giocatori che poteva prendere in estate, dimostra che non conosce questo gioco. La società Milan ha notevoli responsabilità.”
di Ludovica Cassano
Champions League
Inter-Genoa: le probabili formazioni e dove vederla
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Inter-Genoa è la sfida che chiude il sabato di Serie A. I nerazzurri devono rialzarsi dopo lo scivolone di Torino, ma trovano un avversario in grande forma.
L’Inter di Simone Inzaghi deve tornare a vincere contro il Genoa per mettere pressione al Napoli di Conte in vista dello scontro diretto della prossima giornata. Davanti a se però, trova una squadra in forma e molto ben organizzata, reduce da una vittoria per 2-0 contro il Venezia di Di Francesco.
Qui Inter
Inzaghi in vista della scelta della formazione contro il Genoa deve fare i conti con delle assenze importanti: Sommer in porta, Thuram in attacco e anche Carlos Augusto sull’esterno. Tra i pali toccherà dunque a Martinez, pronto ad esordire in Serie A con la maglia nerazzurra, che deve assolutamente dimostrare il suo valore.
In difesa è vivo il ballottaggio Acerbi-De Vrij e verranno fatte delle scelte anche in vista della sfida di Coppa Italia contro la Lazio. In mezzo al campo non si esclude la presenza di Asllani dal primo minuto al posto di un opaco Calhanoglu. In attacco invece, il Tucu Correa parte in vantaggio su Arnautovic e Taremi per fare coppia con Lautaro Martinez.
Qui Genoa
Vieira vuole continuare la sua striscia di risultati utili consecutivi e vuole uscire da San Siro con dei punti. La difesa sarà la stessa schierata contro il Venezia, che ha dimostrato di essere solida e affidabile a partire da Leali tra i pali. Sull’esterno c’è un ballottaggio tra Zanoli ed Ekuban, dove quest’ultimo è entrato molto bene nell’ultima gara di campionato. Davanti Messias agirà alle spalle dell’ex Pinamonti.
Inter-Genoa: le probabili formazioni
Inter (3-5-2): Martinez; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Correa, Lautaro. All. Inzaghi
Genoa (4-4-1-1): Leali; De Winter, Bani, Vasquez, Martin; Ekuban, Frendrup, Masini, Miretti; Messias; Pinamonti. All. Vieira
Inter-Genoa: dove vederla
Inter-Genoa andrà in onda sabato 22 febbraio sia su Sky che DAZN.
Champions League
Manchester City, Guardiola spiega l’assenza di De Bruyne: “Scelta tecnica”
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Pep Guardiola, tecnico del Manchester City, chiarisce l’assenza di Kevin De Bruyne contro il Real Madrid: una decisione tecnica, non un infortunio.
La scelta di Guardiola
Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha sorpreso molti tifosi e analisti lasciando Kevin De Bruyne fuori dalla formazione titolare nella recente partita di Champions League contro il Real Madrid. In molti avevano ipotizzato un possibile infortunio per il centrocampista belga, ma Guardiola ha chiarito che si è trattato di una decisione puramente tecnica. “Non era infortunato”, ha dichiarato Guardiola, sottolineando che De Bruyne è perfettamente in grado di giocare partite di alto livello.
Fiducia confermata
Nonostante l’assenza dal match, Guardiola ha ribadito la sua fiducia in De Bruyne, affermando che il giocatore è ancora una parte cruciale della squadra. “Ha giocato contro il Madrid in casa, ovviamente può giocare”, ha aggiunto l’allenatore, lasciando intendere che il suo ruolo nei big match non è in discussione. Questa decisione evidenzia la profondità della rosa del Manchester City e la capacità di Guardiola di fare scelte strategiche in base alle esigenze tattiche della squadra.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Pep Guardiola: “Kevin De Bruyne didn’t start against Real Madrid as I made a technical decision. He was NOT injured”.
“Decisions. My decision. Yeah, of course he can still play in big games… he played against Madrid at home, of course he can play”. pic.twitter.com/Jdl4KTTXYh
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) February 21, 2025
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