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Conference League

Roma, Mourinho: “Resto qui altri due anni. Spinazzola può giocare a destra”

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Roma

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha sottolineato la sfida di campionato prima della finale di Tirana in programma mercoledì 25.

Il  tecnico della Roma José Mourinho ha parlato in conferenza stampa in occasione del Media Day indetto dalla UEFA in vista della finale di Conference League di mercoledì prossimo contro il Feyenoord.

Mourinho: “Questa finale conta tanto ma ora pensiamo al Torino”

Queste le parole del tecnico in conferenza stampa:

Lei vuole essere il Ferguson della Roma?
“Sarà difficile rimanere qui per 20 anni (ride, ndr) come ha fatto Ferguson. Ho firmato per tre anni, perché il progetto è di tre anni. Dopo questi anni vediamo che progetto sarà. Voglio rimanere qui i prossimi due anni, sicuramente”.

Come considera il suo primo anno? E a che punto è il progetto?
“Per me è difficile fare bilanci, domanda complicata. Non voglio rispondere”.

C’è grande entusiamo a Tirana, ma i tifosi della Roma sono preoccupati per lo Stadio. Commenti? Kumbulla giocherà?
“Con o senza Kumbulla, gli albanesi devono essere dalla nostra. Se la Roma vince la Coppa, un albanese vince la Coppa. Questo deve essere sufficiente per far avvicinare alla Roma gli albanesi. Così abbiamo equilibrio. Noi giochiamo una finale venerdì’, gli altri sono in vacanza. Non c’è equilibrio da questo punto di vista. Sono entusiasta che la finale sia a Tirana, non ci ho mai giocato. Ho qualche amico importante a Tirana. Il fatto che il campo ha una capienza ridotta per due club come Roma e Feyenoord è l’unica cosa negativa. Se si giocasse al Bernabeu sarebbe pieno. Per l’Albania è importante. Questo è un peccato per i romanisti che non potranno essere lì. Sarà bello, più bello se Kumbulla alzasse la coppa”.

Un commento su Ancelotti?
“Se alleni l’Everton, non vinci la Champions. Qualcuno ha guardato qualche mia avventura come se dovessi vincere, ma non era un progetto per farlo. Io penso alla qualità, non all’età, così come succede per i calciatori, basta vedere che gol ha fatto Quagliarella, secondo me lui un gol al Venezia lo avrebbe fatto. Deve esserci la passione, se non senti l’entusiasmo prima di queste partite significa che sei finito. Siamo noi che decidiamo quando smettere, se qualcuno sta aspettando il mio ritiro, deve farlo ancora perché non sarà presto”.

Sarebbe beffardo non arrivare in Europa? Se avvenisse, sarebbe comunque una stagione positiva?
“Il rischio c’è, non è impossibile. Ci sono due finali da giocare e ipoteticamente si possono perdere entrambe. Io lo so, i calciatori lo sanno. Non è una situazione facile da gestire, io sono capace di pensare solo a venerdì, infatti non sono contento di stare qui parlare della finale di mercoledì. Non sono contento di fare un allenamento in cui non potevo svolgere la parte tattica. Esistono diverse opinioni sull’affrontare questa situazione. Molta gente pensa di lasciare perdere la gara di venerdì. Altri pensano il contrario. C’è anche chi pensa a una via mezzo. La mia filosofia è quella di mettere tutto per venerdì, il problema è che non posso essere solo, devono tutti pensare lo stesso. Oggi in allenamento non abbiamo nascosto nessun giocatore, chi non c’era vuol dire che non sono disponibili per venerdì. Non è facile, lo sarebbe stato se fossimo già qualificati o già fuori da tutto”.

Lei si sente un spot per la Conference League? Situazione infortunati?
“Mkhitaryan ha avuto l’infortunio con il Leicester, ci vuole tempo. Non ha fatto un allenamento con la squadra: nessuna possibilità per venerdì, poche per la finale. Zaniolo poche per venerdì, un po’ di più per mercoledì. Smalling è infortunato, è in dubbio per la finale. Karsdorp tra i quattro è quello messo meglio. Voglio vincere per me, ma soprattutto per questa gente e per questi calciatori. Ciò è più importante che per un vanto personale. Per la UEFA, esiste gente scettica quando c’è un cambio. Chi lo fa ha bisogno di aiuto. Questo è un grande passo. Hai visto i play-off e non c’erano squadre blasonate, bisogna che le squadre più grandi prendono sul serio la competizione. Se non succede, un’idea brillante diventa un fracasso. La Conference League è importante perché le squadre come noi hanno aiutato la UEFA”.

Nota differenze tra Roma e le altre piazze prima di una finale?
“Sì, si fa più fatica a far concentrare la gente alla gara contro il Torino, prima che alla finale. Sento un’euforia generale che non aiuta a concentrarsi a una gara importante. Confesso che non è facile, abbiamo cercato di fare di tutto anche con Pinto per strutturare tutto al meglio. Questa è una cosa che si sente anche per la strada, la gente non ti sprona per Torino. Ciò nasce dalla gioia di giocarsi una finale, ma la priorità per me è venerdì. Quello che mi da un po’ di frustrazione è che ci meritavamo di essere quinti con una distanza notevole. Tra arbitri, errori nostri ed errori noi non ci siamo. Venerdì c’è da giocare una gara in modo serio”.

C’è ancora in ballo il quinto posto, Sarri ha detto che la piazza di Roma merita altri duelli. Come commenta?
“Sono d’accordo, non si deve pensare a finire avanti o indietro a loro. L’ho detto quando abbiamo perso un Derby e quando lo abbiamo vinto. Noi allenatori dobbiamo imparare anche a stare dalla parte della cultura popolare. Quindi se sei alla Roma, diventi romanista. Se mi chiedi c’è differenza tra quinto e sesto posto ti dico di no. Sarà la finale a fare la differenza, perché il trofeo significa di più”.

Ibanez come jolly? Spinazzola in ottica Tirana?
“Lui è fantastico in difesa, ma ha dei limiti nello sviluppo del gioco e nei passaggi. Giocando da jolly lui ha la possibilità di crescere. Cristante lo fa da mesi ed è migliorato tanto. Spinazzola ha giocato bene con il Venezia,, peccato per il cartellino giallo. Per queste partite abbiamo più possibilità. Se deve giocare, lo farà a destra”.

Conference League

Fiorentina, Palladino insoddisfatto: “Serve migliorare gli approcci alle partite..”

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Fiorentina, Palladino

La Fiorentina esce sconfitta dall’andata degli ottavi di finale di Conference League. Il Panathinaikos ferma la Viola sul 3-2. Qui di seguito le parole del tecnico toscano, Raffaele Palladino, nel post partita.

Niente da fare per la Fiorentina, che chiude con una sconfitta l’andata degli ottavi di finale di Conference League.

In casa del Panathinaikos, infatti, finisce 3-2 per i greci, seppur rimanga aperta la disputa pure la qualificazione.

Nel post partita, il tecnico toscano, Raffaele Palladino, ha commentato la sconfitta dei suoi ai microfoni di Sky Sport.

Fiorentina, Palladino

L’URLO DI RAFFAELE PALLADINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Sull’andamento del match

“Credo che abbiamo fatto un buon primo tempo nonostante l’approccio non sia stato ovviamente quello che volevamo. Abbiamo preso due gol, poi c’è stata una grande reazione della squadra, comunque abbiamo messo in difficoltà gli avversari, siamo andati sul 2-2, poi c’è stato il gol annullato. E poi inspiegabilmente c’è stato questo secondo tempo, di nuovo l’approccio sbagliato che ci ha portato a subire questo terzo gol.”

Sul secondo tempo

Ci siamo un po’ innervositi, probabilmente perché loro comunque perdevano un po’ di tempo. Ci siamo fatti trascinare dalla partita. Ovviamente non deve essere una scusante, non è un alibi, però vedevo i ragazzi che si sono un po’ innervositi nel secondo tempo e abbiamo giocato meno sicuramente del primo. Però non è finita perché c’è il ritorno e ho visto la squadra delusa ma carica, quindi sono vogliosi di ribaltare questo risultato.”

Discorso alla squadra

“Alla squadra ho detto semplicemente due cose: che bisogna migliorare sicuramente gli approcci alle partite perché non può essere che ogni volta dobbiamo prendere prima uno schiaffo per poi reagire. È successo già troppe volte, è successo oggi sia nel primo che nel secondo tempo e non può accadere, non può accadere più e questo ci serve da esperienza”.

Prestazioni altalenanti

“Sto cercando di trovare la chiave giusta per migliorare questo aspetto, perché tante cose le abbiamo messe a posto, adesso la squadra si esprime meglio, sicuramente anche con questo sistema di gioco. Tante cose le abbiamo sistemate, adesso bisogna mettere a posto questa cosa qua, non credo che dipenda da un aspetto tecnico-tattico, dipende anche da come si entra in campo, con che mentalità, con che violenza, con che ardore“.

Soluzioni alla discontinuità delle prestazioni

Devo lavorare tanto sugli approcci alla gara. Fare questo lavoro è meraviglioso, anche per questo, perché devi cercare di trovare la chiave giusta e sto cercando in tutti i modi, con tutto me stesso per migliorare questo aspetto.”

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Conference League

Panathinaikos-Fiorentina 3-2, Bergomi sicuro: “La Viola può ribaltarla, ma..”

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E’ terminata da poco la sfida tra Panathinaikos e Fiorentina, che ha visto prevalere i greci per 3-2. Nel post partita, dagli studi di Sky, Beppe Bergomi si e’ espresso sulla partita della Viola.

Il primo round degli ottavi di finale di Conference League tra Panathinaikos e Fiorentina termina 3-2 per i greci.

I viola, infatti, dopo aver rimontato due gol di svantaggio, hanno ceduto ai biancoverdi. La qualificazione, tuttavia, resta ampiamente aperta.

Poco dopo il fischio finale del match, dagli studi di Sky Sport, Beppe Bergomi ha commentato i 90′ di Atene.

La squadra non è partita bene, con errori di giudizio e di concetto. Poi l’ha recuperata e aveva la partita in mano, tant’è che c’è stato anche il gol annullato per fuorigioco” – ha detto Bergomi – Nel secondo tempo c’è stato un calo netto e la squadra non è riuscita a farsi vedere più in avanti. Sul finale ha rischiato tantissimo e ho visto che la panchina invitava alla calma perché altrimenti le cose sarebbero anche potute peggiorare”.

In merito alle chance della Viola di recuperare lo svantaggio nel ritorno al Franchi, Bergomi e’ apparso possibilista.

Le carte in regola per ribaltarla ci sono ma qualcosa deve essere sistemato perché io non accetto che la Fiorentina prenda tre gol in campo europeo. Deve crescere nelle prestazioni”.

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Conference League

Panathinakos-Fiorentina 3-2: Atene resta amara per i viola | Le pagelle gigliate

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Palladino

La Fiorentina torna da Atene con una sconfitta pesante: la corsa europea si complica.

I viola non riescono a superare il momento difficile, anche in Europa la squadra di Palladino delude. La sconfitta di misura ad Atene dovrà essere ribaltata tra una settimana al Franchi, ma servirà una Fiorentina diversa, più attenta, più vogliosa.

La partita di Atene era iniziata come un incubo, al 19′ i viola erano sotto per 2-0: Swiderski con un mezzo pallonetto e Maksimovic dopo una papera di Terracciano aveva portato avanti con il doppio vantaggio i verdi ateniesi. Una furiosa reazione viola aveva portato al pareggio in cinque minuti con i gol di Beltran e Fagioli. Al 23′ 2-2. La seconda parte del primo tempo è stato un dominio viola, vicinissimi al vantaggio al 45′ con il palo di Comuzzo, Moreno sulla ribattuta aveva trovato il gol, annullato dal Var.

La ripresa è stato un pianto viola in Grecia. I giocatori gigliati non si sono presentati, nessuna reazione agli attacchi greci che hanno trovato il gol del definitivo vantaggio al  55′ con Tete.

Ennesima prova scialba della squadra di Palladino: non sarà facile la rimonta la settimana prossima al Franchi e continuare la corsa verso la terza finale.

Panathinaikos-Fiorentina, le pagelle viola

Terracciano 4,5 – La Conference è sua, purtroppo sul risultato pesa la paperissima del secondo gol.

Moreno 5,5 – Va vicino al gol, annullato per pochissimi cm. Una prestazione in calando, in difficoltà nel finale.

Comuzzo 6 – Bene nelle chiusure, un po’ meno nel far ripartire l’azione. Colpisce il palo nel finale del primo tempo.

Ranieri 5,5 – Sul 3-2 è un po’ troppo lontano da Tete, per il resto prova sufficiente.

Dodo 5,5 – Prova ad attaccare con continuità solo per 20 minuti del primo tempo, troppo poco.

Fagioli 6,5 – Qualche errorino tecnico, ma sempre nel vivo nel gioco. La parte buona della Fiorentina di stasera la spinge lui, trova la prima rete viola.
Dal 76′ Parisi sv.

Mandragora 6 – Un buon primo tempo, dove libera Gosens per gli assist. Molto meno nel secondo tempo.

Richardson 4,5 – Del centrocampo è il peggiore di serata; lento e impreciso.
Dal 59′ Cataldi 5,5 – Non riesce ad imporsi e cambiare il corso di una ripresa difficile.

Gosens 6,5 – Un ottimo primo tempo, sempre pronto ad inserirsi. Regala gli assist a Beltran e Fagioli. Nella ripresa quasi sparisce.

Beltran 6,5 – Stasera, diversamente ad altre volte, è più concreto in avanti. Trova anche un gol importante.
Dal 76′ Gudmundsson sv.

Kean 5 – Recuperato in extremis, lotta, raramente viene servito bene. Avrebbe un’ottima occasione a metà primo tempo di testa, la spreca malamente.

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