Serie A
Lazio: la primavera resta in B, ma parte il restyling
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Dopo la sconfitta contro il Brescia, la Lazio primavera ha confermato la sua presenza nel campionato cadetto, ora Lotito pensa ad una rivoluzione del settore
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Le giovanili biancocelesti devono tornare su alti livelli come ai tempi dello scudetto con Bollini e le altre coppe con Inzaghi.
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Rivoluzione in vista
Come riportatoto da Il Messaggero, Lotito vuole affidare la gestione della Primavera all’attuale responsabile del settore giovanile Bianchessi che però pensa alle dimissioni dopo gli scarsi risultati.
Nei progetti del vulcanico presidente della Lazio c’è anche l’dea di affiancargli una figura più esperta come Fabiani, che ha già avuto come direttore sportivo ai tempi della Salernitana.
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Il Milan batte 3-1 il Bologna: a Orsolini rispondono Gimenez con una doppietta e Pulisic. Rossoneri ancora in lotta per l’Europa, ora a -2 dai felsinei.
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La 36a giornata di Serie A si apre con il match di San Siro tra Milan e Bologna, a pochi giorni dalla finale di Coppa Italia che vedrà le due squadre sfidarsi all’Olimpico di Roma. I padroni di casa vogliono dare continuità al successo esterno sul Genoa per 2-1. Gli ospiti invece vengono da due pareggi consecutivi contro Udinese e Juventus, che hanno complicato la corsa al quarto posto.
Ennesima rimonta del Milan: Gimenez manda al tappeto il Bologna
I rossoneri devono rinunciare allo squalificato Leao e agli infortunati Bondo, Fofana e Sottil. Conceicao lancia dal primo minuto tutti gli altri titolari, nonostante la Coppa Italia alle porte. Qualche cambio in più per gli ospiti, che non recuperano Ndoye e lasciano a casa anche Odgaard: Italiano tiene inizialmente a riposo Lucumi, Miranda, Aebischer, Ferguson, Cambiaghi e Castro.

Christian Pulisic ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Primo tempo abbastanza soporifero dal punto di vista delle occasioni. Il Milan ha due chance in un minuto: prima un tiro di Joao Felix deviato da De Silvestri sfiora il palo, poi dal calcio d’angolo seguente Skorupski risponde presente sul colpo di testa di Jovic. La palla gol clamorosa capita sul sinistro di Orsolini a ridosso del 45°: su un cross basso di Pobega, l’esterno offensivo spara altissimo un rigore in movimento.
Nella ripresa gli ospiti passano subito in vantaggio. Azione personale di Orsolini che dalla destra punta Pavlovic: il difensore serbo gli concede il sinistro, l’italiano non ci pensa due volte e scarica un mancino micidiale che si infila alla destra di Maignan. Poco dopo il quarto d’ora arrivano 3 cambi per parte. Nel Bologna entrano Aebischer, Cambiaghi e Castro per Pobega, Orsolini e Dallinga. Il Diavolo risponde con gli ingressi di Walker, Chukwueze e Gimenez al posto di Pavlovic, Jimenez e Jovic.
Le sostituzioni danno molta più energia alla squadra di Conceicao, che nel giro di 6 minuti ribalta l’incontro. Al 73° il neo entrato Gimenez riceve da Pulisic, tutto solo davanti a Skorupski non trema e col sinistro rimette la gara in equilibrio. Al 79° è lo stesso Pulisic a trovare il gol del sorpasso: su una respinta dopo un tiro di Joao Felix, è il più lesto di tutti ad arrivare sul pallone e a piazzarlo alla sinistra di Skorupski.
Italiano inserisce El Azzouzi per Moro e tenta l’assalto finale. Al 90′ Maignan respinge in calcio d’angolo sul destro a botta sicura di Cambiaghi. Sul capovolgimento di fronte i rossoneri trovano il terzo gol che chiude la partita. Accelerazione micidiale in ripartenza di Chukwueze, che nei pressi dell’area avversaria allarga per Gimenez: il messicano rientra sul destro e calcia sul secondo palo, siglando la doppietta personale.
Non c’è più tempo. Il Milan ottiene una vittoria importantissima, sia per il valore dell’avversario affrontato che per motivi di classifica: il Diavolo sale a quota 60, a -3 dalla Juventus e dalle due romane, che devono ancora giocare, e -2 dal Bologna. Tanti rimpianti invece per gli emiliani, che fino al 73° minuto erano quarti da soli, ma i 3 gol incassati nel finale rischiano di complicare tremendamente le speranze di qualificazione in Champions League.
Italiano paga probabilmente il fatto di aver sostituito troppo presto Orsolini, magari pensando già alla finale del 14 maggio. Il numero 7 era fino a quel momento il migliore in campo: la sua uscita dopo un quarto d’ora della ripresa ha di fatto privato i suoi dell’uomo più pericoloso in fase offensiva. Con una sola vittoria nelle ultime 6 di Serie A, i rossoblù rischiano di aver buttato un campionato giocato quasi interamente alla grande.
Difficile dire se abbia pagato la scelta di Conceicao di schierare tutti i titolari (ad eccezione degli indisponibili Fofana e Leao) senza pensare a mercoledì. Con loro in campo il punteggio era di 0-1, la differenza l’hanno fatta i nuovi entrati: su tutti Chukwueze e Gimenez, che hanno avuto un impatto devastante sulla gara. Chissà che l’ex Feyenoord, grande protagonista con una doppietta, non si candidi per giocare dal primo minuto nella finale di Coppa Italia.
Serie A
Lazio-Juventus 1997/98, quelle sviste arbitrali di Collina
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2 ore fail
09/05/2025
Domani si gioca Lazio-Juventus, partita che era ovviamente una classica degli anni’90, quella che andiamo rivivere è quella della stagione 1997/98.
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Domani si gioca Lazio-Juventus, partita che era una delle partite classiche degli anni ’90, andiamo rivivere quella della stagione 1997/98, giocatasi il 5 aprile 1998 allo Stadio Olimpico, che fu celebre per le sviste arbitrali del principe dei fischietti italiani, Pierluigi Collina.
Lazio-Juventus 1997/98, i bianconeri vinsero per 1 a 0 ma polemiche sull’arbitraggio di Collina a fine partita
Lazio-Juventus si gioca domani alle ore 18, oggi vale un posto in Champions League, ma negli anni ’90 valeva direttamente lo scudetto. Un match che andiamo rivivere è quello della stagione 1997/98, giocatosi all’Olimpico il 5 aprile 1998, conclusasi con la vittoria dei bianconeri per 1 a 0 con rete di Filippo Inzaghi . Ma questa partita non andrà alla storia per la rete decisiva di SuperPippo, ma bensì sull’arbitraggio del numero uno di allora degli arbitri italiani, Pierluigi Collina di Viareggio, con clamorose sviste arbitrali che diedero fuori alle consuete polemiche nel post-partita.
Il VAR era allora pura fantascienza futuristica, solo Aldo Biscardi nel suo processo ne invocava la sua applicazione, infatti proprio in una celebre trasmissione su TMC che il celebre giornalista fu quello che mise alla luce i clamorosi errori di Collina alla moviola, ma andiamo con ordine. La Lazio era in lotta per scudetto, Coppa Italia e Coppa UEFA, con una squadra che basta solo citare i nomi di Mancini, Nesta e Nedved per capire di cosa stiamo parlando. La Juventus, anch’essa in lotta su tre fronti, in quell’anno dovette faticare di più per vincere il tricolore per via che tra gli avversari c’era l’Inter di Ronaldo.
Il gol vittoria fu segnato dai bianconeri al 60’minuto da Inzaghi, ma fu contestato dai biancocelesti per una presunta posizione di fuorigioco (segnalata dal guardalinee) di Dimas al momento del guizzo dell’attaccante bianconero. Poi, l’altro errore contestato dalla squadra di Eriksson fu un presunto mani in area di rigore di Iuliano su uno scontro aereo con Boksic, rigore non dato. Infine, l’espulsione di Nedved che secondo molti era decisamente troppo eccessiva.
Ovviamente, come detto, polemiche fine gara ad ancora titoli dei quotidiani il giorno dopo sui bianc0neri favoriti dagli arbitraggi e dubbi sulla regolarità del torneo, Certamente, oggi con il VAR molte di queste cose si sarebbero evitate, ma certamente un arbitraggio così dal numero uno dei fischietti di allora lascia ancora qualche perplessità tuttora nelle menti dei tifosi laziali.

Empoli-Parma, incontro valido per il 36° turno di Serie A e le curiosità e le statistiche sul match in programma sabato 10 maggio alle 20.45.
Empoli-Parma è un vero e proprio scontro salvezza. La formazione toscana, a secco di vittorie nel 2025, ha a disposizione un solo risultato per abbandonare il penultimo posto in classifica. La squadra di Roberto D’Aversa non vince in Serie A dallo scorso 8 dicembre 2024, quando s’imposero per 4-1 sul campo dell’Hellas Verona. Da lì in avanti l’Empoli ha raccolto appena 8 punti in 20 gare, ritrovandosi sempre più immischiati nella lotta salvezza. La vittoria al Castellani, l’unica della stagione, manca dall’11° giornata, quando i toscani batterono il Como per 1-0 con gol di Pietro Pellegri.
Il Parma, che ha 7 punti di vantaggio sull’Empoli, con una vittoria potrebbe avvicinarsi ancor di più alla matematica permanenza in Serie A. I ducali hanno bisogno anche che una tra Lecce e Venezia non vinca. In caso di pareggio, sarebbe necessaria la sconfitta del Venezia impegnata, contro la Fiorentina, per festeggiare la salvezza.
Empoli-Parma: curiosità e precedenti
Empoli e Parma si affrontano domani sera al Castellani per la 19esima volta in Serie A. I precedenti vedono i ducali in testa con 11 vittorie a 4. In tutte le competizioni i confronti salgono a quota 45, con 25 vittorie per gli emiliani e 14 per i toscani. Empoli e Parma hanno pareggiato quattro delle ultime sei sfide di Serie A, tra cui la gara di andata, con un successo per parte a completare il parziale. Le ultime tre partite nel massimo campionato italiano disputate al Castellani sono finite tutte in pareggio: 3-3 nel 2019, 2-2 nel 2015 e 1-1 nel 2007.
In Serie A il bilancio in casa dell’Empoli è in perfetta parità, visti i 3 successi a testa. Finora negli incroci tra azzurri e ducali non si è mai registrato un pareggio a reti bianche.
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