Serie A
Milan, Investcorp non molla: incontro segreto con Elliott

Il Milan, dopo aver festeggiato la vittoria del diciannovesimo scudetto, dovrà pensare alle faccende in sospeso. Una di queste è la possibile cessione del Club.
I giocatori e lo staff del Milan stanno ancora gongolando e festeggiando assieme ai propri tifosi per lo scudetto appena vinto. La società invece deve già riprendere il lavoro quotidiano per portare avanti l’azienda rossonera.
La vittoria arrivata all’ultima partita di Campionato ha riportato i riflettori del mondo sul club di Via Aldo Rossi. Ma tornare in alto non ha distratto Elliott dalle richieste di cessione arrivate nei mesi scorsi.
RedBird ed Investcorp sono le due aziende che avevano fatto pervenire offerte concrete per l’acquisizione del Milan. Tra sali e scendi su chi potesse diventare il futuro proprietario sembrava averla spuntata il fondo americano.
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Investcorp non molla il Milan
Difatti, dopo diversi incontri avvenuti tra Elliott e le due concorrenti, Investcorp sembrava deciso a fare un passo indietro. L’operazione di vendita del club, a prescindere da chi sarà l’acquisitore, sarà un procedimento da fare con attenzione e non in maniera sbrigativa.
I lunghi tempi che si sono venuti a creare, quando sembrava cosa già fatta, pare abbiano fatto desistere il fondo arabo. Lasciando così campo libero a Redbird.
Eppure una grossa indiscrezione è giunta in redazione dalle nostre fonti. Sembra che Domenica scorsa, prima della partita, ci sia stato un incontro segreto tra i proprietari del Milan ed Investcorp. Difatti, proprio i legali del fondo arabo al gran completo, sono stati visti all’Hotel Astoria di Reggio Emilia.
A questo punto è possibile che si riaprano tutte le piste in merito alla cessione. E mentre i tifosi continuano i festeggiamenti per l’importante vittoria arrivata dopo 11 anni di attesa, Elliott dovrà capire bene quale sia la soluzione migliore per il club.
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Serie A
Juventus, Koopmeiners in ombra: Tudor cerca il rilancio

Juventus, contro il Genoa Koopmeiners ha offerto – l’ennesima – prestazione opaca della sua stagione in bianconero. Tudor riuscirà a recuperarlo?
Teun Koopmeiners non ha brillato nella vittoria della Juventus per 1-0 contro il Genoa, decisa da un gran gol di Kenan Yildiz. Tuttavia, ancora una volta, l’olandese è apparso fuori ritmo, poco incisivo e con un coinvolgimento limitato nella manovra, toccando appena 32 palloni e perdendone 11. Nonostante abbia vinto tutti e quattro i duelli tentati, il suo contributo in fase offensiva è stato del tutto insufficiente.
Juventus, come recuperare Koomeiners?
Schierato da Tudor sulla trequarti di destra con libertà di svariare, l’olandese non ha offerto le risposte attese, faticando sul piano atletico e sprecando anche una chiara occasione da gol su un ottimo recupero di Thuram al limite dell’area di rigore. Il tecnico croato ha ammesso la necessità di recuperarlo, ma resta da capire se continuerà a puntare su di lui o se cercherà alternative più funzionali, come un possibile adattamento di Kolo Muani.
Per il momento, la speranza è ancora l’ultima a morire, ma nonostante ciò la Juventus ha bisogno di recuperare le qualità viste da Koopmeiners l’anno scorso soprattutto dopo aver pagato il suo cartellino ben 60 milioni di euro.

Teun Koopmeiners perplesso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Lazio, Guendouzi: “Sono molto felice qui, ma voglio segnare di più. Su Rovella dico questo…”

Il centrocampista della Lazio Matteo Guendouzi è stato intervistato su LazioNews24, dove ha commentato il momento che sta vivendo in biancoceleste.
A seguire l’intervista completa.
Lazio, le parole di Guendouzi
TORINO
«Sappiamo di affrontare un’ottima squadra, il Torino è sempre difficile da battere perché è aggressivo e ha calciatori tecnici. Sarà una gara intensa, dovremo pressarli alti per metterli in difficoltà. Conosciamo però le nostre qualità, vogliamo conquistare i tre punti per iniziare al meglio le nove gare che mancano alla fine del campionato».
GOL
«Lo spero, voglio segnare di più. Lavoro ogni giorno anche per questo ma la cosa più importante è regalare equilibrio tra difesa e attacco, ora, ad esempio, gioco un po’ più indietro per aiutare la squadra. So però di poter segnare più di 5 gol a stagione perché un centrocampista deve saper fare anche quello. La cosa fondamentale rimane quella di dare il massimo in ogni partita».

MATTEO GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
MENTALITA‘
«Fin da quando ero bambino e praticavo karate. È uno sport che mi piace molto, ti regala una mentalità vincente perché se perdi vuol dire che il tuo avversario ha fatto meglio di te. Questo mi ha aiutato molto nel calcio, dandomi la spinta a voler vincere sempre. Quando scendo in campo con il club o la Nazionale, ho solo l’obiettivo di dare il massimo, uscire vincitore e rendere fieri i nostri tifosi».
ROVELLA
«Ci miglioriamo a vicenda, sono felice di giocare con lui. Nicolò è un grande calciatore che ha raggiunto anche la Nazionale. Ha tanta qualità, sia con la palla sia senza. Ci conosciamo bene, abbiamo vissuto già molte partite insieme. In futuro può diventare senza dubbio uno dei migliori centrocampisti al mondo, ne sono certo».
AMBIENTAMENTO
«Sì, per me è fondamentale dare tutto in campo per aiutare la squadra e rendere felici i tifosi. Non dimenticherò mai l’accoglienza in aeroporto quando sono arrivato, erano tantissimi. Così in ogni partita gioco al massimo anche per loro. Poi a volte si vince e altre si perde ma l’importante è uscire dal campo sapendo di aver onorato la maglia. Sono felice di giocare nella Lazio e sono totalmente focalizzato sui nostri obiettivi perché abbiamo una squadra che può togliersi tante soddisfazioni».
Serie A
Inter, Marotta sul nuovo stadio: “Si possono rispettare i tempi, sono ottimista”

Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, ha parlato delle tempistiche sull’inaugurazione del nuovo stadio, che riguarda anche i rivali cittadini del Milan.
Il campo dice che l’Inter è ancora in corsa su tutte le competizioni. Prima in Serie A, oggi avrà la possibilità di allungare, vista la gara casalinga con l’Udinese e la contemporanea sfida tra i partenopei e il Milan. La settimana prossima ci sarà il derby d’andata di Coppa Italia, tra due settimane invece il confronto con il Bayern Monaco in Champions League. Aldilà dei risultati sportivi, i nerazzurri sono concentrati anche sulle questioni riguardanti il nuovo stadio.
Nuovo stadio dell’Inter: la previsione di Marotta
Il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta ha fornito degli aggiornamenti sullo stadio nuovo, in occasione dell’incontro con gli Inter Club. Di seguito le sue parole riportate dal sito ufficiale dei nerazzurri e da SportMediaset.
Il significato di questo raduno degli Inter Club
“Do il benvenuto agli Inter Club: è la prima volta che ci raduniamo per un evento così speciale e per questo motivo abbiamo voluto farlo qui a San Siro, luogo di tante emozioni, valori e storia che presto potremo continuare a vivere insieme in un nuovo impianto più moderno, che rafforzerà ancora di più il senso di appartenenza che ci contraddistingue. Questo evento anticipa la partita di stasera, preludio alle sfide del derby e di Monaco: la squadra è molto concentrata e tutte le nostre forze sono rivolte a questi impegni. Vogliamo toglierci grandi soddisfazioni e regalarle anche a voi. Abbiamo voluto questa giornata perché per la prima volta possiamo avere un contatto diretto con la realtà degli Inter Club. Siamo una famiglia e non ci sono barriere: è il bello del calcio e dell’Inter. La tradizione e i valori storici vanno sempre rispettati: il passato ha dato tante emozioni positive, ma bisogna avere la capacità di guardare avanti“.
I problemi del Meazza
“L’attuale San Siro è obsoleto, ha numerosi problemi e allo stesso tempo iniziano ad evidenziarsi le giuste esigenze dei tifosi, perché lo stadio è un luogo di aggregazione che deve essere in grado di prestarsi a eventi e momenti speciali. Non guardo alla questione solo da un punto di vista economico, per quanto il gap rispetto agli altri Paesi europei sia allarmante: la cosa principale è dare un luogo accogliente alla gente, dove stare insieme in sicurezza. La capienza sarà la stessa dello stadio di adesso, con una fascia riservata a un pubblico che vuole venire allo stadio senza un eccessivo dispendio economico. Venire da tutta Italia significa rinunciare agli affetti della famiglia e sostenere costi importanti, si viene anche dall’estero: lo sforzo deve essere ripagato“.
Quando sarà inaugurato il nuovo impianto?
“Negli ultimi 10 anni sono stati costruiti 153 stadi in Europa, in Italia solo tre: la burocrazia ci crea dei problemi, ma la Proprietà vuole investire nello stadio e sta lavorando duramente per questo. Abbiamo provveduto circa 15 giorni fa a presentare con il Milan la nostra offerta d’acquisto di San Siro e delle aree limitrofe al Comune di Milano, adesso ci sarà un bando al quale potranno essere interessati anche altri interlocutori. L’obiettivo nostro è di diventare proprietari di questa area, ci saranno degli iter burocratici e se tutto va bene i lavori potrebbero iniziare nel 2027 e, sempre se tutto va bene, speriamo di poter inaugurare il nuovo stadio nel 2030. Questi sono i tempi, io sono ottimista e credo che si possano rispettare“.
Dispiacerà lasciare San Siro?
“San Siro è stato contenitore di emozioni, qui ho visto l’Inter vincere la seconda Coppa Campioni nel 1965. E tutti sanno a memoria quella formazione: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso. Ma ora pensiamo al futuro e, per volere della nuova proprietà, stiamo pensando a uno stadio moderno“.
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