Serie A
“Una vita rovesciata”, la biografia di Francesco Flachi: racconti e retroscena del calcio degli anni ’90

Esce in questi giorni la biografia di Francesco Flachi, un libro scritto a quattro mani con Matteo Politanò, giornalista genovese. Un racconto di tanti campioni e momenti incredibili.
In questi giorni è uscito il libro “Una vita rovesciata” la biografia di Francesco Flachi. Un libro che racconta la vita del “ragazzo che giocava bene“, come intonava la Curva Fiesole della Fiorentina quando con la maglia viola nel 1993 esordì diciotenne in Prima Squadra aiutando la Viola di Ranieri a tornare in Serie A dopo un anno di purgatorio nella cadetteria.
Il libro, scritto insieme al giornalista genovese Matteo Politanò ed edito da Blucerchiando, racconta la storia di Francesco, il bambino prodigio del calcio fiorentino che nei primi anni ’90 ha realizzato il suo sogno: indossare la maglia numero dieci viola. Dagli esordi al fianco di campioni come Batistuta e Rui Costa fino alla consacrazione nel grande calcio con la maglia della Sampdoria.
Una carriera che si è bruscamente interrotta nel 2008 con la prima squalifica per positività alla cocaina, un errore recidivo che nel 2009 gli è costato altri 12 anni di squalifica.
“Una vita rovesciata”, la biografia di Flachi
A gennaio 2022 Francesco Flachi ha terminato di scontare la sua sospensione ed è tornato in campo a 46 anni, lieto fine di una storia piena di colpi di testa, colpi di classe e colpi di scena.
La biografia racconta angeli e demoni nella vita di un campione forte e di un uomo fragile che ha pagato i suoi errori senza sconti. Un viaggio attraverso aneddoti mai pubblicati, racconti di campo e di vita.
A firmare la prefazione del libro è Walter Novellino, il mister che con Flachi ha condiviso il ritorno della Sampdoria in Serie A e in Europa, ma soprattutto un’amicizia che dura tuttora.
Il libro ha anche uno scopo benefico: acquistandolo su Amazon si contribuirà infatti a raccogliere fondi per il canile di Monte Contessa gestito dall’associazione UNA. (https://associazioneuna.org/)
Serie A
Fiorentina-Atalanta 1-0, una Viola gigante abbatte la Dea

Termina 1-0 Fiorentina-Atalanta, big match decisivo per le ambizioni delle due squadre. A deciderla, ancora una volta, un incredibile Moise Kean.
Fiorentina–Atalanta non era una gara come le altre. In palio c’erano punti pesantissimi per due squadre con ambizioni altissime: da un lato la Viola, alla ricerca di continuità per tenere vivo il sogno Champions League; dall’altro la Dea, desiderosa di rimanere agganciata al treno Scudetto dopo la frenata contro l’Inter.
Palladino ha scelto la continuità, confermando modulo e uomini delle ultime uscite, con l’unica novità di Parisi al posto dell’indisponibile Gosens. Gasperini ha risposto affidandosi ai titolarissimi, eccezion fatta per lo squalificato Ederson, sostituito da Pasalic a centrocampo.

Raffaele Palladino ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina-Atalanta, dominio viola e lampo di Kean
L’avvio di gara ha subito raccontato quale delle due squadre fosse entrata in campo con il piglio giusto: la Fiorentina ha aggredito la partita con intensità e coraggio, mettendo sotto l’Atalanta. I nerazzurri si sono affacciati pericolosamente al 17’, ma il forcing nerazzurro è durato solo cinque minuti.
Da lì in avanti, è stata solo Viola: manovra fluida, pressione alta e tante giocate in verticale, con un’unica pecca: la precisione negli ultimi metri.
A spezzare l’equilibrio una giocata del solito Kean, che a 30 secondi dalla fine sfrutta un errore in controllo di Hien, ruba il pallone dopo una cavalcata di 50 metri è freddissimo davanti a Carnesecchi e insacca nell’angolino, premiando così l’approccio mentale superiore della sua squadra.

GIAN PIERO GASPERINI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Una Viola perfetta e una Dea spenta
Nella ripresa Gasperini prova a cambiare volto ai suoi con i cambi, ma la musica non cambia. È sempre la Fiorentina a tenere in mano le redini del gioco e a rendersi più pericolosa, sfiorando il raddoppio in diverse occasioni. La più clamorosa arriva sui piedi di Ranieri, che però spreca a tu per tu con Carnesecchi.
Poco male, perché la difesa viola è impeccabile e non concede nulla a un’Atalanta spenta, senza idee e sopraffatta dallo spirito combattivo dei padroni di casa. La firma è ancora una volta quella di Kean, autentico trascinatore, ma è tutta la squadra a meritare la standing ovation finale.
Una prestazione da incorniciare, che alimenta il sogno Champions, ora distante solo 5 punti. Per la Dea, invece, arriva una sconfitta pesante che, dopo il k.o. con l’Inter, sa tanto di addio allo Scudetto.
Serie A
Inter-Udinese, le formazioni ufficiali: Inzaghi sorprende

Inter-Udinese, incontro valido per la 30^ giornata del campionato di Serie A: le scelte ufficiali di Simone Inzaghi e Kosta Runjaic.
Dopo la sosta per le Nazionali Inter -Udinese si affrontano in un match valevole per la 30^ giornata di Serie A.
I nerazzurri possono approfittare della sfida tra Napoli e Milan per allungare in classifica, ma prima sarà necessario conquistare i tre punti contro i friulani, squadra che sta disputando un campionato ben al di sopra delle aspettative.
Di seguitocla designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

SIMONE INZAGHI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: CHIFFI
ASSISTENTI: ROSSI M. – FONTEMURATO
IV: BONACINA
VAR: PATERNA
AVAR: PEZZUTO
Inter-Udinese, le formazioni ufficiali
Serie A
Juventus, Koopmeiners in ombra: Tudor cerca il rilancio

Juventus, contro il Genoa Koopmeiners ha offerto – l’ennesima – prestazione opaca della sua stagione in bianconero. Tudor riuscirà a recuperarlo?
Teun Koopmeiners non ha brillato nella vittoria della Juventus per 1-0 contro il Genoa, decisa da un gran gol di Kenan Yildiz. Tuttavia, ancora una volta, l’olandese è apparso fuori ritmo, poco incisivo e con un coinvolgimento limitato nella manovra, toccando appena 32 palloni e perdendone 11. Nonostante abbia vinto tutti e quattro i duelli tentati, il suo contributo in fase offensiva è stato del tutto insufficiente.
Juventus, come recuperare Koomeiners?
Schierato da Tudor sulla trequarti di destra con libertà di svariare, l’olandese non ha offerto le risposte attese, faticando sul piano atletico e sprecando anche una chiara occasione da gol su un ottimo recupero di Thuram al limite dell’area di rigore. Il tecnico croato ha ammesso la necessità di recuperarlo, ma resta da capire se continuerà a puntare su di lui o se cercherà alternative più funzionali, come un possibile adattamento di Kolo Muani.
Per il momento, la speranza è ancora l’ultima a morire, ma nonostante ciò la Juventus ha bisogno di recuperare le qualità viste da Koopmeiners l’anno scorso soprattutto dopo aver pagato il suo cartellino ben 60 milioni di euro.

Teun Koopmeiners perplesso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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